TEMOZOLOMIDE TEVA 5CPS 100MG

353,55 €

Prezzo indicativo

Principio attivo: TEMOZOLOMIDE
  • ATC: L01AX03
  • Descrizione tipo ricetta: RNRL - LIMITATIVA NON RIPETIB.
  • Presenza Glutine:
  • Presenza Lattosio: Il farmaco contiene lattosio

Data ultimo aggiornamento: 31/08/2010

Temozolomide Teva è indicato nel trattamento di: - pazienti adulti con glioblastoma multiforme di prima diagnosi in concomitanza a radioterapia (RT) e in seguito come monoterapia. - pazienti pediatrici di età ≥ 3 anni, adolescenti e adulti con glioma maligno, quale il glioblastoma multiforme o l’astrocitoma anaplastico, che manifestino recidiva o progressione dopo la terapia standard.
Temozolomide Teva 5 mg capsule rigide Ogni capsula rigida contiene 5 mg di temozolomide. Eccipiente con effetti noti Ogni capsula rigida contiene 87 mg di lattosio. Temozolomide Teva 20 mg capsule rigide Ogni capsula rigida contiene 20 mg di temozolomide. Eccipiente con effetti noti Ogni capsula rigida contiene 72 mg di lattosio e giallo tramonto FCF (E110). Temozolomide Teva 100 mg capsule rigide Ogni capsula rigida contiene 100 mg di temozolomide. Eccipiente con effetti noti Ogni capsula rigida contiene 84 mg di lattosio. Temozolomide Teva 140 mg capsule rigide Ogni capsula rigida contiene 140 mg di temozolomide. Eccipiente con effetti noti Ogni capsula rigida contiene 117 mg di lattosio. Temozolomide Teva 180 mg capsule rigide Ogni capsula rigida contiene 140 mg di temozolomide. Eccipiente con effetti noti Ogni capsula rigida contiene 150 mg di lattosio. Temozolomide Teva 250 mg capsule rigide Ogni capsula rigida contiene 250 mg di temozolomide. Eccipiente con effetti noti Ogni capsula rigida contiene 209 mg di lattosio. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Controindicazioni

Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Ipersensibilità alla dacarbazina (DTIC).
Grave mielosoppressione (vedere paragrafo 4.4).

