ZOMIG RAPIMELT 6CPR ORO 2,5MG

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Prezzo indicativo

ZOMIG RAPIMELT 6CPR ORO 2,5MG

Principio attivo: ZOLMITRIPTAN
  • ATC: N02CC03
  • Descrizione tipo ricetta: RR - RIPETIBILE 10V IN 6MESI
  • Presenza Glutine:
  • Presenza Lattosio:

Data ultimo aggiornamento: 17/05/2012

Zomig Rapimelt è indicato nel trattamento acuto della cefalea emicranica con o senza aura negli adulti di età pari e superiore ai 18 anni.
Ogni compressa orodispersibile da 2,5 mg contiene 2,5 mg di zolmitriptan. Ogni compressa orodispersibile da 5 mg contiene 5 mg di zolmitriptan. Eccipienti con effetti noti: Ogni compressa orodispersibile da 2,5 mg contiene 5 mg di aspartame. Ogni compressa orodispersibile da 5 mg contiene 10 mg di aspartame. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Controindicazioni

Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1..
Ipertensione moderata o grave e ipertensione lieve non controllata.
Questa classe di composti (agonisti dei recettori 5HT1B/1D) è stata associata a vasospasmo coronarico, di conseguenza i pazienti con patologia cardiaca ischemica sono stati esclusi dagli studi clinici.
Pertanto, zolmitriptan non deve essere somministrato a pazienti che hanno avuto un infarto del miocardio o che hanno una malattia cardiaca ischemica, vasospasmo coronarico (angina di Prinzmetal), malattie vascolari periferiche o a pazienti che hanno sintomi o segni indicativi di una patologia cardiaca ischemica.
La somministrazione concomitante di zolmitriptan con ergotamina, ergotamina derivati (inclusa metisergide), sumatriptan, naratriptan e con altri agonisti dei recettori 5HT1B/1D è controindicata (vedere paragrafo 4.5).
Zolmitriptan non deve essere somministrato a pazienti con storia di accidenti cerebrovascolari (CVA) o di attacchi ischemici transitori (TIA).
Zolmitriptan è controindicato nei pazienti con clearance della creatinina inferiore a 15 mL/min.

Posologia

Posologia La dose di Zomig Rapimelt raccomandata per il trattamento di un attacco di emicrania è di 2,5 mg.
Si consiglia di assumere Zomig Rapimelt il più presto possibile dall’inizio della cefalea emicranica, tuttavia il medicinale è efficace anche se assunto in una fase più tardiva.
Se i sintomi dell’emicrania dovessero ricomparire entro 24 ore dalla risposta iniziale, può essere presa una seconda dose.
Qualora fosse necessaria una seconda dose, questa non deve essere presa prima di 2 ore dalla dose iniziale.
Se il paziente non risponde alla prima somministrazione è improbabile che una seconda dose possa apportare beneficio nel corso del medesimo attacco.
Se il paziente non ha ottenuto una risposta soddisfacente con la dose di 2,5 mg, per gli attacchi seguenti possono essere considerate dosi di Zomig Rapimelt di 5 mg.
La dose totale giornaliera non deve superare i 10 mg.
Zomig Rapimelt non deve essere assunto in più di 2 somministrazioni in un periodo di 24 ore.
Zomig Rapimelt non è indicato per la profilassi dell’emicrania.
Popolazione pediatrica Utilizzo nei bambini (sotto i 12 anni di età) La sicurezza e l’efficacia di zolmitriptan compresse nei bambini con età < 12 anni non sono state stabilite.
Non ci sono dati disponibili.
Pertanto, l’uso di Zomig Rapimelt, nei bambini non è raccomandato.
Adolescenti (12-17 anni di età) Nei bambini di 12-17 anni di età l’efficacia di Zomig compresse non è stata stabilita.
Sono attualmente disponibili i dati descritti nel paragrafo 5.1 ma non possono essere fatte raccomandazioni sulla posologia.
Pertanto, l’uso di Zomig Rapimelt negli adolescenti non è raccomandato.
Popolazioni speciali Utilizzo nei pazienti con più di 65 anni di età La sicurezza e l’efficacia di zolmitriptan nei pazienti di età superiore a 65 anni non sono state valutate.
Pertanto, l’uso di Zomig Rapimelt, negli anziani non è raccomandato.
Pazienti con insufficienza epatica Il metabolismo di zolmitriptan è ridotto nei pazienti con insufficienza epatica (vedere paragrafo 5.2).
Per pazienti con insufficienza epatica moderata o grave, si raccomanda una dose massima di 5 mg in 24 ore.
Tuttavia, non è richiesto aggiustamento della dose per pazienti con insufficienza epatica lieve.
Pazienti con compromissione renale Non è richiesto un aggiustamento del dosaggio in pazienti con clearance della creatinina superiore a 15 mL/min (vedere paragrafo 4.3 e paragrafo 5.2).
Interazioni che richiedono aggiustamenti della dose (vedere paragrafo 4.5) Nei pazienti che assumono inibitori delle MAO-A si raccomanda una dose massima di 5 mg in 24 ore.
Nei pazienti che assumono cimetidina si raccomanda una dose massima di 5 mg di zolmitriptan in 24 ore.
Nei pazienti che assumono inibitori specifici del CYP 1A2, così come fluvoxamina e chinoloni (per esempio ciprofloxacina), si raccomanda una dose massima di 5 mg di zolmitriptan in 24 ore.
Modo di somministrazione Il blister deve essere aperto come illustrato sul foglio di alluminio (non premere sul blister per estrarre la compressa).
La compressa di Zomig Rapimelt deve essere posta sulla lingua, dove si scioglie, e viene ingerita con la saliva.
Non è necessario assumere la compressa con liquidi.
La compressa si scioglie sulla lingua e viene ingerita con la saliva.
Questa formulazione può essere usata nelle situazioni in cui non sono disponibili liquidi o per evitare la nausea ed il vomito che possono accompagnare l’ingestione delle compresse con i liquidi.
Tuttavia può verificarsi un ritardo nell’assorbimento di zolmitriptan da Rapimelt che può causare un ritardato inizio dell’effetto.

