18/05/2023

Sesso: conosci te stessa

Veronica Colella Pubblicato il 18/05/2023 Aggiornato il 18/05/2023

Nel sesso più che la teoria conta la pratica, o meglio la consapevolezza di sé e dei propri desideri 

Perfect nude girl torso

Parlare di benessere sessuale non significa solo fare prevenzione delle malattie o trovare una soluzione a quello che non funziona. Per i giovani adulti avere una percezione chiara di come funziona il proprio corpo e quali sono le proprie preferenze è importante quanto essere informati in materia di riproduzione, contraccezione e salute, se non di più. Lo suggerisce uno studio pubblicato sul Journal of Sex & Marital Therapy, indagando sul ruolo della preparazione teorica e della consapevolezza di sé per un benessere a tutto tondo, non solo in termini di soddisfazione sessuale ma anche di assertività e competenza.

Perché è importante conoscersi

Senza nulla togliere all’aspetto informativo dell’educazione sessuale, non tutto può essere insegnato con una brochure. Dopo aver sottoposto 484 partecipanti a questionari per misurare la loro preparazione in materia, i ricercatori hanno concluso che le lacune che incidono di più sul benessere sessuale non sono quelle di carattere generale ma personale.

In altre parole, non basta essere preparate in materia di MST, contraccezione e riproduzione per essere padrone della propria sessualità, ma è necessario dedicare tempo e riflessione all’esplorazione di sé.

Sapere come raggiungere il piacere, a livello pratico e non teorico, avere familiarità con quello che si trova eccitante e sapere identificare quali pratiche si trovano più soddisfacenti sono tutti presupposti che si traducono in livelli più alti di benessere sessuale, molto più che la mera preparazione teorica.

Soddisfatte, sicure e autonome

Ogni persona ha preferenze e desideri tutti suoi che vanno compresi prima di essere comunicati a eventuali partner, sviluppando così autonomia e sicurezza. A dimostrazione del fatto che la soddisfazione è legata a doppio filo a dimensioni come l’assertività e la competenza, chi ha riportato livelli più alti di soddisfazione è risultato anche più autonomo e consapevole mentre chi non ha le idee chiare sulle proprie preferenze risulta più spesso insoddisfatto. Conoscersi è quindi un buon primo passo per una vita sessuale serena, in particolare per le donne.

Siamo tutte uniche

Quando si parla di piacere, non esiste libretto di istruzioni valido per tutte. Anche senza mettere in conto fattori come l’umore, lo stato di salute, il rapporto con il partner e le altre variabili che incidono sulla singola esperienza, l’unico modo di sapere cosa funzionerà per noi è provare.

La conferma empirica arriva da indagini sul piacere femminile come quella condotta nel 2015 dalla ricercatrice Debby Herbenick e dai suoi colleghi su un campione di 1.055 donne americane di età compresa tra i 18 e i 94 anni. Non solo le preferenze sul tipo di stimolazione variano da persona a persona, ma anche l’intensità e la qualità dell’orgasmo non sono le stesse per tutte e in tutte le circostanze.

Vero che due terzi delle intervistate hanno espresso una preferenza per la stimolazione diretta del clitoride, in alcuni casi strettamente necessaria, ma esiste anche una piccola percentuale (il 5%) che preferisce ignorarlo del tutto. Ecco perché molti studiosi sottolineano l’importanza di non dare nulla per scontato, abbracciando la propria unicità.