Quarantena con il partner? 4 consigli della psicologa
Fissare delle regole, avere spazi comuni ma anche momenti di assoluta solitudine, da dedicare a se stessi, e condividere con equilibrio attività e obblighi sono i segreti per non entrare in conflitto
#iorestoacasa: una situazione che può mettere alla prova anche la coppia, quando si è costretti ad affrontare h24 le restrizioni sotto lo stesso tetto e talvolta anche in spazi ristretti.
Non a caso, cominciano a rimbalzare sui media le notizie sull’incremento delle liti domestiche, sull’esplosione di aggressività incontrollata fra i partner e sulle richieste di separazioni nei Paesi che hanno vissuto la drammatica esperienza dell’epidemia prima di noi, come la Cina.
I consigli della psicologa
Esistono strategie di buon senso e comportamenti equilibrati, che aiutano a non distruggere i rapporti durante le settimane della forzata “prigionia”. La dottoressa Mariangela Fimiani, psicologa e consulente matrimoniale di ProntoPro, suggerisce 4 regole utili per migliorare la convivenza con il proprio lui in questo periodo.
- Spazi. Bisogna avere uno spazio condiviso, in cui la coppia può svolgere attività insieme (per esempio cucinare o magari giocare con i figli), ma anche degli spazi propri. Qui ciascuno dei due deve potersi dedicare solo a se stesso, alla cura personale, ai propri interessi, all’attività fisica, alla lettura o a tutto ciò che lo fa stare bene. Da solo.
- Atteggiamento. Attenzione all’atteggiamento da tenere con il partner: bisogna sempre tentare di smorzare i toni. Certo, è normale che arrivino momenti di lite o di astio, ma per superarli occorre evitare di perseverare nel conflitto. Raccogliere il guanto di sfida porta a un’escalation della rabbia che bisogna evitare: meglio “passarci sopra” e lasciare correre, dando prova di intelligenza e di equilibrio. Se uno dei due è più portato alla diplomazia e alla mediazione, faccia il primo passo.
- Nuove dinamiche. La forzata e prolungata convivenza sotto lo stesso tetto, cui non siamo abituati nella quotidianità abituale, può essere vista come un’opportunità per creare nuove dinamiche nella gestione della vita di famiglia: ad esempio lui può occuparsi della cucina, se non lo fa mai, sostituendosi a lei (la regola vale anche a parti invertite). Ciò che conta è dividersi i compiti, soprattutto quelli concreti e pratici, e stabilire delle norme comportamentali: così ognuno fa qualcosa di utile alla coppia (o alla famiglia, se ci sono anche altri conviventi) e sorgono meno motivi di attrito.
- Organizzazione. Se ci sono dei bambini, mostrarsi calmi è importantissimo. Non bisogna nascondere la situazione, ma apparire loro rassicuranti. Fissare degli orari nell’arco della giornata, stabilendo gli spazi dedicati al tablet, al gioco, allo studio o alle attività utili a tutti (come riordinare), contribuisce a dare un’idea di normalità e a rendere più facile la vita. Questo è il momento di riscoprirsi compagni di gioco con i più piccoli: piccoli spazi di allegria in cui stemperare le tensioni.
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