1.496,29 €
Prezzo indicativo
Principio attivo: DOCETAXEL TRIIDRATO
Data ultimo aggiornamento:
01/01/2011
Cancro della mammella TAXOTERE in associazione con doxorubicina e ciclofosfamide è indicato per il trattamento adiuvante di pazienti con: • cancro della mammella operabile linfonodo positivo • cancro della mammella operabile linfonodo negativo. Nei pazienti con cancro della mammella operabile linfonodo negativo, il trattamento adiuvante deve essere limitato ai pazienti candidati alla chemioterapia secondo i criteri internazionali per il trattamento primario del cancro della mammella nelle fasi iniziali (vedere paragrafo 5.1). TAXOTERE in associazione con doxorubicina è indicato per il trattamento di pazienti con cancro della mammella localmente avanzato o metastatico che non hanno ricevuto una precedente terapia citotossica per questa patologia. TAXOTERE in monoterapia è indicato per il trattamento di pazienti con cancro della mammella localmente avanzato o metastatico, dopo fallimento di una terapia citotossica. La precedente chemioterapia deve aver compreso una antraciclina o un agente alchilante. TAXOTERE in associazione con trastuzumab è indicato per il trattamento di pazienti con cancro della mammella metastatico, con iperespressione di HER2 e che non hanno ricevuto in precedenza una terapia chemioterapica per malattia metastatica. TAXOTERE in associazione con capecitabina è indicato per il trattamento di pazienti con cancro della mammella localmente avanzato o metastatico dopo fallimento di una chemioterapia citotossica. La precedente chemioterapia deve aver compreso una antraciclina. Cancro del polmone non a piccole cellule TAXOTERE è indicato per il trattamento di pazienti con cancro del polmone non a piccole cellule localmente avanzato o metastatico, dopo fallimento di un precedente trattamento chemioterapico. TAXOTERE in associazione con cisplatino è indicato per il trattamento di pazienti con cancro del polmone non a piccole cellule non operabile, localmente avanzato o metastatico che non hanno ricevuto precedenti chemioterapie per questa condizione. Cancro della prostata TAXOTERE in associazione con prednisone o prednisolone è indicato nella terapia dei pazienti con cancro della prostata metastatico resistente alla castrazione. TAXOTERE in associazione con terapia di deprivazione androgenica (androgen-deprivation therapy, ADT), con o senza prednisone o prednisolone, è indicato per il trattamento dei pazienti con cancro della prostata metastatico ormono-sensibile. Adenocarcinoma dello stomaco TAXOTERE in associazione con cisplatino e 5-fluorouracile è indicato per il trattamento dei pazienti con adenocarcinoma dello stomaco metastatico, compreso l'adenocarcinoma della giunzione gastroesofagea, che non hanno in precedenza ricevuto chemioterapia per la malattia metastatica. Cancro del collo e della testa TAXOTERE in associazione con cisplatino e 5--fluorouracile è indicato per il trattamento di induzione dei pazienti con carcinoma a cellule squamose localmente avanzato del collo e della testa.
Ogni ml di concentrato contiene 20 mg di docetaxel (come triidrato). Un flaconcino da 8 ml di concentrato contiene 160 mg di docetaxel. Eccipienti con effetti noti: Un flaconcino di concentrato contiene 4 ml di etanolo anidro (3,16 g). Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
- Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Pazienti con una conta iniziale di neutrofili < 1.500 cellule/mm³.
Pazienti con insufficienza epatica grave (vedere paragrafi 4.2 e 4.4).
Le controindicazioni per gli altri farmaci valgono anche quando utilizzati in associazione con docetaxel. Posologia
- L'utilizzo di docetaxel deve essere limitato ai reparti specializzati nella somministrazione di terapie citotossiche e la sua somministrazione deve essere effettuata sotto il controllo di un medico specializzato nell'utilizzo di chemioterapia antitumorale (vedere paragrafo 6.6).
Posologia: Per il cancro della mammella, il cancro del polmone non a piccole cellule, l’adenocarcinoma dello stomaco e cancro del collo e della testa, può essere utilizzata, se non controindicata, una premedicazione con un corticosteroide orale, quale desametasone 16 mg/die (es.
8 mg BID) per 3 giorni iniziando 1 giorno prima della somministrazione di docetaxel (vedere paragrafo 4.4).
Per il cancro della prostata metastatico resistente alla castrazione, dato l’utilizzo contemporaneo di prednisone o prednisolone, la premedicazione raccomandata è desametasone 8 mg per via orale 12 ore, 3 ore e 1 ora prima dell’infusione di docetaxel (vedere paragrafo 4.4).
Per il cancro della prostata metastatico ormono-sensibile, indipendentemente dall’uso concomitante di prednisone o prednisolone, il regime di premedicazione raccomandato è desametasone 8 mg per via orale 12 ore, 3 ore e 1 ora prima dell’infusione di docetaxel (vedere paragrafo 4.4).
La profilassi con G-CSF può essere utilizzata per ridurre il rischio di tossicità ematologica.
Docetaxel viene somministrato in infusione della durata di un’ora ogni tre settimane.
Cancro della mammella Per la terapia adiuvante del cancro della mammella operabile linfonodo positivo e linfonodo negativo la dose di docetaxel raccomandata è di 75 mg/m² somministrata 1ora dopo doxorubicina 50 mg/m² e ciclofosfamide 500 mg/m² ogni 3-settimane per 6-cicli (regime TAC)(vedere anche Adattamento della dose durante il trattamento).
Per il trattamento di pazienti con cancro della mammella localmente avanzato o metastatico la dose raccomandata di docetaxel in monoterapia è 100 mg/m².
Nel trattamento di prima linea, docetaxel 75 mg/m² è somministrato in associazione con doxorubicina (50 mg/m²).
In associazione con trastuzumab la dose raccomandata di docetaxel è 100 mg/m² ogni 3 settimane, con trastuzumab somministrato settimanalmente.
Nello studio registrativo l’infusione iniziale di docetaxel è stata iniziata il giorno dopo la prima somministrazione di trastuzumab.
Le successive dosi di docetaxel sono state somministrate immediatamente dopo l’infusione di trastuzumab se la precedente dose di trastuzumab era stata ben tollerata.
Per la dose e la somministrazione di trastuzumab vedere il riassunto delle caratteristiche del prodotto del trastuzumab.
In associazione con capecitabina il dosaggio raccomandato di docetaxel è di 75 mg/m² ogni tre settimane, in associazione con capecitabina alla dose di 1250 mg/m² due volte al giorno (entro 30 minuti dopo il pasto) per 2 settimane seguite da un intervallo di 1settimana.
Per il calcolo della dose di capecitabina secondo la superficie corporea, vedere il riassunto delle caratteristiche del prodotto di capecitabina.
Cancro del polmone non a piccole cellule In pazienti che non hanno mai ricevuto chemioterapia per il cancro del polmone non a piccole cellule, la dose raccomandata è docetaxel 75 mg/m² seguita immediatamente da cisplatino 75 mg/m² in 3060 minuti.
Per il trattamento dopo fallimento di precedente chemioterapia contenente platino la dose raccomandata è di 75 mg/m² in monoterapia.
