15/11/2018

Ratna yoga, per armonizzare l’energia femminile

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 15/11/2018 Aggiornato il 16/11/2018

In questa variante dello yoga le posizioni non si eseguono soltanto, ma si interpretano: per riportare in luce l’io più profondo in tutte le sue sfaccettature

Ratna Yoga

Immaginate qualcosa di lucente, di prezioso, che è nascosto: per poterlo ammirare in tutto il suo splendore e per goderne occorre farlo emergere. È ciò che l’insegnante di yoga Gabriella Cella vuole fare con la bellezza più profonda dell’animo delle donne, che spesso è sconosciuta, messa in discussione, soffocata da paure, dubbi, freni. Il suo strumento per far emergere la vera e più completa interiorità femminile, con tutte le sue qualità e sfaccettature, si chiama Ratna yoga: una pratica che prende le mosse dall’Hatha yoga ma gli dà un’originale peculiarità simbolica e una valenza liberatoria.

All’ultima edizione del Milano Yogafestival questa disciplina ha riscosso un grande successo, perché punta a valorizzare e armonizzare l’energia femminile

Tra yoga e psicoterapia

La psicoterapia insegna l’importanza di creare, dipingere, disegnare, di far emergere attraverso precise azioni qualcosa del nostro io più profondo, per liberarci da blocchi, tensioni soffocate e malesseri nascosti. Qualcosa di simile, con un effetto catartico, fa anche il Ratna yoga, aprendo la strada al benessere. In questa pratica l’esecuzione degli asana non è solo un’azione motoria ma deve essere un’interpretazione. Rappresentare è infatti un modo per portare in luce emozioni e stati d’animo, per liberarsi dalle negatività o, al contrario, per conoscersi, per trovare in sé grinta, forza, determinazione. Interpretare il Cobra significa scoprire la propria capacità di adattarsi, di essere sinuose e resilienti, dal Cane si può mutuare la forza, dal Guerriero la grinta.

Non solo posizioni tradizionali

Ma l’insegnante (e ideatrice del metodo) non si serve solo delle posizioni tradizionali. Ne propone anche altre, che chiama “forme”, traendole dalle raffigurazioni dei testi tradizionali o ispirandosi ai rilievi scultorei nei templi antichi, oppure ne inventa lei stessa alcune specifiche. L’obiettivo è toccare e risvegliare tutte le sfaccettature dell’animo e dell’energia femminile, anche quelle su cui non si può agire con gli asana tradizionali. «Ad esempio, se lavoro con ragazze timide, piene di paure, faccio loro rappresentare Durga, la dea indù guerriera per eccellenza, da cui ispirarsi per trarre coraggio» spiega Cella.

Un massaggio benefico per il corpo femminile

Il Ratna yoga è modulato al femminile e il suo valore terapeutico non sta solo nell’uso simbolico che si fa delle posizioni, per la ricerca e il bilanciamento di tutte le proprie potenzialità più nascoste. I movimenti, infatti, comportano anche pressioni e una sorta di massaggio benefico sulle diverse zone del corpo.