Giocare: 6 buoni motivi per non smettere mai
Diverte, rilassa, distrae. Ma è anche d’aiuto per stare meglio con se stesse e con gli altri. E il cervello ringrazia
Macché semplice svago o addirittura perdita di tempo. Diverse ricerche confermano che, anche una volta cresciute, non bisognerebbe mai smettere di giocare. Basta scegliere il gioco che più diverte e piace: una partita a carte con gli amici, la tombola con i parenti, il cruciverba dopo cena sul divano. I benefici sono tanti, molti dei quali dimostrati scientificamente.
- È divertente. Giocare favorisce la produzione di beta-endorfine, i neurotrasmettitori cerebrali che generano benessere e buonumore. Il divertimento allenta la tensione: ridere, cantare, muoversi fa sì che l’organismo faccia respiri più pieni, ossigenandosi meglio. La digestione migliora, i muscoli si distendono, il cuore lavora meglio.
- È un’esperienza olistica, totale. Partendo dal cervello, coinvolge sia l’emisfero destro sia quello sinistro: il secondo, analitico, è essenziale per decidere cosa fare, quali strategie conviene seguire per ottenere la vittoria, e come verbalizzarle. L’emisfero destro, più artistico, permette di godere l’esperienza della visualizzazione.
- Mantiene allenato il cervello. Secondo Assomensana, Associazione per lo sviluppo e il potenziamento delle abilità mentali, la tombola e gli altri giochi da tavolo (compresi quelli con le carte con più di due giocatori) arricchiscono le reti neurali, ovvero i legami tra le cellule, accrescendo le “riserve” del cervello.
- Aiuta a ragionare. Uno studio condotto al Max Planck Institute di Berlino sostiene che il gioco aumenta le capacità di pianificazione, memoria, attenzione e ragionamento. La tombola, per esempio: bisogna mantenere la concentrazione per non perdere l’estrazione dei numeri, come sostiene una ricerca dell’università di Southampton (Gran Bretagna). Anche la memoria a breve termine viene sollecitata, per ricordare i numeri mancanti e coglierli rapidamente quando vengono estratti.
- Favorisce diverse abilità. Un altro beneficio è la migliore coordinazione tra l’ascolto e la vista. Si rafforzano pure la memoria verbale e quella visiva, necessarie per mantenere attivi gli schemi di gioco e prevedere le mosse successive e la pianificazione e il ragionamento che servono a trovare la strategia migliore per avanzare nel gioco.
- Aiuta a relazionarsi meglio con gli altri. Alcuni scienziati, osservando i comportamenti degli animali, hanno constatato che giocando si acquisisce una sorta di “codice di condotta sociale” che regola ciò che è permesso e ciò che non lo è: si impara ad attaccare e a difendersi, ma anche a chiedere perdono o ad accettare le scuse degli altri.
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