Ski-touring: 7 tips per cominciare
Simile (ma non uguale) allo scialpinismo, è una disciplina dal ritmo lento e rilassato che assicura grandi emozioni e che, seguendo qualche regola essenziale, garantisce giornate sulla neve indimenticabili
Di ski-touring si parla ormai da anni, ma non tutti hanno le idee chiare su che cosa sia e, soprattutto, a chi sia adatta questa disciplina che si pratica lontano dalle piste battute. Ce lo racconta Elisa Vottero, maestra di sci, sportiva, appassionata viaggiatrice e riferimento in Italia della community Women2Women di Blizzard-Tecnica, dedicata alla condivisione di idee ed esperienze tra le sciatrici. «Scialpinismo e ski-touring si assomigliano, perché entrambi prevedono di salire con gli sci (su cui si fissano delle pelli) e con uno scarpone apposito che si flette per poter camminare. La differenza è però nell’approccio: lo scialpinismo è più orientato alla sfida e alla prestazione atletica in salita, lo ski-touring è più lento e rilassato, possiamo definirlo in modo un po’ approssimativo “una gita in montagna“» spiega l’esperta.
Lo si pratica per divertirsi, guardare il panorama, immergersi nella magia della montagna e anche per provare discese spettacolari.
I consigli per iniziare
Ecco i 7 consigli per scoprire questa attività affascinante e piena di emozioni.
- È bene avere una buona sicurezza in pista, prima di affrontare i terreni non battuti. Un buon controllo degli sci riduce il rischio di situazioni pericolose e garantisce una maggiore sicurezza. È poi fondamentale essere consapevoli dei propri limiti: “andiamo lì perché l’ho visto su Instagram” è una frase che si sente spesso, ma non è detto che si abbia la preparazione per arrivarci, o che quel giorno la neve sia sicura per arrivarci.
- Non si deve valutare un percorso solo in base alla lunghezza: il vero indice della fatica nello ski-touring è il dislivello.
- È fondamentale non andare da soli, neanche per percorsi brevi. Meglio affidarsi a guide alpine o maestri di sci, in grado di scegliere i percorsi e aiutarti ad affrontarli (spesso bastano due indicazioni mirate per affrontare un passaggio particolarmente difficile). Gli esperti non solo sanno sciare, ma la mattina dell’uscita consultano i bollettini neve e sanno interpretarli, una cosa tutt’altro che banale.
- Per iniziare servono scarponi leggeri, che garantiscano una buona mobilità in salita, ma che siano anche sicuri e stabili durante la discesa (perché se non siete sicure in discesa non vi potete divertire!). Gli sci devono essere abbastanza larghi sotto il piede sempre per dare stabilità e non troppo lunghi per consentire cambi di direzione rapidi e precisi anche su neve fresca. L’abbigliamento è a strati.
- Lo zaino deve contenere crema solare, burro di cacao e occhiali da sole per proteggersi dai raggi UV e dagli agenti atmosferici, acqua (ci si disidrata moltissimo in montagna!) e spuntini energetici.
- Per la sicurezza bisogna portare il kit arva-pala-sonda, da usare in caso di valanga, e dedicare i primi 15 minuti dell’escursione a provare come funzionano. Non sono mai 15 minuti sprecati.
- Lo ski-touring richiede molta energia, quindi potete concedervi un’abbondante colazione.
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