Cancro della prostata Cancro della prostata metastatico resistente alla castrazione La dose raccomandata di docetaxel è di 75 mg/m².
Prednisone o prednisolone 5 mg per via orale due volte al giorno viene somministrato per tutta la durata del trattamento (vedere paragrafo 5.1).
Cancro della prostata metastatico ormono-sensibile La dose raccomandata di docetaxel è di 75 mg/m² ogni 3 settimane per 6 cicli.
Prednisone o prednisolone 5 mg per via orale due volte al giorno può essere somministrato per tutta la durata del trattamento.
Adenocarcinoma dello stomaco La dose raccomandata di docetaxel è 75 mg/m² in infusione della durata di 1 ora, seguita da cisplatino 75 mg/m², in infusione della durata di 1 - 3 ore (entrambe solo il giorno 1), seguita da 5-fluorouracile 750 mg/m² al giorno somministrato in infusione continua di 24 ore per 5 giorni, a partire dalla fine dell'infusione di cisplatino.
Il trattamento è ripetuto ogni tre settimane.
I pazienti devono ricevere una premedicazione con antiemetici ed un’adeguata idratazione per la somministrazione del cisplatino.
Deve essere fatta la profilassi con G-CSF in modo tale da attenuare il rischio di tossicità ematologiche (vedere inoltre Adattamento della dose durante il trattamento).
Cancro del collo e della testa. I pazienti devono ricevere antiemetici come premedicazione ed un’idratazione adeguata (prima e dopo la somministrazione del cisplatino).
La profilassi con G-CSF può essere fatta in modo tale da attenuare il rischio di tossicità ematologiche.
Tutti i pazienti trattati con docetaxel degli studi TAX 323 e TAX 324 hanno ricevuto una profilassi antibiotica.
• Chemioterapia di induzione seguita da radioterapia (TAX 323) Per il trattamento di induzione dei pazienti con carcinoma a cellule squamose localmente avanzato e non operabile del collo e della testa (SCCHN), la dose consigliata di docetaxel è di 75 mg/m² come infusione di 1 ora seguita dal cisplatino 75 mg/m² per oltre 1 ora, il giorno 1, seguito da 5-fluorouracile 750 mg/m² al giorno somministrato in infusione continua di 24 ore per 5 giorni.
Questo schema posologico viene somministrato ogni 3 settimane per 4 cicli.
A seguito della chemioterapia, i pazienti devono ricevere la radioterapia.
• Chemioterapia di induzione seguita da chemioradioterapia (TAX 324) Per il trattamento di induzione dei pazienti con carcinoma localmente avanzato del collo e della testa a cellule squamose (SCCHN) (tecnicamente inoperabile, con una bassa probabilità di riuscita chirurgica, e nell’ottica di una conservazione dell’organo) la dose raccomandata di docetaxel è 75 mg/m² in infusione della durata di 1 ora, il giorno 1, seguito dal cisplatino 100 mg/m² somministrato in infusione della durata di 30 minuti fino a tre ore, seguito da 5fluorouracile 1000 mg/m² al giorno, somministrato in infusione continua di 1 - 4 giorni.
Questo schema posologico viene somministrato ogni tre settimane per tre cicli.
Dopo la chemioterapia, i pazienti devono ricevere la chemio-radioterapia.
Per le modifiche della dose di 5-fluorouracile e cisplatino, vedere gli specifici riassunti delle caratteristiche del prodotto.
Adattamento della posologia durante il trattamento: Generale Il docetaxel deve essere somministrato quando la conta dei neutrofili è ≥ 1500 cellule/mm³.
In pazienti che abbiano manifestato, durante la terapia con docetaxel, neutropenia febbrile, neutrofili < 500/mm³ per più di una settimana, reazioni cutanee gravi o cumulative, o neuropatia periferica grave, la dose di docetaxel deve essere ridotta da 100 mg/m² a 75 mg/m² e/o da 75 a 60 mg/m².
Se, a 60 mg/m², il paziente continua a manifestare queste reazioni, il trattamento deve essere interrotto.
Terapia adiuvante per il cancro della mammella Una profilassi primaria con G-CSF deve essere considerata per i pazienti che ricevono una terapia adiuvante con docetaxel, doxorubicina e ciclofosfamide (TAC) per il cancro della mammella.
Nei pazienti che presentano neutropenia febbrile e/o infezione neutropenica la dose di docetaxel deve essere ridotta a 60 mg/m².
in tutti i cicli successivi (vedere sezioni 4.4 e 4.8).
Nei pazienti che manifestano una stomatite di Grado 3 o 4 la dose deve essere ridotta a 60 mg/m².
In associazione con cisplatino: Per i pazienti trattati inizialmente con docetaxel 75 mg/m² in associazione con cisplatino ed il cui nadir della conta piastrinica nel precedente ciclo di terapia è stato < 25.000 cellule/mm³, o in pazienti che manifestano neutropenia febbrile, o in pazienti con grave tossicità non ematologica, la dose di docetaxel nei cicli successivi deve essere ridotta a 65 mg/m².
Per gli aggiustamenti della dose di cisplatino, vedere il corrispondente riassunto delle caratteristiche del prodotto.
In associazione con capecitabina: • Per l’adattamento della dose di capecitabina, si veda il riassunto delle caratteristiche del prodotto di capecitabina.
• Nei pazienti che sviluppano la prima comparsa di una tossicità di Grado 2 che permane al momento della somministrazione successiva di docetaxel/capecitabina, il trattamento deve essere rimandato fino a risoluzione al Grado 0-1, e successivamente ripreso con il 100% della dose iniziale.
• Nei pazienti che sviluppano la seconda comparsa di una tossicità di Grado 2, oppure la prima comparsa di una tossicità di Grado 3 in qualsiasi momento del ciclo di terapia, il trattamento deve essere rimandato fino a risoluzione al Grado 0-1, e successivamente ripreso con docetaxel 55 mg/m².
• Per una qualsiasi comparsa successiva di tossicità o per una qualsiasi tossicità di Grado 4, sospendere la terapia con docetaxel.
Per le modifiche della dose di trastuzumab, vedere il riassunto delle caratteristiche del prodotto di trastuzumab.
In associazione con cisplatino e 5 - fluorouracile: Se si verifica un episodio di neutropenia febbrile, neutropenia prolungata o infezione neutropenica malgrado l’uso di G-CSF, la dose di docetaxel deve essere ridotta da 75 a 60 mg/m².
Se si verificano ulteriori episodi di neutropenia complicata la dose di docetaxel deve essere ridotta da 60 a 45 mg/m².
Nel caso di trombocitopenia di Grado 4 la dose di docetaxel deve essere ridotta da 75 a 60 mg/m².
I pazienti non devono essere ritrattati con altri cicli di docetaxel fino a che i neutrofili siano ritornati ad un livello > 1.500 cellule/mm³ e le piastrine siano ritornate ad un livello > 100.000 cellule/mm³.
Interrompere il trattamento se queste tossicità persistono (vedere paragrafo 4.4).