Avvertenze e precauzioni

Zolmitriptan deve essere somministrato solamente quando sia stata effettuata una diagnosi certa di emicrania.
Come con altre terapie acute per l’emicrania, prima di trattare la cefalea in pazienti non diagnosticati precedentemente come emicranici ed in pazienti emicranici che presentino sintomi atipici, deve essere posta cautela al fine di escludere altre patologie neurologiche potenzialmente serie.
Zolmitriptan non è indicato per l’impiego nell’emicrania emiplegica, basilare od oftalmoplegica.
Nei pazienti trattati con gli agonisti dei recettori 5HT1B/1D sono stati descritti ictus ed altri eventi cerebrovascolari.
È da rilevare che i soggetti emicranici possono essere a rischio di alcuni eventi cerebrovascolari.
Zolmitriptan non deve essere somministrato a pazienti con sindrome di Wolff-Parkinson-White sintomatica o con aritmie associate ad altre vie accessorie della conduzione cardiaca.
In casi molto rari, come con altri agonisti dei recettori 5HT1B/1D sono stati descritti vasospasmo coronarico, angina pectoris e infarto miocardico.
Zolmitriptan non deve essere somministrato a pazienti con fattori di rischio per malattie cardiache ischemiche (quali fumo, ipertensione, iperlipidemia, diabete mellito, ereditarietà) senza effettuare prima una valutazione cardiovascolare (vedere paragrafo 4.3).
Particolare attenzione deve essere prestata alle donne in periodo postmenopausale e agli uomini di età superiore a 40 anni con questi fattori di rischio.
Attraverso tali valutazioni, tuttavia, non si è sempre in grado di identificare tutti i pazienti con patologie cardiache, ed in casi molto rari, pazienti senza alcuna patologia cardiovascolare di fondo hanno sviluppato eventi cardiaci seri.
Come con altri agonisti dei recettori 5HT1B/1D, sono stati descritti dopo la somministrazione di zolmitriptan senso di pesantezza, oppressione o tensione precordiale (vedere paragrafo 4.8).
Se compaiono dolore toracico o sintomi indicativi di una patologia cardiaca ischemica, non devono essere assunte ulteriori dosi di zolmitriptan finché non sia stata effettuata una adeguata valutazione medica.
Come con altri agonisti dei recettori 5HT1B/1D sono stati descritti aumenti transitori della pressione sanguigna sistemica in pazienti con o senza storia di ipertensione.
Molto raramente questi incrementi pressori sono stati associati ad eventi clinici significativi.
Non deve essere superata la dose di zolmitriptan raccomandata.
La sindrome serotoninergica è stata segnalata con l'uso concomitante di triptani e farmaci serotoninergici, come gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) e gli inibitori della ricaptazione della serotonina e della noradrenalina (SNRI).
La sindrome serotoninergica è una condizione potenzialmente pericolosa per la vita e la diagnosi è probabile quando (in presenza di un agente serotoninergico) si osserva una delle seguenti condizioni: • Mioclono spontaneo • Clono inducibile o oculare con agitazione o diaforesi, • Tremore e iperreflessia • Ipertonia e temperatura corporea > 38° C e clono inducibile o oculare.
Si consiglia un'attenta osservazione del paziente se è necessario un trattamento concomitante con ZOMIG ed un SSRI o SNRI, in particolare durante l'inizio del trattamento ed agli aumenti del dosaggio (vedere paragrafo 4.5).
La sospensione dei farmaci serotoninergici determina generalmente un rapido miglioramento.
Il trattamento dipende dal tipo e dalla gravità dei sintomi.
L’uso prolungato di qualsiasi antidolorifico per il trattamento della cefalea può peggiorare la situazione.
Se questa situazione si verifica o si sospetta, occorre consultare il medico e sospendere il trattamento.
La diagnosi di cefalea da abuso di farmaci deve essere sospettata nei pazienti che hanno cefalea frequente o quotidiana malgrado (o a causa di) uso regolare di farmaci per il trattamento della cefalea.
Zomig Rapimelt 2,5 mg contiene 5 mg di aspartame in ciascuna compressa orodispersibile.
Zomig Rapimelt 5 mg contiene 10 mg di aspartame in ciascuna compressa orodispersibile.
Aspartame è una fonte di fenilalanina.
I pazienti affetti da fenilchetonuria devono essere informati che Zomig Rapimelt contiene fenilalanina (un componente dell’aspartame).
Una compressa da 2,5 mg contiene 2,81 mg di fenilalanina, una compressa da 5 mg contiene 5,62 mg di fenilalanina.
Non sono disponibili dati preclinici o clinici per valutare l'uso di aspartame nei bambini al di sotto delle 12 settimane di età.
Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per compressa, cioè essenzialmente ‘senza sodio’.

