TRAMADOLO PARACET KRKA 20CPR
9,50 €
Prezzo indicativo
Data ultimo aggiornamento: 24/03/2017
Tramadolo e Paracetamolo Krka è indicato per il trattamento sintomatico del dolore da moderato a severo. L’uso di Tramadolo e Paracetamolo Krka deve essere limitato a quei pazienti nei quali per il trattamento del dolore da moderato a severo è considerata necessaria l’utilizzazione della combinazione a base di tramadolo e paracetamolo. (vedere anche paragrafo 5.1).
Ogni compressa rivestita con film contiene 37,5 mg di tramadolo cloridrato equivalente a 32,94 mg di tramadolo e 325 mg di paracetamolo. Eccipiente con effetto noto: Ogni compressa rivestita con film contiene 1,25 mg di sodio. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
- Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Intossicazione acuta da alcool, farmaci ipnotici, analgesici ad azione centrale, oppioidi o sostanze psicotrope.
Tramadolo e Paracetamolo Krka non deve essere somministrato a pazienti in trattamento con inibitori delle monoaminossidasi o entro 2 settimane dalla loro sospensione (vedere paragrafo 4.5).
Danno epatico grave.
Epilessia non controllata dal trattamento (vedere paragrafo 4.4). Posologia
- Posologia. Adulti e adolescenti (12 anni e oltre): L’uso di Tramadolo e Paracetamolo Krka deve essere limitato a quei pazienti nei quali per il trattamento del dolore da moderato a grave è considerata necessaria l’utilizzazione della combinazione a base di tramadolo e paracetamolo.
Il dosaggio deve essere individualmente adattato all’intensità del dolore ed alla risposta del singolo paziente.
Generalmente, deve essere considerato il dosaggio efficace più basso per ottenere l’effetto analgesico.
Il dosaggio iniziale raccomandato di Tramadolo e Paracetamolo Krka è di 2 compresse.
Se necessario, potrà essere somministrato un dosaggio addizionale che non deve superare le 8 compresse al giorno (equivalenti a 300 mg di tramadolo cloridrato e 2600 mg di paracetamolo).
L’intervallo fra le somministrazioni non deve essere inferiore a 6 ore.
Tramadolo e Paracetamolo Krka, in nessun caso potrà essere somministrato per un periodo di tempo superiore a quello strettamente necessario (vedere anche paragrafo 4.4).
in considerazione della natura e della gravità della malattia, se sarà richiesto un trattamento ripetuto o a lungo termine con Tramadolo e Paracetamolo Krka, deve essere effettuato un monitoraggio attento e regolare (con periodi di sospensione del trattamento, quando possibile) in modo da valutare se è necessaria la continuazione della terapia.
Popolazione pediatrica: La sicurezza e l’efficacia di Tramadolo e Paracetamolo Krka non sono state valutate in bambini di età inferiore a 12 anni.
Quindi, il trattamento deve essere evitato in tale popolazione.
Pazienti anziani: Di solito non è necessario alcun adeguamento della dose nei pazienti fino a 75 anni, senza insufficienza renale o epatica clinicamente manifeste.
Nei pazienti anziani oltre i 75 anni, l’eliminazione può essere prolungata.
Pertanto, se necessario, l’intervallo di somministrazione dovrà essere adeguato sulla base delle necessità del paziente.
Insufficienza renale/dialisi: Nei pazienti con insufficienza renale, l’eliminazione del tramadolo è ritardata.
In tali pazienti deve essere attentamente considerato un prolungamento degli intervalli di somministrazione, sulla base delle necessità del paziente.
Insufficienza epatica: Nei pazienti con compromissione epatica, l’eliminazione del tramadolo è ritardata.
In tali pazienti deve essere attentamente considerato un prolungamento degli intervalli di somministrazione, sulla base delle necessità del paziente (vedere paragrafo 4.4).
A causa della presenza di paracetamolo, Tramadolo e Paracetamolo Krka non deve essere usato nei pazienti con grave compromissione epatica (vedere paragrafo 4.3).