Posologia

Temozolomide Teva deve essere prescritto solo da medici esperti nel trattamento oncologico dei tumori cerebrali.
Può essere somministrata una terapia antiemetica (vedere paragrafo 4.4).
Posologia Pazienti adulti con glioblastoma multiforme di prima diagnosi Temozolomide Teva è somministrato in associazione a radioterapia focale (fase concomitante) e successivamente in monoterapia per un massimo di 6 cicli di temozolomide (TMZ) (fase in monoterapia).
Fase concomitante La TMZ è somministrata per via orale ad un dosaggio giornaliero di 75 mg/m² per 42 giorni in concomitanza a radioterapia focale (60 Gy somministrati in 30 frazioni).
Non sono raccomandate riduzioni della dose, ma, in base ai criteri di tossicità ematologica e non ematologica, settimanalmente verrà deciso se ritardare o interrompere la somministrazione di TMZ.
La somministrazione di TMZ può essere continuata durante i 42 giorni di periodo concomitante (fino a un massimo di 49 giorni) se tutte le seguenti condizioni vengono soddisfatte: - conta assoluta dei neutrofili (ANC) ≥ 1,5 x 109/l - conta trombocitica ≥ 100 x 109/l - Common Toxicity Criteria (CTC) per tossicità non ematologica ≤ Grado 1 (eccetto per alopecia, nausea e vomito).
Durante il trattamento deve essere effettuato settimanalmente un esame emocromocitometrico completo.
Il trattamento con TMZ deve essere interrotto temporaneamente o definitivamente durante la fase concomitante in base ai criteri di tossicità ematologica e non ematologica, come indicato nella Tabella 1.
Tabella 1.
Interruzione o cessazione della somministrazione di TMZ durante la concomitanza di radioterapia e TMZ
Tossicità Interruzione di TMZa Cessazione di TMZ
Conta assoluta dei neutrofili ≥ 0,5 e < 1,5 x 109/l < 0,5 x 109/l
Conta trombocitica ≥ 10 e < 100 x 109/l < 10 x 109/l
CTC per tossicità non ematologica (eccetto per alopecia, nausea, vomito) CTC Grado 2 CTC Grado 3 o 4
a: Il trattamento con TMZ concomitante può essere continuato quando tutte le seguenti condizioni siano soddisfatte: conta assoluta dei neutrofili ≥ 1,5 x 109/l; conta trombocitica ≥ 100 x 109/l; CTC tossicità non ematologica ≤ Grado 1 (eccetto per alopecia, nausea, vomito).
Fase in monoterapia Dopo quattro settimane dalla fine della fase TMZ + RT concomitante, TMZ viene somministrato fino ad un massimo di 6 cicli in monoterapia.
La dose del Ciclo 1 (monoterapia) è di 150 mg/m² una volta al giorno per 5 giorni seguiti da 23 giorni senza trattamento.
All’inizio del Ciclo 2, il dosaggio viene aumentato a 200 mg/m² se la CTC per tossicità non ematologica per il Ciclo 1 è di Grado ≤ 2 (eccetto per alopecia, nausea e vomito), la conta assoluta dei neutrofili (ANC) è ≥ 1,5 x 109/l e la conta trombocitica è ≥ 100 x 109/l.
Se il dosaggio non viene aumentato al Ciclo 2, non si possono effettuare aumenti di dosi nei cicli successivi.
Una volta aumentato, il dosaggio rimarrà di 200 mg/m² al giorno per i primi 5 giorni di ciascun ciclo successivo a meno che non si verifichi tossicità.
Le riduzioni di dosaggio e le interruzioni del trattamento durante la fase in monoterapia devono essere effettuate in accordo a quanto riportato nelle Tabelle 2 e 3.
Durante il trattamento deve essere effettuato un esame emocromocitometrico completo al Giorno 22 (21 giorni dopo la prima dose di TMZ).
Il dosaggio deve essere ridotto o la somministrazione interrotta in accordo a quanto riportato nella Tabella 3.
Tabella 2.
Livelli di dose di TMZ in monoterapia
Livello di dose Dose di TMZ (mg/m²/giorno) Note
-1 100 Riduzione per precedente tossicità
0 150 Dose durante il Ciclo 1
1 200 Dosi durante i Cicli 2-6 in assenza di tossicità
 
Tabella 3.
Riduzione o interruzione del dosaggio di TMZ durante la monoterapia
Tossicità Riduzione di TMZ di 1 livello di dose a Interruzione di TMZ
Conta assoluta dei neutrofili < 1,0 x 109/l Vedere nota b
Conta trombocitica < 50 x 109/l Vedere nota b
CTC per tossicità non ematologica (eccetto per alopecia, nausea, vomito) CTC Grado 3 CTC Grado 4b
a: i livelli di dose di TMZ sono elencati nella Tabella 2 b: TMZ deve essere interrotto se: • il livello di dose -1 (100 mg/m²) provoca ancora tossicità inaccettabile • dopo la riduzione della dose si verifica ancora lo stesso Grado 3 di tossicità non ematologica (eccetto per alopecia, nausea, vomito).
Pazienti adulti e pediatrici di almeno 3 anni di età con glioma maligno in recidiva o progressione La terapia prevede un ciclo di trattamento di 28 giorni.
Nei pazienti non precedentemente sottoposti a chemioterapia, TMZ è somministrata oralmente ad un dosaggio di 200 mg/m² una volta al giorno per i primi 5 giorni seguiti da un’interruzione del trattamento per 23 giorni (ciclo di trattamento di 28 giorni totali).
Per i pazienti precedentemente sottoposti a chemioterapia la dose iniziale è di 150 mg/m² una volta al giorno, da incrementare nel secondo ciclo a 200 mg/m² una volta al giorno, per 5 giorni in assenza di tossicità ematologica (vedere paragrafo 4.4).
Popolazione speciale Popolazione pediatrica Nei pazienti di almeno 3 anni di età, la TMZ deve essere utilizzata solo nel glioma maligno in recidiva o progressione.
L’esperienza in questi bambini è molto limitata (vedere paragrafi 4.4 e 5.1).
La sicurezza e l'efficacia di TMZ nei bambini di età inferiore ai 3 anni non sono state stabilite.
Non ci sono dati disponibili.
Pazienti con compromissione epatica o renale La farmacocinetica della TMZ in pazienti con funzionalità epatica normale è sovrapponibile a quella di pazienti con compromissione epatica media o moderata.
Non sono disponibili dati sulla somministrazione di TMZ in pazienti con grave compromissione epatica (Classe C di Child) o renale.
Sulla base delle proprietà farmacocinetiche della TMZ, è improbabile che nei pazienti con grave compromissione epatica o qualsiasi grado di compromissione renale sia richiesta una riduzione della dose.
Tuttavia la TMZ deve essere somministrata con cautela in questi pazienti.
Pazienti anziani L’analisi farmacocinetica su una popolazione di pazienti di età compresa tra i 19 e i 78 anni, ha evidenziato che la clearance della TMZ non è influenzata dall’età.
Tuttavia, nei pazienti anziani (di età > 70 anni) sembra esserci un aumentato rischio di neutropenia e trombocitopenia (vedere paragrafo 4.4).
Modo di somministrazione Le capsule rigide di Temozolomide Teva devono essere assunte a digiuno.
Le capsule devono essere inghiottite intere con un bicchiere d’acqua e non devono essere aperte o masticate.
Se dopo somministrazione della dose si verifica vomito, non può essere somministrata una seconda dose nello stesso giorno.