Modifiche della dose raccomandate a causa della tossicità in pazienti trattati con docetaxel in associazione con cisplatino e 5-fluorouracile (5-FU): Tossicità | Aggiustamento della dose |
Diarrea di grado 3 | Primo episodio: ridurre la dose del 5-FU del 20%. |
Secondo episodio: ridurre la dose di docetaxel del 20%. |
Diarrea di grado 4 | Primo episodio: ridurre le dosi del docetaxel e del 5-FU del 20%. |
Secondo episodio: interrompere il trattamento. |
Stomatiti/mucositi di grado 3 | Primo episodio: ridurre la dose del 5-FU del 20%. |
Secondo episodio: interrompere il solo 5-FU, in tutti i cicli successivi. |
Tezo episodio: ridurre la dose del docetaxel del 20%. |
Stomatiti/mucositi di grado 4 | Primo episodio: interrompere il solo 5-FU, in tutti i cicli successivi. |
Secondo episodio: ridurre la dose di docetaxel del 20%. |
Per le modifiche della dose del cisplatino e del 5-fluorouracile, vedere gli specifici riassunti delle caratteristiche del prodotto.
Nello studio registrativo SCCHN in pazienti che hanno manifestato neutropenia complicata (comprendente neutropenia prolungata, neutropenia febbrile, o infezione), è stato suggerito l’uso di GCSF per fornire una copertura profilattica (es.
giorni 6-15) in tutti i cicli successivi.
Popolazioni particolari: Pazienti con insufficienza epatica Sulla base dei dati di farmacocinetica con docetaxel a 100 mg/m² somministrato in monoterapia, nei pazienti con aumento delle transaminasi (ALT e/o AST) maggiori di 1,5 volte il limite superiore normale e fosfatasi alcalina maggiore di 2,5 volte il limite superiore normale, la dose di docetaxel raccomandata è 75 mg/m² (vedere paragrafi 4.4 e 5.2).
Per i pazienti con bilirubina sierica oltre il limite superiore normale e/o ALT e AST > 3,5 volte il limite superiore normale associati con fosfatasi alcalina maggiore di 6 volte il limite superiore normale, non può essere raccomandata alcuna riduzione della dose e docetaxel non deve essere somministrato se non nei casi in cui sia strettamente indicato.
In associazione con cisplatino e 5-fluorouracile per il trattamento dei pazienti con adenocarcinoma dello stomaco, lo studio clinico registrativo ha escluso i pazienti con un valore di ALT e/o AST > 1,5 volte il limite superiore normale associato a un valore di fosfatasi alcalina > 2,5 volte il limite superiore normale e a un valore di bilirubina > 1 volta il limite superiore normale; per questi pazienti, nessuna riduzione della dose può essere consigliata ed il docetaxel non deve essere usato a meno che non sia strettamente indicato.
Non sono disponibili dati in pazienti con insufficienza epatica trattati con docetaxel in associazione nelle altre indicazioni.
Popolazione pediatrica La sicurezza e l’efficacia di TAXOTERE nel carcinoma nasofaringeo nei bambini di età da 1 mese a meno di 18 anni non sono state stabilite.
Non vi sono dati sull’uso di TAXOTERE nella popolazione pediatrica nelle indicazioni del cancro della mammella, cancro del polmone non a piccole cellule, cancro della prostata, adenocarcinoma dello stomaco e cancro del collo e della testa, escludendo il carcinoma nasofaringeo tipo II e III meno differenziato.
Anziani Con riferimento alla farmacocinetica di popolazione, non vi sono speciali istruzioni per l'uso negli anziani.
In associazione con capecitabina per i pazienti di età di 60 anni e oltre, si raccomanda una riduzione della dose iniziale al 75% (vedere il riassunto delle caratteristiche del prodotto di capecitabina).
Metodo di somministrazione Per le istruzioni sulla preparazione e sulla somministrazione del prodotto, vedere il paragrafo 6.6. Avvertenze e precauzioni
- Salvo controindicazioni, per i tumori della mammella e del polmone non a piccole cellule la premedicazione con corticosteroidi orali, come desametasone 16 mg al dì (es.8 mg BID) per 3 giorni, iniziando il giorno prima della somministrazione di docetaxel, può ridurre l'incidenza e la gravità della ritenzione di liquidi così come la gravità delle reazioni di ipersensibilità.
Per il cancro della prostata, la premedicazione è costituita da desametasone orale 8 mg, 12 ore, 3 ore e 1 ora prima dell’infusione di docetaxel (vedere paragrafo 4.2).
Ematologia La neutropenia è la più frequente delle reazioni avverse osservate con docetaxel.
I nadir dei neutrofili sono comparsi dopo 7 giorni (valore mediano) ma nei pazienti pesantemente pretrattati questo intervallo può essere abbreviato.
In tutti i pazienti in trattamento con docetaxel deve essere eseguito frequentemente un controllo dell'emocromo completo.
I pazienti non devono essere trattati di nuovo con docetaxel finchè il valore dei neutrofili sia ritornato a ≥ 1.500 cellule/mm³ (vedere paragrafo 4.2).
Nel caso di neutropenia grave (< 500 cellule/mm³ per sette o più giorni) durante il trattamento con docetaxel si raccomanda una riduzione della dose nei cicli successivi di terapia o l’uso di appropriate misure sintomatiche (vedere paragrafo 4.2).
In pazienti trattati con docetaxel in associazione con cisplatino e 5-fluorouracile (TCF), la neutropenia febbrile e l'infezione neutropenica si sono verificate con un’incidenza più bassa quando i pazienti hanno ricevuto G-CSF in profilassi.
I pazienti trattati con TCF devono ricevere il G-CSF come profilassi per attenuare il rischio di neutropenia complicata (neutropenia febbrile, neutropenia prolungata o infezione neutropenica).
I pazienti che ricevono TCF devono essere monitorati molto attentamente (vedere paragrafi 4.2 e 4.8).
Nei pazienti trattati con docetaxel in associazione con doxorubicina e ciclofosfamide (regime TAC), neutropenia febbrile e/o infezione neutropenica si sono verificate con un’incidenza più bassa quando i pazienti hanno ricevuto profilassi primaria con G-CSF.
La profilassi primaria con G-CSF deve essere considerata nei pazienti che ricevono terapia adiuvante con TAC per il cancro della mammella per attenuare il rischio di neutropenia complicata (neutropenia febbrile, neutropenia prolungata o infezione neutropenica).
I pazienti che ricevono TAC devono essere monitorati attentamente (vedere paragrafi 4.2 e 4.8).
Reazioni gastrointestinali Si raccomanda cautela nei pazienti con neutropenia, particolarmente a rischio di sviluppare complicanze gastrointestinali.
Benchè la maggioranza dei casi si sia verificata durante il primo o secondo ciclo del regime contenente docetaxel si può sviluppare un’enterocolite in ogni momento, e può portare al decesso già dal primo giorno di insorgenza.
I pazienti devono essere strettamente monitorati per manifestazioni precoci di grave tossicità gastrointestinale (vedere paragrafi 4.2, 4.4 Ematologia e 4.8).
Reazioni di ipersensibilità I pazienti devono essere tenuti sotto stretta osservazione per la possibile comparsa di reazioni di ipersensibilità, specialmente durante la prima e la seconda infusione.
