5 sensi: per risvegliarli impara a “fermare il mondo”
È una pratica che permette di prendere confidenza con le proprie sensazioni visive, uditive, olfattive e tattili, lasciando da parte la mente con i suoi pensieri e le sue preoccupazioni
La nostra mente è perennemente occupata. Per dedicarci all’autoascolto ed entrare in connessione con il nostro io più profondo, cogliendone i bisogni e dedicandogli attenzioni benefiche, è necessario liberarla dai condizionamenti esterni e affidarsi di più alle percezioni istintive e immediate. Una mente leggera riesce più facilmente a osservare con distacco e senza giudizio ciò che accade: e questo è l’obiettivo che dovremmo tutte riproporci nella vita, perché è un presupposto indispensabile per affrontare il flusso degli eventi quotidiani senza lasciarsi travolgere da turbamenti ed emozioni. Lo sottolinea Daiana Lorenzato, mindfulness educator e counselor nel volume “Non è come pensi, è come senti” (edizioni Red!).
Di solito la mente è la nostra “padrona”: invece è opportuno evitare il giudizio e tornare a riscoprire i sensi primordiali.
Come riscoprirli
L’esperta insegna come e perché riscoprire i nostri sensi: gli stimoli che arrivano a occhi, naso, orecchie, pelle e bocca, infatti, rappresentano il nostro contatto con il mondo esterno. Abituarsi ad ascoltare le sensazioni e a fidarsi di queste, evitando che la mente le giudichi in modo viziato e fuorviante, è importante per dare la giusta forma al mondo che ci circonda, senza alterarne artificiosamente l’immagine. Spesso, infatti, la realtà può apparire diversa e meno inquietante se non la elaboriamo con troppi ragionamenti: per citare il regista Stanley Kubrick, “talvolta la verità di una cosa non sta tanto nel pensiero di essa quanto nel modo di sentirla”.
L’esercizio
Ecco un esercizio che ci mette alla prova, insegnandoci a esplorare i cinque sensi e a connetterci con le sensazioni che questi ci rimandano.
Sedetevi a terra o su una sedia, comode e rilassate, con gli occhi chiusi. Respirate profondamente e percepite la calma e la concentrazione che ne derivano. Prestate attenzione a qualsiasi cosa stiate toccando e registrate le sensazioni del corpo e delle mani nel loro contatto con la sedia, con il suolo, con gli abiti e con le scarpe. Ascoltate anche le sensazioni interne: il battito del cuore, i fremiti dei muscoli o il borbottio della pancia. Non giudicate nulla, registrate soltanto tutto. Poi aprite gli occhi e scrutate l’ambiente in cui vi trovate, come se lo vedeste per la prima volta. Chiudete di nuovo gli occhi e tendete l’orecchio: sentite suoni interiori? Suoni esterni? Sono vicini o lontani? Registrateli senza giudicarli né analizzarli. Sono parte dell’esperienza che state vivendo qui e ora. Mentre respirate, percepite qualche odore? Sentite la temperatura dell’aria che entra ed esce dalle narici? Avvertite qualche sapore in bocca? Continuare l’esercizio per almeno 5 minuti serve ad ancorarvi al momento presente, dimenticando ogni riflessione e pensiero sgradevole. Al termine della pratica, potete dedicare qualche istante ad analizzare come sono cambiate le vostre emozioni e se vi sentite più calme.
L'esperto consiglia
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