Trasloco: che stress!
Il trasloco è emotivamente una prova difficile da affrontare. Ma le paure si possono vincere con le alcune strategie psicologiche
Traslocare crea una condizione di stress che va ben al di là della fatica di organizzare lo spostamento di persone e cose. Lasciare il luogo a cui si è abituati e smontare la casa significa spesso rinunciare a una parte importante di sé, a un equilibrio costruito nel tempo.
Gli psicologi confermano: il trasloco è la terza causa di squilibri emotivi e di stress psicologico, dopo un lutto e il licenziamento.
Soli, in una zona “vuota”
La motivazione di questo disagio è profonda: traslocare significa trovarsi in una sorta di zona “vuota”, divisi in due, con la sensazione di non appartenere a nessun luogo. Quella con la propria abitazione è una relazione vera e propria: attraverso la casa noi cerchiamo in genere di esprimere la parte migliore di noi. Lo facciamo attraverso gli oggetti che ci circondano e ci accudiscono: l’arredamento, i colori, gli ambienti costruiti in un certo modo… è così che la casa diventa un nido confortevole e protettivo. Il nuovo ambiente che ci ospiterà invece è ancora tutto da costruire, da personalizzare e rendere accogliente.
Le tecniche di avvicinamento
Esistono però piccoli trucchi psicologici, strategie adatte che rendono meno brusco il passaggio.
Il tempo
Innanzitutto non bisogna trovarsi a fare le cose all’ultimo momento: meglio scrivere un bel programma dettagliato da seguire con rigore e darsi, se possibile, ampi margini di tempo, parte del quale servirà a prefigurarsi l’altra realtà, a immaginare le soluzioni, ad accettare a poco a poco il nuovo.
L’esplorazione
Se si cambia città, ma anche se ci si trasferisce semplicemente in un nuovo quartiere una buona idea è quella di organizzare brevi gite per andare in avanscoperta: si passeggia per le nuove strade, si familiarizza il prima possibile con l’ambiente da soli o con amici e familiari. Durante l’esplorazione, che va fatta con spirito aperto al nuovo e positivo, come una bella avventura, può essere utile individuare quelli che diventeranno i nuovi punti di riferimento.
Gli oggetti
A trasloco avvenuto è importante che la nuova casa venga subito personalizzata con gli oggetti a cui siamo più legati, che potranno essere disposti secondo il criterio precedente.
Le persone care
Introdurre amici e parenti nel nuovo ambiente permette di ristabilire le proprie coordinate personali, per poi avventurarsi alla scoperta del nuovo. I piccoli riti (il caffè con l’amica, la spesa al supermercato con un familiare…) anche se cambia il luogo, per quanto possibile vanno mantenuti. Se vediamo il trasferimento come una rottura, ci farà paura perché il vuoto fa paura. Ma non è una rottura reale, è piuttosto un’evoluzione. Questa visione può rendere il passaggio più armonico e accettabile.
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