Entro pochi minuti dall'inizio dell'infusione di docetaxel possono verificarsi reazioni di ipersensibilità, perciò devono essere tenuti a disposizione mezzi per il trattamento della ipotensione e del broncospasmo.
Se si verificano reazioni di ipersensibilità con sintomi minori come vampate o reazioni cutanee localizzate non è necessario interrompere la terapia.
Tuttavia reazioni gravi, come ipotensione grave, broncospasmo o eruzione/eritema generalizzati richiedono l'immediata sospensione dell'infusione di docetaxel ed un trattamento appropriato.
I pazienti in cui comparissero gravi reazioni di ipersensibilità non devono più assumere docetaxel.
Pazienti che hanno avuto una precedente reazione di ipersensibilità a paclitaxel possono essere a rischio di sviluppare una reazione di ipersensibilità a docetaxel, inclusa una reazione di ipersensibilità più severa.
Questi pazienti devono essere tenuti sotto stretta osservazione durante l’inizio della terapia con docetaxel.
Reazioni cutanee Sono stati osservati eritema cutaneo localizzato alle estremità (palmo della mano e pianta del piede) con edema seguito da desquamazione.
Sono stati riportati sintomi gravi quali eruzioni cutanee seguite da desquamazione che hanno condotto alla sospensione momentanea o definitiva del trattamento con docetaxel (vedere paragrafo 4.2).
A seguito del trattamento con docetaxel sono state riportate Reazioni Avverse Cutanee Gravi (SCAR - Severe Cutaneous Adverse Reactions) quali Sindrome di Stevens-Johnson (SJS), Necrolisi Epidermica Tossica (TEN) e Pustolosi Esantematosa Generalizzata Acuta (AGEP).
I pazienti devono essere informati su segni e sintomi delle gravi manifestazioni cutanee e monitorati attentamente.
Se compaiono segni e sintomi suggestivi di queste reazioni, si deve considerare l’interruzione di docetaxel.
Ritenzione di liquidi I pazienti con grave ritenzione di liquidi, come versamento pleurico, pericardico e ascite, devono essere monitorati attentamente.
Patologie respiratorie Sono stati riportati casi di Sindrome da distress respiratorio acuto, polmonite interstiziale/polmonite, malattia polmonare interstiziale, fibrosi polmonare e insufficienza respiratoria e possono essere associati ad esito fatale.
Sono stati riportati casi di polmonite attinica in pazienti sottoposti anche a radioterapia.
Se appaiono nuovi sintomi polmonari o se i sintomi già esistenti dovessero peggiorare, i pazienti devono essere tempestivamente esaminati, strettamente monitorati, e trattati adeguatamente.
È raccomandata la sospensione della terapia con docetaxel fino a quando non è disponibile una diagnosi.
L’impiego tempestivo di misure di supporto adeguate può contribuire a migliorare il quadro clinico.
Il beneficio relativo alla ripresa della terapia con docetaxel deve essere attentamente valutato.
Pazienti con compromissione epatica In pazienti trattati con docetaxel a 100 mg/m² somministrato in monoterapia che hanno livelli di transaminasi sieriche (ALT e/o AST) maggiori di 1,5 volte il limite superiore normale in concomitanza con livelli di fosfatasi alcalina sierica maggiori di 2,5 volte il limite superiore normale, c’è un rischio più elevato di sviluppare reazioni avverse gravi come morte tossica comprendente sepsi ed emorragia gastrointestinale che possono essere fatali, neutropenia febbrile, infezioni, trombocitopenia, stomatite ed astenia.
Perciò, in pazienti con test di funzionalità epatica elevati, la dose raccomandata di docetaxel è 75 mg/m² e i test di funzionalità epatica devono essere eseguiti prima di iniziare il trattamento e prima di ogni ciclo (vedere paragrafo 4.2).
Nei pazienti che abbiano valori sierici di bilirubina maggiori del limite superiore normale e/o valori di ALT e AST superiori di 3,5 volte il limite superiore normale con fosfatasi alcalina superiore di 6 volte il limite superiore normale non si può raccomandare una riduzione di dosaggio e docetaxel non deve essere usato se non strettamente indicato.
In associazione con cisplatino e 5-fluorouracile per il trattamento dei pazienti con adenocarcinoma dello stomaco, lo studio clinico registrativo ha escluso i pazienti con un valore di ALT e/o AST > 1,5 volte il limite superiore normale associato a un valore di fosfatasi alcalina > 2,5 volte il limite superiore normale e a un valore di bilirubina > 1 volta il limite superiore normale; per questi pazienti, nessuna riduzione della dose può essere consigliata ed il docetaxel non dovrebbe essere usato a meno che non sia strettamente indicato.
Non sono disponibili dati su pazienti con compromissione epatica trattati con docetaxel in associazione nelle altre indicazioni.
Pazienti con compromissione renale Non vi sono dati disponibili nei pazienti con grave compromissione renale sottoposti a terapia con docetaxel.
Sistema nervoso La comparsa di neurotossicità periferica grave richiede riduzione della dose (vedere paragrafo 4.2).
Tossicità cardiaca Insufficienza cardiaca è stata osservata in pazienti trattati con docetaxel in associazione con trastuzumab, in particolare dopo chemioterapia contenente antracicline (doxorubicina o epirubicina).
Questa è risultata essere da moderata a severa ed è stata associata a decessi (vedere paragrafo 4.8).
Quando i pazienti sono candidati al trattamento di docetaxel in associazione con trastuzumab devono essere sottoposti ad una valutazione cardiaca di base.
La funzione cardiaca deve essere ulteriormente monitorata durante il trattamento (es.
ogni tre mesi) per identificare i pazienti che potrebbero sviluppare alterazioni cardiache.
Per maggiori dettagli vedere il riassunto delle caratteristiche del prodotto di trastuzumab.
In pazienti trattati con docetaxel in regimi di combinazione che includevano doxorubicina, 5fluorouracile e/o ciclofosfamide è stata riportata aritmia ventricolare inclusa tachicardia ventricolare (a volte fatale) (vedere paragrafo 4.8).
Si raccomanda una valutazione cardiaca al basale.
Patologie dell’occhio In pazienti trattati con docexatel sono stati riportati casi di edema maculare cistoide (EMC).
I pazienti con problemi di vista devono essere sottoposti ad un tempestivio e completo esame oftalmologico.
Nel caso in cui venga diagnosticata la EMC, il trattamento con docetaxel deve essere interrotto ed iniziato un appropriato trattamento (vedi paragrafo 4.8).
Seconde malignità primitive Sono state riportate seconde malignità primitive quando docetaxel è stato somministrato in combinazione con altri trattamenti antitumorali noti per essere associati con seconde malignità primitive.
Seconde malignità primitive (incluse leucemia mieloide acuta, sindrome mielodisplastica e linfoma non-Hodgkin) possono verificarsi diversi mesi o anni dopo la terapia contenente docetaxel.
I pazienti devono essere monitorati per seconde malignità primitive (vedere paragrafo 4.8).
Altro Devono essere adottate misure contraccettive durante il trattamento sia per gli uomini sia per le donne e per gli uomini per almeno sei mesi dopo la sua sospensione (vedere paragrafo 4.6).
