VILDAGLIPTIN MET TE 50+1000MG
24,50 €
Prezzo indicativo
Data ultimo aggiornamento: 05/05/2023
Vildagliptin e Metformina Teva è indicato, in aggiunta alla dieta e all’esercizio fisico, per migliorare il controllo glicemico nei pazienti adulti con diabete mellito di tipo 2: - in pazienti che non sono adeguatamente controllati con la sola metformina cloridrato; - in pazienti che sono già in terapia con un’associazione di vildagliptin e metformina cloridrato, somministrate in compresse separate; - in associazione con altri medicinali per il trattamento del diabete, compresa l’insulina, quando questi medicinali non forniscono un controllo glicemico adeguato (per i dati disponibili sulle diverse associazioni vedere i paragrafi 4.4, 4.5 e 5.1).
Vildagliptin e Metformina Teva 50 mg/850 mg compresse rivestite con film Ciascuna compressa rivestita con film contiene 50 mg di vildagliptin e 850 mg di metformina cloridrato (corrispondenti a 660 mg di metformina). Vildagliptin e Metformina Teva 50 mg/1000 mg compresse rivestite con film Ciascuna compressa rivestita con film contiene 50 mg di vildagliptin e 1000 mg di metformina cloridrato (corrispondenti a 780 mg di metformina). Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
- - Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
- Qualsiasi tipo di acidosi metabolica acuta (come acidosi lattica, chetoacidosi diabetica).
- Pre-coma diabetico.
- Insufficienza renale severa (GFR < 30 mL/min) (vedere paragrafo 4.4).
- Condizioni acute potenzialmente in grado di alterare la funzione renale, come: • disidratazione • infezione grave, • shock, • somministrazione intravascolare di agenti di contrasto iodati (vedere paragrafo 4.4).
- Patologie acute o croniche che possono causare ipossia tissutale, come: • insufficienza cardiaca o respiratoria, • recente infarto del miocardio, • shock.
- Compromissione della funzionalità epatica (vedere paragrafi 4.2, 4.4 e 4.8).
- Intossicazione alcolica acuta, alcolismo.
- Allattamento al seno (vedere paragrafo 4.6). Posologia
- Posologia Adulti con normale funzione renale (GFR ≥ 90 mL/min) La dose di terapia anti-iperglicemica con Vildagliptin e Metformina Teva deve essere individualizzata sulla base dell’attuale regime terapeutico del paziente, dell’efficacia e della tollerabilità senza superare la dose massima giornaliera raccomandata di 100 mg di vildagliptin.
Vildagliptin e Metformina Teva può essere iniziato o con la compressa da 50 mg/850 mg o con la compressa da 50 mg/1000 mg due volte al giorno, una compressa al mattino e l’altra alla sera.
- Per pazienti non adeguatamente controllati alla dose massima tollerata di metformina in monoterapia: la dose iniziale di Vildagliptin e Metformina Teva deve fornire 50 mg di vildagliptin due volte al giorno (100 mg di dose totale giornaliera) più la dose di metformina già in uso.
- Per pazienti che passano da una co-somministrazione di vildagliptin e metformina in compresse separate: Vildagliptin e Metformina Teva deve essere iniziato con la dose di vildagliptin e metformina già in uso.
- Per pazienti non adeguatamente controllati con la duplice associazione con metformina e una sulfonilurea: le dosi di Vildagliptin e Metformina Teva devono fornire 50 mg di vildagliptin due volte al giorno (100 mg di dose totale giornaliera) e una dose di metformina simile alla dose già in uso.
Quando Vildagliptin e Metformina Teva è utilizzato in associazione con una sulfonilurea, per ridurre il rischio di ipoglicemia può essere presa in considerazione una dose di sulfonilurea più bassa.
- Per pazienti non adeguatamente controllati con la duplice terapia di associazione con insulina e la dose massima tollerata di metformina: la dose di Vildagliptin e Metformina Teva deve fornire 50 mg di vildagliptin due volte al giorno (100 mg di dose totale giornaliera) e una dose di metformina simile alla dose già in uso.
La sicurezza e l’efficacia di vildagliptin e metformina come terapia triplice orale in associazione con un tiazolidinedione non sono stati stabiliti.
