Tatuaggi, nei e cicatrici: serve una protezione extra al sole

Redazione Pubblicato il 24/06/2016 Aggiornato il 24/06/2016

Ci sono particolari condizioni in cui l’impiego di un solare ad altissima protezione è d’obbligo. Sempre, anche in città

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Il sole, è ormai dato certo, se preso senza criterio può fare danni, anche significativi. Ci sono poi situazioni in cui il pericolo diventa maggiore. E’ il caso innanzitutto dei tatuaggi appena fatti: l’aggressione degli aghi e del pigmento rappresenta per la pelle uno stress molto forte che la rende debole nei confronti dei raggi solari, responsabili senza un’adeguata protezione della formazione nella zona tatuata di cicatrici in rilievo che possono arrivare a rovinare il disegno.

Identico il discorso per le cicatrici fresche, di qualsiasi natura siano: metterle al sole comporta un elevato rischio che si formino cheloidi, da togliere poi solo con la chirurgia.

Solo schermi ultraprotettivi

In entrambe le situazioni è indispensabile proteggere la zona del tatuaggio e della cicatrice con un solare ad altissima protezione (SPF 50+) che va usato non solo al mare ma anche in città dove il sole arriva comunque, messo e rimesso anche ogni ora per essere certe che lo scudo protettivo contro i raggi sia efficace. In alcune situazioni quando la potenza dei raggi è molto elevata oppure l’esposizione è costante (può essere il caso di un braccio se si guida a lungo oppure del décolleté e delle spalle che restano scoperte) si può anche prevedere una copertura occlusiva con un cerotto applicando comunque prima anche la protezione.

Attenzione ai nei

Non tutti naturalmente sono pericolosi. Meglio comunque evitare un bombardamento di raggi soprattutto su quelli che alla visita dermatologica possono essere risultati potenzialmente a rischio. Anche in questo caso mai scendere sotto l’SPF 50+: il solare va messo direttamente sui nei ricordandosi comunque che, soprattutto se sono tanti, è opportuno proteggere tutto il corpo per evitare un accumulo di radiazioni che può essere comunque pericoloso.

Il solare ideale in tutte queste occasioni? Uno stick che permette un’applicazione localizzata; in più è pratico da tenere con sé, veloce da usare e non lascia tracce visibili del suo passaggio sulla pelle.

Dopo peeling e laser

La pelle appena sottoposta a trattamenti di medicina estetica che la sensibilizzano come i peeling e i laser non andrebbe esposta al sole diretto proprio per evitare il rischio di pigmentazioni scure. Per schermare la radiazione indiretta va comunque protetta con un solare con SPF 50+ che nel caso del viso si può scegliere anche in versione leggermente colorata per riscaldare l’incarnato.