La co-somministrazione di docetaxel con forti inibitori del CYP3A4 (ad esempio ketoconazolo, itraconazolo, claritromicina, indinavir, nefazodone, nelfinavir, ritonavir, saquinavir, telitromicina e voriconazolo), deve essere evitata (vedere paragrafo 4.5).
Ulteriori precauzioni per il trattamento adiuvante del cancro della mammella Neutropenia complicata Per le pazienti che presentano una neutropenia complicata (neutropenia prolungata, neutropenia febbrile o infezione) si deve considerare la terapia con G-CSF e riduzione della dose (vedere paragrafo 4.2).
Eventi avversi gastrointestinali Sintomi come dolore addominale e malessere, febbre, diarrea con o senza neutropenia, potrebbero essere manifestazioni precoci di tossicità gastrointestinale grave e devono essere valutati e trattati immediatamente.
Insufficienza cardiaca congestizia Le pazienti, durante la terapia ed il periodo di follow-up, devono essere seguite per sintomi che possono ricondurre a insufficienza cardiaca congestizia.
Nelle pazienti trattate con il regime TAC per cancro della mammella linfonodo positivo è stato dimostrato che il rischio di insufficienza cardiaca congestizia (CHF) è più elevato nel primo anno dopo la terapia (vedere paragrafi 4.8 e 5.1).
Pazienti con 4 o più linfonodi positivi Dato che il beneficio osservato nelle pazienti con 4 o più linfonodi positivi non è stato statisticamente significativo per quanto riguarda la sopravvivenza libera da malattia (DFS) e sopravvivenza globale (OS), il positivo rapporto beneficio/rischio della terapia con TAC in pazienti con 4 o più linfonodi positivi non è stato pienamente dimostrato nell’analisi finale (vedere paragrafo 5.1).
Anziani Precauzioni per l’uso nella terapia adiuvante per il cancro della mammella Sono disponibili dati limitati su pazienti di età superiore a 70 anni trattati con docetaxel in associazione con doxorubicina e ciclofosfamide.
Precauzioni per l’uso nel cancro della prostata resistente alla castrazione In uno studio sul cancro della prostata, dei 333 pazienti trattati con docetaxel ogni tre settimane, 209 avevano un’età uguale o superiore a 65 anni e 68 pazienti superiore ai 75 anni.
Nei pazienti trattati con docetaxel ogni tre settimane, l’incidenza di alterazioni ungueali correlate al farmaco, nei pazienti di età uguale o superiore ai 65 anni, risultava superiore di oltre il 10% rispetto ai pazienti più giovani.
L’incidenza di febbre, diarrea, anoressia ed edema periferico correlabili al farmaco nei pazienti di età uguale o superiore ai 75 anni risultava superiore di oltre il 10% rispetto ai pazienti di età inferiore ai 65 anni.
Precauzioni per l’uso nel cancro della prostata ormono-sensibile In uno studio sul cancro della prostata ormono-sensibile (STAMPEDE), dei 545 pazienti trattati con docetaxel ogni 3 settimane, 296 avevano un’età uguale o superiore a 65 anni e 48 pazienti un’età uguale o superiore a 75 anni.
Un numero maggiore di pazienti di età ≥65 anni nel braccio docetaxel ha riportato reazioni da ipersensibilità, neutropenia, anemia, ritenzione di liquidi, dispnea e alterazioni ungueali rispetto ai pazienti di età inferiore a 65 anni.
Nessuno di questi aumenti nella frequenza ha raggiunto il 10% di differenza rispetto al braccio di controllo.
Nei pazienti di età pari o superiore a 75 anni, rispetto ai pazienti più giovani, neutropenia, anemia, diarrea, dispnea e infezione delle vie respiratorie superiori sono state segnalate con una maggiore incidenza (almeno il 10% in più).
Precauzioni per l’uso nell’adenocarcinoma dello stomaco Fra i 300 pazienti (221 nello studio di fase III e 79 nello studio di fase II) trattati con docetaxel in associazione con cisplatino e 5-fluorouracile nello studio dell’adenocarcinoma dello stomaco, 74 avevano 65 o più anni e 4 avevano 75 o più anni.
L'incidenza degli eventi avversi gravi è stata più elevata nei pazienti anziani in confronto a quelli più giovani.
L'incidenza degli eventi avversi è stata più elevata nelle persone anziane rispetto a quelle giovani.
L’incidenza dei seguenti eventi avversi (di tutti i gradi): letargia, stomatite ed infezione neutropenica si è verificata con una frequenza ≥ 10% nei pazienti con 65 o più anni rispetto ai pazienti più giovani.
Gli anziani trattati con TCF devono essere monitorati molto attentamente.
Eccipienti Questo medicinale contiene 50 vol% di etanolo anidro (alcol), vale a dire fino a 3,16 g di etanolo anidro per flaconcino, equivalenti a 80 ml di birra o 33 ml di vino.
Dannoso per chi soffre di alcolismo.
La presenza di etanolo è da considerare anche in caso di gravidanza o allattamento, nel trattamento di bambini e popolazioni ad alto rischio come i pazienti epatopatici o epilettici.
Devono essere considerati possibili effetti sul sistema nervoso centrale. Interazioni
- La quantità di alcol in questo medicinale può alterare gli effetti di altri medicinali.
Studi in vitro hanno dimostrato che il metabolismo del docetaxel può essere modificato dalla cosomministrazione di composti che inducono o inibiscono il citocromo P450-3A o che vengono da questo metabolizzati (e possano perciò inibire competitivamente l’enzima), quali ciclosporine, ketoconazolo e eritromicina Di conseguenza, usare cautela nella gestione di pazienti in trattamento concomitante con tali medicinali per il rischio potenziale di interazioni importanti.
In caso di associazione con inibitori del CYP3A4, l’insorgenza di reazioni avverse a docetaxel può aumentare, come conseguenza di un ridotto metabolismo.
Se il trattamento concomitante di un forte inibitore del CYP3A4 (per esempio ketconazolo, itraconazolo, claritromicina, indinavir, nefazodone, nelfinavir, ritonavir, saquinavir, telitromicina e voriconazolo) non può essere evitato, è necessario uno stretto controllo clinico ed un aggiustamento della dose di docetaxel può essere appropriato durante il trattamento con un forte inibitore del CYP3A4 (vedere paragrafo 4.4) In uno studio di farmacocinetica con 7 pazienti, la co-somministrazione di docetaxel con ketoconazolo, un forte inibitore del CYP3A4, ha portato alla diminuzione del 49% della clearance del docetaxel.
La farmacocinetica di docetaxel in presenza di prednisone è stata studiata nei pazienti con cancro della prostata metastatico.
Docetaxel è metabolizzato da CYP3A4 ed il prednisone causa induzione del CYP3A4.
Non è stato osservato alcun effetto statisticamente significativo del prednisone sulla farmacocinetica di docetaxel.
Docetaxel è altamente legato alle proteine (> del 95%).
Anche se non è stata studiata specificatamente la possibile interazione in vivo tra docetaxel e terapie concomitanti, le interazioni in vitro tra farmaci fortemente legati alle proteine quali eritromicina, difenidramina, propranololo, propafenone, fenitoina, salicilati, sulfametoxazolo e sodio valproato non hanno evidenziato influenze sul legame di docetaxel alle proteine.
