ZOLPIDEM AURO 30CPR RIV 10MG
15,90 €
Prezzo indicativo
Data ultimo aggiornamento: 01/02/2023
Trattamento a breve termine dell’insonnia. Le benzodiazepine o le sostanze simil-benzodiazepiniche sono indicate soltanto quando il disturbo è grave, disabilitante e sottopone il soggetto a grave disagio.
Ogni compressa rivestita con film contiene 10 mg di zolpidem tartrato. Eccipiente con effetti noti: ogni compressa rivestita con film da 10 mg contiene 87,6 mg di lattosio monoidrato. Per l’elenco completo degli eccipienti vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
- Ipersensibilità allo zolpidem tartrato o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Insufficienza epatica grave.
Sindrome da apnea del sonno.
Miastenia grave.
Insufficienza respiratoria acuta e/o grave.
Bambini e adolescenti sotto i 18 anni di età. Posologia
- Durata del trattamento La durata del trattamento deve essere la più breve possibile.
Generalmente la durata del trattamento varia da alcuni giorni a due settimane con un massimo di quattro settimane inclusa la fase di sospensione del medicinale.
La fase di sospensione deve essere adattata al singolo paziente.
Come per tutti i medicinali ipnotici, si sconsiglia l’uso a lungo termine e il ciclo di trattamento non deve superare le 4 settimane.
In alcuni casi può rendersi necessario prolungare il trattamento oltre il periodo massimo; in tal caso, questo non deve essere effettuato senza aver prima rivalutato la situazione del paziente.
Posologia Adulti Zolpidem agisce rapidamente e pertanto deve essere assunto immediatamente prima di coricarsi o quando si è già coricati.
Il trattamento deve essere assunto come dose singola e non deve essere risomministrato nel corso della stessa notte.
La dose giornaliera raccomandata per gli adulti è 10 mg da assumere immediatamente prima di coricarsi.
Deve essere utilizzata la dose giornaliera efficace più bassa e non deve superare i 10 mg.
Per qualsiasi paziente, la dose totale di zolpidem non deve superare i 10 mg.
Pazienti anziani (oltre 65 anni) o debilitati Nei pazienti anziani o debilitati che possono essere particolarmente sensibili agli effetti dello zolpidem viene raccomandata una dose di 5 mg.
Non si devono superare queste dosi raccomandate.Compromissione epatica I pazienti con insufficienza epatica non eliminano il medicinale così rapidamente come i soggetti normali; pertanto in questi pazienti il dosaggio deve iniziare con 5 mg esercitando particolare cautela nei pazienti anziani.
Negli adulti (al di sotto dei 65 anni) la dose può essere aumentata a 10 mg solo in caso di risposta clinica inadeguata e quando il medicinale è ben tollerato.
L’insufficienza epatica grave rappresenta una controindicazione.
Vedere paragrafo 5.2.
Bambini e adolescenti I bambini e gli adolescenti al di sotto dei 18 anni di età non devono essere trattati con zolpidem.
Modo di somministrazione Zolpidem Aurobindo è un medicinale somministrato per via orale. Avvertenze e precauzioni
- Avvertenze generali Prima di prescrivere un ipnotico, se possibile, si deve identificare la causa dell’insonnia e trattare i fattori che ne stanno alla base.
Un trattamento di 7-14 giorni senza risultati clinici può indicare la presenza di un disturbo fisico o psichiatrico primario, che deve essere valutato.
Le informazioni generali che il medico deve tener conto riguardo gli effetti osservati in seguito alla somministrazione di benzodiazepine o altri agenti ipnotici sono descritte di seguito.
Tolleranza Dopo un uso ripetuto per alcune settimane, si può verificare una certa riduzione dell’effetto ipnoinducente delle benzodiazepine o delle sostanze simil-benzodiazepiniche a breve emivita.
Dipendenza L’uso delle benzodiazepine o delle sostanze simil-benzodiazepiniche può portare a dipendenza fisica e psichica da questi medicinali.
Il rischio di dipendenza aumenta in funzione del dosaggio e della durata del trattamento; è inoltre maggiore nei pazienti con precedenti di dipendenza da farmaci o di abuso di alcol, farmaci o sostanze stupefacenti.
