YASNORO 28CPR ORODISP 5MG
19,00 €
Prezzo indicativo
Data ultimo aggiornamento: 24/06/2012
Yasnoro è indicato per il trattamento sintomatico della demenza di Alzheimer di grado da lieve a moderatamente grave.
Yasnoro 5 mg: ogni compressa orodispersibile contiene 5,22 mg di donepezil cloridrato monoidrato, equivalente a 5 mg di donepezil cloridrato. Yasnoro 10 mg: ogni compressa orodispersibile contiene 10,43 mg di donepezil cloridrato monoidrato, equivalente a 10 mg di donepezil cloridrato. Eccipienti con effetto noto:
aspartame (E951) | glucosio (destrosio) | saccarosio | |
Yasnoro 5 mg | 0,75 mg | 0,30 mg | 0,25 mg |
Yasnoro 10 mg | 1,50 mg | 0,60 mg | 0,50 mg |
Controindicazioni
- Ipersensibilità alla sostanza attiva, ai derivati della piperidina o uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Posologia
- Posologia.
Adulti/Anziani: Il trattamento viene iniziato con 5 mg al giorno (in monosomministrazione).
La dose di 5 mg al giorno deve essere mantenuta per almeno un mese per consentire di valutare le prime risposte cliniche al trattamento e per poter raggiungere le concentrazioni allo stato stazionario di donepezil cloridrato.
A seguito della valutazione clinica condotta dopo un mese di trattamento con 5 mg al giorno, la dose di Yasnoro può essere aumentata a 10 mg al giorno (in monosomministrazione).
La dose massima giornaliera consigliata è 10 mg.
Dosi superiori a 10 mg al giorno non sono state studiate negli studi clinici.
Il trattamento deve essere iniziato e controllato da un medico esperto nella diagnosi e nel trattamento della demenza di Alzheimer.
La diagnosi deve essere effettuata in conformità alle linee guida accettate (ad esempio, DSM IV, ICD 10).
La terapia con donepezil va iniziata solo se è disponibile una persona che assista il paziente e che controlli regolarmente l’assunzione del medicinale.
La terapia di mantenimento può proseguire fino a quando vi è un beneficio terapeutico per il paziente.
Il beneficio clinico di donepezil deve quindi essere regolarmente rivalutato.
Quando l’effetto terapeutico non è più evidente, va presa in considerazione la sospensione della terapia.
La risposta individuale al donepezil non può essere prevista.
Dopo l’interruzione della terapia, si è osservata una graduale riduzione degli effetti benefici di Yasnoro.
Compromissione renale ed epatica: Uno schema posologico simile può essere seguito per i pazienti con compromissione renale in quanto la clearance di donepezil cloridrato non è influenzata da tale condizione.
A causa di una possibile esposizione aumentata in caso di compromissione epatica da lieve a moderata (vedere paragrafo 5.2), l’aumento della dose va effettuato in base alla tolleranza individuale.
Non sono disponibili dati relativi a pazienti con compromissione epatica grave.
Popolazione pediatrica: L’uso di Yasnoro non è raccomandato nei bambini e negli adolescenti al di sotto dei 18 anni.
Modo di somministrazione: Yasnoro deve essere assunto per via orale, di sera, appena prima di coricarsi.
La compressa deve essere posta sulla lingua per farla disintegrare prima di ingerirla con o senza acqua, secondo le preferenze del paziente. Avvertenze e precauzioni
- Non è stato studiato l’uso di donepezil nei pazienti affetti da demenza di Alzheimer grave, da altre forme di demenza o da altre forme di compromissione della memoria (ad esempio, deterioramento della funzione cognitiva correlato all’età).
Anestesia: Donepezil, in quanto inibitore della colinesterasi, può determinare sotto anestesia un aumento del rilassamento della muscolatura simile a quello causato dalla succinilcolina.
Condizioni cardiovascolari: A causa della loro azione farmacologica, gli inibitori della colinesterasi possono avere un effetto vagotonico sulla frequenza cardiaca (ad esempio, bradicardia).
La possibilità di questa azione può essere particolarmente importante per i pazienti con "malattia del nodo del seno" o con altre condizioni della conduzione cardiaca sopraventricolare, come blocco senoatriale o atrioventricolare.
Sono stati segnalati casi di sincope e di convulsioni.
Quando si esaminano questi pazienti si deve prendere in considerazione l’eventualità di blocco cardiaco o di pause sinusali prolungate.
Condizioni gastrointestinali: I pazienti che sono maggiormente a rischio di sviluppo di ulcera, ad esempio quelli con una storia pregressa di ulcera o quelli in terapia concomitante con farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), devono essere monitorati per l’insorgenza di eventuali sintomi.