Inoltre desametasone non modifica il legame proteico di docetaxel.
Docetaxel non influenza il legame della digitossina.
Le farmacocinetiche di docetaxel, doxorubicina e ciclofosfamide non hanno manifestato interferenze durante la loro co-somministrazione.
Dati limitati provenienti da un singolo studio non controllato sembrano indicare un’interazione tra docetaxel e carboplatino.
Quando utilizzato in associazione con docetaxel, la clearance di carboplatino è stata superiore di circa il 50% rispetto ai valori precedentemente riportati per l’utilizzo in monoterapia. Effetti indesiderati
- Sintesi del profilo di sicurezza per tutte le indicazioniLe reazioni avverse considerate possibilmente o probabilmente correlate alla somministrazione di docetaxel sono state ottenute in: • 1312 e 121 pazienti che hanno ricevuto 100 mg/m² e 75 mg/m² di docetaxel rispettivamente come monoterapia.
• 258 pazienti che hanno ricevuto docetaxel in associazione con doxorubicina.
• 406 pazienti che hanno ricevuto docetaxel in associazione con cisplatino.
• 92 pazienti trattati con docetaxel in associazione con trastuzumab.
• 255 pazienti che hanno ricevuto docetaxel in associazione con capecitabina.
• 332 pazienti (TAX327) che hanno ricevuto docetaxel in associazione con prednisone o prednisolone (vengono presentati gli effetti indesiderati correlati al trattamento clinicamente rilevanti).
• 1276 pazienti (744 e 532 rispettivamente in TAX 316 e GEICAM 9805) che hanno ricevuto docetaxel in associazione con doxorubicina e ciclofosfamide (vengono presentati gli effetti indesiderati correlati al trattamento clinicamente rilevanti).
• 300 pazienti con adenocarcinoma dello stomaco (221 nello studio di fase III e 79 nello studio di fase II) trattati con docetaxel in associazione con cisplatino e 5-fluorouracile (si sono verificati degli effetti indesiderati clinicamente importanti legati al trattamento).
• 174 pazienti con cancro del collo e della testa trattati con docetaxel in associazione con cisplatino e 5-fluorouracile (si sono verificati degli effetti indesiderati clinicamente importanti legati al trattamento).
• 545 pazienti (studio STAMPEDE) che hanno ricevuto docetaxel in associazione con prednisone o prednisolone e ADT.
Tali reazioni sono state descritte con i criteri NCI Common Toxicity Criteria (grado 3 = G3; grado3-4 = G3/4; grado 4 = G4) e con i termini COSTART e MedDRA.
Le frequenze sono definite come: molto comuni (≥ 1/10); comuni (≥ 1/100 a < 1/10); non comuni (≥ 1/1.000 a < 1/100); rari (≥ 1/10.000 a < 1/1.000); molto rari (< 1/10.000); non noti (non possono essere stimati dai dati disponibili).
All’interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità.
Le reazioni avverse riportate più di frequente durante l’uso del solo docetaxel sono: neutropenia (reversibile e non cumulativa; il giorno medio al nadir era il giorno 7 e la durata media della neutropenia grave (< 500 cellule/mm³) era di 7 giorni), anemia, alopecia, nausea, vomito, stomatiti, diarrea ed astenia.
La gravità degli eventi avversi di docetaxel può essere aumentata quando docetaxel è somministrato in associazione con altri agenti chemioterapici.
Per l’associazione con trastuzumab sono stati riportati gli eventi avversi (tutti i gradi) in percentuale ≥ 10%.
Vi è stato un aumento dell’incidenza di eventi avversi seri (40% vs 31%) e di eventi avversi di grado 4 (34% vs 23%) nel gruppo trattato in associazione con trastuzumab rispetto alla monoterapia con docetaxel.
Per la associazione con capecitabina, vengono riportati gli effetti indesiderati correlati al trattamento più frequenti (≥ 5%) osservati in uno studio clinico di fase III in pazienti con cancro della mammella dopo fallimento di una terapia con antracicline (vedere il riassunto delle caratteristiche del prodotto di capecitabina).
Per l’associazione con ADT e prednisone o prednisolone (studio STAMPEDE) vengono riportati gli eventi avversi verificatisi durante i 6 cicli di trattamento con docetaxel e con una incidenza superiore di almeno il 2% nel braccio di trattamento con docetaxel rispetto al braccio di controllo, utilizzando la scala di classificazione CTCAE.
Con docetaxel sono state osservate frequentemente le seguenti reazioni avverse: Disturbi del sistema immunitario Reazioni di ipersensibilità si sono verificate prevalentemente entro pochi minuti dall'inizio dell'infusione di docetaxel e sono state generalmente di grado da lieve a moderato.
I sintomi riportati più frequentemente sono stati vampate di calore, rash con o senza prurito, oppressione toracica, dolore alla schiena, dispnea e febbre o brividi.
Le reazioni gravi sono state caratterizzate da ipotensione e / o broncospasmo o rash/eritema generalizzato (vedere paragrafo 4.4).
Patologie del sistema nervoso Lo sviluppo di neurotossicità periferica grave richiede la riduzione della dose (vedere paragrafi 4.2 e 4.4).
Segni neurosensoriali di grado da lieve a moderato sono caratterizzati da parestesia, disestesia o dolore incluso bruciore.
Eventi neuromotori sono caratterizzati principalmente da debolezza.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Sono state osservate reazioni cutanee reversibili considerate in genere di grado da lieve a moderato.
Le reazioni sono state caratterizzate da rash, incluse le eruzioni localizzate principalmente ai piedi ed alle mani (compresa la sindrome mano-piede grave), ma anche alle braccia, al viso o al torace, frequentemente associate a prurito.
Le eruzioni si sono manifestate generalmente entro una settimana dall’infusione di docetaxel.
Meno frequentemente sono stati riportati sintomi gravi come eruzioni seguite da desquamazione che raramente hanno richiesto la sospensione temporanea o definitiva del trattamento (vedere paragrafi 4.2 e 4.4).
Sono state riportate gravi alterazioni a carico dell’unghia caratterizzate da ipopigmentazione o iperpigmentazione, talvolta dolore e onicolisi.
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Le reazioni nel sito di infusione sono state generalmente lievi e caratterizzate da iperpigmentazione, infiammazione, arrossamento e secchezza della pelle, flebite o stravaso, aumento della permeabilità della vena.
Ritenzione di liquidi che comprende casi di edema periferico e meno frequentemente casi di versamento pleurico, pericardico, ascite e aumento di peso.
L’edema periferico di solito si manifesta iniziando alle estremità inferiori e può divenire generalizzato con un aumento di peso di 3 o più kg.
La ritenzione idrica è cumulativa per incidenza e intensità (vedere paragrafo 4.4).
