18/02/2023

Cellulite e ritenzione? Prova i nuovi corsi di Space-jump

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 18/02/2023 Aggiornato il 20/02/2023

Una nuova formula di training sul tappeto elastico rende più divertente e allegra la metodologia jump & rebound, efficace contro i ristagni circolatori e i chili di troppo

Space Jump

Negli ultimi anni i corsi di gruppo a base di rimbalzi e saltelli sul tappeto elastico si sono moltiplicati: merito di una metodologia di allenamento che coniuga lo spirito giocoso con una straordinaria efficacia modellante, snellente e anticellulite. Studi trentennali provano i benefici del jump & rebound, che vanno dall’accelerazione del 14% del metabolismo (che significa consumo calorico e riduzione dei grassi di deposito) alla stimolazione potente della circolazione, perfetta per prevenire o ridurre ritenzione e cellulite e per favorire il rinnovamento cellulare e il ringiovanimento dei tessuti. È un allenamento per tutte, perché non occorre saltare con grande elevazione.

La tecnica corretta prevede di imprimere forti pressioni sull’elastico con i piedi, senza staccarli, creando così dei rimbalzi dalla grande efficacia fit-wellness.

Il nuovo training

Oggi esiste un nuovo workout sul tappeto elastico, messo a punto e divulgato dal nostro personal trainer Davide Tumiotto: si chiama Space-jump, si basa sui principi generali di questa forma di training ma aggiunge divertimento alle lezioni. Come? Con la tecnica figurativa.

Un allenamento creativo

Nei corsi non trovate più le classiche sequenze di passi dell’aerobica (marcia, jumping jack, sforbiciate, V-step), combinate in sequenze schematiche da ripetere sul trampolino e da abbinare ai movimenti delle braccia. O meglio: passi e movimenti ci sono, ma vengono usati in modo meno meccanico e più creativo, per riprodurre immagini che l’istruttore propone di volta in volta. Il gioco è semplice: la classe è invitata a “visualizzare” dei passaggi di famosi videoclip e a ripeterne la coreografia, sfruttando i passi e i rimbalzi tipici del jumping.

Le coreografie sul tappeto elastico

Qualche esempio? Tutte avete presente i gesti-clou del Gangnam style, il ballo lanciato da Psy con l’omonimo brano del 2012. Ripeterli in versione jumping non è difficile: la base è una marcia a gambe divaricate, con due pressioni su un piede, una singola sull’altro, poi una singola sul primo, e infine due pressioni sul piede opposto. A questo lavoro ritmato si aggiunge il tipico movimento di lieve oscillazione delle braccia, sollevate e incrociate davanti al corpo, che simulano quasi la tenuta delle briglie di un cavallo, oppure quello di un braccio che simula la rotazione di un lazo da cowboy a lato della testa. Il tappeto elastico destabilizza, comporta un’attivazione del core costante e la sfida ha una componente ancora più ludica e allegra. Un altro esempio emblematico è la coreografia di Thriller, di Michael Jackson: la posa dello zombie, che solleva le braccia a destra o a sinistra con le mani inarcate a uncino e una leggera inclinazione indietro del busto, viene riproposta sul trampolino, associandola a una marcia eseguita con doppio tempo (due rimbalzi sul piede destro, due sul sinistro) e alle torsioni alternate del busto a destra e a sinistra. Vi sembra complicato? In realtà è più difficile descrivere che mettere in pratica questo training. Chi l’ha già provato assicura che è l’antistress più giocoso che ci sia.