29/07/2024

Infezioni alimentari: 8 regole da seguire sempre, ma soprattutto in estate

Saverio Pepe
A cura di Saverio Pepe
Pubblicato il 29/07/2024 Aggiornato il 29/07/2024

Sotto il sole le tossinfezioni sono più frequenti. Per questo occorre fare molta più attenzione. E se compare qualche disturbo correre subito ai ripari

Female hands proposing a toast with glasses of yellow and red cocktail, garden cocktail party

Le invitanti tartine dell’aperitivo. Le olive verdi snocciolate. Il piatto di carpaccio. L’insalata di pasta fredda con mozzarella e gamberetti. Perfino il gelato abbandonato per troppo tempo nem congelatore… Freschi piatti estivi che possono nascondere più di un’insidia. Il caldo dell’ambiente esterno e la preparazione a crudo favoriscono infatti la proliferazione dei batteri.

In realtà le infezioni alimentari sono in agguato tutto l’anno eppure d’estate aumentano notevolmente. E non c’è bisogno di soggiornare in paesi esotici.

Anche i piatti dei bar o dei ristoranti più trendy della nostra città, anche i manicaretti preparati a casa nostra richiedono qualche sguardo critico in più. Perché le conseguenze di una tossinfezione sono spiacevoli. Nausea, mal di pancia, brividi, febbre… Ma, allora, come regolarsi per evitarle? 

A casa, al bar, al ristorante

1) Prima di toccare i cibi lavarsi le mani con saponi antibatterici per almeno 20 secondi e asciugare poi con cura.

2) Lavare bene tutti gli attrezzi che si utilizzano per cucinare e servire.

3) Evitare il ghiaccio se non si è certe che è stato prodotto rispettando igiene e catena del freddo.

4) Consumare cibo ben cotto, ancora caldo nel momento in cui viene servito nel piatto

5) Evitare pesci, carni, frutti di mare crudi se non di provenienza sicura, ma anche maionese, uova crude e salse a base di uova, latte e latticini.

6) Mangiare verdura e frutta crude solo se si è sicuri che è stata lavata con cura.

7) Controllare che gli affettati abbiano un colore brillante e che l’eventuale grasso sia bianco: il giallo segnala il deperimento.

8) Condire le preparazioni con succo di limone e aceto, dal potere disinfettante.

Pronto soccorso per i disturbi più comuni

Sono numerosi i batteri nocivi che possono contaminare i cibi: dalla salmonella, che predilige le carni animali, le uova, il latte, la verdura, l’acqua al clostridium perfigens (che attacca facilmente le carni) al bacillus cereus (più comune sui piatti a base di cereali e legumi). I sintomi di un’eventuale infezione sono spesso simili: nausea, mal di testa, vomito, diarrea e, in qualche caso, brividi e febbre

Il consiglio, in presenza di disturbi lievi, è farsi consigliare un disinfettante intestinale dal farmacista: Ci sono molte alternative green. Il consiglio, in presenza di disturbi lievi, è farsi consigliare un disinfettante intestinale dal farmacista:

E poi bere molta acqua naturale e assumere fermenti lattici per ripristinare la flora batterica intestinale. Se invece i sintomi sono importanti e persistenti rivolgersi senza indugio al proprio medico.