Tabella riassuntiva delle reazioni avverse nel cancro della mammella per TAXOTERE 100 mg/m² in monoterapia: Classificazione per sistemi ed organisecondo MedDRA | Effetti indesiderati molto comuni | Effetti indesiderati comuni | Effetti indesiderati non comuni |
Infezioni ed infestazioni | Infezioni (G3/4: 5,7%; comprese sepsi e polmonite, letali nell’1,7%) | Infezione associata a neutropenia G4 (G3/4: 4,6%) | |
Patologie del sistema emolinfopoietico | Neutropenia (G4: 76,4%); Anemia (G3/4: 8,9%); Neutropenia febbrile | Trombocitopenia (G4: 0,2%) | |
Disturbi del sistema immunitario | Ipersensibilità (G3/4: 5,3%) | | |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Anoressia | | |
Patologie del sistema nervoso | Neuropatia sensitiva periferica (G3: 4,1%); Neuropatia motoria periferica (G3/4: 4%) Disgeusia (grave 0,07%) | | |
Patologie cardiache | | Aritmia (G3/4: 0,7%) | Insufficienza cardiaca |
Patologie vascolari | | Ipotensione; Ipertensione; Emorragie | |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Dispnea (grave: 2,7%) | | |
Patologie gastrointestinali | Stomatite (G3/4: 5,3%); Diarrea (G3/4: 4%); Nausea (G3/4: 4%); Vomito (G3/4: 3%) | Stipsi (grave: 0,2%); Dolore addominale (grave: 1%); Emorragia gastrointestinale (grave: 0,3%) | Esofagite (grave: 0,4%) |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Alopecia; Reazioni cutanee (G3/4: 5,9%); Alterazioni ungueali (gravi: 2,6%) | | |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | Mialgia (grave: 1,4%) | Artralgia | |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Ritenzione di liquidi (grave: 6,5%); Astenia (grave: 11,2%); Dolore | Reazioni in sede di infusione; Dolore toracico non cardiaco (grave 0,4%) | |
Esami diagnostici | | Aumento di bilirubina ematica G3/4 (< 5%); Aumento della fosfatasi alcalina ematica G3/4 (< 4%); Aumento di AST G3/4 (< 3%); Aumento di ALT G3/4 (< 2%) | |
Descrizione di reazioni avverse selezionate nel cancro della mammella per TAXOTERE 100 mg/m² in monoterapia Patologie del sistema emolinfopoietico Raro: episodi di sanguinamento associati a trombocitopenia di grado 3/4.
Patologie del sistema nervoso Dati di reversibilità sono disponibili nel 35,3% dei pazienti che hanno sviluppato neurotossicità dopo trattamento con docetaxel 100 mg/m² in monoterapia.
Gli eventi sono stati reversibili in maniera spontanea entro i 3 mesi.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Molto raro: un caso di alopecia non reversibile alla fine dello studio.
Il 73% delle reazioni cutanee sono state reversibili entro 21 giorni.
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione La dose cumulativa media alla sospensione del trattamento è stata di più di 1.000 mg/m² e il tempo mediano di reversibilità della ritenzione idrica è stato di 16,4 settimane (range da 0 a 42 settimane).
La comparsa di ritenzione di grado da moderato a grave (dose cumulativa media: 818,9 mg/m²) è ritardata nei pazienti che hanno ricevuto la premedicazione rispetto ai pazienti senza premedicazione (dose media cumulativa: 489,7 mg/m²); tuttavia, in alcuni pazienti, è stata riportata durante i primi cicli di terapia.
Tabella delle reazioni avverse nel cancro del polmone non a piccole cellule per TAXOTERE 75 mg/m² in monoterapia: Classificazione per sistemi ed organi secondo MedDRA | Effetti indesiderati moltocomuni | Effetti indesiderati comuni |
Infezioni ed infestazioni | Infezioni (G3/4: 5%) | |
Patologie del sistema emolinfopoietico | Neutropenia (G4: 54,2%); Anemia (G3/4: 10,8%); Trombocitopenia (G4: 1,7%) | Neutropenia febbrile |
Disturbi del sistema immunitario | | Ipersensibilità (non grave) |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Anoressia | |
Patologie del sistema nervoso | Neuropatia sensitiva periferica (G3/4: 0,8%) | Neuropatia motoria periferica (G3/4: 2,5%) |
Patologie cardiache | | Aritmia (non grave) |
Patologie vascolari | | Ipotensione |
Patologie gastrointestinali | Nausea (G3/4: 3,3%); Stomatite (G3/4: 1,7%); Vomito (G3/4: 0,8%); Diarrea (G3/4: 1,7%) | Stipsi |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Alopecia; Reazioni cutanee (G3/4: 0,8%) | Alterazioni ungueali (grave 0,8%) |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | | Mialgia |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Astenia (grave: 12,4%); Ritenzione di liquidi (grave: 0,8%); Dolore | |
Esami diagnostici | | Aumento di bilirubina ematica G3/4 (< 2%); |
Tabella delle reazioni avverse nel cancro della mammella per TAXOTERE 75 mg/m² in associazione con doxorubicina: Classificazione per sistemi ed organisecondo MedDRA | Effetti indesiderati molto comuni | Effetti indesiderati comuni | Effetti indesiderati non comuni |
Infezioni ed infestazioni | Infezioni (G3/4: 7.8%) | | |
Patologie del sistema emolinfopoietico | Neutropenia (G4: 91,7%); Anemia (G3/4: 9,4%); Neutropenia febbrile; Trombocitopenia (G4: 0,8%) | | |
Disturbi del sistema immunitario | | Ipersensibilità (G3/4: 1,2%) | |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | | Anoressia | |
Patologie del sistema nervoso | Neuropatia sensitiva periferica (G3: 0,4%) | Neuropatia motoria periferica (G3/4: 0,4%) | |
Patologie cardiache | | Insufficienza cardiaca; Aritmia (non grave) | |
Patologie vascolari | | | Ipotensione |
Patologie gastrointestinali | Nausea (G3/4: 5%); Stomatite (G3/4: 7,8%); Diarrea (G3/4: 6,2%); Vomito (G3/4: 5%); Stipsi | | |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Alopecia; Alterazioni ungueali (grave 0,4%); Reazioni cutanee (non grave) | | |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | | Mialgia | |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Astenia (grave: 8,1%); Ritenzione di liquidi (grave: 1,2%); Dolore | Reazioni in sede di infusione | |
Esami diagnostici | | Aumento di bilirubina ematica G3/4 (< 2,5%); Aumento di fosfatasi alcalina ematica G3/4 (< 2,5%) | Aumento di AST G3/4 (< 1%); Aumento di ALT G3/4 (< 1%) |
Tabella delle reazioni avverse nel cancro del polmone non a piccole cellule per TAXOTERE 75 mg/m² in associazione con cisplatino: Classificazione per sistemi ed organisecondo MedDRA | Effetti indesiderati molto comuni | Effetti indesideraticomuni | Effetti indesiderati non comuni |
Infezioni ed infestazioni | Infezioni (G3/4: 5,7%) | | |
Patologie del sistema emolinfopoietico | Neutropenia (G4: 51,5%); Anemia (G3/4: 6,9%); Trombocitopenia (G4: 0,5%) | Neutropenia febbrile | |
Disturbi del sistema immunitario | Ipersensibilità (G3/4: 2,5%) | | |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Anoressia | | |
