VOCABRIA IM 3ML 600MG+1SIR RP

1.795,70 €

Prezzo indicativo

Principio attivo: CABOTEGRAVIR
  • ATC: J05AJ04
  • Descrizione tipo ricetta: RNRL - LIMITATIVA NON RIPETIB.
  • Presenza Glutine:
  • Presenza Lattosio:

Data ultimo aggiornamento: 19/05/2022

Vocabria iniettabile è indicato, in associazione con rilpivirina iniettabile, per il trattamento dell'infezione da virus dell’immunodeficienza umana di tipo 1 (HIV-1) negli adulti in soppressione virologica (HIV-1 RNA <50 copie/mL) con un regime antiretrovirale stabile, senza evidenza presente o passata di resistenza virale e di precedente fallimento virologico agli agenti della classe degli NNRTI e degli INI (vedere paragrafi 4.2, 4.4 e 5.1).
400 mg Ogni flaconcino contiene 400 mg di cabotegravir in 2 mL. 600 mg Ogni flaconcino contiene 600 mg di cabotegravir in 3 mL. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Controindicazioni

Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; Uso concomitante con rifampicina, rifapentina, carbamazepina, oxcarbazepina, fenitoina o fenobarbital (vedere paragrafo 4.5).

Posologia

Vocabria deve essere prescritto da un medico con esperienza nella gestione dell'infezione da HIV.
Ogni iniezione deve essere somministrata da un operatore sanitario.
Vocabria iniettabile è indicato per il trattamento dell'infezione da HIV-1 in associazione con rilpivirina iniettabile, pertanto, si deve fare riferimento al riassunto delle caratteristiche del prodotto di rilpivirina iniettabile per il dosaggio raccomandato.
Prima di iniziare il trattamento con Vocabria iniettabile, gli operatori sanitari devono aver selezionato accuratamente i pazienti che accettano di impegnarsi a rispettare il calendario richiesto di somministrazione e informarli circa l'importanza di rispettare le visite programmate al fine di contribuire a mantenere la soppressione virale, ridurre il rischio di rialzo viremico e il potenziale sviluppo di resistenza associati alla mancata assunzione delle dosi. A seguito dell'interruzione di Vocabria e rilpivirina iniettabili, è essenziale adottare un regime antiretrovirale alternativo, totalmente soppressivo, non oltre un mese dopo l’ultima iniezione di Vocabria, quando somministrato mensilmente, e non oltre due mesi dopo l’ultima iniezione di Vocabria, quando somministrato ogni 2 mesi (vedere paragrafo 4.4). L’operatore sanitario e il paziente possono decidere di usare cabotegravir compresse per la fase di induzione orale prima dell'inizio dell'iniezione di Vocabria, per valutare la tollerabilità di cabotegravir (vedere Tabella 1) o possono procedere direttamente con le iniezioni di Vocabria (vedere Tabella 2 per le raccomandazioni sul dosaggio basato sulla somministrazione mensile e Tabella 3 per quelle sul dosaggio basato sulla somministrazione ogni 2 mesi).
Posologia Adulti Fase di induzione orale Quando utilizzati per la fase di induzione orale, cabotegravir orale e rilpivirina orale devono essere assunti per circa un mese (almeno 28 giorni), per valutare la tollerabilità a cabotegravir e rilpivirina (vedere paragrafo 4.4).
Una compressa di cabotegravir da 30 mg deve essere assunta con una compressa di rilpivirina da 25 mg, una volta al giorno.
Quando somministrato con rilpivirina, cabotegravir compresse deve essere assunto con un pasto (vedere informazioni sulla prescrizione di cabotegravir compresse).
Tabella 1 Schema posologico negli adulti per la fase di induzione orale
  FASE DI INDUZIONE ORALE
Medicinale Per un mese (almeno 28 giorni), seguita dall’iniezione inizialea
Cabotegravir 30 mg una volta al giorno
Rilpivirina 25 mg una volta al giorno
a vedere Tabella 2 per lo schema posologico per l’iniezione mensile e la Tabella 3 per lo schema posologico per l’iniezione ogni due mesi.
Somministrazione mensile Iniezione iniziale (600 mg corrispondenti a 3 mL) All’ultimo giorno della terapia antiretrovirale corrente o della terapia di induzione orale, la dose iniziale di Vocabria iniettabile raccomandata negli adulti è di una singola iniezione intramuscolare da 600 mg.
Vocabria iniettabile e rilpivirina iniettabile devono essere somministrati in sedi distinte del gluteo nel corso della stessa visita.
Iniezione di mantenimento (400 mg corrispondenti a 2 mL) Dopo l'iniezione iniziale, la dose di mantenimento di Vocabria iniettabile negli adulti è pari ad una singola iniezione intramuscolare da 400 mg, una volta al mese.
Vocabria iniettabile e rilpivirina iniettabile devono essere somministrati in sedi distinte del gluteo nel corso della stessa visita.
I pazienti potranno ricevere le iniezioni fino a 7 giorni prima o dopo la data inizialmente programmata per l’iniezione mensile da 400 mg.