Avvertenze e precauzioni

Infezioni opportunistiche e riattivazione di infezioni Durante il trattamento con TMZ sono state osservate infezioni opportunistiche (quale polmonite da Pneumocystis jirovecii) e riattivazione di infezioni (quali HVB, CMV) (vedere paragrafo 4.8).
Meningoencefalite erpetica In alcuni casi dopo la commercializzazione, nei pazienti a cui era stato somministrato temozolomide in associazione a radioterapia, inclusi casi di co-somministrazione di steroidi, è stata osservata la meningoencefalite erpetica (inclusi casi fatali).
Polmonite da Pneumocystis jirovecii Durante uno studio pilota i pazienti che hanno ricevuto TMZ e RT in concomitanza seguendo la schedula di trattamento prolungato di 42 giorni, hanno mostrato di essere particolarmente a rischio di sviluppare polmonite da Pneumocystis jirovecii (PCP).
Di conseguenza, per tutti i pazienti che ricevono TMZ e RT in concomitanza per un regime di 42 giorni (con un massimo di 49 giorni), a prescindere dalla conta linfocitica è richiesta una profilassi contro PCP.
Se si dovesse verificare linfopenia i pazienti devono continuare la profilassi fino a che la linfopenia non sia regredita ad un grado ≤ 1.
Si può riscontrare una più ampia ricorrenza di PCP quando la TMZ viene somministrata in un regime posologico più prolungato.
Comunque, tutti i pazienti trattati con TMZ, soprattutto quelli che assumono steroidi, devono essere strettamente monitorati per lo sviluppo di PCP indipendentemente dal regime posologico.
Casi di insufficienza respiratoria fatale sono stati riportati in pazienti in terapia con TMZ, in particolare in associazione con desametasone o altri steroidi.
HBV È stata riportata la riattivazione di epatite dovuta al virus dell’epatite B (HBV), che in alcuni casi ha portato a morte.
Prima di iniziare il trattamento in pazienti con sierologia positiva per l’epatite B (compresi quelli con malattia attiva), si devono consultare gli specialisti in malattie del fegato.
Durante il trattamento i pazienti devono essere monitorati e controllati in modo appropriato.
Epatotossicità In pazienti trattati con TMZ è stato riportato danno epatico, inclusa insufficienza epatica fatale (vedere paragrafo 4.8).
Prima di iniziare il trattamento devono essere effettuati i test di funzionalità epatica al basale.
Qualora i risultati fossero anormali, prima di iniziare con temozolomide i medici devono valutare il beneficio/rischio compresa la possibilità di insufficienza epatica fatale.
Per i pazienti in un ciclo di trattamento di 42 giorni i test di funzionalità epatica devono essere ripetuti a metà del ciclo.
Per tutti i pazienti, i test di funzionalità epatica devono essere eseguiti dopo ogni ciclo di trattamento.
Per i pazienti con significative alterazioni della funzionalità epatica, i medici devono valutare il beneficio/rischio della prosecuzione del trattamento.
Tossicità epatica può verificarsi diverse settimane o più dopo l'ultimo trattamento con temozolomide.Neoplasie Sono stati riportati molto raramente anche casi di sindrome mielodisplastica e tumori maligni secondari, compresa leucemia mieloide (vedere paragrafo 4.8).
Terapia antiemetica Nausea e vomito sono molto comuni con la TMZ.
Prima o dopo la somministrazione di TMZ, può essere indicata una terapia antiemetica.
Pazienti adulti con glioblastoma multiforme di prima diagnosi È raccomandata una profilassi antiemetica prima della dose iniziale della fase in concomitanza ed è fortemente raccomandata durante la fase in monoterapia.
Pazienti con glioma maligno in recidiva o progressione Nei pazienti in cui si sia verificato vomito grave (Grado 3 o 4) nei precedenti cicli di trattamento, può essere necessaria una terapia antiemetica.
Parametri di laboratorio Nei pazienti trattati con TMZ si può verificare mielosoppressione, compresa pancitopenia prolungata, che può provocare anemia aplastica, che in alcuni casi ha portato ad un esito fatale.
In alcuni casi, l’esposizione a medicinali concomitanti associati ad anemia aplastica, compresi carbamazepina, fenitoina, e sulfametossazolo/trimetoprim, complica la valutazione.
Prima della somministrazione devono essere valutati i seguenti parametri di laboratorio: ANC ≥ 1,5 x 109/l e conta piastrinica ≥ 100 x 109/l.
Il Giorno 22 (21 giorni dopo la prima somministrazione) od entro le 48 ore successive deve essere effettuato un esame emocromocitometrico completo e con frequenza settimanale finché ANC sia > 1,5 x 109/l e la conta piastrinica sia > 100 x 109/l.
Se ANC si riduce a < 1,0 x 109/l o la conta delle piastrine è < 50 x 109/l durante un ciclo, il dosaggio del ciclo successivo deve essere ridotto di un livello (vedere paragrafo 4.2).
I livelli di dose sono 100 mg/m², 150 mg/m² e 200 mg/m².
La dose più bassa raccomandata è di 100 mg/m².
Popolazione pediatrica Non c’è esperienza clinica in merito all’uso della TMZ in bambini al di sotto dei 3 anni di età.
L’esperienza clinica in bambini più grandi e adolescenti è molto limitata (vedere paragrafi 4.2 e 5.1).
Pazienti anziani (> 70 anni di età) I pazienti anziani sembrano maggiormente esposti al rischio di neutropenia e trombocitopenia rispetto a quelli più giovani.
Pertanto la TMZ deve essere somministrata con particolare attenzione ai pazienti anziani.
Pazienti di sesso femminile Le donne in età fertile devono utilizzare un efficace metodo contraccettivo per evitare la gravidanza durante il trattamento con TMZ e per almeno 6 mesi dopo il completamento del trattamento.
Pazienti di sesso maschile Gli uomini in trattamento con la TMZ devono essere avvertiti di non concepire un figlio per almeno 3 mesi dopo l’ultima dose e di informarsi sulla crioconservazione dello sperma prima dell’inizio del trattamento (vedere paragrafo 4.6).
Eccipiente(i) Lattosio I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.
Sodio Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per capsula, cioè è essenzialmente “senza sodio”.
Temozolomide Teva 20 mg capsule rigide Giallo tramonto FCF (E110) L’eccipiente giallo tramonto FCF (E110) presente nel guscio delle capsule può causare reazioni allergiche.

