Computer face: no alle rughe da orario continuato
Otto ore d’ufficio mettono in pericolo l’equilibrio e la freschezza della pelle. Ma con le giuste contromisure è possibile evitare quella che i dermatologi chiamano “computer face”
Rughe sulla fronte e attorno agli occhi, occhiaie profonde, guance che cadono, collane di Venere e un colorito spento e opaco. È la cosiddetta “computer face”, il viso precocemente invecchiato di chi passa ore e ore in ufficio davanti a un monitor.
In realtà il responsabile della situazione non è tanto il computer quanto le posizioni che si assumono mentre si lavora: tese e concentrate, si resta fisse sullo schermo, strizzando gli occhi e aggrottando la fronte, gesti che favoriscono la formazione delle rughe di espressione e favoriscono la perdita di elasticità della cute.
In ufficio più idratazione
Staccare la spina almeno ogni ora alzando la testa dallo schermo, ruotando lentamente il collo e massaggiando delicatamente la muscolatura contratta del viso è la prima, efficace contromisura contro lo stress da ufficio. Per preservare la freschezza della pelle l’idratazione rimane il gesto più importante. Il mattino serve un idratante mentre durante il giorno uno spruzzo di acqua termale rinfresca e riporta a livelli ottimali il tasso di acqua nella pelle. Attenzione anche a umidificare l’ambiente perché caloriferi e aria condizionata prosciugano la pelle favorendo la secchezza e la conseguente perdita di elasticità.
Rilassate lo sguardo
Ogni due, tre ore è utile l’esercizio del palming: appoggiate le mani sugli occhi chiusi, con i gomiti sulla scrivania e restate ferme per almeno un minuto cercando di visualizzare con la mente un’immagine piacevole. Così si riesce a distendere la zona del contorno occhi sulla quale è bene applicare sempre il mattino un trattamento idratante e protettivo per contrastare la formazione delle zampe di gallina. Se si lavora in un loft con vetrate che lasciano penetrare il sole meglio controllare che il trattamento occhi e anche l’idratante contengano filtri solari per evitare un’overdose di sole che nel tempo invecchia presto il viso.
Vietato piegare il collo
Tutti i dispositivi elettronici, computer, tablet e smartphone, per essere guardati costringono a piegare il collo in avanti in posizioni forzate che con gli anni tendono a formare le rughe. Se fate parte delle tecno-dipendenti che controllano lo schermo fino a 150 volte al giorno secondo un recente studio di un gruppo di dermatologi di The London Clinic siete a rischio: prendete allora la buona abitudine di tenere tutto piuttosto vicino al viso in modo da non dover piegare la testa in avanti. Controllate anche che la sedia sia alla giusta altezza per la scrivania in modo da evitare posizioni innaturali del collo e del capo che provocano contratture e accentuano le rughe.
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