Tosse? Puoi calmarla con la respirazione giusta
Anche le infreddature e le patologia infiammatorie delle vie aeree trovano sollievo se si effettuano esercizi respiratori ad hoc
Avete la tosse? Respirate. Sembra un paradosso, ma una respirazione ad hoc può aiutarvi anche in caso di infreddature, infiammazioni e disturbi ostruttivi delle vie aeree. Tenete presente, come regola generale, che la posizione in cui si effettua più facilmente una respirazione lenta, profonda e completa è quella supina: se avete “fame d’aria” a causa del vostro malanno, quindi, sdraiarvi è un piccolo trucco per fare meno fatica quando gonfiate e sgonfiate i polmoni.
La medicina riscontra sempre più spesso quali benefici una corretta respirazione abbia sulla salute: è la conferma scientifica di ciò che gli yogi e le filosofie orientali sostengono da secoli
Un esercizio vi aiuterà
Nel suo libro “La scienza del respiro” (Vallardi) il medico, campione di apnea e coach sportivo Mike Maric insegna anche un esercizio apparentemente bizzarro, ma efficace per affrontare bronchiti e tracheiti. Procuratevi una bottiglia con 10-20 cm di acqua (o una quantità inferiore se avete molto catarro) un tubicino lungo circa 80 cm e con un diametro di un cm, che vi servirà come cannuccia. Inserite quindi un’estremità del tubicino nell’acqua e l’altra fra le labbra. Inspirate con il naso, gonfiando quanto più è possibile i polmoni, poi trattenete il fiato per tre secondi ed espirate, soffiando l’aria attraverso la bocca e il tubicino, in modo che faccia gorgogliare l’acqua nella bottiglia. Questo dettaglio giocoso vi permette di controllare e regolare l’emissione dell’aria. Non forzate mai, la fase in cui soffiate deve essere dolce e il respiro deve fluire con delicatezza. Dovete ripetere l’esercizio più volte al mattino, al risveglio, e alla sera, prima di coricarvi. Il suo scopo è quello di migliorare la ventilazione polmonare e favorire lo svuotamento delle vie aeree, perché aiuta la risalita delle secrezioni dai bronchi verso l’alto.
L’idea in più
Rimanere in apnea e stringere le narici con le dita, tappando cioè il naso, è un pratico escamotage per aumentare la concentrazione del monossido di azoto all’interno delle vie respiratorie: l’azoto, che ha proprietà antibatteriche, ha molte funzioni nell’organismo, fra cui un’azione di rilassamento dei vasi sanguigni e un effetto broncodilatatore, che si rivela utile in casi di asma.
Ti potrebbe interessare anche:
- Cellulite: usa la Thuja omeopatica per migliorare tono e circolazione
- Disturbi del ciclo: dolori addio con il gemmoderivato di lampone
- Massaggio thai con erbe calde ad azione drenante
- Impara a respirare se hai l'intestino pigro
- Massaggio celeste vietnamita, antistress e riequilibrante