Stretching anticellulite
Addio esercizi intensi per ridurre ritenzione e buccia d’arancia: la soluzione è un allungamento dolce e mirato per la zona del bacino, dove le contratture muscolari bloccano o riducono la circolazione
Bando agli esercizi molti intensi per contrastare la cellulite: si crede che una gym impegnativa porti più rapidamente a vedere buoni risultati sulle zone critiche, ma è vero esattamente il contrario. In presenza di un inestetismo anche marcato, di vecchia data e trascurato a lungo, magari con una forte componente fibrosa e un aspetto noduloso, la parola d’ordine è sempre “dolcezza”: serve infatti una ginnastica delicata, che punti a riattivare la circolazione senza sottoporre il fisico a un carico eccessivo e senza affrontare sforzi intensi. Anna Maria Cova, fisioterapista e fondatrice della CovaTech Pilates School, consiglia lo stretching.
Allentando le tensioni con esercizi gentili ma efficaci, le fibre si rilassano, le cellule vengono re-idratate e i ristagni di liquido si riducono.
Mattina e sera
Il segreto è allungare i muscoli di tutta l’area del bacino e delle cosce, perché qualsiasi loro contrattura, provocata da sforzi, posture squilibrate o anche dallo stress, crea una sorta di laccio, un ostacolo per il ritorno venoso e per il flusso linfatico: e questo deficit è una delle concause dell’insorgenza della cellulite in quella zona. Ecco la sequenza suggerita dall’esperta, da ripetere mattina e sera.
- Supine, braccia piegate e mani dietro alla nuca. Piegate le gambe, con i piedi in appoggio al suolo, ed espirando fatele scendere entrambe a destra, verso il pavimento. Inspirando risalite, poi espirate e fatele scendere verso sinistra. Ripetete il movimento 10 volte, alternando le direzioni.
- Nella stessa posizione, ma con un cuscino o una palla sgonfia sotto al sacro. Respirando in modo ampio e fluido, sollevate il bacino: si crea una decompressione che allenta le tensioni in tutta la zona lombare e che facilita il rilassamento.
- Nella stessa posizione, flettete le gambe al petto, afferrate con due mani una delle due e “tiratela” verso lo sterno, espirando, per 10 volte. Ripetete con l’altra gamba.
- Nella stessa posizione, portate le mani dietro al cavo popliteo di una gamba ed estendetela verso il soffitto. Eseguite poi delle flesso-estensioni del ginocchio, mobilizzando anche la caviglia. La sequenza è la seguente: estendete la gamba, flettendo il piede a martello, estendete il piede e flettete nuovamente la gamba. Completate 10 ripetizioni per lato. Il movimento allunga tutti i muscoli posteriori delle gambe. Inoltre l’esecuzione con la gamba sollevata, in scarico, e l’abbinamento del movimento della caviglia favoriscono il ritorno venoso e stimolano il drenaggio dei liquidi ristagnanti.
- In quadrupedia, in appoggio sulle ginocchia e sulle mani, eseguite per 10 volte il movimento del gatto: espirando incurvate la schiena, inspirando riportatela alla posizione di partenza. Si allunga così tutta la catena muscolare posteriore.
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