Popolazioni speciali Anziani (≥ 65 anni) Poiché la metformina viene escreta per via renale ed i pazienti anziani hanno la tendenza a presentare una riduzione della funzione renale (Glomerular Filtration Rate, GFR), si deve sottoporre a controllo regolare la funzione renale dei pazienti anziani che assumono Vildagliptin e Metformina Teva (vedere paragrafi 4.4 e 5.2).
Compromissione renale La GFR deve essere valutata prima di iniziare il trattamento con medicinali contenenti metformina e, successivamente, almeno una volta all’anno.
Nei pazienti con aumentato rischio di ulteriore progressione della compromissione renale e negli anziani, la funzione renale deve essere valutata con maggior frequenza, ad es.
ogni 3-6 mesi.
La dose massima giornaliera di metformina deve essere preferibilmente suddivisa in 2-3 dosi giornaliere.
I fattori che possono aumentare il rischio di acidosi lattica (vedere paragrafo 4.4) devono essere riesaminati prima di prendere in considerazione l’inizio del trattamento con metformina in pazienti con GFR < 60 mL/min.
Qualora non fosse disponibile un dosaggio adeguato di Vildagliptin e Metformina Teva, i singoli monocomponenti devono essere utilizzati al posto dell’associazione a dose fissa.
Compromissione della funzionalità epatica Vildagliptin e Metformina Teva non deve essere usato in pazienti con compromissione della funzionalità epatica, compresi i pazienti che prima del trattamento hanno valori di alanina aminotransferasi (ALT) o aspartato aminotransferasi (AST) > 3 volte il limite superiore della norma (ULN) (vedere paragrafi 4.3, 4.4 e 4.8).GFR mL/min Metformina Vildagliptin 60-89 La massima dose giornaliera è 3.000 mg.
Una riduzione della dose può essere presa in considerazione a fronte del peggioramento della funzione renale.Nessun aggiustamento di dose. 45-59 La massima dose giornaliera è 2.000 mg.
La dose iniziale non deve superare metà della dose massima.La dose massima giornaliera totale è 50 mg. 30-44 La massima dose giornaliera è 1.000 mg.
La dose iniziale non deve superare metà della dose massima.<30 La metformina è controindicata.
Popolazione pediatrica L’uso di Vildagliptin e Metformina Teva non è raccomandato nei bambini e negli adolescenti (< 18 anni).
La sicurezza e l’efficacia di vildagliptin/metformina cloridrato nei bambini e negli adolescenti (< 18 anni) non sono state stabilite.
Non ci sono dati disponibili.
Modo di somministrazione Uso orale.
Assumere Vildagliptin e Metformina Teva con il cibo, oppure immediatamente dopo il pasto, può ridurre i sintomi gastrointestinali associati con la metformina (vedere anche paragrafo 5.2). Avvertenze e precauzioni
- Generali Vildagliptin e Metformina Teva non è un sostituto dell’insulina nei pazienti insulino-dipendenti e non deve essere usato in pazienti con diabete di tipo 1.
Acidosi lattica L’acidosi lattica, una complicanza metabolica molto rara ma grave, insorge con maggior frequenza a causa del peggioramento acuto della funzione renale o di malattia cardiorespiratoria o sepsi.
L’accumulo di metformina si manifesta con il peggioramento acuto della funzionalità renale e aumenta il rischio di acidosi lattica.
In caso di disidratazione (diarrea o vomito severi, febbre o ridotta assunzione di liquidi), la somministrazione di metformina deve essere interrotta temporaneamente e si deve raccomandare al paziente di rivolgersi a un operatore sanitario.
Deve essere prestata cautela nell’iniziare il trattamento con medicinali che possano compromettere in modo acuto la funzione renale (come antipertensivi, diuretici e FANS) in pazienti trattati con metformina.
Altri fattori di rischio di acidosi lattica sono l’eccessivo consumo di alcol, la compromissione epatica, il diabete scarsamente controllato, la chetosi, il digiuno prolungato e qualsiasi altra condizione associata ad ipossia, nonché l’uso in concomitanza di medicinali che possono causare acidosi lattica (vedere paragrafi 4.3 e 4.5).
I pazienti e/o le persone che li assistono devono essere informati in merito al rischio di acidosi lattica.
L’acidosi lattica è caratterizzata da dispnea acidotica, dolore addominale, crampi muscolari, astenia e ipotermia seguiti da coma.
In presenza di sintomi sospetti, il paziente deve interrompere l’assunzione di metformina e richiedere immediata assistenza medica.