Interazioni

In uno studio separato di fase I, la somministrazione di TMZ con ranitidina non produce alterazioni sull’assorbimento della TMZ né sull’esposizione al suo metabolita attivo monometil triazenoimidazolo carbossamide (MTIC).
La somministrazione di TMZ con il cibo determina un calo del 33% nella Cmax e del 9% nell’area sotto la curva (AUC).
Poiché non si può escludere che la variazione della Cmax abbia significato clinico, Temozolomide Teva deve essere somministrato senza cibo.
Dalla valutazione farmacocinetica della popolazione di studi di fase II è emerso che la somministrazione contemporanea di desametasone, proclorperazina, fenitoina, carbamazepina, ondansetron, antagonisti dei recettori H2 o fenobarbitale non altera la clearance della TMZ.
La contemporanea somministrazione di acido valproico è associata ad un calo lieve, ma statisticamente significativo, della clearance della TMZ.
Non sono stati effettuati studi per determinare l’effetto di TMZ sul metabolismo o eliminazione degli altri medicinali.
Tuttavia, poiché la TMZ non subisce metabolismo epatico ed è caratterizzata da un basso legame proteico, è improbabile che influisca sulla farmacocinetica degli altri prodotti medicinali (vedere paragrafo 5.2).
L’uso di TMZ in associazione con altri agenti mielosoppressivi può incrementare la possibilità di mielosoppressione.
Popolazione pediatrica Sono stati effettuati studi di interazione solo negli adulti.

