28/08/2019

Pancia piatta: abs workout in acqua

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 28/08/2019 Aggiornato il 28/08/2019

Gli esercizi in immersione (specialmente quelli in sospensione) sono efficacissimi per far lavorare gli addominali, con un ottimo effetto slim & tone

pancia piatta

Se, durante l’inverno, frequentate le lezioni di acquafitness, dovete approfittare anche della vacanza al mare per qualche seduta di gym in immersione: il training acquatico fa lavorare più intensamente i muscoli, che si rinforzano prima, perché sono chiamati a contrastare la resistenza offerta dal liquido che circonda il corpo, mentre il consumo calorico viene moltiplicato dall’aumento globale dello sforzo. Il tutto avviene senza sovraccarico eccessivo per le articolazioni e per la colonna vertebrale, perché nell’acqua il peso corporeo si riduce, e con una sensazione di affaticamento inferiore.

Obiettivo pancia piatta

Il nostro personal fitness coach Luca Ruggeri, fondatore della Training & coaching academy, suggerisce di provare un allenamento con obiettivo pancia piatta. Nell’acqua, durante l’esecuzione di qualsiasi esercizio, l’equilibrio è più instabile, perché si è continuamente sbilanciate dai vortici che si formano con il movimento. La muscolatura addominale, deputata a mantenere la stabilità del corpo, viene quindi impegnata in modo particolarmente intenso.

Negli esercizi in galleggiamento, con i piedi staccati dal fondo della vasca, la cintura addominale è costretta a un lavoro di stabilizzazione del corpo ancora più profondo.

Il circuito

Procuratevi un tondoludo, l’attrezzo galleggiante a sezione circolare che vi aiuterà in alcune sequenze, e immergetevi in mare o in piscina fino al petto. Effettuate un circuito di 3 esercizi, eseguendo 3 serie da 8 ripetizioni per ognuno.

  1. In piedi, eseguite delle rullate: sollevate le gambe a squadra, portate le braccia davanti a voi e, incurvando progressivamente la schiena, spingete in avanti la testa e le spalle, distendendo poi il corpo all’indietro fino a trovarvi prone. Quindi aprite le braccia a croce, come in una bracciata a rana, risollevate il busto in posizione eretta e riportate le gambe a squadra.
  2. In posizione eretta, afferrate il tondoludo con la mano destra, estendete il braccio di lato ed eseguire un movimento a sirena nella stessa direzione, staccando i piedi e scivolando nell’acqua a gambe tese. Quando il corpo si trova in posizione obliqua, eseguite delle sforbiciate con le gambe in direzione alto-basso, incrociandole ogni volta. Poi cambiate lato.
  3. In piedi, eseguite un affondo in avanti con una gamba e posizionate il tondoludo sott’acqua (tenendolo immerso con le mani, a braccia tese), in modo che abbia direzione destra-sinistra rispetto al corpo e che le gambe siano una davanti e l’altra dietro all’attrezzo. Effettuare poi dei salti, scambiando ogni volta la posizione delle gambe e superando perciò nella fase di stacco l’ostacolo costituito dal tondoludo: la gamba che era davanti si sposta dietro e viceversa. Se siete ben allenate, dovreste riuscire ad effettuare l’esercizio in galleggiamento continuo, senza mai riappoggiare i piedi al fondo.