TOOKAD EV 1FL 366MG
14.028,39 €
Prezzo indicativo
Data ultimo aggiornamento: 21/08/2020
TOOKAD è indicato in monoterapia per pazienti adulti affetti da adenocarcinoma della prostata unilaterale, a basso rischio e non trattato precedentemente, con un’aspettativa di vita ≥ 10 anni e: - stadio clinico T1c o T2a; - punteggio Gleason ≤ 6, sulla base di tecniche bioptiche ad alta risoluzione; - PSA ≤ 10 ng/mL; - 3 prelievi bioptici positivi per tumore con una lunghezza massima del tumore pari a 5 mm in uno qualsiasi dei prelievi o 1-2 prelievi positivi per tumore con interessamento tumorale ≥ 50% in uno qualsiasi dei prelievi o una densità del PSA (PSA density) ≥ 0,15 ng/mL/cm³.
TOOKAD 183 mg polvere per soluzione iniettabile: Ogni flaconcino contiene 183 mg di padeliporfina (come sale dipotassico). TOOKAD 366 mg polvere per soluzione iniettabile: Ogni flaconcino contiene 366 mg di padeliporfina (come sale dipotassico). 1 mL di soluzione ricostituita contiene 9,15 mg di padeliporfina. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
- Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; Eventuali interventi prostatici precedenti in cui lo sfintere uretrale interno potrebbe esser stato danneggiato, tra cui la resezione transuretrale della prostata (TURP) per ipertrofia prostatica benigna; Trattamento precedente o in corso per cancro della prostata; Pazienti cui è stata diagnosticata colestasi; Peggioramento in corso di malattia infiammatoria intestinale al livello del retto (vedere paragrafo 4.4); Qualsiasi condizione medica che preclude la somministrazione di un anestetico generale o di procedure invasive.
Posologia
- TOOKAD è limitato esclusivamente all’uso ospedaliero.
Deve essere utilizzato esclusivamente da personale qualificato per la procedura della terapia fotodinamica vascolare mirata (Vascular-Targeted Photodynamic therapy - VTP).
Posologia La posologia raccomandata di TOOKAD è una dose singola di 3,66 mg/kg di padeliporfina.
TOOKAD viene somministrato come parte della terapia VTP focale.
La procedura VTP viene eseguita in anestesia totale previa preparazione rettale.
A discrezione del medico, può essere prescritta una profilassi a base di antibiotici e di alfabloccanti.Un ulteriore trattamento dello stesso lobo o un trattamento sequenziale del lobo controlaterale della prostata non sono raccomandati (vedere paragrafo 4.4).
Popolazioni speciali Compromissione epatica Non vi sono dati disponibili relativi a pazienti con compromissione epatica.
Nei pazienti con compromissione epatica si presume che l’esposizione a padeliporfina sia aumentata e/o prolungata.
Non può essere fatta alcuna raccomandazione riguardante la posologia.
TOOKAD deve essere usato con prudenza nei pazienti con grave compromissione epatica.
TOOKAD è controindicato nei pazienti cui è stata diagnosticata colestasi (vedere paragrafo 4.3).
Compromissione renale Vi è una minima escrezione renale di TOOKAD, pertanto non è necessario alcun aggiustamento della dose nei pazienti con compromissione renale.
Questo medicinale contiene potassio.
Questo deve essere tenuto in considerazione (vedere paragrafo 4.4).
Anziani Non è necessario alcun aggiustamento specifico della dose per questa popolazione (vedere paragrafo 5.2).
Popolazione pediatrica Non esiste alcuna indicazione per un uso specifico di TOOKAD nella popolazione pediatrica per il trattamento del cancro prostatico localizzato a basso rischio.
Modo di somministrazione TOOKAD è per uso endovenoso.
Per le istruzioni sulla ricostituzione di TOOKAD prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.6.
Illuminazione per la fotoattivazione di TOOKAD La soluzione viene somministrata mediante iniezione endovenosa nell’arco di 10 minuti.
Poi la prostata viene immediatamente illuminata per 22 minuti e 15 secondi da un fascio di luce laser a 753 nm emesso tramite fibre ottiche interstiziali provenienti da un dispositivo laser a una potenza di 150 mW/cm di fibra, in grado di erogare un’energia pari a 200 J/cm.