Tabella 2 Schema posologico raccomandato negli adulti per la somministrazione intramuscolare mensile.
  INIEZIONE INIZIALE INIEZIONE DI MANTENIMENTO
Medicinale Iniziare l’iniezione l’ultimo giorno della terapia ART corrente o dell’induzione orale (se usata) Un mese dopo l'iniezione iniziale e in seguito mensilmente
Vocabria 600 mg 400 mg
Rilpivirina 900 mg 600 mg
Somministrazione ogni 2 mesi Iniezioni iniziali - a 1 mese di distanza l'una dall'altra (600 mg) All’ultimo giorno della terapia antiretrovirale corrente o della terapia di induzione orale, la dose iniziale di Vocabria iniettabile raccomandata negli adulti è di una singola iniezione intramuscolare da 600 mg.
A distanza di un mese, deve essere somministrata una seconda iniezione intramuscolare da 600 mg di Vocabria.
I pazienti potranno ricevere la seconda iniezione da 600 mg fino a 7 giorni prima o dopo la data inizialmente programmata per la somministrazione.
Vocabria iniettabile e rilpivirina iniettabile devono essere somministrati in sedi distinte del gluteo nel corso della stessa visita.
Iniezioni di mantenimento - a 2 mesi di distanza l'una dall'altra (600 mg) Dopo le iniezioni iniziali, la dose di Vocabria raccomandata per le iniezioni di mantenimento negli adulti è di una singola iniezione intramuscolare da 600 mg, somministrata ogni 2 mesi.
Vocabria iniettabile e rilpivirina iniettabile devono essere somministrati in sedi distinte del gluteo nel corso della stessa visita.
I pazienti potranno ricevere le iniezioni fino a 7 giorni prima o dopo la data inizialmente programmata per l’iniezione da 600 mg, ogni 2 mesi.
Tabella 3 Schema posologico raccomandato negli adulti per la somministrazione intramuscolare ogni 2 mesi
  INIEZIONI INIZIALI INIEZIONI DI MANTENIMENTO
Medicinale Iniziare l’iniezione l’ultimo giorno della terapia ART corrente o dell’induzione orale (se usata).
Un mese dopo, deve essere somministrata una seconda iniezione iniziale
.
Due mesi dopo l'ultima iniezione iniziale e in seguito ogni 2 mesi
Vocabria 600 mg 600 mg
Rilpivirina 900 mg 900 mg
Raccomandazioni posologiche quando si passa dalle iniezioni mensili a quelle ogni 2 mesi I pazienti che passano da uno schema di iniezione di mantenimento mensile ad uno schema di iniezione di mantenimento ogni 2 mesi devono ricevere una singola iniezione intramuscolare da 600 mg di cabotegravir un mese dopo l’ultima dose di iniezione di mantenimento da 400 mg e poi 600 mg ogni 2 mesi.
Raccomandazioni posologiche quando si passa dalle iniezioni ogni 2 mesi a quelle mensili I pazienti che passano da uno schema di iniezione di mantenimento ogni 2 mesi ad uno schema di dosaggio di mantenimento mensile devono ricevere una singola iniezione intramuscolare da 400 mg di cabotegravir due mesi dopo l’ultima dose di iniezione di mantenimento da 600 mg e poi 400 mg mensilmente.
Dosi dimenticate I pazienti che non si presentano ad una visita programmata per la somministrazione dell’iniezione dovranno essere sottoposti nuovamente a valutazione clinica per garantire che la ripresa della terapia sia appropriata.
Vedere Tabelle 4 e 5 per le raccomandazioni di dosaggio dopo una mancata iniezione.
Mancata somministrazione di un’iniezione mensile Se un paziente prevede di non potersi sottoporre alla visita programmata per l’iniezione entro il termine massimo di 7 giorni dalla data inizialmente stabilita, è possibile fare ricorso alla terapia orale (una compressa di cabotegravir da 30 mg e una compressa di rilpivirina da 25 mg, una volta al giorno) in sostituzione di un massimo di 2 visite consecutive di somministrazione mensile dell’iniezione.
Sono disponibili dati limitati sul trattamento orale ponte (oral bridging) con altre terapie antiretrovirali (ART) totalmente soppressive (contenenti soprattutto INI), vedere paragrafo 5.1.
Nel caso in cui sia necessario sopperire alla mancanza di terapia per più di due mesi, ossia qualora vengano saltate più di due iniezioni mensili, si dovrà avviare un regime orale alternativo.
La prima dose della terapia orale deve essere assunta circa un mese (± 7 giorni) dopo le ultime iniezioni di Vocabria e rilpivirina.
La somministrazione delle iniezioni dovrà essere ripresa l’ultimo giorno della somministrazione orale giornaliera, come raccomandato nella Tabella 4.
Tabella 4 Raccomandazioni posologiche per Vocabria iniettabile dopo mancata somministrazione di più iniezioni o dopo terapia orale per i pazienti in terapia iniettiva mensile
Tempo trascorso dall'ultima iniezione Raccomandazione
≤ 2 mesi: Proseguire con lo schema basato su iniezioni mensili da 400 mg non appena possibile.
>2 mesi: Riavviare la terapia con una dose da 600 mg e poi continuare a seguire lo schema basato su iniezioni mensili da 400 mg.