Effetti indesiderati

Riassunto del profilo di sicurezza Esperienza dagli studi clinici Nei pazienti trattati con TMZ negli studi clinici, le reazioni avverse più comuni sono state nausea, vomito, stipsi, anoressia, cefalea, affaticabilità, convulsioni ed eruzione cutanea.
La maggior parte delle reazioni avverse di tipo ematologico sono riportate come comuni; la frequenza dei valori di laboratorio di Gradi 3-4 è riportata dopo la Tabella 4.
In pazienti con glioma in recidiva o progressione, nausea (43%) e vomito (36%) sono stati solitamente di Grado 1 o 2 (0-5 episodi di vomito in 24 ore), auto-limitanti o rapidamente controllati dalla terapia anti-emetica convenzionale.
L’incidenza di nausea e vomito severi è stata pari al 4%.
Tabella delle reazioni avverse Le reazioni avverse osservate negli studi clinici e riportate durante l’uso post-marketing di TMZ sono elencate nella Tabella 4.
Queste reazioni sono classificate in accordo alla Classificazione Sistemica Organica e alla frequenza.
Le classi di frequenza sono definite in accordo alle seguenti convenzioni: Molto Comune (≥ 1/10); Comune (≥ 1/100, < 1/10); Non comune (≥ 1/1.000, < 1/100); Raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000); Molto raro (<1/10.000); Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
All’interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità.
Tabella 4.
Reazioni avverse in pazienti trattati con temozolomide
Infezioni ed infestazioni
Comune: Infezioni, herpes zoster, faringitea, candidiasi orale
Non comune: Infezione opportunistica (compresa PCP), sepsi, meningoencefalite erpetica, infezione da citomegalovirus (CMV), riattivazione di infezione da citomegalovirus (CMV), infezione da virus dell’epatite B, herpes simplex, riattivazione di infezione, infezione di ferita, gastroenteriteb
Tumori benigni, maligni e non specificati
Non comune: Sindrome mielodisplastica (MDS), tumori secondari, compresa la leucemia mieloide
Patologie del sistema emolinfopoietico
Comune: Neutropenia febbrile, neutropenia, trombocitopenia, linfopenia, leucopenia, anemia
Non comune: Pancitopenia prolungata, anemia aplastica, pancitopenia, petecchie
Disturbi del sistema immunitario
Comune: Reazione allergica
Non comune: Anafilassi
Patologie endocrine
Comune: Sindrome Cushingoidec
Non comune: Diabete insipido
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
Molto comune: Anoressia
Comune: Iperglicemia
Non comune: Ipopotassiemia, fosfatasi alcalina aumentata
Disturbi psichiatrici
Comune: Agitazione, amnesia, depressione, ansia, confusione, insonnia
Non comune: Disturbo del comportamento, labilità emotiva, allucinazione, apatia
Patologie del sistema nervoso
Molto comune: Convulsioni, emiparesi, afasia/disfasia, cefalea
Comune: Atassia, disturbo dell’equilibrio, disturbo cognitivo, concentrazione compromessa, coscienza ridotta, capogiro, ipoestesia, memoria compromessa, disturbo neurologico, neuropatiad, parestesia, sonnolenza, disturbo della parola, alterazione del gusto, tremore
Non comune: Stato epilettico, emiplegia, disturbo extrapiramidale, parosmia, andatura anormale, iperestesia, disturbo sensoriale, coordinazione anormale
Patologie dell’occhio
Comune: Emianopia, visione offuscata, disturbo della visionee, difetto del campo visivo, diplopia, dolore oculare
Non comune: Acuità visiva ridotta, occhi secchi
Patologie dell’orecchio e del labirinto
Comune: Sorditàf, vertigini, tinnito, otalgiag
Non comune: Compromissione dell’udito, iperacusia, otite media
Patologie cardiache
Non comune: Palpitazione
Patologie vascolari
Comune: Emorragia, embolia polmonare, trombosi venosa profonda, ipertensione
Non comune: Emorragia cerebrale, rossore, vampate di calore
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Comune: Infezione polmonare, dispnea, sinusite, bronchite, tosse, infezione delle vie respiratorie superiori
Non comune: Insufficienza respiratoria, polmonite interstiziale/polmonite, fibrosi polmonare, congestione nasale
Patologie gastrointestinali
Molto comune: Diarrea, stipsi, nausea, vomito
Comune: Stomatite, dolore addominaleh, dispepsia, disfagia
Non comune: Distensione dell’addome, incontinenza fecale, disturbo gastrointestinale, emorroidi, bocca secca
Patologie epatobiliari
Non comune: Insufficienza epatica, danno epatico, epatite, colestasi, iperbilirubinemia
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Molto comune: Eruzione cutanea, alopecia
Comune: Eritema, cute secca, prurito
Non comune: Necrolisi epidermica tossica, sindrome di Stevens-Johnson, angioedema, eritema multiforme, eritrodermia, esfoliazione cutanea, reazione di fotosensibilità, orticaria, esantema, dermatite, sudorazione aumentata, pigmentazione anormale
Non nota: Reazione a farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS)