All’inizio della procedura è necessario effettuare una pianificazione del posizionamento della fibra ottica utilizzando il software guida del trattamento.
Durante la procedura, il numero e la lunghezza delle fibre ottiche vengono selezionate a seconda della forma e della dimensione della prostata e le fibre ottiche vengono posizionate nella ghiandola prostatica tramite accesso transperineale sotto guida ecografica per ottenere un LDI (Light Density Index) ≥ 1 nel tessuto bersaglio.
Il trattamento non deve essere avviato in pazienti in cui non si può ottenere un LDI ≥ 1 (vedere paragrafo 5.1). Avvertenze e precauzioni
- Localizzazione del tumore Prima di iniziare il trattamento, è necessario localizzare esattamente il tumore e confermarne la forma unilaterale mediante tecniche bioptiche ad alta risoluzione basate sulla migliore prassi esistente, quali le tecniche di RM multiparametrica o procedure bioptiche basate su modello.
Negli studi clinici il trattamento simultaneo di entrambi i lobi della prostata è stato associato a un risultato inferiore e pertanto non deve essere eseguito.
I pazienti che avevano ottenuto uno scarso risultato sono stati sottoposti a un ulteriore trattamento del lobo omolaterale o a un trattamento sequenziale del lobo controlaterale al fine di determinare l’efficacia e la sicurezza di una seconda procedura VTP- TOOKAD.
Follow-up post terapia VTP - TOOKAD Vi sono dati bioptici limitati oltre i 2 anni successivi al trattamento con TOOKAD, pertanto non è stata determinata l’efficacia a lungo termine.
È stato riscontrato residuo tumorale sulla biopsia di follow-up del lobo trattato a 12 e a 24 mesi, solitamente esterno alla massa trattata, ma talvolta nella zona interessata dalla necrosi.
Vi sono dati limitati riguardanti i risultati a lungo termine e le potenziali conseguenze di cicatrizzazione locale post -TOOKAD in caso di progressione della malattia.
Attualmente è stato dimostrato che la terapia VTP - TOOKAD rinvia la necessità di una terapia radicale e la tossicità associata.
Su una percentuale di pazienti sarà necessario un follow-up più lungo per determinare se la terapia VTP - TOOKAD sia curativa.
In seguito alla terapia VTP - TOOKAD, i pazienti devono essere sottoposti a esplorazione rettale digitale (DRE) e deve essere monitorato il PSA sierico, includendo una valutazione della dinamica del PSA (tempo di raddoppio del PSA e velocità del PSA).
I valori del PSA devono essere controllati ogni 3 mesi per i primi 2 anni terapia dopo la VTP e successivamente ogni 6 mesi per valutare la dinamica del PSA (tempo di raddoppio del PSA (DT), velocità del PSA).
L’esplorazione rettale digitale (DRE) è raccomandata almeno una volta l’anno e, se motivato dal punto di vista clinico, con maggiore frequenza.
La biopsia di routine è raccomandata a 2-4 anni e a 7 anni terapia dopo la VTP, con ulteriori biopsie in base alla valutazione clinica/del PSA.
È possibile utilizzare RM multiparametrica al fine di migliorare il processo decisionale ma non, allo stato attuale, per sostituire la biopsia.
In presenza di biopsie positive, è necessario raccomandare ai pazienti con risultati che superano la soglia per malattia a basso rischio (ovvero punteggio Gleason > 6, prelievi bioptici positivi > 3 o lunghezza del tumore in uno qualsiasi dei prelievi bioptici > 5 mm) di sottoporsi a un altro trattamento ovvero una terapia radicale.
Terapia radicale dopo procedura VTP La sicurezza e l’efficacia di una terapia radicale successiva (chirurgica o radioterapica) sono incerte.
Sono disponibili informazioni limitate sulla sicurezza e sull’efficacia di una prostatectomia radicale in seguito a terapia VTP - TOOKAD.
In una limitata serie chirurgica, sono stati segnalati casi di tumori T3, margini positivi e impotenza.
Nei 24 mesi dello studio registrativo europeo di fase III, nessun paziente è stato sottoposto a radioterapia radicale dopo terapia - VTP - TOOKAD.Fotosensibilità Sussiste il rischio di fotosensibilità oculare e cutanea dopo VTP - TOOKAD in caso di esposizione alla luce.