Interazioni

Sono stati condotti studi di interazione con caffeina, ergotamina, diidroergotamina, paracetamolo, metoclopramide, pizotifene, fluoxetina, rifampicina e propranololo senza che siano state osservate differenze clinicamente rilevanti nella farmacocinetica di zolmitriptan o dei suoi metaboliti attivi.
I dati relativi a soggetti sani suggeriscono che non vi sono interazioni farmacocinetiche o clinicamente significative fra zolmitriptan ed ergotamina.
Tuttavia, l’aumento di rischio di vasospasmo coronarico è una possibilità teorica e la somministrazione concomitante è controindicata.
Si consiglia di aspettare almeno 24 ore dopo l’uso di preparazioni contenenti ergotamina, prima di somministrare zolmitriptan.
Viceversa, si consiglia di aspettare almeno sei ore dall’uso di zolmitriptan, prima di somministrare un prodotto contenente ergotamina (vedere paragrafo 4.3).
A seguito della somministrazione di moclobemide, un inibitore specifico delle MAO-A, è stato registrato un lieve incremento (26%) dell’AUC di zolmitriptan ed un incremento di 3 volte dell’AUC del metabolita attivo.
Pertanto, nei pazienti in terapia con un inibitore delle MAO-A, si raccomanda un’assunzione massima di 5 mg di zolmitriptan nelle 24 ore.
I medicinali non devono essere assunti contemporaneamente se si somministrano dosi di moclobemide superiori a 150 mg bid.
Dopo somministrazione di cimetidina, un inibitore generale del citocromo P450, l’emivita e l’AUC di zolmitriptan sono risultate incrementate rispettivamente del 44% e del 48%.
Inoltre l’emivita e l’AUC del metabolita attivo N-demetilato (N-desmetilzolmitriptan) sono risultate raddoppiate.
Quindi, in pazienti che assumono cimetidina, è raccomandata una dose massima di zolmitriptan nelle 24 ore di 5 mg.
Sulla base del profilo generale di interazione, non può essere esclusa una interazione con gli inibitori specifici del CYP 1A2.
Quindi, con sostanze di questo tipo, come fluvoxamina e chinoloni (es: ciprofloxacina) è raccomandata la medesima riduzione di dosaggio.
La selegilina (un inibitore delle MAO-B) e la fluoxetina (un SSRI) non hanno provocato alcuna interazione farmacocinetica con zolmitriptan.
Tuttavia sono stati segnalati casi di pazienti con sintomi compatibili con la sindrome serotoninergica (inclusi stato mentale alterato, instabilità autonomica e anomalie neuromuscolari) a seguito dell’uso di inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) o di inibitori della ricaptazione della serotonina e della norepinefrina (SNRI) e triptani (vedere paragrafo 4.4).
Gli effetti indesiderati possono essere più comuni durante l’uso concomitante di triptani e preparati erboristici contenenti l’erba di San Giovanni (Hypericum perforatum).
Come con altri 5HT1B/1D agonisti, zolmitriptan può ritardare l’assorbimento di altri medicinali.
Deve essere evitata la somministrazione concomitante di altri 5HT1B/1D agonisti nelle 24 ore successive al trattamento con zolmitriptan.
Similmente, deve essere evitata la somministrazione di zolmitriptan nelle 24 ore successive all’uso di altri 5HT1B/1D agonisti.
Studi di interazione sono stati condotti solo negli adulti.

