21/02/2025

Yoga dopo l’ufficio

Laura Frigerio
A cura di Laura Frigerio
Pubblicato il 21/02/2025 Aggiornato il 21/02/2025

Dopo una giornata in ufficio, alla scrivania, la pratica aiuta a ritrovare il giusto riallineamento posturale e a riscoprire tutte le potenzialità motorie del corpo

ok MARGHERITA CENNI

Uscire dall’ufficio e dedicarsi alla pratica dello yoga non è solo un fatto di facili “incastri” fra tanti impegni: ha anche un’importante valenza terapeutica e di benessere. Trascorrere molte ore seduti, spesso con la schiena incurvata e le spalle chiuse in avanti, crea infatti tensioni e squilibri muscolari che nel tempo possono diventare cronici. La zona lombare si inarca eccessivamente, il capo si inclina in avanti, l’area scapolare si “ingobbisce”, le anche riducono la loro capacità di movimento. Ecco perché l’insegnante di yoga Francesca Cassia suggerisce di ritagliarsi uno spazio di reset mirato, proprio dopo il lavoro (o lo studio), e ci spiega come la pratica aiuti il giusto riallineamento posturale.

La mancanza di movimento arriva anche a irrigidire le articolazioni intervertebrali con conseguenze fastidiose, dalla difficoltà nell’esecuzione di certi gesti ai blocchi dolorosi.

Gli esercizi più efficaci

Lo yoga agisce in modo benefico in tutte le situazioni di sbilanciamento, rigidità e tensioni anomale localizzate e lo fa con approcci, esercizi e sequenze diverse.

  1. La respirazione, chiave di volta delle fasi di pranayama e dello yoga in generale, aiuta a decomprimere la colonna vertebrale, a ridurre le tensioni, a restituire spazio fra una vertebra e l’altra, ma anche ad accrescere gradualmente il volume della gabbia toracica e a recuperare un portamento elegante, con le spalle aperte e il busto eretto.
  2. I movimenti in estensione della schiena e quelli di apertura del petto contrastano, a loro volta, la tendenza all’incurvamento, restituiscono libertà alla respirazione, stimolano la circolazione nell’upper body e favoriscono una ritrovata leggerezza.
  3. Le posizioni di allungamento, mantenendo la colonna vertebrale in asse, e tutti i movimenti di flesso-estensione dolci aiutano il bacino a ritrovare libertà e sciolgono l’affaticamento dell’area lombare e sacrale.
  4. Il potenziamento della muscolatura del core migliora il sostegno della colonna vertebrale in ogni situazione, riducendo il rischio di traumi e lo sforzo per mantenere una postura eretta.
  5. Nel fluire degli asana, il collo e la testa vengono indotti a ritrovare il loro naturale allineamento sopra le spalle, evitando la spinta in avanti che causa affaticamento e tensione.

Equilibrio e vitalità

«Dopo ore passate davanti al computer o ai libri di studio, il corpo chiede di essere ascoltato. Lo yoga non si limita a sciogliere le rigidità fisiche, ma riporta attenzione e presenza alla postura, trasformandola in un’espressione di equilibrio e vitalità» conclude Cassia.