È importante che tutti i pazienti seguano le precauzioni riguardanti la luce riportate di seguito per 48 ore post procedura al fine di ridurre il rischio di danni alla pelle e agli occhi.
I pazienti devono evitare l’esposizione alla luce diretta del sole (incluso attraverso le finestre) e tutte le sorgenti di luce intensa, all’interno e all’esterno.
Ciò comprende lettini solari, monitor luminosi di computer e lampade per esami medici quali oftalmoscopi, otoscopi e apparecchiatura per endoscopia, nelle 48 ore successive alla procedura VTP.
Le creme solari non proteggono dalla luce nella banda dell’infrarosso vicino e, pertanto, non forniscono una protezione adeguata.
Se il paziente riferisce un fastidio alla pelle o agli occhi durante la degenza, è necessario ridurre l’intensità dell’illuminazione e prestare particolare attenzione nel proteggerlo dalla luce naturale e artificiale.
Prime 12 ore successive alla procedura VTP Il paziente deve indossare occhiali protettivi e deve essere tenuto sotto osservazione medica per almeno 6 ore in una stanza con luci soffuse.
A discrezione del medico, il paziente potrebbe essere dimesso nella serata dello stesso giorno.
Il paziente deve restare in un ambiente con luce soffusa evitando qualsiasi esposizione diretta della pelle e degli occhi alla luce del giorno.
Il paziente può usare soltanto lampadine a incandescenza di potenza non superiore a 60 watt o equivalenti (ossia 6 watt per le lampade a LED, 12 watt per le lampade fluorescenti a basso consumo energetico).
Il paziente può guardare la televisione da una distanza di 2 metri e, dalle 6 ore in poi, può usare dispositivi elettronici quali smartphone, tablet e computer.
Se il paziente dovesse recarsi all’aperto durante il giorno, deve indossare indumenti protettivi e occhiali ad alta protezione per riparare pelle e occhi.
12-48 ore dopo la procedura VTP Il paziente può recarsi all’aperto durante il giorno ma solo in luoghi ombreggiati o quando il cielo è coperto.
Deve indossare indumenti scuri e prestare attenzione all’esposizione di mani e viso al sole.
Il paziente potrà ritornare alle attività normali e tollerare la luce solare diretta a partire da 48 ore dopo la procedura.
Negli studi clinici, nessun paziente affetto da dermatite da fotosensibilità, condizioni della cute quali porfiria o con anamnesi di sensibilità alla luce solare ha ricevuto TOOKAD.
Comunque, la breve durata di azione di TOOKAD fa sì che il rischio previsto di una maggiore fototossicità sia basso purché questi pazienti rispettino rigorosamente le precauzioni contro l’esposizione alla luce.
Potrebbe verificarsi un ulteriore rischio di fotosensibilità oculare nei pazienti che sono stati sottoposti a terapia intraoculare anti-VEGF.
I pazienti che sono stati sottoposti in precedenza a terapia anti-VEGF devono prestare particolare attenzione a proteggere gli occhi dalla luce per 48 ore dopo l’iniezione di TOOKAD.
Non è raccomandato l’uso concomitante di inibitori sistemici del VEGF con TOOKAD.
Vedere paragrafo 4.5 per le interazioni con medicinali fotosensibilizzanti.
Disfunzione erettile Può manifestarsi disfunzione erettile sebbene venga evitata la prostatectomia radicale.
Un certo grado di disfunzione erettile può presentarsi subito dopo la procedura e può durare per più di 6 mesi (vedere paragrafo 4.8).
Necrosi extraprostatica Può manifestarsi necrosi extraprostatica nel grasso periprostatico non associata a sintomi clinici.
Si è verificata necrosi extraprostatica eccessiva a seguito di un’errata taratura del laser o del posizionamento delle fibre ottiche (vedere paragrafo 4.8).
Di conseguenza, vi è un potenziale rischio di danni alle strutture adiacenti, quali la vescica e/o il retto, e di sviluppo di una fistola esterna o retto-uretrale.
Si è verificato un caso di fistola urinaria a causa dell’errato posizionamento della fibra.
È necessario tarare accuratamente l’apparecchiatura e utilizzare il software guida del trattamento al fine di ridurre il rischio di necrosi extraprostatica clinicamente significativa.