Mancata somministrazione di un’iniezione con frequenza bimestrale Se un paziente prevede di non potersi sottoporre alla visita programmata per l’iniezione di Vocabria entro il termine massimo di 7 giorni rispetto alla data inizialmente stabilita, è possibile sostituire una visita programmata per la somministrazione iniettiva bimestrale con la terapia orale (una compressa di cabotegravir da 30 mg e una compressa di rilpivirina da 25 mg, una volta al giorno).
Sono disponibili dati limitati sul trattamento orale ponte (oral bridging) con altre ART totalmente soppressive (contenenti soprattutto INI), vedere paragrafo 5.1.
Nel caso in cui sia necessario sopperire alla mancanza di terapia per più di due mesi, ossia qualora venga saltata più di una iniezione bimestrale, si dovrà avviare un regime orale alternativo.
La prima dose della terapia orale dovrà essere assunta due mesi (± 7 giorni) dopo le ultime iniezioni di cabotegravir e rilpivirina.
La somministrazione delle iniezioni dovrà essere ripresa l’ultimo giorno della somministrazione orale giornaliera, come raccomandato nella Tabella 5.
Tabella 5 Raccomandazioni posologiche per Vocabria iniettabile dopo mancata somministrazione di più iniezioni o dopo terapia orale per i pazienti in somministrazione iniettiva ogni 2 mesi
Mancata visita per iniezione Tempo trascorso dall’ultima iniezione Raccomandazione (tutte le iniezioni sono 3 mL)
Iniezione 2 ≤2 mesi Riprendere con un’iniezione da 600 mg non appena possibile e poi continuare con lo schema basato su iniezioni ogni 2 mesi.
>2 mesi Riavviare la terapia con la dose da 600 mg seguita da una seconda iniezione iniziale da 600 mg un mese dopo.
Poi attenersi allo schema basato su iniezioni ogni 2 mesi.
Iniezione 3 o successiva ≤3 mesi Riprendere con un’iniezione di 600 mg non appena possibile e poi continuare con lo schema basato su iniezioni ogni 2 mesi.
>3 mesi Riavviare la terapia con la dose da 600 mg seguita da una seconda iniezione iniziale da 600 mg un mese dopo.
Poi attenersi allo schema basato su iniezioni ogni 2 mesi.
Anziani Non è richiesto alcun aggiustamento del dosaggio nei pazienti anziani.
Sono disponibili dati limitati sull’uso di cabotegravir nei pazienti di età pari o superiore a 65 anni (vedere paragrafo 5.2).
Compromissione renale Non è richiesto alcun aggiustamento del dosaggio nei pazienti con compromissione renale da lieve a severa (CrCl <30 mL/min e non in dialisi [vedere paragrafo 5.2]).
Cabotegravir non è stato studiato nei pazienti con malattia renale allo stadio terminale in terapia renale sostitutiva.
Poiché cabotegravir è legato alle proteine per più del 99%, non si prevede che la dialisi alteri l'esposizione a cabotegravir.
Se somministrato a un paziente in terapia renale sostitutiva, cabotegravir deve essere usato con cautela.
Compromissione epatica Non è richiesto alcun aggiustamento del dosaggio nei pazienti con compromissione epatica lieve o moderata (Child-Pugh A o B).
Cabotegravir non è stato studiato nei pazienti con compromissione epatica severa (Child-Pugh C, [vedere paragrafo 5.2]).
Se somministrato a un paziente con compromissione epatica severa, cabotegravir deve essere usato con cautela.
Popolazione pediatrica La sicurezza e l'efficacia di Vocabria nei bambini e negli adolescenti di età inferiore a 18 anni non sono state ancora stabilite.
Non ci sono dati disponibili.
Modo di somministrazione Per uso intramuscolare.
Si deve prestare attenzione per evitare l'iniezione accidentale in un vaso sanguigno.
Vocabria iniettabile deve essere somministrato da un operatore sanitario.
Per le istruzioni sulla somministrazione, vedere "Istruzioni per l’uso" nel foglio illustrativo.
Seguire attentamente queste istruzioni durante la preparazione della sospensione per l'iniezione per evitare fuoriuscite di liquido.
Vocabria iniettabile deve essere sempre co-somministrato con rilpivirina iniettabile.
L'ordine in cui vengono praticate le iniezioni non è importante.
Per il dosaggio raccomandato, consultare il riassunto delle caratteristiche del prodotto di rilpivirina iniettabile.
Quando viene somministro Vocabria iniettabile, gli operatori sanitari devono prendere in considerazione l'indice di massa corporea (Body Mass Index - BMI) del paziente per assicurarsi che la lunghezza dell'ago sia sufficiente a raggiungere il muscolo nel gluteo.
Tenere il flaconcino saldamente e agitare energicamente per 10 secondi interi.
Capovolgere il flaconcino e controllare la risospensione.
Deve avere un aspetto uniforme.
Se la sospensione non è uniforme, agitare di nuovo il flaconcino.
La presenza di piccole bolle d’aria è normale.
Le iniezioni devono essere somministrate in sede ventrogluteale (raccomandata) o dorsogluteale.