Modo di somministrazione: Uso orale.
Le compresse devono essere deglutite intere, con una sufficiente quantità di liquidi.
Non devono essere frantumate o masticate. Avvertenze e precauzioni
- Avvertenze - Negli adulti e negli adolescenti dai 12 anni di età, non deve essere superato il dosaggio massimo pari a 8 compresse di Tramadolo e Paracetamolo Krka.
Al fine di evitare problemi di sovradosaggio accidentale, si deve consigliare al paziente di non superare il dosaggio raccomandato e di non utilizzare contemporaneamente altri farmaci contenenti paracetamolo (inclusi i prodotti da banco), o tramadolo cloridrato, senza il parere di un medico.
- In caso di danno renale grave (clearance della creatinina <10 ml/min), l’uso di Tramadolo e Paracetamolo Krka deve essere evitato.
- In pazienti con grave compromissione epatica, Tramadolo e Paracetamolo Krka non deve essere usato (vedere paragrafo 4.3).
Il rischio di un sovradosaggio di paracetamolo è maggiore in pazienti con epatopatia alcolica non cirrotica.
In caso di compromissione moderata, deve essere considerato attentamente il prolungamento dell’intervallo di somministrazione.
- Tramadolo e Paracetamolo Krka deve essere evitato in caso di grave compromissione respiratoria.
- Il tramadolo non è adatto per il trattamento sostitutivo in pazienti con dipendenza agli oppioidi.
Il tramadolo, sebbene sia un agonista degli oppioidi, non è in grado di bloccare la sintomatologia indotta dalla sospensione di morfina.
- Sono state osservate convulsioni in pazienti in trattamento con tramadolo soggetti a convulsioni o in trattamento con altri farmaci che abbassano la soglia convulsiva, in particolare inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina, antidepressivi triciclici, antipsicotici, analgesici ad azione centrale o anestetici locali.
Pazienti epilettici controllati farmacologicamente o pazienti soggetti a convulsioni, devono essere trattati con Tramadolo e Paracetamolo Krka solo se assolutamente necessario.
Sono state evidenziate convulsioni in pazienti in trattamento con tramadolo alle dosi previste.
Il rischio può aumentare se le dosi di tramadolo superano il limite massimo raccomandato di dose.
- L'uso concomitante di agonisti-antagonisti degli oppioidi (nalbufina, buprenorfina, pentazocina) non è raccomandato (vedere paragrafo 4.5).
Precauzioni d’impiego: L'uso concomitante di Tramadolo e Paracetamolo Krka e medicinali sedativi come benzodiazepine o medicinali correlati può causare sedazione, depressione respiratoria, coma e morte.
A causa di questi rischi, la prescrizione concomitante con questi medicinali sedativi dovrebbe essere riservata ai pazienti per i quali non sono possibili opzioni terapeutiche alternative.
Se viene presa la decisione di prescrivere Tramadolo e Paracetamolo Krka in concomitanza con medicinali sedativi, deve essere utilizzata la dose efficace più bassa e la durata del trattamento deve essere la più breve possibile.
I pazienti devono essere monitorati attentamente per i segni e i sintomi di depressione respiratoria e sedazione.
A tale riguardo, si raccomanda fortemente di informare i pazienti e le persone che si prendono cura di loro riguardo a questi sintomi (vedere paragrafo 4.5).
Possono svilupparsi tolleranza, dipendenza psichica e fisica, soprattutto a seguito di terapie a lungo termine.
La necessità clinica del trattamento analgesico deve essere rivalutato regolarmente (vedere paragrafo 4.2).
Nei pazienti con dipendenza da oppioidi e nei pazienti con un’anamnesi di abuso o di dipendenza da farmaci, il trattamento deve avvenire solo per un breve periodo e sotto supervisione medica.
Tramadolo e Paracetamolo Krka deve essere usato con cautela in pazienti con trauma cranico, in pazienti con tendenza agli attacchi convulsivi, con patologie delle vie biliari, in stato di shock, con alterazioni dello stato di coscienza per cause sconosciute, con disturbi del centro del respiro o della funzione respiratoria o con un aumento della pressione endocranica.