Questi pazienti devono essere attentamente monitorati quando vengono trattati con agenti ipnotici.
La dipendenza può verificarsi anche alle dosi terapeutiche e/o in soggetti che non mostrano fattori di rischio individuali.
Nei casi in cui si sia sviluppata dipendenza fisica, l’interruzione brusca del trattamento provocherà sintomi da sospensione, che possono includere cefalea o dolori muscolari, ansia estrema e tensione, agitazione, confusione, irritabilità e insonnia.
In casi gravi possono verificarsi i seguenti sintomi: derealizzazione, depersonalizzazione, iperacusia, intorpidimento e formicolio alle estremità, ipersensibilità alla luce, al rumore e al contatto fisico, allucinazioni o attacchi epilettici.
Insonnia di rimbalzo Alla sospensione del medicinale ipnoinducente può verificarsi una sindrome transitoria che consiste nella ricomparsa, in forma accentuata, dei sintomi che avevano indotto al trattamento con una benzodiazepina o con una sostanza simil-benzodiazepinica.
Essa può essere accompagnata da altre reazioni quali cambiamenti d’umore, ansia e agitazione.
È importante che il paziente sia a conoscenza della possibilità che si verifichino fenomeni di rimbalzo, riducendo così al minimo l’ansia provocata da tali sintomi nel caso questi dovessero insorgere nella fase di sospensione del medicinale.
Sembra che, nel caso di benzodiazepine o di sostanze simil-benzodiazepiniche con durata d’azione breve, i fenomeni da sospensione possano manifestarsi nell’intervallo tra due assunzioni, in particolare a dosi elevate.
Poiché è più probabile che il rischio di sintomi da sospensione/fenomeni di rimbalzo si sviluppi dopo brusca interruzione del trattamento, si raccomanda si ridurre gradualmente la dose.
Durata del trattamento La durata del trattamento deve essere la più breve possibile (vedere paragrafo 4.2) e non deve superare le 4 settimane inclusa la fase di sospensione del medicinale.
La durata del trattamento non deve essere prolungata oltre tale periodo, senza una rivalutazione della situazione del paziente.
Può essere utile informare il paziente, all’inizio del trattamento, che questo sarà di durata limitata.
Compromissione psicomotoria del giorno successivo Il rischio di compromissione psicomotoria del giorno successivo, inclusa capacità compromessa di guidare, è aumentato se: • zolpidem viene assunto meno di 8 ore prima di eseguire attività che richiedono lucidità mentale (vedere paragrafo 4.7); • si assume una dose maggiore di quella raccomandata; • zolpidem viene somministrato con medicinali che deprimono il sistema nervoso centrale o con altri medicinali che aumentano i livelli ematici di zolpidem, o con alcol o con medicinali illegali (vedere paragrafo 4.5).
Zolpidem deve essere assunto come dose singola immediatamente prima di coricarsi e non deve essere risomministrato nel corso della stessa notte.
Amnesia Le benzodiazepine o le sostanze simil-benzodiazepiniche possono provocare amnesia anterograda.
Il più delle volte questo effetto si manifesta diverse ore dopo l’assunzione del medicinale.
Per ridurre tale rischio, i pazienti devono assicurarsi di poter avere un periodo ininterrotto di sonno di 8 ore (vedere paragrafo 4.8).
Altre reazioni psichiatriche e paradosse Durante l’uso di benzodiazepine o di sostanze simil-benzodiazepiniche possono verificarsi reazioni quali inquietudine, agitazione, irritabilità, aggressività, deliri, collera, incubi notturni, allucinazioni, psicosi, aggravamento dell’insonnia e altri effetti collaterali di tipo comportamentale noti per presentarsi quando si utilizzano questi medicinali.
Qualora ciò si verificasse, l’uso del medicinale deve essere sospeso.
La comparsa di tali reazioni è più probabile negli anziani.
Sonnambulismo e comportamenti associati Sono stati segnalati sonnambulismo e altri comportamenti associati come guidare nel sonno, preparare e mangiare cibo, telefonare, avere rapporti sessuali, con amnesia per l’evento, in pazienti che assumevano zolpidem e che non erano completamente svegli.