Tuttavia, gli studi clinici condotti con donepezil cloridrato non hanno evidenziato, rispetto al placebo, un aumento di incidenza degli episodi di ulcera peptica o di sanguinamento gastrointestinale.
Condizioni genitourinarie: I colinomimetici possono causare ostruzione del flusso vescicale, sebbene ciò non sia stato osservato nel corso degli studi clinici condotti con donepezil.
Condizioni neurologiche: Convulsioni: si ritiene che i colinomimetici abbiano un certo potenziale nel causare convulsioni generalizzate.
Tuttavia, l’attività convulsiva può anche essere una manifestazione della malattia di Alzheimer.
I colinomimetici possono potenzialmente peggiorare o causare sintomi extrapiramidali.
Sindrome Neurolettica Maligna (SNM): È stato segnalato che la SNM, una condizione potenzialmente pericolosa per la vita e caratterizzata da ipertermia, rigidità muscolare, instabilità autonomica, coscienza alterata e livelli elevati di creatin fosfochinasi sierica, si verifica molto raramente in associazione con donepezil, in particolare in pazienti trattati contemporaneamente anche con antipsicotici.
Segni ulteriori possono includere mioglobinuria (rabdomiolisi) e insufficienza renale acuta.
Se un paziente sviluppa segni e sintomi che indicano SNM, o presenta febbre alta inspiegabile senza ulteriori manifestazioni cliniche di SNM, il trattamento deve essere interrotto.
Condizioni polmonari: A causa della loro azione colinomimetica, gli inibitori della colinesterasi vanno prescritti con cautela ai pazienti con una storia pregressa di asma o di pneumopatia ostruttiva.
Si deve evitare la somministrazione concomitante di Yasnoro e di altri inibitori dell’acetilcolinesterasi, agonisti o antagonisti del sistema colinergico.
Compromissione epatica grave: Non sono disponibili dati nei pazienti con compromissione epatica grave.
Mortalità negli studi clinici sulla demenza vascolare: Sono stati condotti 3 studi clinici della durata di 6 mesi che hanno studiato individui corrispondenti ai criteri NINDS-AIREN per probabile o possibile demenza vascolare (VaD).
I criteri NINDSAIREN sono concepiti per identificare i pazienti la cui demenza appare dovuta solo a cause vascolari e per escludere i pazienti con malattia di Alzheimer.
Nel primo studio, le percentuali di mortalità erano 2/198 (1,0%) nel gruppo trattato con donepezil cloridrato 5 mg, 5/206 (2,4%) nel gruppo trattato con donepezil cloridrato 10 mg e 7/199 (3,5%) nel gruppo placebo.
Nel secondo studio, le percentuali di mortalità erano 4/208 (1,9%) nel gruppo trattato con donepezil cloridrato 5 mg, 3/215 (1,4%) nel gruppo trattato con donepezil cloridrato 10 mg e 1/193 (0,5%) nel gruppo placebo.
Nel terzo studio, le percentuali di mortalità erano 11/648 (1,7%) nel gruppo trattato con donepezil cloridrato 5 mg e 0/326 (0%) nel gruppo placebo.
La percentuale di mortalità per i 3 studi VaD associati nel gruppo trattato con donepezil cloridrato (1,7%) era numericamente più elevato rispetto al gruppo placebo (1,1%), tuttavia questa differenza non era statisticamente significativa.
La maggioranza dei decessi in pazienti che assumevano donepezil cloridrato o il placebo sembravano derivare da diverse cause vascolari correlate, che potevano essere attese in questa popolazione anziana con malattia vascolare latente.
Un’analisi di tutti gli eventi vascolari non-fatali e fatali non ha mostrato alcuna differenza nella percentuale di insorgenza nel gruppo in trattamento con donepezil cloridrato rispetto al gruppo placebo.
Negli studi di gruppo sulla malattia di Alzheimer (n=4146) e quando questi studi sulla malattia di Alzheimer erano raggruppati con altri studi sulla demenza inclusa la demenza vascolare (totale n= 6888), la percentuale di mortalità nei gruppi placebo superava quella dei gruppi trattati con donepezil cloridrato.
Yasnoro contiene: - Aspartame (E951): L’aspartame è una fonte di fenilalanina.
Può esserle dannoso se è affetto da fenilchetonuria.
- Glucosio (destrosio): I pazienti affetti da rari problemi dimalassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.
- Saccarosio: I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, da malassorbimento di glucosio-galattosio o da insufficienza di sucrasi-isomaltasi non devono assumere questo medicinale. Interazioni
- Nell’uomo, donepezil cloridrato e/o qualsiasi dei suoi metaboliti non inibisce il metabolismo di teofillina, warfarin, cimetidina o digossina.
Il metabolismo di donepezil cloridrato non è influenzato dalla somministrazione contemporanea di digossina o cimetidina.