Ritenzione urinaria/stenosi uretrale I pazienti con anamnesi di stenosi uretrale o con difficoltà di deflusso dell’urina possono presentare un rischio maggiore di flusso scarso e ritenzione urinaria dopo procedura VTP - TOOKAD.
La ritenzione urinaria presentatasi immediatamente dopo la procedura è stata attribuita a edema prostatico transitorio e in genere si è reso necessario solo un ulteriore cateterismo per un breve periodo.
Lo scarso deflusso dell’urina a causa della stenosi uretrale si è sviluppato alcuni mesi dopo la procedura.
In alcuni casi, la localizzazione bulbare ha suggerito che la stenosi fosse causata dal cateterismo urinario.
In altri casi, la stenosi uretrale può essere stata un effetto tardivo di necrosi indotta dal trattamento VTP - TOOKAD.
Vi è un potenziale rischio di aumento della stenosi dopo procedura VTP - TOOKAD nei pazienti con stenosi pregressa, sebbene siano stati esclusi dagli studi clinici (vedere paragrafo 4.8).
Incontinenza urinaria Il rischio di danni allo sfintere può essere ridotto al minimo mediante un’attenta pianificazione del posizionamento della fibra con l’ausilio del software guida del trattamento.
È stata osservata incontinenza urinaria severa a lungo termine in un paziente che era stato sottoposto in precedenza a una prostatectomia transuretrale (transurethral prostatectomy - TURP).
Non si è ritenuto che questo evento fosse correlato a una procedura scorretta bensì al danno pregresso causato allo sfintere uretrale interno dalla TURP.
La procedura VTP con TOOKAD è controindicata nei pazienti che sono stati sottoposti a eventuali interventi prostatici precedenti per cui lo sfintere uretrale interno potrebbe esser stato danneggiato, tra cui la resezione transuretrale della prostata (TURP) per ipertrofia prostatica benigna (vedere paragrafo 4.3).
Malattia infiammatoria intestinale Il trattamento VTP - TOOKAD deve essere somministrata esclusivamente dopo un’attenta valutazione clinica a pazienti con anamnesi di malattia infiammatoria intestinale a livello rettale attiva o con qualsiasi condizione che possa far aumentare il rischio di formazione di fistole retto-uretrali (vedere paragrafo 4.3).
Uso in pazienti con coagulazione anormale I pazienti con coagulazione anormale possono sviluppare eccessivo sanguinamento dovuto all’inserimento degli aghi necessari per posizionare le fibre ottiche.
Questo può inoltre causare formazione di lividi, ematuria e/o dolore locale.
Non si ritiene che un ritardo della coagulazione riduca l’efficacia del trattamento VTP - TOOKAD; tuttavia, è raccomandata l’interruzione dell’assunzione di prodotti medicinali che incidono sulla coagulazione durante il periodo precedente e immediatamente successivo alla procedura VTP (vedere paragrafo 4.5).
Uso in pazienti con una dieta a basso contenuto di potassio Questo medicinale contiene potassio e in generale la dose (3,66 mg/kg) ne contiene meno di 1 mmol (39 mg), ovvero il medicinale è sostanzialmente “privo di potassio”.
Tuttavia, tale valore sarà superato nei pazienti di peso superiore a 115 kg.
Ciò deve essere tenuto in considerazione nei pazienti con funzione renale ridotta o nei pazienti con una dieta a basso contenuto di potassio, per i quali un aumento del potassio sierico sarebbe considerato dannoso (vedere paragrafo 4.2). Interazioni
- Trasportatori OATP1B1 e OATP1B3 Secondo studi in vitro, è improbabile che TOOKAD a concentrazioni terapeutiche inibisca gli enzimi del citocromo P450, ma potrebbe inibire i trasportatori OATP1B1 e OATP1B3 (vedere paragrafo 5.2).
L’entità dell’interazione non è stata esaminata da un punto di vista clinico, ma non può essere escluso un aumento transitorio nella concentrazione plasmatica di substrati di OATP1B1 e OATP1B3somministrati in concomitanza.