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
Comune: Miopatia, debolezza muscolare, artralgia, dolore dorsale, dolore muscoloscheletrico, mialgia
Patologie renali e urinarie
Comune: Frequenza della minzione, incontinenza urinaria
Non comune: Disuria
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella
Non comune: Emorragia vaginale, menorragia, amenorrea, vaginite, dolore mammario, impotenza
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Molto comune: Affaticamento
Comune: Febbre, sintomi simili-influenzali, astenia, malessere, dolore, edema, edema perifericoi
Non comune: Condizione aggravata, brividi febbrili, edema della faccia, alterazione del colore della lingua, sete, patologia dei denti
Esami diagnostici
Comune: Enzimi epatici aumentatij, peso diminuito, peso aumentato
Non comune: Gamma-glutamiltransferasi aumentata
Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura
Comune: Lesione da radiazionik
a Comprende faringite, faringite nasofaringea, faringite streptococcica
b Comprende gastroenterite, gastroenterite virale
c Comprende sindrome Cushingoide, sindrome di Cushing
d Comprende neuropatia, neuropatia periferica, polineuropatia, neuropatia sensitiva periferica, neuropatia motoria periferica
e Comprende compromissione della visione, patologia dell’occhio
f Comprende sordità, sordità bilaterale, sordità neurosensoriale, sordità monolaterale
g Comprende otalgia, fastidio auricolare
h Comprende dolore addominale, dolore addominale inferiore, dolore addominale superiore, fastidio addominale
i Comprende edema periferico, tumefazione periferica
j Comprende test della funzionalità epatica aumentato, alanina aminotransferasi aumentata, aspartato aminotransferasi aumentata, enzimi epatici aumentati
k Comprende lesione da radiazioni, lesione cutanea da radiazioni
Compresi casi con esito fatale
Glioblastoma multiforme di prima diagnosi Risultati di laboratorio È stata riscontrata mielosoppressione (neutropenia e trombocitopenia), che è la nota tossicità dose-limitante per la maggior parte degli agenti citotossici, compresa TMZ.
Quando l’alterazione dei parametri di laboratorio si somma agli effetti indesiderati durante la fase concomitante e la fase in monoterapia, nell’8% dei pazienti si è osservata una alterazione dei neutrofili di Grado 3 o 4 comprendente eventi neutropenici.
Nel 14% dei pazienti che hanno ricevuto TMZ sono state osservate alterazioni trombocitiche di Grado 3 o 4, compresi eventi trombocitopenici.
Glioma maligno in recidiva o progressione Risultati di laboratorio Trombocitopenia e neutropenia di grado 3 o 4 si sono verificate rispettivamente nel 19% e 17% dei pazienti trattati per glioma maligno.
Ciò ha determinato ospedalizzazione e/o interruzione del trattamento con TMZ rispettivamente nell’8% e 4% dei pazienti.
La mielosoppressione era prevedibile (solitamente entro i primi cicli, con il nadir tra il Giorno 21 e il Giorno 28), ed il recupero è stato rapido solitamente in 1-2 settimane.
Non è stata osservata evidenza di mielosoppressione cumulativa.
La presenza di trombocitopenia può aumentare il rischio di sanguinamento e la presenza di neutropenia o leucopenia quello di infezioni.
Sesso In un’analisi farmacocinetica di popolazione derivante da studi clinici, vi erano 101 soggetti femmine e 169 maschi per i quali era disponibile la conta di neutrofili al nadir e 110 soggetti femmine e 174 maschi per i quali era disponibile la conta delle piastrine al nadir.
Sono state riscontrate frequenze più elevate di neutropenia di Grado 4 (ANC < 0,5 x 109/l), 12% vs 5%, e di trombocitopenia (< 20 x 109/l), 9% vs 3%, nelle donne rispetto agli uomini, al primo ciclo di terapia.
In un set di dati relativi a 400 soggetti con glioma ricorrente, la neutropenia di Grado 4 si è verificata nell’8% di soggetti femmine vs il 4% di maschi e la trombocitopenia di Grado 4 nell’8% di soggetti femmine vs il 3% di maschi, al primo ciclo di terapia.
In uno studio con 288 soggetti con glioblastoma multiforme di nuova diagnosi, la neutropenia di Grado 4 si è verificata nel 3% dei soggetti femmine vs lo 0% dei maschi e la trombocitopenia di Grado 4 nell’1% di soggetti femmine vs lo 0% di maschi, al primo ciclo di terapia.
Popolazione pediatrica TMZ orale è stata studiata in pazienti pediatrici (di età compresa tra 3 e 18 anni) con glioma ricorrente al tronco encefalico o astrocitoma di grado elevato ricorrente, in un regime di somministrazione giornaliero per 5 giorni ogni 28 giorni.
Sebbene i dati siano limitati, ci si aspetta che la tolleranza nei bambini sia simile a quella degli adulti.
Non è stata stabilita la sicurezza di TMZ nei bambini di età inferiore a 3 anni.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

