26/11/2015

Pilates: single leg stretch anticellulite

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 26/11/2015 Aggiornato il 24/05/2016

Non confondete il single leg stretch del Pilates con un esercizio di allungamento. Fa molto di più: combatte cellulite e gonfiori, scolpisce gambe e addominali

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Non lasciatevi ingannare dal nome: il Single leg stretch (“Allungamento di una gamba”) non è un esercizio di stretching blando e statico. Al contrario, propone una sequenza dinamica di movimenti, utilissima per stimolare la circolazione nelle gambe.

Come accade in molti esercizi a corpo libero del Pilates ha una duplice azione: mentre alcuni muscoli si allungano, altri vengono potenziati e scolpiti.

I benefici? Riduzione dei ristagni linfatici e dei gonfiori, migliore ossigenazione dei tessuti, riattivazione del corretto metabolismo cellulare e prevenzione di inestetismi come la cellulite. L’effetto sculpt interessa gli addominali, mentre la muscolatura delle gambe è coinvolta in modo completo (stretch&tone).

Come si esegue

Anna Maria Cova, fisioterapista, fondatrice della Cova Tech Pilates School ci spiega come eseguirlo in modo corretto.
Supine, testa sollevata, ginocchio destro piegato al petto (con le mani appoggiate sulla tibia), gamba sinistra estesa e sollevata da terra, piedi con le punte estese. Invertite la posizione delle gambe, piegando quella tesa e viceversa, e continuate con questa alternanza in modo fluido e ritmato. Espirate e inspirate ogni due “stretch” delle gambe. Eseguite 3-5 ripetizioni per gamba.

Gli errori da evitare

Non portate le spalle verso le orecchie (vi procurereste solo una tensione dolorosa ai lati del collo) e non staccate le scapole dal suolo. Per mantenere la postura corretta, immaginate che la punta delle scapole spinga verso i glutei.
Non sollevate da terra la zona lombare della schiena, ma mantenetela sempre ben appoggiata, controllando la contrazione addominale. Ricordate inoltre che la parte bassa della schiena tende a staccarsi dal suolo, quanto più vicina a terra è la gamba tesa: cercate quindi di adeguare l’angolo di inclinazione della gamba al vostro livello di allenamento. Se siete principianti e i vostri addominali non sono forti, è meglio che il piede sia un po’ più alto verso il soffitto.

Le varianti

Se sentite i muscoli del collo eccessivamente affaticati, eseguite l’esercizio con la testa in appoggio al suolo. Se invece aveste difficoltà nella flessione delle ginocchia al petto, appoggiate le mani dietro alle cosce anziché sulle tibie.

L'esperto consiglia

Per abituarvi al movimento ritmico di flesso-estensione delle gambe e al gesto coordinato delle braccia, provate ad eseguirlo alcune volte rimanendo completamente supine, senza staccare la testa dal suolo.