I substrati di OATP1B1 e OATP1B3 (repaglinide, atorvastatina, pitavastatina, pravastatina, rosuvastatina, simvastatina, bosentan, gliburide), per i quali sono state osservate reazioni avverse gravi concentrazione-dipendenti, non devono essere assunti il giorno dell’infusione di TOOKAD e per almeno 24 ore dalla sua somministrazione.
La co-somministrazione deve essere eseguita con cautela e si raccomanda un attento monitoraggio.
Fotosensibilizzatori I medicinali con potenziali effetti fotosensibilizzanti (quali tetracicline, sulfonamidi, chinoloni, fenotiazine, agenti ipoglicemizzanti della classe delle sulfaniluree, diuretici tiazidici, griseofulvina o amiodarone) devono essere sospesi almeno 10 giorni prima della procedura con TOOKAD e per almeno 3 giorni dopo oppure devono essere sostituti da altri trattamenti privi di proprietà fotosensibilizzanti.
Nel caso non fosse possibile sospendere un medicinale fotosensibilizzante (quale amiodarone), il paziente dovrà essere informato del possibile aumento di sensibilità alla luce solare e della possibile necessità di proteggersi dall’esposizione diretta alla luce per un periodo più lungo (vedere paragrafo 4.2).
Anticoagulanti e antiaggreganti I medicinali anticoagulanti e quelli che riducono l’aggregazione piastrinica (per es., acido acetilsalicilico) devono essere sospesi almeno 10 giorni prima della procedura con TOOKAD.
I medicinali che impediscono o riducono l’aggregazione piastrinica non devono essere somministrati per almeno 3 giorni dopo la procedura. Effetti indesiderati
- Riassunto del profilo di sicurezza Le reazioni avverse segnalate con maggiore frequenza negli studi clinici di fase II e III sono state patologie urinarie e dell’apparato riproduttivo: disuria (25,1%), disfunzione erettile (21,1%), ematuria (19,6%), dolore/ematoma perineale (15,3%), ritenzione urinaria (13,3%), urgenza della minzione (9,0%), pollachiuria (7,3%), infezione delle vie urinarie (5,5%), incontinenza (5,3%) e mancanza di eiaculazione (5,0%).
Inoltre, sono stati osservati eventi avversi aspecifici legati probabilmente all’anestesia generale: amnesia totale transitoria, bradicardia, aritmia sinusale, fibrillazione atriale, ipotensione, broncospasmo, infiammazione faringea, congestione delle vie respiratorie, nausea, vomito, stipsi, piressia, ipotensione procedurale.
Sono stati anche riportati alcuni casi di epatotossicità (1,5%), quali innalzamento delle transaminasi.
Sono stati tutti di intensità lieve.
Tabella delle reazioni avverse Le reazioni avverse segnalate sono elencate di seguito nella tabella 1 secondo la classificazione per sistemi e organi e la relativa frequenza.
All’interno di ciascun gruppo di frequenza, le reazioni avverse sono elencate in ordine decrescente di gravità.
Le frequenze sono definite come: molto comune (≥ 1/10); comune (≥ 1/100, < 1/10); non comune (≥ 1/1 000, < 1/100).
Tabella 1: Riassunto delle reazioni avverse considerate correlate a TOOKAD e/o al dispositivo di studio e/o alla procedura di studio nell’analisi combinata dei dati di sicurezza (N=398)
I termini seguenti rappresentano un gruppo di reazioni avverse che descrive una condizione medica e non un singolo evento.Classificazione per sistemi e organi Frequenza Reazione avversa Infezioni ed infestazioni Comune Infezione del tratto genitourinario¹ Non comune Ascesso della prostata Disturbi psichiatrici Non comune Libido diminuita Disturbo affettivo Encopresi Patologie del sistema nervoso Non comune Cefalea Capogiro Sciatica Disturbo sensoriale Formicolio Patologie dell’occhio Non comune Irritazione oculare Fotofobia Patologie vascolari Comune Ematoma Ipertensione Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Non comune Dispnea da esercizio fisico Patologie gastrointestinali Comune Emorroidi Fastidio anorettale² Dolore addominale Emorragia rettale³ Non comune Fastidio addominale Feci anormali Diarrea Patologie epatobiliari Comune Epatotossicità4 Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Comune Ecchimosi