I risultati di laboratorio di valore diagnostico sono pH ematico ridotto (< 7,35), aumentati livelli di lattato plasmatico (> 5 mmol/l) e aumentato gap anionico e rapporto lattato/piruvato.
Somministrazione di agenti di contrasto iodati La somministrazione intravascolare di agenti di contrasto iodati può portare a nefropatia indotta da mezzo di contrasto.
Questo causa l’accumulo di metformina e aumenta il rischio di acidosi lattica.
La somministrazione di metformina deve essere interrotta prima o nel momento in cui viene effettuata l’indagine di imaging e non deve essere ripresa finché non siano trascorse almeno 48 ore dall’esame, a condizione che la funzione renale sia stata rivalutata e riscontrata stabile (vedere paragrafi 4.2 e 4.5.) Funzione renale La GFR deve essere valutata prima di iniziare il trattamento e, successivamente, a intervalli regolari (vedere paragrafo 4.2).
La metformina è controindicata in pazienti con GFR < 30 mL/min e deve essere interrotta temporaneamente in presenza di condizioni patologiche che alterano la funzione renale (vedere paragrafo 4.3).
I medicinali concomitanti che possono influenzare la funzione renale, provocare una significativa variazione emodinamica o inibire il trasporto renale e aumentare l’esposizione sistemica alla metformina, devono essere utilizzati con cautela (vedere paragrafo 4.5).
Compromissione della funzionalità epatica I pazienti con compromissione della funzionalità epatica, compresi i pazienti con ALT o AST > 3x ULN prima del trattamento, non devono essere trattati con Vildagliptin e Metformina Teva (vedere paragrafi 4.2, 4.4 e 4.8).
Controllo degli enzimi epatici Con vildagliptin sono stati riportati rari casi di disfunzione epatica (compresa epatite).
In questi casi i pazienti sono stati generalmente asintomatici, senza conseguenze cliniche e gli esami di funzionalità epatica sono ritornati nella norma dopo la sospensione del trattamento.
Prima di iniziare il trattamento con Vildagliptin e Metformina Teva si devono effettuare esami di funzionalità epatica per conoscere il valore basale del paziente.
Durante il trattamento con Vildagliptin e Metformina Teva la funzionalità epatica deve essere controllata ogni tre mesi durante il primo anno di trattamento e in seguito periodicamente.
I pazienti che sviluppano un aumento dei livelli delle transaminasi devono essere controllati con una seconda valutazione della funzionalità epatica per confermare i risultati e devono essere poi seguiti con frequenti test di funzionalità epatica fino a quando la(le) anomalia(e) ritorna(no) a valori normali.
Se l’aumento dei livelli di AST o ALT persiste a 3 volte il limite superiore della norma o oltre, si raccomanda di sospendere la terapia con Vildagliptin e Metformina Teva.
I pazienti che sviluppano ittero o altri segni che suggeriscono disfunzione epatica devono sospendere il trattamento con Vildagliptin e Metformina Teva.
Dopo la sospensione del trattamento con Vildagliptin e Metformina Teva e la normalizzazione dei parametri della funzionalità epatica, il trattamento con Vildagliptin e Metformina Teva non deve essere ripreso.
Patologie della cute In studi non clinici di tossicologia, con vildagliptin sono state riportate lesioni della pelle, incluse vescicole ed ulcerazioni, alle estremità delle scimmie (vedere paragrafo 5.3).
Benché negli studi clinici non sia stato osservato un aumento dell’incidenza di lesioni della cute, l’esperienza in pazienti con complicanze diabetiche della cute è limitata.
Inoltre, ci sono state segnalazioni post- marketing di lesioni cutanee bollose ed esfoliative.
In conformità alla cura routinaria del paziente diabetico, si raccomanda pertanto il monitoraggio di eventuali patologie della cute, come vescicole e ulcerazioni.
Pancreatite acuta L’uso di vildagliptin è stato associato al rischio di sviluppo di pancreatite acuta.
I pazienti devono essere informati del sintomo caratteristico della pancreatite acuta.
Nel caso si sospetti pancreatite, vildagliptin deve essere sospeso; se la pancreatite acuta è confermata, vildagliptin non deve essere ripreso.
Deve essere prestata cautela in pazienti con una storia di pancreatite acuta.
Ipoglicemia È noto che le sulfoniluree causano ipoglicemia.
I pazienti che ricevono vildagliptin in associazione con una sulfonilurea possono essere a rischio di ipoglicemia.