In alcuni pazienti il sovradosaggio di paracetamolo può causare tossicità epatica.
Anche a dosi terapeutiche e nel trattamento a breve termine possono verificarsi sintomi di reazioni da astinenza, simili a quelli che si verificano con la sospensione di oppioidi (vedere paragrafo 4.8).
Se un paziente non necessita più della terapia con oppioidi, può essere consigliabile ridurre gradualmente la dose onde prevenire i sintomi di astinenza.
In uno studio, a seguito della somministrazione di tramadolo durante un’anestesia generale con enfluorano e protossido d’azoto, è stato evidenziato un potenziamento del richiamo intra-operatorio.
Fino a quando non saranno disponibili ulteriori informazioni, deve essere evitato l’uso di tramadolo in corso di anestesia leggera.
Metabolismo del CYP2D6: Il tramadolo viene metabolizzato dall’enzima epatico CYP2D6.
Se un paziente mostra una carenza di questo enzima o ne è completamente privo, potrebbe non ottenere un adeguato effetto analgesico.
Le stime indicano che fino al 7% della popolazione caucasica potrebbe presentare questa carenza.
Tuttavia, se il paziente è un metabolizzatore ultra rapido, esiste il rischio di sviluppare effetti indesiderati di tossicità da oppioidi anche a dosaggi comunemente prescritti.
Sintomi generali di tossicità da oppioidi comprendono confusione, sonnolenza, respiro superficiale, pupille contratte, nausea, vomito, stipsi e mancanza di appetito.
Nei casi gravi, ciò può includere sintomi di depressione circolatoria e respiratoria, che possono mettere in pericolo la vita e molto raramente essere fatali.
Le stime sulla prevalenza di metabolizzatori ultra rapidi in diverse popolazioni sono riassunte di seguito: Popolazione Prevalenza% Africana/Etiope: 29%; Afroamericana: da 3,4% a 6,5%; Asiatica: da 1,2% a 2%; Caucasica: da 3,6% a 6,5%; Greca: 6,0%; Ungherese: 1,9%; Nordeuropea: da 1% a 2%.
Uso post-operatorio nei bambini: Nella letteratura pubblicata ci sono state segnalazioni relative al fatto che tramadolo somministrato in ambito post-operatorio nei bambini a seguito di tonsillectomia e/o adenoidectomia per apnea ostruttiva nel sonno, ha portato al verificarsi di eventi avversi rari ma pericolosi per la vita.
Occorre adottare estrema cautela quando tramadolo viene somministrato ai bambini per alleviare il dolore post-operatorio e deve essere accompagnata da un attento monitoraggio dei sintomi di tossicità da oppioidi, inclusa la depressione respiratoria.
Bambini con funzione respiratoria compromessa: L’uso di tramadolo non è raccomandato nei bambini in cui la funzione respiratoria potrebbe essere compromessa, tra cui patologie neuromuscolari, gravi patologie cardiache o respiratorie, infezioni delle vie respiratorie superiori o polmonari, traumi multipli o procedure chirurgiche complesse.
Questi fattori possono peggiorare i sintomi di tossicità da oppioidi.
Sodio: Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per dose, cioè essenzialmente “senza sodio”. Interazioni
- È controindicato l’uso concomitante di: - Inibitori non selettivi delle monoaminossidasi (MAO): Rischio di sindrome serotoninergica: diarrea, tachicardia, iperidrosi, tremori, stato confusionale, e persino coma.
- Inibitori selettivi delle monoaminossidasi A (MAO-A): Estrapolazione da inibitori non selettivi delle monoaminossidasi (MAO), rischio di sindrome serotoninergica: diarrea, tachicardia, iperidrosi, tremori, stato confusionale, e persino coma.
- Inibitori selettivi delle monoaminossidasi В (MAO-B): Sintomi da eccitazione centrale che evocano una sindrome serotoninergica: diarrea, tachicardia, iperidrosi, tremori, confusione, e persino coma.