Non comune Eruzione cutanea Eritema Cute secca Prurito Depigmentazione cutanea Reazione cutanea Patologie del sistema muscolare e del tessuto connettivo Comune Dolore dorsale5 Non comune Dolore inguinale Emorragia muscolare Emartrosi Dolore muscoloscheletrico Dolore agli arti Patologie renali e urinarie Molto comune Ritenzione urinaria Ematuria Disuria6 Disturbi della minzione7 Comune Stenosi uretrale Incontinenza urinaria8 Non comune Emorragia ureterale Emorragia uretrale Patologie delle vie urinarie Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella Molto comune Dolore perineale9 Disfunzione sessuale maschile10 Comune Prostatite Dolore genitale11 Dolore prostatico12 Ematospermia Non comune Emorragia genitale Tumefazione del pene13 Emorragia della prostata Edema del testicolo Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione Comune Stanchezza Non comune Astenia Dolore in sede di catetere Guasto del dispositivo laser Lividura in sede di infusione Nodulo Dolore Eritema in sede di applicazione Esami diagnostici Comune Coagulazione anormale14 Non comune Latticodeidrogenasi ematica aumentata Trigliceridi ematici aumentati Gamma-glutamiltransferasi aumentata Colesterolo ematico aumentato Creatinfosfochinasi ematica aumentata Potassio ematico diminuito Lipoproteine a bassa densità aumentate Conta dei neutrofili aumentata PSA aumentato Peso diminuito Conta dei leucociti aumentata Traumatismi, intossicazioni e complicazioni da procedura Comune Lesione perineale15 Non comune Procedura chirurgica ripetuta Contusione Perdita post-procedurale di urine Dolore procedurale Secrezione post-procedurale Caduta
¹ Infezione del tratto genitourinario (infezione delle vie urinarie, orchite, epididimite, cistite).
² Fastidio anorettale (proctalgia, tenesmo rettale).
³ Emorragia rettale (emorragia anale).
4 Epatotossicità (alanina aminotransferasi aumentata, aspartato aminotransferasi aumentata).
5 Dolore dorsale (protrusione del disco intervertebrale).
6 Disuria (dolore vescicale, spasmo vescicale, vescica ipertonica, spasmo uretrale, dolore alle vie urinarie).
7 Disturbi della minzione (urgenza della minzione, pollachiuria, nicturia, flusso urinario diminuito, sforzo urinario).
8 Incontinenza urinaria (incontinenza da urgenza allo stimolo, incontinenza, incontinenza urinaria da stress).
9 Dolore perineale (dolore pelvico).
10 Disfunzione sessuale maschile (disfunzione erettile, mancanza di eiaculazione, dispareunia, disturbo dell’eiaculazione, ipospermia, eiaculazione dolorosa, eiaculazione retrograda, disfunzione sessuale, volume del liquido seminale diminuito).
11 Dolore genitale (dolore al pene, dolore del testicolo, dolore dello scroto, orchite non infettiva, infiammazione del funicolo spermatico, contusione genitale).
12 Dolore prostatico (prostatismo, disturbi della prostata, fibrosi della prostata).
13 Tumefazione del pene (balanopostite).
14 Coagulazione anormale (D-dimero della fibrina aumentato, aPTT prolungato, INR aumentato).
15 Lesione perineale (ematoma post-procedurale, necrosi, ematoma perineale, ematoma pelvico).
Descrizione di reazioni avverse selezionate Disfunzione erettile Nello studio europeo di fase III, 60 (30,5%) dei pazienti nel braccio di trattamento VTP - TOOKAD hanno manifestato disfunzione erettile e 16 (8,1%) hanno manifestato mancanza di eiaculazione.
53 (26,9%) pazienti hanno manifestato disfunzione erettile per un periodo superiore a 6 mesi, tra cui 34 (17,3%) pazienti la cui disfunzione erettile non è stata risolta alla fine dello studio.
Quando l’analisi è stata limitata ai pazienti sottoposti a terapia VTP unilaterale, 33 (16,8%) pazienti hanno manifestato disfunzione erettile per un periodo superiore a 6 mesi, tra cui 17 (8,6%) pazienti la cui disfunzione erettile non è stata risolta alla fine dello studio.
Ritenzione urinaria Nello studio europeo di fase III, 30 (15,2%) pazienti hanno manifestato ritenzione urinaria.
Il tempo mediano di comparsa di ritenzione urinaria è stato di 3 giorni (1-417).
