Amicizia: perché è tanto più facile stringerla online che nella vita reale?
Sui social basta una spunta, un like, una faccina per avviare una nuova “amicizia” e coltivare i rapporti. Ma quando si esce dal web le cose cambiano
I social in soccorso dei più timidi. Favoriscono nuove relazioni abbassando le inibizioni e rendendo più audaci e spavaldi nei rapporti con gli altri. Anche chi nella vita reale è introverso e fatica a lasciarsi andare. Peccato però che una volta vis-à-vis, il coraggio venga meno e cali un imbarazzante silenzio. Un’indagine dell’Associazione Nazionale Di.Te. (Dipendenze tecnologiche, GAP, Cyberbullismo) ha rivelato che per l’80% delle persone, i social facilitano l’incontro con l’altro ma quando si trovano davanti a un soggetto in carne e ossa il 65% confessa di avere difficoltà a gestire la relazione.
Anche i timidi diventano estroversi sui social. Sul web infatti ci si può mostrare al meglio.
Le difficoltà “dal vivo”
«Comunicare nella vita offline è più difficile e faticoso», spiega lo psicologo e psicoterapeuta Giuseppe Lavenia, presidente dell’associazione. «Comporta l’uso di tutti i sensi, l’empatia e la disponibilità a metterci la faccia. Abbiamo delle micro espressioni facciali che possono dire molto del nostro stato emotivo alla persona con cui ci troviamo. E poi è necessario un confronto a cui non siamo più abituati».
Riempire il vuoto
Il 55% del campione sostiene che i social colmino il bisogno di intrattenere relazioni. Il 68% aggiunge di non soffrire la mancanza di qualcuno accanto da quando utilizza con regolarità i social, perché online c’è sempre qualcuno pronto a intrattenersi. «I social invitano ad “attivarsi”: in un certo senso, facilitano il contatto con gli altri. Ma, più che aiutare a non sentirsi più soli, impediscono di annoiarsi o di vivere una solitudine “costruttiva”. Il tempo passa in fretta e sembra che ci sia sempre qualcosa da fare o da guardare, mentre in realtà non si fa granché».
Tanti amici nuovi! O no?
Sei intervistati su 10 non hanno costruito nuovi rapporti amicali negli ultimi tre anni. «Sui social ci si allena continuamente a presentarsi nel modo migliore. Da una parte è positivo: lo si può utilizzare anche nella vita offline e iniziare a conoscere persone mettendo in mostra la parte di sé che piace di più. Dall’altra, fa riflettere sul fatto che quando ci si ritrova faccia a faccia si è più attenti a tutelare la propria privacy, mentre online si è più disinibiti. Sui social qualunque pretesto è buono per commentare una notizia, anche dopo diverso tempo, mentre quando ci si trova faccia a faccia bisogna essere pronti a interagire nell’immediatezza con i dovuti modi».
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