In caso di recente terapia con inibitori delle monoaminossidasi (MAO), devono trascorrere 2 settimane prima del trattamento con tramadolo.
Deve essere evitato l’uso concomitante di: - Alcool: L’alcool aumenta l’effetto sedativo degli analgesici oppioidi.
L’effetto sul livello di attenzione può rendere pericolosa la guida di veicoli e l’uso di macchinari.
Bisogna evitare l’assunzione di bevande alcoliche e di medicinali contenenti alcool.
- Carbamazepina ed altri induttori enzimatici: Rischio di riduzione dell’efficacia e di una minor durata d’azione, dovuta a diminuzione delle concentrazioni plasmatiche di tramadolo.
- Agonisti-antagonisti oppioidi (buprenorfina, nalbufina, pentazocina): Riduzione dell’effetto analgesico dovuto al blocco competitivo dei recettori, con il rischio di insorgenza della sindrome da astinenza.
Usi concomitanti che devono essere tenuti in considerazione: - Il tramadolo può indurre convulsioni e aumentare il potenziale degli inibitori della ricaptazione della serotonina (SSRI), degli inibitori della ricaptazione della serotonina-noradrenalina (SNRI), degli antidepressivi triciclici, antipsicotici e altri medicinali che abbassano la soglia convulsiva (quali bupropione, mirtazapina, tetraidrocannabinolo), causando convulsioni.
- Il concomitante utilizzo terapeutico di tramadolo e farmaci serotoninergici quali gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRIs), inibitori della ricaptazione della serotonina-noradrenalina (SNRI), MAO inibitori (vedere paragrafo 4.3), antidepressivi triciclici e mirtazapina, può causare tossicità da serotonina.
- La sindrome da serotonina è verosimile quando si osserva uno dei seguenti sintomi: - Clono spontaneo; - Clono oculare o inducibile, con agitazione e diaforesi; - Tremore e iperriflessia; - Ipertonia e temperatura corporea >38°C e clono oculare o inducibile.
La sospensione dei farmaci serotoninergici comporta di solito un rapido miglioramento.
Il trattamento dipende dal tipo e dalla gravità dei sintomi.
- Altri derivati degli oppioidi (inclusi farmaci antitosse e trattamenti sostitutivi), benzodiazepine e barbiturici: aumento del rischio di depressione respiratoria che può essere fatale in caso di sovradosaggio.
- Altri farmaci depressivi del sistema nervoso centrale, quali i derivati degli oppioidi (inclusi farmaci antitosse e trattamenti sostitutivi), barbiturici, benzodiazepine, altri ansiolitici, ipnotici, antidepressivi sedativi, antistaminici sedativi, neurolettici, farmaci antiipertensivi ad azione centrale, talidomide e baclofene.
Questi principi attivi possono causare un aumento centrale della depressione.
L’effetto sul livello di attenzione può rendere pericolosa la guida di veicoli o l’uso di macchinari.
- L'uso concomitante di oppioidi con medicinali sedativi come benzodiazepine o medicinali correlati aumenta il rischio di sedazione, depressione respiratoria, coma e morte a causa dell'effetto depressivo additivo del SNC.
La dose e la durata dell'uso concomitante devono essere limitate (vedere paragrafo 4.4).
Si deve usare cautela durante il trattamento concomitante di Tramadolo e Paracetamolo Krka e derivati cumarinici (ad es.
warfarin) a seguito di segnalazioni relative ad un aumento, in alcuni pazienti, dei valori di INR, con significativo sanguinamento ed ecchimosi.
- Altri farmaci noti come inibitori del CYP3A4, quali ketoconazolo e eritromicina, possono inibire il metabolismo di tramadolo (N-demetilazione) e probabilmente anche il metabolismo del metabolita attivo O-demetilato.
La rilevanza clinica di tale interazione non è stata studiata.