La durata mediana è stata di 10 giorni (1-344).
Infezioni genitourinarie Le infezioni più comuni sono orchite, epididimite e infezioni delle vie urinarie tra cui cistite.
Nello studio europeo di fase III, 20 (10,2%) pazienti nel braccio di trattamento VTP - TOOKAD hanno manifestato infezione genitourinaria.
In 5 (2,5%) pazienti, l’infezione è stata considerata grave.
Il tempo mediano di comparsa di infezioni genitourinarie è stato di 22,5 giorni (4-360).
La durata mediana è stata di 21 giorni (4-197).
Incontinenza urinaria Nello studio europeo di fase III, 25 (12,7%) pazienti hanno manifestato incontinenza urinaria (comprese incontinenza, incontinenza urinaria da stress e incontinenza da urgenza allo stimolo).
Il tempo mediano di comparsa di incontinenza urinaria è stato di 4 giorni (1-142).
In 18 pazienti le reazioni avverse si sono risolte con una durata mediana di 63,5 giorni (1-360), mentre in 7 pazienti erano ancora in corso alla fine dello studio.
Soltanto 1 (0,5%) paziente ha manifestato un’incontinenza urinaria severa (grado 3).
Per nessuno di questi pazienti è stato necessario un intervento per incontinenza.
Lesione perineale, dolore perineale e prostatite In 46 (23,4%) pazienti dello studio europeo di fase III controllato si sono verificati lesione perineale e dolore perineale.
In alcuni casi è stato necessario un antidolorifico per dolore perineale o fastidio anorettale.
Un paziente ha manifestato dolore perineale di grado 3, iniziato 35 settimane dopo la procedura VTP e durato per circa 35 settimane prima della risoluzione senza postumi.
In 7 (3,6%) pazienti dello studio europeo di fase III controllato si è verificata prostatite.
Un paziente ha manifestato prostatite di grado 3 considerata grave, iniziata 4 giorni dopo la procedura VTP e durata per circa 31 giorni prima della risoluzione senza postumi.
Stenosi uretrale Nello studio registrativo europeo di fase III, in 2 (1,0%) pazienti si è sviluppata stenosi uretrale da moderata a severa 5-6 mesi post procedura.
Si è resa necessaria una dilatazione uretrale (vedere paragrafo 4.4).
Ulteriori reazioni avverse negli studi sul cancro della prostata di fase II e autorizzazione speciale Necrosi extraprostatica Si sono verificati due casi di necrosi extraprostatica eccessiva a causa di un’errata taratura del laser senza conseguenze cliniche.
Si è verificato un caso di fistola uretrale esterna a causa di un posizionamento errato della fibra (vedere paragrafo 4.4).
Fototossicità In un paziente trattato alla dose di 2 mg/kg di TOOKAD, 33 giorni dopo la procedura VTP è stato segnalato un caso di neuropatia ottica ischemica di grado 3, che si è risolto causando un piccolo difetto nel campo visivo.
Ascesso della prostata Una reazione avversa grave di ascesso della prostata, considerata severa, è stata segnalata nello studio condotto in America latina su un paziente sottoposto a una procedura VTP unilaterale.
Il caso si è risolto nell’arco di tre giorni.Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse. Gravidanza e allattamento
- Contraccezione Se il paziente è sessualmente attivo con donne in età fertile, lui e/o la partner dovranno usare un contraccettivo efficace per evitare una gravidanza per un periodo di 90 giorni dopo la procedura VTP.
Gravidanza e allattamento TOOKAD non è indicato per il trattamento di donne.
Fertilità La padeliporfina non è stata testata per la tossicità per la riproduzione e la fertilità.
Tuttavia, tutte le fasi della spermatogenesi sono state osservate negli animali.
È stata inoltre rilevata una minima degenerazione dell’epitelio seminifero in un maschio con vacuolizzazione trattato con dosi elevate.
Tutte queste alterazioni sono state considerate incidentali e correlate probabilmente alla procedura di somministrazione endovenosa. Conservazione
- Conservare in frigorifero (2 °C - 8 °C).
Conservare il flaconcino nell’imballaggio esterno per proteggere il medicinale dalla luce.
Per le condizioni di conservazione dopo la ricostituzione vedere paragrafo 6.3.
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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.