Quindi, per ridurre il rischio di ipoglicemia, può essere presa in considerazione una dose più bassa di sulfonilurea.
Interventi chirurgici La metformina deve essere interrotta al momento di un intervento chirurgico in anestesia generale, spinale o epidurale.
La terapia può essere ripresa non prima delle 48 ore successive all’intervento chirurgico o al riavvio della nutrizione orale, sempre che la funzionalità renale sia stata rivalutata e riscontrata stabile. Interazioni
- Non sono stati condotti studi formali di interazione per l’associazione a dose fissa di vildagliptin/metformina cloridrato.
Quanto segue riflette le informazioni disponibili sulle singole sostanze attive.
Vildagliptin Vildagliptin ha un basso potenziale di interazione quando associato ad altri medicinali.
Poiché vildagliptin non è un substrato dell’enzima citocromo P (CYP) 450 e non inibisce o induce gli enzimi CYP 450, non è probabile l’interazione con sostanze attive che sono substrati, inibitori o induttori di questi enzimi.
I risultati degli studi clinici effettuati con gli antidiabetici orali pioglitazone, metformina e gliburide in associazione con vildagliptin non hanno evidenziato interazioni farmacocinetiche clinicamente rilevanti nella popolazione di riferimento.
Studi di interazione tra farmaci effettuati con digossina (substrato della p-glicoproteina) e warfarin (substrato del CYP2C9) in soggetti sani non hanno evidenziato interazioni farmacocinetiche clinicamente rilevanti in seguito a somministrazione contemporanea con vildagliptin.
Sono stati effettuati studi di interazione tra farmaci con amlodipina, ramipril, valsartan e simvastatina in soggetti sani.
In questi studi non sono state osservate interazioni farmacocinetiche clinicamente rilevanti in seguito a somministrazione contemporanea con vildagliptin.
Questa evidenza non è stata tuttavia confermata nella popolazione di riferimento.
Associazione con ACE-inibitori Vi può essere un rischio maggiore di angioedema in pazienti che assumono in concomitanza ACE- inibitori (vedere paragrafo 4.8).
Come per altri antidiabetici orali, l’effetto ipoglicemico di vildagliptin può essere ridotto da alcuni principi attivi, compresi tiazidi, corticosteroidi, medicinali per la tiroide e simpaticomimetici.
Metformina Uso concomitante non raccomandato Alcol L’intossicazione acuta da alcol è associata a un aumentato rischio di acidosi lattica, in particolare nei casi di digiuno, malnutrizione o compromissione epatica.
Agenti di contrasto iodati La somministrazione di metformina deve essere interrotta prima o nel momento in cui viene effettuata l’indagine di imaging e non deve essere ripresa finché non siano trascorse almeno 48 ore dall’esame, a condizione che la funzione renale sia stata rivalutata e riscontrata stabile (vedere paragrafi 4.2 e 4.4).
Associazioni che richiedono precauzioni per l’uso Alcuni medicinali possono influire negativamente sulla funzione renale, aumentando quindi il rischio di acidosi lattica, ad es.
FANS, compresi gli inibitori selettivi della ciclossigenasi (COX) II, gli ACE-inibitori, gli antagonisti del recettore dell’angiotensina II e i diuretici, in particolare i diuretici dell’ansa.
Quando questi medicinali vengono utilizzati in associazione alla metformina, si rende necessario un attento monitoraggio della funzione renale.
I glucocorticoidi, i beta-2-agonisti ed i diuretici possiedono attività iperglicemizzante intrinseca.
Il paziente ne deve essere informato e deve essere effettuato con maggiore frequenza il controllo del glucosio ematico, specialmente all’inizio del trattamento.
Se necessario, il dosaggio di Vildagliptin e Metformina Teva può essere regolato durante la terapia concomitante ed al momento della sua interruzione.
Gli inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina (ACE-inibitori) possono diminuire i livelli ematici di glucosio.
Se necessario, il dosaggio del farmaco ipoglicemizzante deve essere regolato durante la terapia con l’altro medicinale assunto in concomitanza ed al momento della sua interruzione.
