AquaCross training: divertente (e sempre diverso) modella e fa dimagrire
Prevede un circuito con stazioni in immersione e stazioni a secco, sul bordo della vasca, e sfrutta i vantaggi di entrambi i tipi di allenamento, a corpo libero o con l’aiuto di una grandissima varietà di attrezzi
Che cosa vi viene in mente se sentite parlare di cross training? Il nome, già di per sé, è indicativo perché racconta di una forma di allenamento in cui si incrociano (è il significato del vocabolo inglese cross) più modalità di training diverse. È ben conosciuta dai frequentatori delle palestre (basta pensare al Crossfit, che è un format di questa famiglia), ma non esiste solo nella versione a secco: è infatti presente anche in piscina ed è un tipo di acquagym molto accattivante ed efficace. Ce ne spiega tutti i plus Daniela Zezza del team Idroterapia, istruttrice di fitness e fitness acquatico, trainer AguaMovida e insegnante di danza.
Sottoporre l’organismo a tante stimolazioni diverse è la modalità di allenamento più completa e benefica, perché sviluppa a tutto tondo le diverse qualità motorie.
Un circuito in acqua e a bordo piscina
L’AquaCross training è un circuito che si svolge in parte in acqua e in parte a secco, a bordo vasca. Utilizza sia il nuoto che un’ampia gamma di esercizi da eseguire non solo a corpo libero, ma anche con diversi attrezzi e mini-tools. È quindi un allenamento in cui la noia è sconosciuta, perché le combinazioni sono potenzialmente infinite e le lezioni sempre diverse.
Le stazioni di lavoro alternano fasi “terrestri” e fasi in immersione, con l’acqua al petto o più profonda (ma si può lavorare con la cintura galleggiante, se non si ha un’acquaticità molto sviluppata) e coniuga i vantaggi del lavoro a secco a quelli dell’esercizio in acqua.
Quest’ultimo, naturalmente, è quello che rende accessibile le lezioni a tutti, anche a chi è sovrappeso o vorrebbe eseguire un lavoro con dei carichi aggiuntivi (come avviene nel cross training terrestre), ma ha magari delle difficoltà, una scarsa preparazione atletica o dei problemi fisici per cui è costretto a evitarlo. In acqua, infatti, grazie alla resistenza opposta dal liquido, si esegue un esercizio efficacissimo dal punto di vista muscolare e cardiorespiratorio, ma il punto di forza è la spinta idrostatica, che riduce il peso corporeo e fa sì che chiunque possa saltare, ma anche sollevare carichi aggiuntivi di peso adeguato, riducendo i traumi per le articolazioni e per la colonna vertebrale.
Alla scoperta degli esercizi
Volete qualche esempio di esercizi emblematici in un circuito di AquaCross? A secco si possono eseguire squat o push-up (questi ultimi si effettuano anche stando con il corpo in piscina e appoggiando le mani sul bordo). In acqua, invece, l’istruttore che guida la classe non ha che l’imbarazzo della scelta. Ci sono frazioni di nuoto, anche con tools come la tavoletta, fasi in cui si effettuano salti, saltelli o andature nelle diverse direzioni, esercizi per l’upper-body a corpo libero oppure con l’ausilio di guanti palmati o di manubri acquatici, esercizi per gli addominali in sospensione. E poi ci si divide in gruppi e si affrontano stazioni con le hydrobike, con i tappeti elastici acquatici, con l’AcquaPole, con il treadmill da piscina o con i sacchi per la boxe in acqua. Di volta in volta si passa da una stazione alla successiva e il divertimento è assicurato.
Ti potrebbe interessare anche:
- Yoga: fai il Ponte per ritrovare la stabilità emotiva
- Gender Exercise Gap: perché le donne smettono di fare sport
- Pancia piatta con un crunch potenziato
- Flamenco, fra tradizione e modernità
- Pilates: rassoda le zone critiche con i Leg circles (e una palla)