Cellulite: contro gonfiori e ritenzione c’è il massaggio linfodrenante ai frutti di bosco
Per contrastare stasi linfatica e cellulite servono manovre in grado di stimolare il microcircolo e cosmetici i cui principi attivi rinforzino i capillari, favoriscano il ritorno venoso e depurino i tessuti
Contro la stasi sanguigna e linfatica, che danno luogo a ritenzione di liquido nei tessuti e creano le condizioni ideali per l’insorgenza della cellulite, il drenaggio linfatico manuale acquista maggiore efficacia se viene eseguito applicando al corpo un prodotto a base di frutti di bosco.
Per migliorare il microcircolo
L’efficacia degli estratti di frutti è comprovata anche da recenti studi medico-scientifici. Come ci spiega Annamaria Previati, esperta in trattamenti estetici naturali, i mirtilli, il ribes (nero e rosso) e i lamponi sono ricchi di ruscogenine, sostanze che rinforzano i capillari e migliorano il microcircolo. La loro acidità, inoltre, contribuisce a fluidificare il sangue e a favorire il ritorno venoso.
Contengono infine principi attivi defibrosanti, utili nei casi di cellulite di vecchia data, grazie all’azione-urto che esercitano sul tessuto connettivo.
Gli estratti di tutti questi preziosi frutti sono contenuti nell’oleogel usato per il massaggio, un cosmetico in forma di gel fluido e morbido, che si stende sul corpo e si assorbe facilmente. Oltre ai principi attivi ricavati dai frutti di bosco, nel prodotto sono presenti anche estratti di ippocastano, che stimolano a loro volta la circolazione, e silicio, che rende i tessuti compatti ed è utile in presenza di cellulite nodulosa.
Scopri il tipo di linfodranaggio più adatto al tuo problema
Il massaggio linfodrenante può essere effettuato secondo diverse metodologie, secondo la gravità dell’inestetismo e la corporatura della persona. Dopo l’applicazione dell’oleogel sul corpo, le manovre classiche di questo tipo di massaggio prevedono una iniziale stimolazione dei gangli linfatici distribuiti nelle varie parti del corpo, cioè le “stazioni” in cui la linfa viene accolta, filtrata e depurata dalle scorie. Poi si eseguono manualità scivolate, sulle aree interessate dalla ritenzione, con lo scopo di spostare i liquidi interstiziali. La linfa viene così spinta delicatamente attraverso i vasi, in direzione dei linfonodi, eliminando gli “ingorghi” e accelerando lo smaltimento degli accumuli localizzati. Ad esempio, dalla zona della cosce la linfa accumulata nei tessuti viene spinta verso i linfonodi inguinali.
Il trattamento dura complessivamente circa un’ora.
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