Massaggio Pindasweda alle erbe officinali per un relax totale
Non è il massaggio tipico della tradizione ayurvedica, ma la sua rivisitazione: sfrutta miscele di erbe officinali “di casa nostra”, che sprigionano i loro principi attivi e i loro profumi terapeutici grazie all’azione del calore
Una delle pratiche di benessere più conosciute della cultura ayurvedica è il trattamento Pindasweda, un massaggio con un rituale e una scansione precisi che utilizza tamponi riempiti di erbe medicali e imbevuti di olio caldo. Dalla rivisitazione della tradizione indiana è nata una forma di un massaggio che sfrutta le proprietà di specie vegetali “di casa nostra”.
Si tratta di un massaggio di benessere, che agisce attraverso le manovre dirette sul corpo ma anche grazie alla stimolazione multisensoriale.
Un massaggio bio
Linda Spinelli, direttrice del Centro Benessere Nature Spa della Cascina Caremma a Besate (Milano), ci presenta la variante in cui vengono impiegate le erbe selvatiche e quelle coltivate con i metodi dell’agricoltura biologica nei campi circostanti la Spa, che si trova nel Parco del Ticino. Non è un caso che sia stato denominato proprio “Pindasweda alle erbe del Parco del Ticino”: viene proposto nelle versioni rilassante o stimolante, a seconda della prevalenza dell’una o dell’altra specie erboristica fra gli ingredienti usati.
Azione rilassante
Gli elementi tipici del massaggio ayurvedico, che si ripropongono anche nella sua riedizione, sono il calore e i saccottini colmi di erbe officinali. Anziché lavorare sul corpo con le mani, infatti, si usano tamponi realizzati a mano, con scampoli di tessuto di cotone, e riempiti con un trito di betulla e lavanda o di betulla e menta. Mentre la lavanda conferisce alla miscela potenzialità lenitive e rilassanti, la menta ha un’azione rinfrescante e stimolante: l’obiettivo di riequilibrio psicofisico è comune, ma è possibile sottoporsi a sedute con finalità distensive e rasserenanti, oppure più energizzanti, secondo le necessità.
Benefici per tutto il corpo
I tamponi vengono preventivamente scaldati e, in base ai bisogni soggettivi, compiono passaggi, frizioni, pressioni e scivolamenti su tutto il corpo (incluso il viso), oppure solo sulle zone che richiedono maggiori attenzioni. Ad esempio l’operatore può soffermarsi sulla schiena e sull’area cervicale, sede di tensioni localizzate, e sfruttare l’azione decontratturante del calore. Oppure può agire sulle gambe con i saccottini nella versione rifrescante, contribuendo ad alleviare fatica e senso di pesantezza.
All’azione diretta e meccanica dei fagottini sui tessuti e ai benefici assicurati dai principi attivi vegetali, che penetrano attraverso la pelle, si aggiungono i vantaggi dell’aromaterapia: per effetto del calore, infatti, dai tamponi si sprigionano aromi avvolgenti, antistress e rigeneranti. La seduta dura 45 minuti.
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