- In un numero limitato di studi la somministrazione pre- o post-operatoria di ondansetron antiemetico antagonista del 5-HT3, ha aumentato la necessità di tramadolo nei pazienti con dolore post-operatorio. Effetti indesiderati
- Gli effetti indesiderati che possono verificarsi durante il trattamento con Tramadolo e Paracetamolo Krka sono classificati nei seguenti gruppi in ordine di frequenza: - Molto comune (≥1/10); - Comune (≥1/100, <1/10); - Non comune (≥1/1.000, <1/100); - Raro (≥1/10.000, <1/1.000); - Molto raro (<1/10.000); - Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
All’interno di ciascun gruppo di frequenza, gli effetti indesiderati vengono presentati in ordine decrescente di gravità.
Gli effetti indesiderati riportati più comunemente durante gli studi clinici effettuati con l’associazione tramadolo/paracetamolo sono stati nausea, vertigini e sonnolenza, osservati in più del 10% di pazienti.
La frequenza degli effetti indesiderati è elencati in base ai sistemi e organi:
*Riferiti durante la sorveglianza post-marketing.Molto comune Comune Non comune Raro Molto raro Non nota Disturbi del metabolismo e della nutrizione ipoglicemia Disturbi psichiatrici stato confusionale, alterazioni dell’umore (ansia, nervosismo, euforia), disturbi del sonno depressione, allucinazioni, incubi delirio, farmacodipendenza abuso* Patologie del sistema nervoso vertigini, sonnolenza cefalea, tremori contrazioni muscolari involontarie, parestesia, amnesia atassia, convulsioni, sincope, disturbi del linguaggio Patologie dell’occhio miosi, midriasi, visione offuscata Patologie dell’orecchio e del labirinto tinnito Patologie cardiache palpitazioni, tachicardia, aritmia Patologie vascolari ipertensione, vampate di calore Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche dispnea Patologie gastrointestinali nausea vomito, stipsi, secchezza delle fauci, diarrea, dolore addominale, dispepsia, flatulenza disfagia, melena Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo iperidrosi, prurito reazioni cutanee (per esempio eruzione, orticaria) Patologie renali e urinarie albuminuria, disturbi della minzione (disuria e ritenzione urinaria) Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione brividi, dolore toracico Esami diagnostici aumento delle transaminasi
Sebbene non osservati durante gli studi clinici, non si può escludere la comparsa dei seguenti effetti indesiderati noti relativi alla somministrazione di tramadolo o paracetamolo: Tramadolo: - Ipotensione posturale, bradicardia, collasso (tramadolo).
- La sorveglianza post-marketing di tramadolo ha rivelato rare alterazioni dell’effetto del warfarin, tra cui innalzamento dei tempi di protrombina.
- Casi rari: reazioni allergiche con sintomatologia respiratoria (per esempio dispnea, broncospasmo, sibilo, edema angioneurotico) e anafilassi.
- Casi rari: alterazione dell’appetito, debolezza muscolare e depressione respiratoria.
- Dopo somministrazione di tramadolo, potrebbero comparire effetti collaterali di tipo psichico, che, per intensità e natura, variano a seconda dei soggetti (in relazione alla personalità e alla durata della terapia).
Questi effetti comprendono alterazioni dell’umore (generalmente euforia, occasionalmente disforia), modifica dell’attività (generalmente soppressione, occasionalmente aumento) e modifica delle capacità cognitive e sensoriali (per es., del comportamento decisionale, disturbi della percezione).
È stato osservato un peggioramento dell’asma anche se non è stata dimostrata una relazione causale.
- Possono comparire i seguenti sintomi da astinenza, simili a quelli che si verificano con l’interruzione della somministrazione di oppiodi: agitazione, ansia, nervosismo, insonnia, ipercinesia, tremore e sintomi gastrointestinali.
Altri sintomi osservati molto raramente, in quei casi in cui tramadolo cloridrato è stato interrotto bruscamente, includono: attacchi di panico, grave ansia, allucinazioni, parestesia, tinnito e insolita sintomatologia a livello del Sistema Nervoso Centrale.
Paracetamolo: - Gli effetti avversi di paracetamolo sono rari, ma possono comparire sintomi da ipersensibilità incluso eruzione cutanea.