Gli studi in vitro hanno mostrato che gli isoenzimi 3A4, ed in misura minore 2D6, del citocromo P450 sono coinvolti nel metabolismo del donepezil.
Gli studi di interazione farmacologica condotti in vitro mostrano che il ketoconazolo e la chinidina, rispettivamente inibitori del CYP3A4 e del 2D6, inibiscono il metabolismo di donepezil.
Pertanto, questi ed altri inibitori del CYP3A4, come l’itraconazolo e l’eritromicina, e gli inibitori del CYP2D6, come la fluoxetina, possono inibire il metabolismo di donepezil.
In uno studio condotto su volontari sani, il ketoconazolo ha determinato un aumento del 30% circa delle concentrazioni medie di donepezil.
Gli induttori enzimatici, come la rifampicina, la fenitoina, la carbamazepina e l’alcol, possono ridurre i livelli di donepezil.
Dato che non si conosce l’entità di un effetto inibitorio o induttivo, tali associazioni di farmaci vanno utilizzate con cautela.
Donepezil cloridrato interferisce potenzialmente con farmaci ad attività anticolinergica.
È anche possibile che vi sia un’attività sinergica con un trattamento concomitante a base di medicinali quali la succinilcolina, altri farmaci bloccanti neuromuscolari o agonisti colinergici o beta-bloccanti che agiscono sulla conduzione cardiaca. Effetti indesiderati
- Gli effetti indesiderati più comuni sono diarrea, crampi muscolari, affaticamento, nausea, vomito e insonnia.
Le reazioni avverse segnalate in più di un caso isolato sono elencate di seguito per classe di sistema d’organo e per frequenza.
Le frequenze sono definite come: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100,<1/10), non comune (≥1/1.000,<1/100), raro (>1/10.000,<1/1.000), molto raro <1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)
*Nei pazienti studiati, in caso di sincope o convulsioni, va presa in considerazione la possibilità dell’insorgenza di blocco cardiaco o di pause sinusali prolungate (vedere paragrafo 4.4).ClasseOrgano/Sistema Molto comune Comune Non comune Raro Molto Raro Infezioni e infestazioni Raffreddore comune Disturbi del metabolismo e della nutrizione Anoressia Disturbi psichiatrici Allucinazioni* * Agitazione** Comportament o aggressivo** Sogni anomali e incubi** Patologie del sistema nervoso Sincope* Capogiri Insonnia Convulsioni* Sintomi extrapiramidali Sindrome neurolettica maligna Patologie cardiache Bradicardia Blocco seno- atriale Blocco atrioventricolare Patologie gastrointestinali Diarrea Nausea Vomito Malessere addominale Emorragia gastrointestinal e Ulcere gastriche e duodenali Ipersecrezione salivare Patologie epatobiliari Disfunzione epatica, inclusa epatite*** Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Eruzione cutanea Prurito Patologie del sistema muscoloscheletrico, del tessuto connettivo e delle ossa Crampi muscolari Rabdomiolisi **** Patologie renali e urinarie Incontinenza urinaria Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Cefalea Affaticamento Dolore Esami diagnostici Incrementi minimi delle concentrazioni sieriche della creatinchinasi muscolare Traumi, avvelenamento e complicazioni procedurali Incidenti
**Casi di allucinazioni, sogni anormali, incubi, agitazione e comportamento aggressivo si sono risolti con la riduzione della dose o con la sospensione del trattamento.
***In caso di disfunzione epatica di eziologia sconosciuta, va presa in considerazione la sospensione del trattamento con donepezil.
**** La comparsa di rabdomiolisi è stata segnalata indipendentemente dalla sindrome neurolettica maligna e in stretta successione temporale con l’avvio della terapia a base di donepezil o con un aumento della dose.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse. Gravidanza e allattamento
- Gravidanza: Non sono disponibili dati sufficienti sull’uso di donepezil nelle donne in gravidanza.
Studi negli animali non hanno evidenziato effetti teratogeni ma hanno mostrato una tossicità peri- e post-natale (vedere paragrafo 5.3 Dati preclinici di sicurezza).
Il rischio potenziale per l’uomo non è noto.
Yasnoro non deve essere usato in gravidanza a meno che non sia strettamente necessario.
Allattamento al seno: Il donepezil viene escreto nel latte di ratto.
Non è noto se donepezil cloridrato venga escreto nel latte materno e non ci sono studi sulle donne che allattano.
Pertanto, le donne che assumono donepezil non devono allattare al seno.
Fertilità: In studi su animali non sono stati osservati effetti sulla fertilità (vedere paragrafo 5.3).
In ogni caso non c’è un numero adeguato di dati riguardo agli effetti sulla fertilità nell’uomo. Conservazione
- Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dall’umidità.
Questo medicinale non richiede alcuna temperatura particolare di conservazione.
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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.