L’uso concomitante di medicinali che interferiscono con i normali sistemi di trasporto tubulare renale coinvolti nell’eliminazione renale della metformina (ad es.
il trasportatore di cationi organici-2 [OCT2] / gli inibitori della proteina di estrusione multifarmaco e tossine [MATE] quali ranolazina, vandetanib, dolutegravir e cimetidina), possono aumentare l’esposizione sistemica alla metformina. Effetti indesiderati
- Riassunto del profilo di sicurezza In studi clinici randomizzati controllati verso placebo, i dati di sicurezza sono stati ottenuti da un totale di 6197 pazienti esposti a vildagliptin/metformina.
Di questi, 3698 pazienti hanno ricevuto vildagliptin/metformina e 2499 pazienti hanno ricevuto placebo/metformina.
Non sono stati condotti studi clinici a scopo terapeutico sull’associazione a dose fissa di vildagliptin/metformina cloridrato.
È stata tuttavia dimostrata la bioequivalenza del prodotto di associazione con vildagliptin e metformina somministrati contemporaneamente (vedere paragrafo 5.2).
La maggior parte delle reazioni avverse è stata di natura lieve e transitoria e non ha richiesto l’interruzione della terapia.
Non è stata rilevata alcuna associazione tra le reazioni avverse e l’età, l’etnia, la durata dell’esposizione o la dose giornaliera.
L’uso di vildagliptin è associato al rischio di sviluppo di pancreatite.
A seguito dell’uso di metformina è stata segnalata acidosi lattica, soprattutto nei pazienti con sottostante compromissione renale (vedere paragrafo 4.4).
Tabella delle reazioni avverse In studi clinici in doppio-cieco, le reazioni avverse segnalate in pazienti che hanno ricevuto vildagliptin sia come monoterapia che in terapie di associazione aggiuntiva (add-on), sono elencate di seguito secondo la classificazione per sistemi e organi e la frequenza assoluta.
La frequenza è definita come molto comune (≥1/10), comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1 000, <1/100), raro (≥1/10 000, <1/1 000), molto raro (<1/10 000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
All’interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravità.
Tabella 1 Reazioni avverse segnalate in pazienti che hanno ricevuto vildagliptin e metformina (come singoli componenti o come associazione a dose fissa) o in associazione con altri trattamenti antidiabetici, durante gli studi clinici e nell’uso successivo all’immissione in commercio
* Reazioni avverse segnalate in pazienti che hanno ricevuto metformina in monoterapia e che non sono state osservate in pazienti che hanno ricevuto l’associazione fissa di vildalgliptin+metformina.Classificazione per sistemi e organi - reazione avversa Frequenza Infezioni e infestazioni Infezione delle vie respiratorie superiori Comune Nasofaringite Comune Disturbi del metabolismo e della nutrizione Ipoglicemia Non comune Perdita dell’appetito Non comune Assorbimento della vitamina B12 diminuito e acidosi lattica Molto raro* Patologie del sistema nervoso Capogiro Comune Cefalea Comune Tremore Comune Gusto metallico Non comune Patologie gastrointestinali Vomito Comune Diarrea Comune Nausea Comune Malattia da reflusso gastroesofageo Comune Flatulenza Comune Stipsi Comune Dolore addominale incluso dolore addominale superiore Comune Pancreatite Non comune Patologie epatobiliari Epatite Non comune Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Iperidrosi Comune Prurito Comune Eruzione cutanea Comune Dermatite Comune Eritema Non comune Orticaria Non comune Lesioni cutanee esfoliative e bollose, incluso pemfigoide bolloso Non nota† Vasculite cutanea Non nota† Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Artralgia Comune Mialgia Non comune Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione Astenia Comune Stanchezza Non comune Brividi Non comune Edema periferico Non comune Esami diagnostici Prove di funzionalità epatica anormali Non comune
Per ulteriori informazioni si rimanda al riassunto delle caratteristiche del prodotto di metformina.
† Sulla base dell’esperienza successiva all’immissione in commercio.
Descrizione di reazioni avverse selezionate Vildagliptin Compromissione epatica Con vildagliptin sono stati riportati rari casi di disfunzione epatica (compresa epatite).
In questi casi i pazienti sono stati generalmente asintomatici, senza conseguenze cliniche e la funzionalità epatica è ritornata nella norma dopo la sospensione del trattamento.
Dai dati di studi controllati in monoterapia o in terapia di associazione aggiuntiva (add-on) della durata massima di 24 settimane, l’incidenza degli aumenti dei livelli di ALT o AST ≥ 3 volte il limite superiore della norma (classificato come presente in almeno 2 controlli consecutivi o alla visita finale durante il trattamento) è risultata rispettivamente dello 0,2%, 0,3% e 0,2% per vildagliptin 50 mg una volta al giorno, vildagliptin 50 mg due volte al giorno e tutti i farmaci di confronto.