Sembra che, sia l’uso di alcol e di altri deprimenti del SNC insieme a zolpidem, sia l’uso di zolpidem a dosi che superano la dose massima consigliata, aumentino il rischio di tali comportamenti.
Si deve prendere in considerazione attentamente l’interruzione del trattamento con zolpidem nei pazienti che presentano tali comportamenti (vedere paragrafi 4.5 e 4.8).
Gruppi particolari di pazienti I pazienti anziani o debilitati devono essere trattati con dosi inferiori: vedere il dosaggio raccomandato (paragrafo 4.2).
A causa dell’effetto sedativo e miorilassante esiste il rischio di cadute e di conseguenti lesioni, in particolare per i pazienti anziani che si alzano di notte.
Benché non sia necessario un adeguamento della dose, si deve esercitare cautela nei pazienti con insufficienza renale (vedere paragrafo 5.2).
Si richiede cautela nel prescrivere zolpidem a pazienti con insufficienza respiratoria cronica, poiché le benzodiazepine possono deprimere la funzione respiratoria.
Si deve inoltre considerare che l’ansia o l’agitazione sono state descritte con segni di deterioramento dell’insufficienza respiratoria.
Le benzodiazepine e le sostanze simil-benzodiazepiniche non sono indicate per il trattamento di pazienti con grave insufficienza epatica, poiché questi medicinali possono far precipitare un’encefalopatia.
Uso in pazienti con malattia psicotica: le benzodiazepine e le sostanze simil-benzodiazepiniche non sono raccomandate quale trattamento primario.
Depressione Le benzodiazepine e le sostanze simil-benzodiazepiniche non devono essere utilizzate da sole per il trattamento della depressione o dell’ansia associata a depressione (in tali pazienti potrebbero aumentare le tendenze suicide).
Zolpidem deve essere somministrato con cautela in pazienti che mostrano sintomi di depressione.
Possono essere presenti delle tendenze suicide.
A questi pazienti deve essere fornita la minima quantità di farmaco utile, a causa della possibilità di sovradosaggio intenzionale da parte del paziente.
Una depressione preesistente può essere rivelata durante l’utilizzo di zolpidem.
Poiché l’insonnia può essere un sintomo di depressione, il paziente deve essere rivalutato se l’insonnia persiste.
Uso in pazienti con precedenti di abuso di stupefacenti o alcol: le benzodiazepine e le sostanze simil-benzodiazepiniche devono essere usate con estrema cautela in pazienti con precedenti di abuso di alcol o di stupefacenti.
Questi pazienti devono essere tenuti sotto attenta sorveglianza quando vengono trattati con zolpidem poiché sono a rischio di assuefazione e dipendenza fisica.
Rischi derivanti dall’uso concomitante di oppioidi L’uso concomitante di Zolpidem Aurobindo e oppioidi può causare sedazione, depressione respiratoria, coma e morte.
A causa di questi rischi, la prescrizione concomitante di medicinali sedativi come le benzodiazepine, o farmaci correlati come Zolpidem Aurobindo, ed oppioidi deve essere riservata ai pazienti per i quali non siano disponibili alternative terapeutiche.
Qualora Zolpidem Aurobindo fosse prescritto in concomitanza con gli oppioidi, deve essere usata la dose efficace più bassa, e la durata del trattamento deve essere la più breve possibile (vedere anche le raccomandazioni generali sul dosaggio al paragrafo 4.2).
I pazienti devono essere attentamente monitorati per segni e sintomi di depressione respiratoria e sedazione.
A tale riguardo, si raccomanda fortemente di informare i pazienti e chiunque si prenda cura di loro (ove applicabile) al fine di renderli consapevoli di questi sintomi (vedere paragrafo 4.5).
Zolpidem Aurobindo contiene lattosio.
I pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi o da malassorbimento di glucosio/galattosio non devono assumere questo medicinale. Interazioni
- Si deve osservare cautela quando si utilizzano altri farmaci antipsicotici.
Zolpidem non deve essere assunto in concomitanza con alcol.
L’effetto sedativo può essere aumentato se il medicinale viene assunto in concomitanza con alcol.
Ciò influenza negativamente la capacità di guidare veicoli o usare macchinari.
