16/07/2019

Animal watching: tour nei parchi nazionali italiani più belli

Veronica Colella Pubblicato il 16/07/2019 Aggiornato il 16/07/2019

In Italia c'è il più alto numero di parchi nazionali d'Europa in cui ammirare gli animali selvatici, dagli aironi rosa agli stambecchi. Venite a conoscerli nel loro habitat naturale

Fenicotteri-Molentargius

L’animal watching non è solo un’idea originale per le vacanze, ma un modo di imparare divertendosi, affinando la propria sensibilità animalista.

L’Italia è il Paese europeo che ospita in assoluto il maggior numero di specie: vi consigliamo cinque Parchi Nazionali da visitare per imparare a prendersi cura di loro e rispettare il loro habitat naturale.

L’antico regno dello Stambecco

Il Parco Nazionale del Gran Paradiso, situato tra Valle d’Aosta e Piemonte, è stato istituito nel 1922 nel territorio che una volta era Riserva di Caccia Reale. Il povero stambecco era considerato una prelibatezza da sangue blu: cacciato per la sua carne, per le sue corna e persino per la “croce del cuore” (ovvero il solco atrio-ventricolare), usata come talismano. A fine ‘800 stava per scomparire, ma oggi è protetto e monitorato dal Parco, di cui è diventato il simbolo. Nei suoi boschi si possono incontrare anche caprioli, cinghiali, cervi, scoiattoli ed esemplari di gallo forcello a caccia di bacche e germogli. Ben rappresentati anche i carnivori come volpi, lupi, linci, ermellini, donnole e faine.

A casa dell’Orso Marsicano

Il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise è in prima linea nella tutela di questa variante di orso bruno a rischio di estinzione: nei suoi boschi vivono circa 50 orsi, tra gli ultimi esemplari di questa sottospecie che si distingue a vista dal cugino euroasiatico per la forma più slanciata. L’orso marsicano è schivo e di indole tranquilla e normalmente tende a stare sulle sue, ma con un po’ di fortuna – e seguendo più scrupolosamente che mai le norme di sicurezza – lo si può avvistare nel Parco, soprattutto al tramonto o all’alba. L’orso non è il solo abitante dell’Appennino: i cieli sono solcati da maestose aquile reali e in questa zona è possibile osservare camosci, linci, cervi e lupi sia in libertà che nelle aree faunistiche dedicate.

Bird (e bug) watching a Pantelleria

Il Parco Nazionale dell’Isola di Pantelleria, fresco di istituzione, ha il vantaggio di collocarsi a metà strada tra l’Europa meridionale e il Maghreb. Gli amanti del classico bird watching possono fare la posta a ben 260 specie, dalle piccole e coloratissime cutrettole e cinciarelle algerine agli eleganti aironi rossi, passando per cicogne, gheppi, gruccioni, upupe marine e falchi pellegrini.
Le grotte naturali di Gelfisér ospitano il buffissimo “orecchione”, ovvero il pipistrello Plecotus, ma la vera attrazione dell’Isola sono le 1060 specie di artropodi: i fan del bug watching possono sbizzarrirsi tra grilli talpa, crostacei isopodi dalla lontana origine africana e coleotteri dai diversi colori e conformazioni.

Le ali purpuree

Alzi la mano chi non si è mai commosso sulle note dei The Cinematic Orchestra guardando il documentario della Disney Il mistero dei fenicotteri rosa. Non tutti sanno però che questi bellissimi uccelli non nidificano solo in località remote come Kenya e Tanzania, ma spesso e volentieri anche qui da noi. Il Parco di Molentargius, in Sardegna, ospita una colonia che fa regolarmente la spola tra gli specchi d’acqua di Molentargius e Santa Gilla. A fine aprile ci sono stati i primi nuovi nati di quest’anno.

Gli ultimi cavalli selvaggi d’Europa

Sempre in Sardegna, il Parco della Giara tutela gli ultimi esemplari del caratteristico Cavallino della Giara, che abita le sugherete e i pauli dell’altopiano. Alti solo un metro e venti al garrese a e con coda e criniera lunghissime, non si sa se siano giunto sull’isola portato dai Fenici o percorrendo un ipotetico continente del Mesozoico dove ora si trova il Mar Tirreno, chiamato appunto Tirrenide. Nel Parco vive anche il Lepidurus apus Lubbocki, un crostaceo arcaico immutato da 200 milioni di anni: non sarà grazioso come un cavallino, ma è indubbiamente affascinante.