20/09/2016

Sei creativa? Nello sport otterrai risultati migliori

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 20/09/2016 Aggiornato il 20/09/2016

La creatività conta moltissimo nell’attività fitness: atleti e sportivi della domenica raggiungono traguardi più ambiziosi se usano fantasia e innovazione nel loro training

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Pensavate che per essere vincenti, nello sport, contasse solo tanto allenamento? E che per migliorare la forma fisica in palestra bastassero costanza e determinazione? Oggi scopriamo che non è vero.

O meglio, che c’è un’altra qualità che fa dell’appassionato di sport un vero leader e del praticante “della domenica” un trascinatore degli amici, alla ricerca della performance e dei risultati: la creatività. Lo assicura Luciano Boccucci, fondatore della società di consulenza NoStopEvolution e autore del libro “Il coraggio di osare” (edizioni Guerini Next).

Talento, determinazione, spirito di sacrificio e impegno sono importanti nelle sfide agonistiche e nella preparazione fisica amatoriale, per salire su un podio e per seguire le sessioni di fitness quotidiane: ma la marcia in più è data dalla creatività.

Superate i limiti

Il pensiero creativo, cioè la capacità di pensare in modo nuovo e diverso, di trovare soluzioni e percorsi alternativi per conseguire gli obiettivi che ci prefiggiamo, non è una dote essenziale solo per gli artisti.

È infatti importante in qualsiasi ambito e attività, per affrontare con lo spirito giusto i propri limiti, per superarli, per porsi traguardi più ambiziosi e non lasciarsi abbattere se il successo non arriva subito. E questo vale anche nello sport. Quindi, se volete prepararvi per una maratona, o più semplicemente ridurre la pancetta e definire meglio i glutei, chiedetevi se siete creative.

Allenate la fantasia

Se non vi sentite tali, niente paura. Anche la creatività si allena, o quanto meno si può stimolare in modo giocoso. Nello sport la si esprime in modi diversi, ad esempio allenandosi con formule varie e fantasiose, che a poco a poco diventano irrinunciabili.

Provate ad effettuare il vostro training in un luogo inconsueto, un mercato affollato in cui eseguire una “corsa a ostacoli” fra la gente, costrette a cambiare ritmo e direzione ad ogni passo (i preparatori atletici la chiamano tecnica del fartlek), oppure un’escursione con il cane, una sessione di giardinaggio.

Insomma, non è detto che ci si debba sempre annoiare con routine ripetitive in palestra: scegliere la strada e l’arredo urbano come attrezzatura per i propri esercizi può costituire un incentivo a non cedere alla pigrizia.

Contagiate gli altri

Il bello della creatività è che non è solo una prerogativa del singolo, che la sfrutta quando vuole avere la meglio nelle partite a tennis con gli amici o sul campo da golf e perciò “si ingegna” a mettere in difficoltà gli avversari in modo diverso e sorprendente. È anche “contagiosa”. Lo sanno bene i coach degli atleti che lavorano in squadra, che mirano a innescare processi di progressivo sviluppo del lato creativo del team.

L'esperto consiglia

Il suggerimento di contagiare gli altri con la vostra creatività vale anche se siete abituate ad allenarvi con le amiche: con qualche idea bizzarra e divertente riuscirete a coinvolgere anche le vostre compagne di jogging o di gag, con il risultato di lavorare tutte più a lungo, con meno fatica e più proficuamente.