Decluttering, come vivere più leggeri eliminando il superfluo
Quando il disordine regna sovrano, si sprecano tempo ed energie. La soluzione? Dedicare periodicamente una giornata alla pulizia del superfluo
Libri e vestiti dappertutto, oggetti dimenticati, altri persi e mai ritrovati. Che disordine! Si perde tempo prezioso a cercare, riordinare, pulire, non si riesce a pensare con lucidità, si sprecano soldi a ricomprare ciò che non si trova più. Il decluttering (letteralmente “togliere ciò che ingombra”) è una pratica diffusa nel mondo anglosassone che consiste nell’eliminare dal proprio spazio vitale (la casa, l’ufficio, la camera, lo studio) le cose inutili, doppie, superflue o non più (o mai) utilizzate, la cui presenza toglie ordine mentale e concentrazione (alcune statistiche rilevano che circa l’80% di ciò che possediamo non ci serve).
Un’impresa non facile ma possibile, per vivere le proprie giornate con più organizzazione e meno caos, ottimizzando i tempi di lavoro.
Ecco in 6 punti i consigli per un decluttering perfetto.
- Scegliete il momento giusto. Il decluttering richiede tempo e calma, deve essere vissuto come un momento di piacevole rinascita. Pianificate una giornata a cui dedicarvi a questo rituale, scegliendo anche una musica di sottofondo piacevole.
- Decidete da dove iniziare: è importante procedere con ordine evitando di saltare da un posto all’altro. Identificate i posti della casa in cui sono stati accumulati oggetti che provocano un senso di pesantezza e cominciate a separare ciò che intendete tenere da quello che è da buttare.
- Fate ordine nel vostro spazio mentale. Per imparare a fare a meno del superfluo e riconoscere l’utilità o l’inutilità di un oggetto bisogna saper porre attenzione al significato profondo delle cose possedute, soprattutto dal punto di vista psicologico ed emozionale. Chiedetevi perché siete così legati a qualcosa: quali sensazioni, emozioni o ricordi suscita? Solo se riuscirete a essere onesti con voi stessi potrete compiere la scelta giusta.
- No alle indecisioni: per ogni oggetto la scelta di tenerlo o meno non deve essere rimandata. Provate a chiedervi: “Quante volte ho utilizzato quell’oggetto negli ultimi 6 mesi?”.
- No ai ripensamenti: ostacolano il processo di space clearing (pulizia ambientale). Non fatevi influenzare dal valore dell’oggetto o dal prezzo, ma ricordatevi che la sua inutilità vi costa molto in termini di tempo, spazio, fatica.
- Circondatevi di cose belle: tenete solo ciò che vi suscita ricordi piacevoli o sensazioni positive o che riveste una funzione, anche soltanto affettiva, nel vostro presente. Convivere con qualcosa che rimanda a situazioni tristi o dolorose vi tiene bloccati: non si può guardare al futuro se non si è in grado di liberarsi delle vecchie zavorre.
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