Gravidanza e allattamento

Gravidanza Non sono disponibili dati su donne in gravidanza.
È stata dimostrata teratogenicità e/o tossicità fetale in studi preclinici, condotti su ratti e conigli trattati con 150 mg/m² di TMZ (vedere paragrafo 5.3).
Temozolomide Teva non deve essere somministrato a donne in gravidanza.
Se deve essere preso in considerazione l’uso in gravidanza, la paziente deve essere informata del potenziale rischio per il feto.
Allattamento Non è noto se la TMZ sia escreta nel latte umano; pertanto l’allattamento deve essere interrotto durante il trattamento con TMZ.
Donne in età fertile Le donne in età fertile devono utilizzare un efficace metodo contraccettivo per evitare la gravidanza durante il trattamento con TMZ e per almeno 6 mesi dopo il completamento del trattamento.
Fertilità maschile La TMZ può avere effetti genotossici.
Pertanto, gli uomini in trattamento con TMZ devono utilizzare un efficace metodo contraccettivo e devono essere avvertiti di non concepire un figlio per almeno 3 mesi dopo l’ultima dose e di informarsi sulla crioconservazione dello sperma prima dell’inizio del trattamento a causa della possibile, irreversibile infertilità legata alla terapia con TMZ.

Conservazione

Conservare nella confezione originale.
Non conservare a temperatura superiore a 30 °C.
Tenere il flacone ben chiuso per proteggere il medicinale dall’umidità.

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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.