Addominali, schiena e spalle tonici: fai la plank sul Foam roller
Un esercizio conosciutissimo, se viene eseguito con l’appoggio instabile del tubo, diventa più impegnativo e si declina in un gran numero di varianti che tonificano e modellano i diversi gruppi muscolari
È inutile presentarla, la plank è un esercizio di tenuta isometrica che tutte hanno eseguito almeno una volta: appoggio a terra sulle mani, a braccia tese, busto e gambe allineate, addominali contratti per mantenere la postura e non inarcare la zona lombare della schiena. Non avete mai pensato quanto potrebbe essere più impegnativa se i piedi, anziché sul pavimento, fossero appoggiati a un attrezzo instabile? Il nostro personal trainer Davide Tumiotto spiega che è proprio ciò che accade utilizzando come supporto un Foam roller, il lungo tubo di polietilene tanto sfruttato nelle lezioni di Pilates.
Il roller, come è ovvio, tende a rotolare e perciò destabilizza chi vi si appoggia: usato come supporto per i piedi, induce ad attivare ancora più profondamente e i muscoli del core per non perdere l’equilibrio.
Come si esegue l’esercizio
Partite dalla posizione in quadrupedia, con le braccia tese, e posate il dorso dei piedi al tubo, che avete già posto trasversalmente rispetto all’asse del vostro corpo. Poi staccate le ginocchia da terra, estendetele e mantenete la plank per non meno di 30-40 secondi. Fin qui è tutto facile, ma se volete affrontare sfide più impegnative, mettetevi alla prova con queste varianti.
- Mentre siete in tenuta, staccate un piede e sollevate la gamba tesa verso l’alto, attivando il gluteo. Poi riportatela sul Foam roller ed eseguite lo stesso movimento con l’altra, alternando le gambe per 8-10 volte. Ripetete il tutto per 3-4 serie. Lo scopo del lavoro è sbilanciare ulteriormente il corpo, facendogli mancare un punto di appoggio, e allenare più intensamente gli addominali e gli altri muscoli stabilizzatori.
- Dalla posizione di plank, piegate ed estendete ritmicamente entrambe le ginocchia. Il numero di ripetizioni e serie è il medesimo della variante 1. La difficoltà è creata dall’esigenza di stabilizzare il corpo mentre ci si muove su un attrezzo instabile, che rotola sotto alle tibie.
- Dalla posizione in quadrupedia, con il Foam roller sotto alle tibie, estendete indietro alternativamente le gambe. Il lavoro è analogo per finalità e numero di ripetizioni all’esercizio 1.
- Dalla posizione-base della plank, staccando una mano dal suolo, effettuate una torsione del busto e portate il braccio libero ad aprirsi verso il soffitto: in questo caso i punti di appoggio del corpo rimarranno tre, due dei quali instabili.
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