Menopausa: come cambia la vita di coppia

Redazione Pubblicato il 23/05/2016 Aggiornato il 16/06/2016

Cure ormonali e rimedi naturali combattono i disagi intimi, migliorando la vita di coppia. La novità è un farmaco non ormonale efficace come gli estrogeni

menopausa

Non solo sono l’umore ballerino, il sonno disturbato, il girovita che lievita. A contraddistinguere l’età della menopausa sono anche i problemi intimi. La carenza di estrogeni modifica il corpo della donna e contribuisce a far diminuire il desiderio sessuale. Per questo anche il rapporto di coppia può risentirne. Ma le soluzione ci sono. Il consiglio degli esperti è cercare di conoscere il meglio possibile questa delicata fase di passaggio, che è del tutto naturale e comune a tutte le donne. Non bisogna aver paura di chiedere aiuto: al proprio medico di base, al ginecologo.

I cambiamenti, visti da vicino

Bruciore, irritazione, perdite biancastre, secchezza e dolore: sono questi i problemi intimi più comuni che si trova ad affrontare una donna in menopausa. Il desiderio sessuale crolla, anche per effetto naturale della cessata produzione di estrogeni da parte delle ovaie (si riducono la lubrificazione, lo spessore della mucosa vaginale e l’eccitazione). Le pareti vaginali diventano secche, lisce e sottili, meno vascolarizzate. La cute è più fragile e sensibile. A volte i muscoli perdono forza e prolassano verso il basso. Questa condizione, chiamata atrofia vulvo-vaginale, coinvolge anche vescica e uretra, causando bisogno frequente di fare pipì, bruciore e infezioni. Dopo 3 anni dall’ultimo ciclo, ne soffre dal 40 al 54% delle donne. Anche lui è vittima “riflessa” di questi disagi: si sente rifiutato e poco attraente. Questa situazione può creare crisi di coppia anche profonde.

Le soluzioni “classiche”

La terapia ormonale sostitutiva è probabilmente la soluzione proposta più di frequente. Efficace, sia assunta per bocca che utilizzata localmente: gel, ovuli, creme o compresse vaginali agiscono direttamente dove serve, riducendo secchezza, dolore durante i rapporti, pruriti e bruciori. In alternativa c’è l’anello a base di estrogeni da inserire in vagina (dura 3 mesi e poi si sostituisce).

Le alternative alla terapia ormonale

Per chi non vuole o può usare gli estrogeni, a causa di precedenti tumori al seno, all’ovaio o all’utero, ci sono altre soluzioni, sempre locali, come l’acido ialuronico in gel, il gel al colostro o la crema a base di D-mannosio, uno zucchero. Tra gli integratori a base di estratti vegetali, sono utili la visnadina, in capsule per bocca o in spray o emulgel da applicare in vagina, e le “piante del desiderio”, come la maca, la muira puama e la rodiola, adatte sia per lei che per lui.

Purtroppo, il 40% delle donne non è soddisfatto di queste opzioni e abbandona le terapie, il 35% si preoccupa degli effetti degli ormoni sulla salute e il 39% trova le cure locali molto scomode.

La novità

Per questo, da qualche mese è finalmente disponibile un nuovo trattamento da assumere per bocca a base di ospemifene, un modulatore selettivo del recettore degli estrogeni: pur non essendo un ormone, agisce in modo simile, aiutando a combattere secchezza vaginale e dolore durante i rapporti. Può essere usato anche nelle donne con tumore al seno che abbiano completato le cure ormonali e in quelle che, per scelte personali,  non vogliono assumerle. Questo nuovo trattamento è sotto forma di compresse, da prendere una volta al giorno sempre alla stessa ora.

Per saperne di più si può chiedere al proprio medico oppure visitare il sito Il mio piccolo segreto