Questi aumenti delle transaminasi sono stati generalmente asintomatici, di natura non progressiva e non associati a colestasi o ittero.
Angioedema Sono stati riportati rari casi di angioedema con vildagliptin, con un’incidenza simile al gruppo di controllo.
La maggioranza dei casi è stata riportata quando vildagliptin è stato somministrato in associazione a un ACE-inibitore.
La maggior parte degli eventi è stata di gravità moderata e si è risolta nel corso del trattamento con vildagliptin.
Ipoglicemia L’ipoglicemia è risultata non comune (0,4%) quando vildagliptin è stato utilizzato come monoterapia in studi comparativi controllati in monoterapia verso un confronto attivo o con placebo (0,2%).
Non sono stati segnalati casi di ipoglicemia severi o gravi.
Quando utilizzato in aggiunta a metformina, l’ipoglicemia si è manifestata nell’1% dei pazienti trattati con vildagliptin e nello 0,4% dei pazienti trattati con placebo.
Quando è stato aggiunto pioglitazione, l’ipoglicemia si è manifestata nello 0,6% dei pazienti trattati con vildagliptin e nell’1,9% dei pazienti trattati con placebo.
Quando è stata aggiunta sulfonilurea, l’ipoglicemia si è manifestata nell’1,2% dei pazienti trattati con vildagliptin e nello 0,6% dei pazienti trattati con placebo.
Quando sono stati aggiunti sulfonilurea e metformina, l’ipoglicemia si è manifestata nel 5,1% dei pazienti trattati con vildagliptin e nell’1,9% dei pazienti trattati con placebo.
Nei pazienti che hanno assunto vildagliptin in associazione con insulina, l’incidenza dell’ipoglicemia è risultata del 14% per vildagliptin e del 16% per il placebo.
Metformina Assorbimento della vitamina B12 diminuito Molto raramente è stata osservata una riduzione nell’assorbimento della vitamina B12 con riduzione dei livelli serici in pazienti trattati a lungo termine con metformina.
Se il paziente presenta anemia megaloblastica, si raccomanda di considerare tale eziologia.
Funzionalità epatica Sono stati riportati casi isolati di anomalie dei test di funzionalità epatica o epatite, che si sono risolti dopo sospensione della metformina.
Patologie gastrointestinali Le reazioni avverse gastrointestinali si verificano più frequentemente all’inizio della terapia e nella maggior parte dei casi si risolvono spontaneamente.
Per prevenirli si raccomanda di assumere la metformina in 2 dosi giornaliere, durante o dopo i pasti.
Anche un lento aumento della dose può migliorare la tollerabilità gastrointestinale.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato all’indirizzo www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse. Gravidanza e allattamento
- Gravidanza Non vi sono dati sufficienti sull’uso dell’associazione a dose fissa di vildagliptin/metformina cloridrato in donne in gravidanza.
Gli studi sugli animali con vildagliptin hanno mostrato una tossicità riproduttiva ad alte dosi.
Gli studi sugli animali con metformina non hanno mostrato una tossicità riproduttiva.
Gli studi con vildagliptin e metformina effettuati su animali non hanno evidenziato teratogenicità, ma effetti fetotossici a dosi tossiche per la madre (vedere paragrafo 5.3).
Il rischio potenziale per gli esseri umani non è noto.
Vildagliptin e Metformina Teva non deve essere usato durante la gravidanza.
Allattamento Gli studi su animali hanno mostrato che sia vildagliptin sia metformina sono escreti nel latte.
Non è noto se vildagliptin sia escreto nel latte materno, ma la metformina viene escreta in piccole quantità nel latte umano.
Vildagliptin e Metformina Teva non deve essere utilizzato durante l’allattamento, sia per il potenziale rischio di ipoglicemia nel neonato dovuto alla metformina, che per la mancanza di dati nell’essere umano con vildagliptin (vedere paragrafo 4.3).
Fertilità Non sono stati condotti studi sull’effetto dell’associazione a dose fissa di vildagliptin/metformina cloridrato sulla fertilità umana (vedere paragrafo 5.3). Conservazione
- Non conservare a temperatura superiore a 25°C.
Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dall’umidità.
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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.