04/08/2022

Ascoltare il silenzio: l’esercizio è antistress

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 04/08/2022 Aggiornato il 04/08/2022

Abituate a mille rumori e a un continuo fluire di impegni, abbiamo dimenticato l’importanza del raccoglimento e del “vuoto”, che sono invece momenti in cui raccogliere le energie per recuperare benessere

ascoltare il silenzio
Credits: Bershka

Viviamo tutte nella frenesia, circondate da un’infinità di stimoli, dal rumore, da mille cose su cui appuntare l’attenzione: spesso è un’inconsapevole strategia messa in atto per il timore inconscio di fermarsi, di trovarsi in silenzio, di percepire il vuoto intorno a noi. Cerchiamo un’infinità di impegni con cui riempire le giornate, per fuggire da noi stesse. Eppure quel vuoto, quel silenzio ha una valenza terapeutica importante. Lo assicura Daiana Lorenzato, mindfulness educator e counselor nel volume “Non è come pensi, è come senti (ed. Red!), indicando nel silenzio un momento “magico” in cui possiamo raccogliere le nostre forze e trovare energie fresche.

Tutte le pratiche meditative insegnano a prendere contatto con il proprio io più profondo, sfruttando il silenzio e il distacco dal flusso degli eventi esterni.

Un proverbio cinese recita “A chi sa attendere, il tempo apre ogni porta”: fermarsi, infatti, non vuol dire “non muoversi” ma “muoversi meglio”, dopo un raccoglimento interiore che porta a scelte più consone al nostro sentire. Ecco una pratica meditativa semplicissima proposta dall’esperta, per scoprire “l’abbraccio” del silenzio.

L’abbraccio del silenzio

Sedetevi in una posizione comoda e lasciatevi andare all’attesa, godetevi il vuoto. Chiudete gli occhi ascoltate il vostro respiro, con calma. Prestate attenzione al flusso dell’aria che, ad ogni inspirazione, entra e “accarezza” il corpo. Ad ogni espirazione, invece, percepite che l’aria che esce si porta via ciò che è superfluo in quel momento. Lasciatevi cullare dal ritmo respiratorio. A poco a poco, rilassandovi, avvertirete il desiderio di appoggiare la testa: allora sdraiatevi e assumete una posizione fetale, continuando ad ascoltare il silenzio e rimanendo immobili, senza fare nulla. Se sopraggiungono dei pensieri, lasciate che scivolino via senza far loro caso: siate indifferenti al fatto che arrivino o non arrivino, non cercate di afferrarli me nemmeno di lottare per evitarli. La lotta sarebbe un elemento di disturbo, mentre il vostro scopo è che tutto ciò che è al di fuori di voi, così come i pensieri della vostra mente, siano solo un ronzio lontano e poco importante. Gradualmente riuscirete a trovare il silenzio completo, la solitudine. Copritevi con una coperta, se lo desiderate, e godetevi questo momento che è tutto vostro, con potenzialità rilassanti e rigeneranti fortissime. Rimanete in questo stato di abbandono quanto desiderate, fino a quando avvertirete il desiderio di riaprire gli occhi: rimanete ancora qualche istante in ascolto, riuscirete a percepire che cosa è cambiato rispetto agli attimi precedenti all’esercizio.