Avvertenze e precauzioni

Rischio di resistenza a seguito di interruzione del trattamento Per ridurre al minimo il rischio di sviluppo di resistenza virale è essenziale adottare un regime antiretrovirale alternativo, completamente soppressivo, non oltre un mese dall’ultima iniezione di Vocabria, quando viene somministrato mensilmente, e non oltre due mesi dopo l’ultima iniezione di Vocabria, quando viene somministrato ogni 2 mesi.
In caso di sospetto di fallimento virologico, deve essere tempestivamente adottato un regime alternativo.
Proprietà inerenti la lunga durata d'azione di Vocabria iniettabile Le concentrazioni residue di cabotegravir possono rimanere nella circolazione sistemica dei pazienti per periodi prolungati (fino a 12 mesi o più), pertanto, i medici devono tenere in considerazione le caratteristiche di rilascio prolungato di Vocabria iniettabile qualora il medicinale venga sospeso (vedere paragrafi 4.5, 4.6, 4.7 e 4.9).
Fattori basali associati al fallimento virologico Prima di iniziare il regime, si deve tenere conto del fatto che un’analisi multivariata ha indicato che una combinazione di almeno 2 dei seguenti fattori basali possa essere associata ad un aumento del rischio di fallimento virologico: mutazioni archiviate di resistenza a rilpivirina, sottotipo A6/A1 dell'HIV-1 o un BMI ≥30 kg/m².
I dati disponibili suggeriscono che il fallimento virologico si verifica più spesso quando questi pazienti sono trattati secondo il regime di dosaggio con somministrazione ogni 2 mesi rispetto al regime di dosaggio con somministrazione mensile.
Nei pazienti con un'anamnesi di trattamento incompleta o incerta, senza analisi di resistenza pre-trattamento, è necessaria cautela in presenza di un BMI ≥ 30 kg/m² o di sottotipo A6/A1 dell’HIV-1 (vedere paragrafo 5.1).
Reazioni di ipersensibilità Reazioni di ipersensibilità sono state riportate in associazione con inibitori dell’integrasi incluso cabotegravir.
Queste reazioni erano caratterizzate da eruzione cutanea, sintomi sistemici, e talvolta, disfunzioni d’organo, incluso danno epatico.
Vocabria e altri medicinali sospetti devono essere interrotti immediatamente, qualora si sviluppino segni o sintomi di ipersensibilità (che comprendono, a titolo esemplificativo, eruzione cutanea severa o eruzione cutanea accompagnata da febbre, malessere generale, stanchezza, dolori muscolari o articolari, vescicole, lesioni orali, congiuntivite, edema facciale, epatite, eosinofilia o angioedema).
Deve essere monitorato lo stato clinico, comprese le aminotransferasi epatiche, e deve essere intrapresa una terapia appropriata (vedere paragrafo 4.2, “Proprietà inerenti la lunga durata d'azione di Vocabria iniettabile”, paragrafo 4.8 e paragrafo 5.1).
Epatotossicità Epatotossicità è stata segnalata in un numero limitato di pazienti trattati con Vocabria con o senza malattia epatica preesistente nota (vedere paragrafo 4.8).
La somministrazione di una terapia di induzione orale con cabotegravir è stata utilizzata negli studi clinici per determinare se i pazienti possano essere a rischio di una reazione di epatotossicità.
Si raccomanda il monitoraggio dei parametri biochimici epatici e il trattamento con Vocabria deve essere interrotto in caso di sospetta epatotossicità (vedere “Proprietà inerenti la lunga durata d’azione di Vocabria iniettabile”).
Co-infezione da HBV/HCV I pazienti con co-infezione da virus dell’epatite B sono stati esclusi dagli studi con Vocabria.
Non è raccomandato iniziare il trattamento con Vocabria nei pazienti con co-infezione da virus dell’epatite B.
I medici devono fare riferimento alle attuali linee guida di trattamento per la gestione dell'infezione da HIV nei pazienti con infezione concomitante da virus dell'epatite B.
Sono disponibili dati limitati nei pazienti con co-infezione da virus dell’epatite C.
Il monitoraggio della funzione epatica è raccomandato nei pazienti con infezione concomitante da virus dell’epatite C.
Interazioni con altri medicinali Occorre prestare attenzione nel prescrivere Vocabria iniettabile con medicinali che possono ridurne l'esposizione (vedere paragrafo 4.5).
La co-somministrazione di Vocabria iniettabile con rifabutina non è raccomandata (vedere paragrafo 4.5).
Sindrome da riattivazione immunitaria Nei pazienti affetti da HIV con deficienza immunitaria severa al momento dell’istituzione della terapia antiretrovirale di associazione (combination antiretroviral therapy - CART), può insorgere una reazione infiammatoria a patogeni opportunisti asintomatici o residuali che può causare condizioni cliniche gravi o il peggioramento dei sintomi.
Solitamente, tali reazioni sono state osservate entro le primissime settimane o mesi dall’inizio della CART.
Esempi indicativi sono la retinite da citomegalovirus, le infezioni micobatteriche generalizzate e/o focali e la polmonite da Pneumocystis jirovecii.
Qualsiasi sintomo infiammatorio deve essere valutato e, se necessario, deve essere instaurato un trattamento adeguato.
Sono stati anche segnalati disturbi autoimmuni (come il morbo di Graves e l’epatite autoimmune) in un contesto di riattivazione immunitaria; tuttavia, il tempo di insorgenza segnalato è più variabile e tali eventi possono verificarsi molti mesi dopo l’inizio del trattamento.
Infezioni opportunistiche I pazienti devono essere avvisati che Vocabria o qualsiasi altra terapia antiretrovirale non guarisce l’infezione da HIV e che essi possono ancora sviluppare infezioni opportunistiche e altre complicanze dell’infezione da HIV.
Pertanto, i pazienti devono rimanere sotto stretta osservazione clinica da parte dei medici esperti nel trattamento di tali patologie associate all’HIV.