Sono stati segnalati casi di discrasia ematica, incluse trombocitopenia ed agranulocitosi, ma non necessariamente correlati al paracetamolo.
- Sono stati osservati numerosi casi che suggeriscono che il paracetamolo possa determinare ipoprotrombinemia quando somministrato contemporaneamente a farmaci warfarino simili.
In altri studi il tempo di protrombinemia non si è modificato.
- Sono stati osservati casi molto rari di gravi reazioni cutanee.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette: La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse. Gravidanza e allattamento
- Gravidanza: Poiché Tramadolo e Paracetamolo Krka è un’associazione fissa di principi attivi che includono il tramadolo, non deve essere usato durante la gravidanza.
Dati riguardanti il paracetamolo: Una grande quantità di dati sulle donne in gravidanza non indicano né tossicità malformativa, nè fetale/ neonatale.
Gli studi epidemiologici sullo sviluppo neurologico nei bambini esposti al paracetamolo in utero mostrano risultati non conclusivi.
Dati riguardanti il tramadolo: Il tramadolo non deve essere usato in gravidanza in quanto non sono disponibili evidenze adeguate per stabilirne la sicurezza nelle donne in gravidanza.
Il tramadolo somministrato prima o durante il parto non influenza la contrattilità uterina.
Nei neonati può modificare la frequenza respiratoria in maniera, generalmente, non clinicamente rilevante.
Il trattamento a lungo termine durante la gravidanza, può portare, nel neonato, dopo la nascita, e come conseguenza dell’assuefazione, a sintomi da astinenza.
Allattamento: Poiché Tramadolo e Paracetamolo Krka è un’associazione fissa di principi attivi che includono il tramadolo, non deve essere assunto più di una volta durante l’allattamento o in alternativa l'allattamento deve essere interrotto durante il trattamento con tramadolo.
Dati riguardanti il paracetamolo: Il paracetamolo viene escreto nel latte materno ma non in quantità clinicamente rilevanti.
I dati pubblicati disponibili relativi al paracetamolo, non portano a controindicare l’allattamento al seno in donne che utilizzano medicinali contenenti paracetamolo, come unico principio attivo.
Dati riguardanti il tramadolo: Circa lo 0,1% della dose di tramadolo somministrata alla madre viene escreta nel latte materno.
Nell’immediato post-partum, una dose orale materna giornaliera fino a 400 mg corrisponde ad un quantitativo medio di tramadolo ingerita dal neonato allattatto al seno pari al 3% della dose materna aggiustata secondo il peso.
Per questo motivo, il tramadolo non deve essere utilizzato durante l’allattamento; in alternativa, l’allattamento deve essere interrotto durante il trattamento con tramadolo.
Generalmente, l’interruzione dell'allattamento al seno non è necessaria dopo la somministrazione di una singola dose di tramadolo.
Fertilità: La sorveglianza post-marketing non suggerisce un effetto di tramadolo sulla fertilità.
Studi sugli animali non hanno mostrato un effetto del tramadolo sulla fertilità.
Non sono stati condotti studi sulla fertilità con l’associazione di tramadolo e paracetamolo. Conservazione
- Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
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La fonte dei dati utilizzati e pubblicati è Banche Dati Farmadati Italia. Farmadati Italia garantisce il massimo impegno affinché la Banca dati e gli Aggiornamenti relativi a farmaci, parafarmaci, prodotti omeopatici e principi attivi siano precisi, puntuali e costantemente aggiornati. Questo materiale è fornito solo a scopo didattico e non è inteso per consulenza medica, diagnosi o trattamento e non deve in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o ad un consulto medico. Farmadati Italia e SilhouetteDonna.it non si assumono responsabilità sull’utilizzo dei dati. E’ doveroso contattare il proprio medico e/o uno specialista per la prescrizione e assunzione di farmaci. L’ultimo aggiornamento dei dati e la messa online del database da parte di Silhouette Donna è stato effettuato in data 16/11/2024.
Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.