HIIT: bastano 20-30 minuti di training intervallato ad alto impatto per dimagrire
Numerosi studi recenti confermano che gli allenamenti intervallati ad alta intensità sono una forma di training eccellente per mantenere la funzionalità di organi, apparati e addirittura per la prevenzione oncologica
Gli istruttori di fitness ce lo ripetono da anni: gli allenamenti che in inglese si chiamano HIIT, cioè high intensity interval training, sono ottimi per perdere peso: il lavoro intervallato, con fasi ad altissima intensità e fasi di recupero attivo (cioè a intensità blanda), comportano infatti un consumo calorico importante e stimolano il metabolismo a bruciare anche nelle ore successive alla seduta. Non è un caso che le donne amino molto questa modalità di allenamento, ma la loro attenzione è concentrata soprattutto sui benefici estetici. Quello che molte non sanno è che l’efficacia degli HIIT non si ferma al boost metabolico, ma ha moltissimi vantaggi per mantenersi in buona salute fino a tarda età.
Per la sua efficacia, il training high-impact a intervalli è efficace anche quando le sessioni sono di breve durata: 20-30 minuti.
Efficacia documentata
Sono ormai numerosissime le ricerche scientifiche che comprovano il beneficio degli HIIT sulla riduzione della pressione arteriosa e sulla prevenzione delle patologie cardiovascolari, grazie all’elevato impatto e allo stimolo che questi allenamenti hanno sul cuore e su tutta la funzionalità del sistema arterioso e venoso. Importantissima e documentata dagli studi degli ultimi anni è anche l’efficacia di questo genere di training sul controllo della glicemia, con azione preventiva nei giovani e curativa negli anziani rispetto all’insorgenza del diabete. I ricercatori hanno addirittura valutato la durata degli intervalli che si rivela più proficua e che sembrerebbe essere quella 4+4 (cioè con fasi di esercizio intenso e fasi di recupero della durata di 4 minuti). Lo conferma un lavoro analitico sui migliori protocolli di allenamento, pubblicato nel 2019 sul Wold Journal of Cardiology, e sembra ribadirlo anche un’ampia ricerca attualmente in fase conclusiva, condotta dal Centro studi sull’invecchiamento dell’Università canadese di Sherebrook.
La prevenzione oncologica
L’aspetto più sorprendente che emerge dagli studi recenti è che gli HIIT riducono anche il rischio di sviluppare alcuni tipi di tumore fino al 35%. Ad esempio una ricerca dei National Insitutes of Health di Bethesda, nel Maryland, svolta nell’arco di alcuni anni e pubblicata nel 2023 sulla National Library of Medicine, mostra che il training intervallato ad alto impatto contribuisce a prevenire alcune forme di cancro al seno e al colon. Un altro lavoro del 2022, svolto dall’Università di Tel Aviv e pubblicato su Cancer Research, spiega i motivi per cui il lavoro aerobico ad alta intensità previene anche le metastasi: il training, infatti, brucia per la produzione di energia un elevato quantitativo di zuccheri, rendendoli indisponibili alle cellule cancerose (che se ne servono a loro volta per svilupparsi e moltiplicarsi) e togliendo quindi “i mezzi di sussistenza” al tumore.
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