Pensare positivo: primo passo per il successo
Avere un approccio ottimistico alle cose e bandire l’uso delle parole cupe e negative influenza perfino la nostra fisiologia, interferendo anche chimicamente con lo stato d’animo, e ci predispone a impegnarci per raggiungere i nostri obiettivi
Aspirare ad avere successo, a realizzare i nostri sogni e a raggiungere i traguardi che ci poniamo è una speranza che coltiviamo a qualsiasi età. Per tradurla in un risultato concreto occorre cambiare il nostro modo di pensare e, conseguentemente, di agire. Come spiega Chantal Satti, psicologa e mental coach coinvolta nel percorso di training femminile Run4me Lierac è un’impresa non sempre facile, perché il nostro cervello è abitudinario, ama la sua “zona di comfort” e tende a evitare tutto ciò che comporta un dispendio energetico superiore a quello del consueto e meccanico tran-tran quotidiano, magari frustrante ma in una certa misura anche tranquillizzante.
Tendiamo a ripetere sempre gli stessi schemi, mentali e comportamentali, e i cambiamenti ci provocano ansia, inquietudine, titubanza: ecco perché ogni cambiamento implica fatica
Il cambiamento è un atto di volontà: solo se decidiamo di raggiungere un traguardo, possiamo davvero impegnarci e realizzare il nostro progetto. Il primo passo in questa direzione è sforzarsi di pensare in modo positivo. Quante volte ci siamo sentite rivolgere questo invito? Alzi la mano chi non lo ha giudicato, almeno in un’occasione, un suggerimento vuoto e inutile. Invece la medicina ha dimostrato che “pensare positivo” riesce a portare verso la positività anche lo stato d’animo e i comportamenti, grazie a precise reazioni fisiologiche che avvengono nel nostro corpo: ci fa assumere subito una postura più aperta e meno contratta, ci aiuta a respirare più profondamente e a rilassarci. Ma soprattutto provoca nell’organismo il rilascio di ormoni e di altre sostanze che generano benessere: adrenalina, che eccita e fa sentire forti e vincenti, ossitocina, che amplifica le sensazioni di piacere, predispone a risolvere i contrasti e aumenta la libido, dopamina, che procura euforia e appagamento. Al contrario, il pensiero negativo stimola una maggiore secrezione di cortisolo, l’ormone dello stress che fa scendere il tono dell’umore e danneggia il sistema immunitario.
Oltre a cambiare il nostro modo di pensare dobbiamo anche parlare in modo diverso, perché quello che diciamo ha il potere di farci stare bene o male. Provate a sostituire tutte le parole che tecnicamente si definiscono “BOC” (basse, oscure, contratte) con vocaboli più neutri, detti “ALF” (alti, fluidi, luminosi). Fatevi aiutare dal vostro compagno, o dalle amiche: ad esempio non dite mai “è un problema”, ma piuttosto “è una questione da risolvere”, “è un affare da sistemare”. È un esercizio, banale solo in apparenza, che influenza gli equilibri ormonali e quindi anche il nostro stato d’animo. In pratica, ciò che pensiamo e ciò che ci diciamo (o diciamo agli altri) in modo più ottimistico ha un impatto positivo su come ci sentiamo. Una trasformazione che indirizza anche i nostri comportamenti nella direzione giusta: a impegnarci davvero, senza abbatterci e con fiducia, per il raggiungimento degli obiettivi.
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