Effetti indesiderati

I possibili effetti indesiderati sono generalmente transitori, tendono a manifestarsi entro quattro ore dalla somministrazione, la somministrazione ripetuta non ne aumenta la frequenza e si risolvono spontaneamente senza ulteriori trattamenti.
Le seguenti definizioni si riferiscono all’incidenza degli effetti indesiderati: Molto comune (≥1/10); comune (≥1/100, <1/10); non comune (≥1/1.000, <1/100); raro (≥1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000).
All’interno di ciascun gruppo di frequenza, gli effetti indesiderati sono presentati in ordine decrescente di serietà.
Sono stati riportati i seguenti effetti indesiderati a seguito della somministrazione di zolmitriptan:
Classificazione per sistemi e organi Frequenza Effetti indesiderati
Disturbi del sistema immunitario Raro Reazioni di ipersensibilità, inclusa orticaria, angioedema e reazioni anafilattiche
Patologie del sistema nervoso Comune Anomalie o disturbi sensoriali; vertigini; cefalea; iperestesia; parestesia; sonnolenza; sensazione di calore
Patologie cardiache Comune Palpitazioni
Non comune Tachicardia
Molto raro Infarto del miocardio; angina pectoris; vasospasmo coronarico
Patologie vascolari Non comune Lieve aumento della pressione arteriosa; aumenti transitori della pressione sistemica
Patologie gastrointestinali Comune Dolore addominale; nausea; vomito; secchezza delle fauci; disfagia
Molto raro Ischemia o infarto (es: ischemia intestinale, infarto intestinale, infarto splenico) che si possono presentare come diarrea sanguinolenta o dolore addominale
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Comune Debolezza muscolare; mialgia
Patologie renali ed urinarie Non comune Poliuria; pollachiuria
Molto raro Urgenza urinaria
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Comune Astenia; senso di pesantezza, tensione, dolore o pressione alla gola, al collo, agli arti o al torace
Alcuni sintomi possono fare parte dell’attacco stesso di emicrania.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse

Gravidanza e allattamento

Gravidanza Nella donna non è stata stabilita la sicurezza di questo medicinale per l’uso in gravidanza.
La valutazione di studi sperimentali negli animali non indica effetti teratogeni diretti.
Tuttavia, alcuni risultati degli studi di embriotossicità hanno suggerito una compromissione della vitalità embrionale.
La somministrazione di zolmitriptan deve essere presa in considerazione solo se il beneficio atteso per la madre è maggiore di qualsiasi rischio possibile per il feto.
Allattamento Studi condotti negli animali in allattamento hanno dimostrato che zolmitriptan passa nel latte.
Non vi sono dati relativi al passaggio di zolmitriptan nel latte materno umano.
Pertanto, deve essere posta cautela quando si intenda somministrare zolmitriptan a donne in corso di allattamento.
L’esposizione dei neonati deve essere minimizzata evitando l’allattamento al seno nelle 24 ore dopo il trattamento.

Conservazione

Non conservare a temperatura superiore a 30°C.

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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.