Associazione con medicinali che deprimono il SNC In caso di uso in associazione con antipsicotici (neurolettici), ipnotici, ansiolitici/sedativi/rilassanti muscolari, antidepressivi, analgesici narcotici, medicinali antiepilettici, anestetici e antistaminici sedativi, si può verificare un aumento dell’effetto deprimente a livello centrale.
Pertanto, l’uso concomitante di zolpidem con questi medicinali può aumentare la sonnolenza e la compromissione psicomotoria del giorno successivo, inclusa capacità compromessa di guidare (vedere paragrafo 4.4 e paragrafo 4.7).
Sono stati segnalati anche casi isolati di allucinazioni visive in pazienti che assumono zolpidem con antidepressivi inclusi bupropione, desipramina, fluoxetina, sertalina e venlafaxina.
La somministrazione concomitante di fluvoxamina può aumentare i livelli ematici di zolpidem, l’uso concomitante non è raccomandato.
Nel caso di analgesici narcotici, si può manifestare anche un’accentuazione del senso di euforia, che conduce ad un aumento della dipendenza psicologica.
Inibitori e induttori di CYP450 Zolpidem viene metabolizzato da diverse isoforme dell’enzima epatico citocromo P450: il principale enzima è il CYP3A4 con il contributo del CYP1A2.
La rifampicina induce il metabolismo di zolpidem, con una conseguente riduzione del 60% nelle concentrazioni plasmatiche massime e un’efficacia possibilmente ridotta.
Effetti simili possono essere previsti anche con altri induttori forti delle isoforme dell’enzima citocromo P450.
I composti che inibiscono gli enzimi epatici (in particolare CYP3A4) possono aumentare le concentrazioni plasmatiche e incrementare l’attività di zolpidem.
Tuttavia quando zolpidem viene somministrato con itraconazolo (inibitore del CYP3A4) la sua farmacocinetica e la sua farmacodinamica non vengono significativamente influenzate.
Il rilievo clinico di tali risultati non è noto.
La somministrazione concomitante di zolpidem e di un forte inibitore del CYP3A4, il ketoconazolo, ha prolungato l’emivita di eliminazione dello zolpidem.
L’esposizione totale di zolpidem è aumentata dell’83% e la clearance orale apparente si è ridotta.
Non è necessario adattare il dosaggio usuale di zolpidem, ma si devono avvisare i pazienti che l’uso di zolpidem con ketoconazolo può aumentare gli effetti sedativi.
Si può considerare una riduzione della dose di zolpidem quando viene introdotto il trattamento con ketoconazolo.
La somministrazione concomitante di ciprofloxacina può aumentare i livelli ematici di zolpidem, l’uso concomitante non è raccomandato.
Altri medicinali Non sono state osservate interazioni farmacocinetiche significative quando zolpidem viene somministrato con warfarin, aloperidolo, clorpromazina, digossina, ranitidina.
Oppioidi L’uso concomitante di medicinali sedativi come le benzodiazepine, o farmaci correlati come Zolpidem Aurobindo, ed oppioidi aumenta il rischio di sedazione, depressione respiratoria, coma e morte, a causa degli effetti depressivi additivi sul SNC.
La dose e la durata dell’uso concomitante devono essere limitate (vedere paragrafo 4.4). Effetti indesiderati
- Gli effetti indesiderati appaiono correlati alla sensibilità individuale e compaiono più spesso entro un’ora dall’assunzione del medicinale se il paziente non si è coricato o non dorme immediatamente (vedere paragrafo 4.2).Le reazioni avverse al medicinale vengono riportate nella tabella sottostante utilizzando la seguente convenzione: molto comune (≥1/10); comune (≥1/100, <1/10); non comune (≥1/1.000, <1/100); raro (≥1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Con zolpidem esiste l’evidenza della comparsa di effetti avversi dose-correlati, in particolare di alcuni eventi a carico del SNC.
Questi effetti dovrebbero in teoria essere di minore entità se zolpidem viene somministrato immediatamente prima di coricarsi.
Tali effetti si verificano con maggior frequenza nei pazienti anziani.
