Calcio, al via i Mondiali femminili
Oggi ha inizio l’attesissimo evento sportivo che vede in campo, dopo un ventennio di assenza, anche le atlete della Nazionale. Che sono cariche e in gran forma
Chi pensava che il calcio fosse “cosa da uomini” quest’anno deve ricredersi: sono solo pregiudizi. E se la scorsa estate i loro colleghi maschi sono stati dolorosamente esclusi dai Mondiali in Russia, oggi le ragazze della Nazionale italiana iniziano la loro avventura ai Mondiali femminili, che si svolgono in Francia e che terranno gli appassionati con il fiato sospeso fino al 7 luglio. A detta dei tecnici le nostre portacolori sono un po’ una “mina vagante” nel torneo: forse non riusciranno ad alzare la prestigiosa coppa, scippandola alla squadra statunitense detentrice del titolo e alle altre superfavorite, ma sono in ottima forma e potrebbero dire la loro. Secondo alcuni analisti potrebbero superare il migliore risultato di sempre (i quarti di finale, raggiunti nel 1991), approdando alle semifinali.
24 squadre partecipanti, 9 stadi di 9 città, 52 match, 6 gironi da 4 squadre ciascuno: i primi appuntamenti per l’Italia saranno contro Australia (il 9 giugno), Giamaica (il 14) e Brasile (il 18), con l’obiettivo di superare le fasi eliminatorie e di accedere agli ottavi di finale
Un palcoscenico europeo per diventare mondiali
Sara Gama, capitana della Nazionale, e le compagne sono pronte per un evento attesissimo e carico di significati, che vanno oltre i risultati strettamente sportivi: sarà infatti un’occasione per far conoscere meglio il calcio femminile (ancora poco noto) e i suoi punti di forza, attirando l’attenzione sul valore delle “signore del pallone” e sulle loro rivendicazioni (di visibilità, ma anche economiche) rispetto ai colleghi maschi superstar. Con questi obiettivi le ragazze hanno imparato a utilizzare molto anche i social, che permettono di arrivare al grande pubblico: ad esempio, l’account Instagram della capitana ha raggiunto quasi 48.000 followers, Martina Rosucci ne ha 98.000, Barbara Bonansea 85.000.
In campo dopo 20 anni
Lo scorso autunno, nel discorso che ha tenuto per i 120 anni della Figc al Quirinale, Sara Gama ha sottolineato che “il calcio femminile sta finalmente vivendo un momento di grande crescita in Italia. Oggi siamo approdate a lidi prima solo immaginati e molta gente ci conosce, ma abbiamo profuso tanti sforzi anche fuori dal campo perché ci venisse riconosciuto il nostro spazio e la possibilità di esprimerci al meglio”. Erano 20 anni che le Italiane non si qualificavano per l’evento clou del calcio internazionale e anche le mitiche figurine Panini, nella collezione 2019 già uscita in edicola, includono per la prima volta le immagini delle giocatrici della nostra squadra.
Appuntamento in tv
Sarà curioso scoprire, oltre alle performance agonistiche delle nostre atlete, come il linguaggio delle telecronache e dei media si applicherà al mondo delle donne: se “il portiere” difficilmente potrà essere declinato al femminile, pena una sicura caduta nel ridicolo, le tattiche di gioco prevederanno una marcatura a uomo o “a donna”? Le risposte arriveranno da una copertura televisiva senza precedenti: Sky Sport trasmetterà infatti in diretta tutte le partite, mentre la Rai ne proporrà 15 (incluse quelle delle Azzurre).
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