Interazioni

Vocabria iniettabile in associazione con rilpivirina iniettabile, è indicato per il trattamento dell'HIV-1, pertanto, è necessario consultare il riassunto delle caratteristiche del prodotto di rilpivirina iniettabile per le interazioni associate.
Effetto di altri medicinali sulla farmacocinetica di cabotegravir Cabotegravir è metabolizzato principalmente dall’enzima uridina difosfato glucuronosil transferasi (UGT) 1A1 e in misura minore da UGT1A9.
Si prevede che i medicinali che sono potenti induttori di UGT1A1 o UGT1A9 riducano le concentrazioni plasmatiche di cabotegravir, con conseguente mancanza di efficacia (vedere paragrafo 4.3 e Tabella 6 di seguito).
Nei lenti metabolizzatori di UGT1A1, che esprimono una inibizione clinica massima di UGT1A1, l'AUC, la Cmax e la Ctau medie di cabotegravir orale sono aumentate fino a 1,5 volte.
L'impatto di un inibitore UGT1A1 può essere leggermente più marcato, tuttavia, considerando i margini di sicurezza di cabotegravir, questo aumento non dovrebbe essere clinicamente rilevante.
Non sono pertanto raccomandati aggiustamenti del dosaggio per Vocabria in presenza di inibitori dell'UGT1A1 (ad esempio, atazanavir, erlotinib, sorafenib).
Cabotegravir è un substrato della glicoproteina-P (P-gp) e della breast cancer resistance protein (BCRP), tuttavia, a causa della sua elevata permeabilità, non è prevista alcuna alterazione nell'assorbimento quando co-somministrato con inibitori di P-gp o BCRP.
Effetto di cabotegravir sulla farmacocinetica di altri medicinali In vivo, cabotegravir non ha avuto un effetto su midazolam, un substrato del citocromo P450 (CYP) 3A4.
In vitro, cabotegravir non ha indotto CYP1A2, CYP2B6, o CYP3A4.
In vitro cabotegravir ha inibito i trasportatori degli anioni organici (OAT)1 (IC50=0,81 mcM) e OAT3 (IC50=0,41 mcM).
Pertanto, si consiglia cautela nella co-somministrazione con medicinali substrati di OAT1/3 con scarso indice terapeutico (ad esempio metotrexato).
Le iniezioni di Vocabria e rilpivirina sono da utilizzarsi come un regime completo per il trattamento dell'infezione da HIV-1 e non devono essere somministrate con altri medicinali antiretrovirali per il trattamento dell'HIV.
Le seguenti informazioni relative alle interazioni farmacologiche con altri medicinali antiretrovirali sono fornite nel caso in cui le iniezioni di Vocabria e rilpivirina vengano interrotte e sia necessario avviare una terapia antivirale alternativa (vedere paragrafo 4.4).
Sulla base del profilo di interazione farmacologica in vitro e clinico, non ci si aspetta che cabotegravir alteri le concentrazioni di altri farmaci antiretrovirali, compresi gli inibitori della proteasi, gli inibitori nucleosidici della trascrittasi inversa, gli inibitori non nucleosidici della trascrittasi inversa, gli inibitori dell'integrasi, gli inibitori dell’entrata o ibalizumab.
Non sono stati effettuati studi di interazione farmacologica con cabotegravir iniettabile.
I dati di interazione farmacologica forniti nella Tabella 6 sono stati ottenuti da studi con cabotegravir orale (aumento indicato come “↑”, diminuzione come “↓”, nessun cambiamento come “↔”, area sotto la curva della concentrazione verso tempo come “AUC”, concentrazione massima osservata come “Cmax”, concentrazione alla fine dell’intervallo di dose come “Cτ”).
Tabella 6 Interazioni farmacologiche
Medicinali per aree terapeutiche InterazioneVariazione della media geometrica (%) Raccomandazioni relative alla cosomministrazione
Medicinali antivirali contro l’HIV-1
Inibitore non nucleosidico della trascrittasi inversa: Etravirina Cabotegravir ↔ Etravirina non ha modificato in modo significativo la concentrazione plasmatica di cabotegravir.
Nessun aggiustamento della dose di Vocabria è necessario quando si iniziano le iniezioni dopo l’uso di etravirina.
AUC ↑ 1%
Cmax ↑ 4%
Cτ ↔ 0%
Inibitore non nucleosidico della trascrittasi inversa: Rilpivirina Cabotegravir ↔ Rilpivirina non ha modificato in modo significativo la concentrazione plasmatica di cabotegravir.
Nessun aggiustamento della dose di Vocabria iniettabile è necessario quando cosomministrato con rilpivirina.
AUC ↑ 12%
Cmax ↑ 5%
Cτ ↑ 14%
Rilpivirina ↔
AUC ↓ 1%
Cmax ↓ 4%
Cτ ↓ 8%
Anticonvulsivanti
Carbamazepina Oxcarbazepina Fenitoina Fenobarbital Cabotegravir ↓ Induttori metabolici possono ridurre in modo significativo la concentrazione plasmatica di cabotegravir.
La co-somministrazione è controindicata (vedere paragrafo 4.3).
Antimicobatterici
Rifampicina Cabotegravir ↓ Rifampicina ha significativamente diminuito la concentrazione plasmatica di cabotegravir, che probabilmente comporta una perdita di effetto terapeutico.
Non sono state stabilite raccomandazioni sul dosaggio per la cosomministrazione di Vocabria con rifampicina e la co-somministrazione di Vocabria con rifampicina è controindicata (vedere paragrafo 4.3).
AUC ↓ 59%
Cmax ↓ 6%
Rifapentina Cabotegravir ↓ Rifapentina può diminuire significativamente le concentrazioni plasmatiche di cabotegravir.
La co-somministrazione è controindicata (vedere paragrafo 4.3).
Rifabutina Cabotegravir ↓ Rifabutina può diminuire significativamente le concentrazioni plasmatiche di cabotegravir.
La co-somministrazione deve essere evitata.
AUC ↓ 21%
Cmax ↓ 17%
Cτ ↓ 8%
Contraccettivi orali
Etinil estradiolo (EE) e Levonorgestrel (LNG) EE ↔ Cabotegravir non ha modificato significativamente le concentrazioni plasmatiche di etinil estradiolo e levonorgestrel in misura clinicamente rilevante.
Nessun aggiustamento della dose dei contraccettivi orali è necessario quando co-somministrati con Vocabria.
AUC ↑ 2%
Cmax ↓ 8%
Cτ ↔ 0%
LNG ↔
AUC ↑ 12%
Cmax ↑ 5%
Cτ ↑ 7%

