12/03/2020

Creare il caos per imparare ad accettarlo (e vivere meglio)

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 12/03/2020 Aggiornato il 12/03/2020

Avete sbagliato? Rialzatevi senza lasciarvi abbattere: non siete meno perfette per questo. Imparare a convivere con gli errori, è una tecnica usata in psicoterapia per rafforzare l’autostima e aiutare a essere più serene anche negli imprevisti

esercizi decompressione - Travaini RED - 7 - familiarizzare con l'errore, il caos, il disordine

Lo sanno bene gli sportivi: una caduta in una gara non preclude il raggiungimento di buoni risultati nel seguito della carriera. L’insegnamento vale per la vita quotidiana di tutte noi: può capitare di sbagliare e di doversi rialzare, ma è importante farlo e riprendere il cammino senza lasciarsi abbattere da quanto è accaduto. 

Smettete di pretendere la perfezione da voi stesse, siate meno intransigenti e perdonatevi quando sbagliate: è un passo importante per stare meglio, in fin dei conti il momento in cui si sbaglia va visto come un’opportunità per fermarsi un attimo e per tirare il fiato.

Sbagliando si impara

Una caduta, un errore, una perdita di controllo della situazione non annebbiano l’immagine che vogliamo dare di noi agli altri, anzi, sbagliare è l’unico modo per imparare qualcosa, per crescere e per evolversi. Lo racconta Nicoletta Travaini, psicologa clinica e psicoterapeuta, nel volume “Quaderno di decompressione per persone sensibili” (Red!), in cui suggerisce tecniche ed esercizi fai-da-te per trovare equilibrio, serenità e benessere.

Rompete gli schemi

Imparare ad accettarsi anche quando si sbaglia, e a rialzarsi dopo le cadute che la vita riserva, può avvenire anche attraverso tecniche giocose: potete celebrare con un piccolo festeggiamento i momenti in cui commettete un errore, pensando che vi aiuterà a essere meno rigide e inflessibili con voi stesse, oppure potete decidere voi stesse di familiarizzare con il caos. Lasciate la cucina in disordine e uscite di casa, non riassettate il letto e fotografatelo così come è, aprite tutti i cassetti e lasciateli semi-svuotati per un po’. Convivere con ciò che è apparentemente al di fuori degli schemi che vi siete imposte di rispettare è un modo per non lasciarvi turbare dagli imprevisti. Potete anche uscire struccate o scarmigliate: è una forma di accettazione di ciò che non corrisponde agli schemi mentali in cui vi siete irrigidite. Essere più flessibili aiuta a flettersi senza spezzarsi di fronte agli eventi incontrollabili della vita e quindi a stare meglio, a essere più serene.

Il disordine è creativo

In psicoterapia si usano anche esercizi che aiutano a mettere in correlazione il disordine con la creatività: prendete un foglio bianco e versateci una tazzina di caffè, senza imporvi di ripulire subito tutto. Trovate il lato artistico del risultato, anziché voler subito riportare la situazione all’asetticità dell’ordine perfetto. Disegnate con la mano sinistra, se di solito usate la destra, o viceversa, e cercate il guizzo creativo in ciò che avete fatto. Lo scopo è scoprire che anche ciò che è imperfetto può essere bello. Per non essere turbate quando i casi della quotidianità ci rendono imperfette.