11/10/2024

Yoga: prova la “mindfulness in azione”

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 11/10/2024 Aggiornato il 11/10/2024

La posa chiamata Sirsasana è un ottimo esercizio per dedicarsi a se stesse, staccare da tutto il mondo circostante e ritrovare concentrazione ed energie mentali

okCHARLOTTE LAZZARI BY MARGHERITA CENNI

Sappiamo tutte che le pose yoga in inversione, cioè quelle in cui il cuore si trova al di sopra della testa, comportano un maggiore afflusso di sangue al capo, quindi una migliore ossigenazione del cervello, e perciò regalano maggiori lucidità, attenzione e prontezza. L’insegnante Francesca Cassia spiega che Sirsasana, in particolare, è un ottimo esercizio per prenderci una pausa e recuperare, tutte le volte che ci capita di dire “non ci sono con la testa” e di sentirsi poco “presenti”.

La posa è molto meno difficile da eseguire di quanto possiate credere: seguite i consigli dell’esperta per provarla.

Il peso non è sulla testa!

Sirsasana esiste con numerose varianti, con le gambe unite e tese verso il soffitto, oppure aperte in spaccata (come nella foto sopra). Il denominatore comune è il fatto che la testa è appoggiata al tappetino ma il peso si scarica sugli avambracci. Avete capito bene: non c’è carico sulla zona cervicale, per assurdo il capo potrebbe anche “sparire” senza che per questo la tenuta venga meno, perché non svolge alcuna funzione di sostegno.

Come si esegue

Per raggiungere la posa, mettetevi in quadrupedia, appoggiate al tappetino gli avambracci e il capo, posate i piedi a terra e, a piccoli passi, avvicinateli alla parte superiore del corpo, chiudendovi a libro. È il momento di provare a staccare le gambe e a sollevare il bacino. Potete farlo una gamba alla volta o come vi è più comodo. L’insegnante sottolinea comunque che per le meno esperte, e per chi proprio non riuscisse ad assumere la posizione corretta, va bene anche “fermarsi” alla posa del Delfino, in cui la parte superiore del corpo ricalca Sirsasana, mentre le gambe rimangono tese, unite e con le punte dei piedi al suolo. I benefici sulla lucidità mentale sono gli stessi.

È importante, comunque che non vi perdiate d’animo: la variante di Sirsasana con le gambe divaricate in spaccata (o aperte quanto è possibile) è più semplice da effettuare. Partendo da una posizione a gambe divaricate con le punte dei piedi a terra, infatti, anche chi è poco esperta riesce più agevolmente a sbilanciarsi all’indietro e a far salire il bacino. Questa versione dell’asana, insomma, è consigliata per prendere confidenza con un asana in inversione solo apparentemente difficilissimo.

Concentrarsi sulla respirazione

Una volta raggiunta la posizione capovolta, è bene mantenerla a lungo e concentrarsi sulla respirazione, che è importantissima in questa “meditazione con il corpo in movimento” perché contribuisce a tenere la mente calma e concentrata. Il suggerimento è procedere in progressione: cominciate a tenere la posa per 20 secondi, poi passate a 30, a 60 e così via. L’ideale, per veri yogi allenati, è arrivare a 5 minuti, con benefici sicuri ed evidenti.