Effetti indesiderati

Riassunto del profilo di sicurezza Le reazioni avverse (AR) segnalate più frequentemente dagli studi sul dosaggio mensile sono state reazioni nel sito di iniezione (fino all’84%), cefalea (fino al 12%) e piressia4(10%).
Le AR segnalate più frequentemente dallo studio ATLAS-2M, al dosaggio ogni 2 mesi, sono state reazioni nel sito di iniezione (76%), cefalea (7%) e piressia4 (7%).
Tabella delle reazioni avverse Le AR identificate per cabotegravir o rilpivirina sono elencate nella Tabella 7 della classificazione per sistemi e organi e per frequenza.
Le frequenze sono definite come molto comune (≥ 1/10), comune (da ≥ 1/100 a < 1/10), non comune (da ≥1/1.000 a <1/100), raro (da ≥1/10.000 a <1/1.000), molto raro (<1/10.000).
Tabella 7 Sintesi in forma tabellare delle reazioni avverse1
Classificazione per sistemi e organi (System Organ Class -SOC) secondo MedDRA Categoria di frequenza AR per il regime Vocabria + rilpivirina
Disturbi del sistema immunitario Non comune Ipersensibilità *
Disturbi psichiatrici Comune Depressione, Ansia, Sogni anormali, Insonnia
Non comune Tentato suicidio; idea suicida (in particolare nei pazienti con anamnesi preesistente di malattie psichiatriche)
Patologie del sistema nervoso Molto comune Cefalea
Comune Capogiro
Non comune Sonnolenza, Reazioni vasovagali (in risposta alle iniezioni)
Patologie gastrointestinali Comune Nausea, Vomito, Dolore addominale², Flatulenza, Diarrea
Patologie epatobiliari Non comune Epatotossicità
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Comune Eruzione cutanea³
Non comune Orticaria*, Angioedema*
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Comune Mialgia
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Molto comune Reazioni nel sito di iniezione (dolore e fastidio, noduli e indurimento) Piressia4
Comune Reazioni nel sito di iniezione (tumefazione, eritema, prurito, lividura, calore, ematoma), Stanchezza, Astenia, Malessere
Non comune Reazioni nel sito di iniezione (cellulite, ascesso, anestesia, emorragia, alterazione del colore)
Esami diagnostici Comune Peso aumentato
Non comune Transaminasi aumentate, Bilirubina ematica aumentata
¹ La frequenza delle AR identificate si basa su tutti i casi segnalati di eventi e non si limita a quelli considerati dall'investigatore come almeno possibilmente correlati.
² Il dolore addominale include il seguente gruppo di termini stabilito da MedDRA: dolore addominale, dolore addominale superiore.
³ Eruzione cutanea include il seguente gruppo di termini stabilito da MedDRA: eruzione cutanea, eruzione cutanea eritematosa, eruzione cutanea generalizzata, eruzione cutanea maculare, eruzione cutanea maculo-papulare, eruzione cutanea morbilliforme, eruzione cutanea papulare, eruzione cutanea pruriginosa.
4 Piressia include il seguente gruppo di termini stabilito da MedDRA: sensazione di caldo, temperatura corporea aumentata.
La maggior parte degli eventi di piressia sono stati segnalati entro una settimana dalle iniezioni.
* Fare riferimento al paragrafo 4.4.
Il profilo di sicurezza complessivo alla settimana 96 e alla settimana 124 nello studio FLAIR è stato coerente con quello osservato alla settimana 48, senza che siano state identificate nuove segnalazioni relative al profilo di sicurezza.
