Colite cronica: le cure termali funzionano
Per la colite più ostinata le cure termali possono essere risolutive. Le acque raccomandate sono quelle salsobromoiodiche. Ecco i centri a cui rivolgersi (anche con il Sistema Sanitario Nazionale)
Tra i tanti tipi di acque minerali ve ne sono alcune che bevute con regolarità possono essere considerate risolutive per i problemi d’ipersensibilità dell’intestino e in particolare per la colite. Come le acque salsobromoiodiche, di origine marina, ricche di cloruro di sodio, bromo e iodio, fortemente mineralizzate tanto da avere spesso dei ristagni biancastri visibili a occhio nudo.
Dove andare
Tra gli stabilimenti più conosciuti, apprezzati e meglio attrezzati per la cura termale della colite ostinata troviamo le Terme di Porretta, nell’Appennino pistoiese, le Terme di Riolo e di Castrocaro in Romagna, le Terme di Lurisia, ai piedi delle Alpi Marittime, tra Cuneo e Alba.
Azione lenitiva rapida
Se la colite è associata a diarrea, sono raccomandate le acque delle Terme di Angolo, nella splendida cornice della Valcamonica in provincia di Brescia. La cura idropinica praticata con l’acqua S. Silvestro ha una spiccata azione riduttiva sulla iperacidità gastrica nonché un’azione lenitiva molto veloce sui dolori tipici della colite. Quando il disturbo è associato anche a problemi epatici, intossicazione e sovrappeso, molto utili sono le acque della fonte S.Antonio delle Terme Val Rendena in Trentino. Famose per la riabilitazione vascolare sono state oggetto di studio anche per la capacità di placare gli spasmi intestinali.
Quali cure
Per il trattamento del colon irritabile si utilizzano soprattutto cicli di cure idropiniche. L’acqua va semplicemente bevuta con regolarità. A questo possono essere associati anche l’idrocolonterapia, fanghi e massaggi. Il risultato è una profonda azione antinfiammatoria e antispastica che favorisce una completa pulizia del colon.