Reggiseno sportivo: i segreti per scegliere quello giusto
Individuare il modello adatto al proprio décolleté e al tipo di attività fitness praticata, significa prendersi cura del seno ed evitare fastidi o dolore durante l'allenamento
Uno studio dell’Università di Portsmouth, pubblicato sul Journal of physical activities and health, rivela che il 17% delle donne non fa sport, perché i movimenti del seno durante l’attività fisica provoca loro imbarazzo. E una sportiva su quattro, secondo una ricerca realizzata da Brooks, nota azienda di scarpe e abbigliamento per il running, è a disagio quando si allena. Forse perché il 40% delle fitness addicted non usa il reggiseno adatto.
Il reggiseno giusto evita che i sobbalzi e gli scossoni provochino un precoce rilassamento dei legamenti che sorreggono il seno e ne evitano l’antiestetica “caduta”.
Un buon reggiseno sportivo evita anche, nell’immediato, dolore, irritazioni, frizioni e riduzione delle performance, ma la scelta giusta richiede attenzione. Le donne cercano sostegno e vestibilità confortevole e i produttori effettuano sempre più studi sui materiali e test “sul campo”, per rendere i modelli perfetti e personalizzabili, secondo la conformazione fisica e il tipo di attività praticata.
In tessuti tecnici, sempre più performanti
Chiave di volta dei reggiseni che indossiamo in palestra e nelle discipline outdoor sono i tessuti tecnici, sempre più performanti: più morbidi, sottili ed elastici per i seni piccoli e le attività soft, come lo yoga, oppure meno cedevoli, solidi, talvolta pluristratificati, per il décolleté generoso e gli sport ad alto impatto. Devono offrire contatto saldo e gradevole, traspirabilità e ventilazione nelle zone di maggior sudorazione (dove contano anche gli inserti, che regolano e facilitano la fuoriuscita dell’umidità).
Dalla brassière al modello “contour”
Dalla brassière per chi ha forme minimal, ai modelli con ferretto, a quelli con coppe contour (che “abbracciano” la mammella) o modellate e preformate (più rigide e contenitive), ogni donna può trovare il prodotto adatto. Attente ai plus: le spalline regolabili, grazie a ganci e occhielli, l’eventuale incrocio posteriore “all’americana” (praticissimo e funzionale) e la fascia sottoseno, determinante per un buon supporto.
Come una seconda pelle
Al momento della prova, dopo avere selezionato la tipologia per sport high-impact o low-impact, valutate che il reggiseno deve essere una seconda pelle. Il reciproco rapporto fra spalline, opportunamente regolate, e fascia non deve creare scivolamenti e lassità. Le coppe devono calzare a pennello, senza arricciature né “fuoriuscite”. Il ferretto deve adagiarsi al torace e non dare fastidio, nemmeno alle estremità.
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