08/05/2019

Stress sul lavoro: perché bisogna dire basta

Roberta Camisasca Pubblicato il 08/05/2019 Aggiornato il 08/05/2019

L’eccessivo carico di stress sul lavoro può portare a una sindrome nervosa detta burn out: letteralmente, un fuoco che ti mette k.o. Ecco come difendersi

stress lavoro

Quanto sono stressati i lavoratori italiani? Secondo un’indagine di Guidapsicologi.it, le malattie psicologiche legate al mondo del lavoro dilagano e non risparmiano nessuna fascia d’età, dai giovani al primo impiego ai senior prossimi al pensionamento.
Tra le cause: la mancanza di riconoscimenti, lo svolgimento di orari eccessivi, richieste esagerate, obiettivi poco realistici e una condizione di continua precarietà.

Una situazione che, portata agli estremi, genera sentimenti di frustrazione e insicurezza, fino al “burn out”, l’esaurimento nervoso.

Non a caso, quello che fa questa sindrome, come suggerisce il nome, è “bruciare” il lavoratore, annientandolo e mettendolo k.o. I millennials aprono la classifica del burn out (39,54 %), seguiti da generazione X (25,62 %) e baby boomers (15,32 %).
Il burn out nasce dal bisogno di controllo e dal perfezionismo ossessivo in ciò che si fa. Imparare a delegare e riconoscere il bisogno di aiuto da parte dei colleghi è un primo passo per iniziare a liberarsi da un eccesso di obblighi e pensieri lavorativi.

Parola d’ordine: rallentare

Rallentare deve diventare la parola d’ordine. Basta con i ritmi incalzanti e le routine frenetiche. Il cervello ha bisogno di periodiche pause per riconnettersi e concentrarsi, come l’atleta che, sul bordo della vasca, si ferma un istante a raccogliere le forze prima del tuffo.
Il miglior antidoto allo stress, ricordano gli esperti, è il riposo. Che aiuta anche a lavorare meglio. Le ricerche dimostrano che, quando si è esausti, si comincia a posticipare gli impegni e la produttività si azzera. Uno studio condotto in 5 Paesi europei ha rilevato un’associazione significativa tra insonnia e peggioramento delle performance lavorative. Un buon sonno ristoratore, invece, è amico della produttività: quando dormiamo, il cervello è attivo, riordina le idee e sforna soluzioni più creative e intelligenti.
Infine è importante ricordare che tutte le forme di malattie psicologiche legate al mondo lavorativo non vanno sottovalutate. È importante prenderne coscienza e fermarsi prima che la situazione possa degenerare, rivolgendosi se necessario a uno specialista.