Questi fenomeni si verificano soprattutto all’inizio della terapia o nei pazienti anziani e solitamente scompaiono con la somministrazione ripetuta.SOC Frequenza Comune Non comune Raro Non nota Disturbi del sistema immunitario Disturbo angioneurotico Disturbi psichiatrici Allucinazioni, agitazione, incubi, emozioni offuscate, confusione Irritabilità Libido diminuita Inquietudine, aggressività, delirio, collera, psicosi, comportamento anormale, sonnambulismo (vedere paragrafo 4.4), dipendenza (dopo interruzione del trattamento possono presentarsi sindrome da sospensione del farmaco o effetti di rimbalzo), depressione Patologie del sistema nervoso Sonnolenza, cefalea, capogiri, aumento dell’insonnia, amnesia anterograda (effetti amnesici possono essere associati a comportamento inappropriato), sonnolenza nel corso del giorno seguente, vigilanza ridotta Atassia Diminuzione del livello di coscienza Patologie dell’occhio Visione doppia Patologie dell’orecchio e del labirinto Vertigini Patologie gastrointestinali Diarrea, nausea, vomito, dolore addominale Patologie epatobiliari Enzimi epatici elevati Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Eruzioni cutanee Eruzione cutanea, prurito, orticaria, iperidrosi Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Debolezza muscolare Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Stanchezza Reazioni paradosse Disturbi dell’andatura, tolleranza al farmaco, cadute (soprattutto nei pazienti anziani e quando non si assume zolpidem secondo prescrizione)
Amnesia Con la somministrazione a dosi terapeutiche può verificarsi amnesia anterograda, con un aumento del rischio alle dosi più elevate.
Per ridurre il rischio, i pazienti devono assicurarsi di poter avere un periodo ininterrotto di sonno di 7-8 ore.
Gli effetti amnesici possono essere associati a comportamento inappropriato (vedere paragrafo 4.4).
Depressione Una depressione preesistente può essere rivelata durante l’utilizzo di benzodiazepine e sostanze simil-benzodiazepiniche (vedere paragrafo 4.4).
Reazioni psichiatriche e paradosse Durante l’uso di benzodiazepine o di sostanze simil-benzodiazepiniche possono verificarsi reazioni quali inquietudine, agitazione, irritabilità, aggressività, deliri, collera, incubi notturni, aggravamento dell’insonnia, allucinazioni, psicosi, comportamento inappropriato e altri effetti collaterali di tipo comportamentale.
La comparsa di tali reazioni è più probabile negli anziani (vedere paragrafo 4.4).Dipendenza L’uso (anche a dosi terapeutiche) può portare a dipendenza fisica: l’interruzione della terapia può causare fenomeni da astinenza e di rimbalzo (vedere paragrafo 4.4).
Può verificarsi dipendenza psichica.
Nei pazienti che abusano di più medicinali è stato riferito abuso.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo http://www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa. Gravidanza e allattamento
- Gravidanza Non sono disponibili dati sufficienti per consentire una valutazione della sicurezza di zolpidem durante la gravidanza e l’allattamento.
Benché gli studi sugli animali non mostrino effetti teratogeni o embriotossici, la sicurezza nelle donne in gravidanza non è stata stabilità.
Pertanto zolpidem non deve essere usato in gravidanza, soprattutto nel primo trimestre.
Se il zolpidem viene prescritto a una donna in età fertile, questa deve essere avvertita di contattare il medico per la sospensione del trattamento, nel caso intenda intraprendere o sospetti di essere in gravidanza.
Se, per assolute necessità mediche, zolpidem deve essere somministrato in fase avanzata di gravidanza, o durante il parto, si possono prevedere sul neonato effetti quali ipotermia, ipotonia e depressione respiratoria moderata, causati dall’azione farmacologica del medicinale.
I bambini nati da madri che assumevano benzodiazepine o sostanze simil-benzodiazepiniche su base cronica durante le ultime fasi della gravidanza possono sviluppare sintomi da astinenza nel periodo post-natale in conseguenza della dipendenza fisica.
Allattamento Zolpidem passa nel latte materno in piccole quantità.
Pertanto zolpidem non deve essere usato dalle madri durante l’allattamento al seno poiché gli effetti sul bambino non sono stati studiati.
Fertilità Studi negli animali non hanno rivelato effetti avversi sulla fertilità maschile o femminile.
Gli effetti osservati erano limitati a cicli estrali irregolari e intervalli precoitali prolungati a dosi elevate. Conservazione
- Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.