Nella fase di estensione dello studio FLAIR, iniziando la somministrazione di Vocabria e rilpivirina direttamente con la fase iniettiva, non sono stati identificati nuovi segnali relativi al profilo di sicurezza legati all'omissione della fase di induzione orale (vedere sezione 5.1).
Descrizione delle reazioni avverse selezionate Reazioni locali nel sito di iniezione (injection site reactions - ISR) Fino all’1% dei soggetti ha interrotto il trattamento con Vocabria più rilpivirina a causa delle ISR.
Con il dosaggio mensile, fino all’84% dei soggetti ha riportato reazioni nel sito di iniezione; su 30393 iniezioni, sono state segnalate 6815 ISR.
Con il dosaggio ogni 2 mesi, il 76% dei pazienti ha riportato reazioni nel sito di iniezione; su 8470 iniezioni, sono state segnalate 2507 ISR.
La severità delle reazioni è stata generalmente lieve (Grado 1, 70% - 75% dei soggetti) o moderata (Grado 2, 27% - 36% dei soggetti).
Il 3 - 4% dei soggetti ha manifestato ISR severe (Grado 3).
La durata mediana di tutti gli eventi ISR è stata di 3 giorni.
La percentuale di soggetti che hanno riportato ISR si è ridotta nel tempo.
Aumento del peso Alla settimana 48, negli studi FLAIR e ATLAS, i soggetti trattati con Vocabria più rilpivirina hanno presentato un aumento mediano di peso di 1,5 kg; i soggetti del gruppo che continuavano il regime antiretrovirale in corso (CAR) presentavano un aumento mediano di peso pari a 1,0 kg (nell’analisi aggregata).
Nei singoli studi FLAIR e ATLAS, gli aumenti mediani di peso nei bracci Vocabria più rilpivirina sono stati rispettivamente di 1,3 kg e 1,8 kg, a fronte di 1,5 kg e 0,3 kg nei bracci CAR.
Alla settimana 48, nello studio ATLAS-2M l’aumento mediano di peso in entrambi i bracci di Vocabria più rilpivirina, con somministrazione mensile e 2 volte al mese, è stato di 1,0 kg.
Variazioni dei parametri chimici di laboratorio Piccoli aumenti non progressivi della bilirubina totale (senza ittero clinico) sono stati osservati con il trattamento con Vocabria più rilpivirina.
Queste alterazioni non sono considerate clinicamente rilevanti in quanto probabilmente riflettono la competizione tra cabotegravir e bilirubina non coniugata per una comune via di eliminazione (UGT1A1).
Durante gli studi clinici, sono stati osservati livelli elevati di transaminasi (AST/ALT) nei soggetti trattati con Vocabria più rilpivirina.
Questi aumenti sono stati principalmente attribuiti ad epatiti virali acute.
Alcuni soggetti in terapia orale hanno presentato un innalzamento delle transaminasi attribuito a sospetta epatotossicità correlata al farmaco; tali alterazioni si sono dimostrate reversibili con l’interruzione del trattamento (vedere paragrafo 4.4).
Durante gli studi clinici con Vocabria più rilpivirina sono stati osservati livelli elevati di lipasi; aumenti delle lipasi di grado 3 e 4 si sono verificati con una maggiore incidenza con Vocabria più rilpivirina rispetto alla CAR.
Questi aumenti sono stati generalmente asintomatici e non hanno portato alla sospensione di Vocabria più rilpivirina.
Un caso di pancreatite ad esito fatale con lipasi di grado 4 e presenza di fattori confondenti (compresa un’anamnesi di pancreatite) è stato riportato nello studio ATLAS-2M, per il quale non può essere escluso il nesso di causalità col regime iniettabile.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’allegato V.

