Lo speed date non funziona in pandemia. Trionfa lo slow date
Più dialogo e consapevolezza con lo slow date. Un punto a favore nelle nuove relazioni di cuore per chi cerca qualcosa (forse) di più duraturo
Speed date, addio (ci rivedremo tra un po’ di tempo). A meno che altre modalità di trovare l’amore non abbiamo preso il sopravvento. Veloce, immediato e affollato- termine quest’ultimo che ciascuna di noi sta cercando di abolire dal proprio vocabolario – l’incontro effimero e rapido sedute al tavolino di un locale, dove passano in rassegna in pochi minuti decine di papabili pretendenti, è stato soppiantato dal più riflessivo slow date, digitale (più probabile) o “dal vivo”, se le condizioni lo consentono. «Se non siamo alla ricerca di incontri mordi e fuggi, ma di legami duraturi, ricordiamoci che le emozioni passano e le farfalle nello stomaco sono un affaire temporaneo. Affinché le relazioni restino e si strutturino nel tempo, abbiamo bisogno di tempo, attenzioni e cure. La conoscenza è fondamentale per mettere in atto qualsiasi tipo di relazione. Per questa ragione gli slow dating sono più adatti a chi non cerca una semplice avventura ma qualcosa di più duratur», spiega la dottoressa Elisa Stefanati, psicologa e psicoterapeuta alla Casa di cura Quisisana di Ferrara.
L’atteggiamento giusto
Tutti parlano ma si fatica ad ascoltare. Anche se l’ascolto è un fattore fondamentale per creare complicità in un primo incontro. La maggior parte delle persone ascolta, ma solo per rispondere. È necessario invece ascoltare per comprendere.
Negli scambi comunicativi di un primo appuntamento dobbiamo mostrare interesse e curiosità verso l’interlocutore per raccogliere il maggior numero di informazioni. Solo così si scoprono le vere affinità.
Durante il primo rendez-vous il consiglio è cercare di essere accoglienti ed empatiche. Vietato parlare troppo e solo di sé stesse. La reciprocità è un concetto alla base di qualsiasi relazione con l’altro. Un consiglio per rompere il ghiaccio è raccontarsi attraverso delle foto, che toccano parti del nostro mondo interiore in un modo che le parole da sole non potrebbero mai raggiungere e danno all’altro la possibilità di inserirsi nella conversazione per commentare ed esprimere a sua volta preferenze, aspirazioni e desideri, in un clima stimolante e meno imbarazzato.
Lo sapevi?
La maggior parte delle app e delle piattaforme di slow dating propone un numero inferiore di match con meno possibilità di rifiuto, durante i quali si parla con la persona (non chat ma vere e proprie conversazioni in videochiamata) e vengono incoraggiate forme di conoscenza a un livello più profondo. Senza dimenticare il vantaggio dell’autenticazione dei profili. Recenti ricerche hanno evidenziato che circa il 49 % delle donne iscritte a dating app è rimasta delusa dalla mancanza di chimica durante il successivo appuntamento live. Dedicare invece più tempo al dialogo consente di comprendere meglio se può esserci “chimica” oppure no.