Gravidanza e allattamento

Gravidanza I dati relativi all’uso di cabotegravir in donne in gravidanza sono in numero limitato.
L'effetto di Vocabria sulla gravidanza umana è sconosciuto.
Cabotegravir non è risultato teratogeno quando studiato in femmine gravide di ratto e coniglio, ma esposizioni superiori alla dose terapeutica hanno mostrato tossicità riproduttiva negli animali (vedere paragrafo 5.3).
La rilevanza per la gravidanza umana non è nota.
Vocabria iniettabile non è raccomandato durante la gravidanza a meno che il beneficio atteso giustifichi il potenziale rischio per il feto.
Cabotegravir è stato rilevato nella circolazione sistemica fino a 12 mesi o più dopo un'iniezione (vedere paragrafo 4.4).
Allattamento Sulla base dei dati negli animali, si prevede che cabotegravir venga secreto nel latte umano, anche se ciò non è stato confermato negli esseri umani.
Cabotegravir può essere presente nel latte umano fino a 12 mesi o più dopo l'ultima iniezione di cabotegravir.
Si raccomanda alle donne affette da HIV di non allattare al seno al fine di evitare la trasmissione dell’HIV.
Fertilità Non vi sono dati sugli effetti di cabotegravir sulla fertilità umana maschile o femminile.
Gli studi sugli animali non indicano effetti di cabotegravir sulla fertilità maschile o femminile (vedere paragrafo 5.3).

Conservazione

Flaconcino non aperto Questo medicinale non richiede nessuna particolare modalità di conservazione.
Non congelare.
Sospensione in siringa Per la modalità di conservazione dopo la prima apertura del flaconcino vedere paragrafo 6.3.

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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.