Patologie del sistema nervoso | Neuropatia sensitiva periferica (G3: 3,7%); Neuropatia motoria periferica (G3/4: 2%) | | |
Patologie cardiache | | Aritmia (G3/4: 0,7%) | Insufficienza cardiaca |
Patologie vascolari | | Ipotensione (G3/4: 0,7%) | |
Patologie gastrointestinali | Nausea (G3/4: 9,6%); Vomito (G3/4: 7,6%); Diarrea (G3/4: 6,4%); Stomatite (G3/4: 2%) | Stipsi | |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Alopecia; Alterazioni ungueali (grave 0,7%); Reazioni cutanee (G3/4: 0,2%) | | |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | Mialgia (grave: 0,5%) | | |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Astenia (grave: 9,9%); Ritenzione di liquidi (grave: 0,7%); Febbre (G3/4: 1,2%) | Reazioni in sede di infusione; Dolore | |
Esami diagnostici | | Aumento di bilirubina ematica G3/4 (2,1%); Aumento di ALT G3/4 (1,3%) | Aumento di AST G3/4 (0,5%); Aumento di fosfatasi alcalina ematica G3/4 (0,3%) |
Tabella delle reazioni avverse nel cancro della mammella per TAXOTERE 100 mg/m² in associazione con trastuzumab: Classificazione per sistemi ed organi secondo MedDRA | Effetti indesiderati moltocomuni | Effetti indesiderati comuni |
Patologie del sistema emolinfopoietico | Neutropenia (G4: 32%); Neutropenia febbrile (che include neutropenia associata a febbre e uso di antiobitico) o sepsi neutropenica; | |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Anoressia | |
Disturbi psichiatrici | Insonnia | |
Patologie del sistema nervoso | Parestesia; Cefalea; Disgeusia; Ipoestesia | |
Patologie dell’occhio | Aumento della lacrimazione; Congiuntivite | |
Patologie cardiache | | Insufficienza cardiaca |
Patologie vascolari | Linfedema | |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Epistassi; Dolore faringolaringeo; Rinofaringite; Dispnea; Tosse; Rinorrea | |
Patologie gastrointestinali | Nausea; Diarrea; Vomito; Stipsi; Stomatite; Dispepsia; Dolore addominale | |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Alopecia; Eritema; Rash; Alterazioni ungueali | |
Patologie del sistema muscoloschelttrico e del tessuto connettivo | Mialgia; Artralgia; Dolore alle estremità; Dolore osseo; Dolore alla schiena | |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Astenia; Edema periferico; Piressia; Fatica; Infiammazione delle mucose; Dolore; Sindrome parainfluenzale; Dolore al petto; Brividi | Letargia |
Esami diagnostici | Aumento di peso | |
Descrizione di reazioni avverse selezionate nel cancro della mammella per TAXOTERE 100 mg/m² in associazione con trastuzumab: Patologie del sistema emolinfopoietico Molto comune: la tossicità ematologica era aumentata nei pazienti trattati con trastuzumab e docetaxel rispetto a quelli trattati con il solo docetaxel (neutropenia di grado 3/4 32% verso 22%, secondo i criteri NCI-CTC).
Si noti che questo è probabilmente una sottovalutazione poiché è risaputo che docetaxel, da solo, ad una dose di 100 mg/m² porta a neutropenia nel 97% dei pazienti, di grado 4 nel 76%, basato sul nadir della conta dei neutrofili.
L’incidenza della neutropenia febbrile/sepsi neutropenica era anche aumentata nei pazienti trattati con Herceptin e docetaxel (23% verso 17% dei pazienti trattati con solo docetaxel).
Patologie cardiache Insufficienza cardiaca sintomatica è stata riportata nel 2,2% dei pazienti che hanno ricevuto docetaxel in associazione con trastuzumab, rispetto allo 0% dei pazienti che hanno ricevuto docetaxel in monoterapia.
Nel gruppo docetaxel e trastuzumab il 64% dei pazienti aveva ricevuto precedentemente antracicline come terapia adiuvante rispetto al 55% dei pazienti trattati con docetaxel in monoterapia.
Tabella delle reazioni avverse nel cancro della mammella per TAXOTERE 75 mg/m² in associazione con capecitabina: Classificazione per sistemi ed organi secondo MedDRA | Effetti indesiderati moltocomuni | Effetti indesiderati comuni |
Infezioni ed infestazioni | | Candidosi orale (G3/4: < 1%) |
Patologie del sistema emolinfopoietico | Neutropenia (G3/4: 63%); Anemia (G3/4: 10%) | Trombocitopenia (G3/4: 3%) |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Anoressia (G3/4: 1%); Diminuzione dell’appetito | Disidratazione (G3/4: 2%) |
Patologie del sistema nervoso | Disgeusia (G3/4: < 1%); Parestesia (G3/4: < 1%) | Capogiri; Cefalea (G3/4: < 1%); Neuropatia periferica |
Patologie dell’occhio | Aumento della lacrimazione | |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Dolore faringolaringeo (G3/4: 2%) | Dispnea (G3/4: 1%); Tosse (G3/4: < 1%); Epistassi (G3/4: < 1%) |
Patologie gastrointestinali | Stomatite (G3/4: 18%); Diarrea (G3/4: 14%); Nausea (G3/4: 6%); Vomito (G3/4: 4%); Stipsi (G3/4: 1%); Dolore addominale (G3/4: 2%); Dispepsia | Dolore all’addome superiore; Secchezza delle fauci |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Sindrome mano-piede (G3/4: 24%); Alopecia (G3/4: 6%); Alterazioni ungueali (G3/4: 2%) | Dermatite; Rash eritematoso (G3/4: < 1%); Scolorimento delle unghie; Onicolisi (G3/4: 1%) |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | Mialgia (G3/4: 2%); Artralgia (G3/4: 1%) | Dolore alle estremità corporee (G3/4: < 1%); Dolore alla schiena (G3/4: 1%) |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Astenia (G3/4: 3%); Piressia (G3/4: 1%); Fatica/debolezza (G3/4: 5%); Edema periferico (G3/4: 1%) | Letargia; Dolore |
Esami diagnostici | | Diminuzione di peso, aumento di bilirubina ematica G3/4 (9%) |
Tabella delle reazioni avverse nel cancro della prostata metastatico resistente alla castrazione per TAXOTERE 75 mg/m² in associazione con prednisone o prednisolone: Classificazione per sistemi ed organi secondo MedDRA | Effetti indesiderati moltocomuni | Effetti indesiderati comuni |
Infezioni ed infestazioni | Infezione (G3/4: 3,3%) | |
Patologie del sistema emolinfopoietico | Neutropenia (G3/4: 32%); Anemia (G3/4: 4,9%) | Trombocitopenia (G3/4: 0,6%); Neutropenia febbrile |
Disturbi del sistema immunitario | | Ipersensibilità (G3/4: 0,6%) |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Anoressia (G3/4: 0,6%) | |
Patologie del sistema nervoso | Neuropatia sensitiva periferica (G3/4: 1,2%); Disgeusia (G3/4: 0%) | Neuropatia motoria periferica (G3/4: 0%) |
Patologie dell’occhio | | Aumento della lacrimazione (G3/4: 0,6%) |
Patologie cardiache | | Diminuzione della funzionalità cardiaca ventricolare sinistra (G3/4: 0,3%) |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | | Epistassi (G3/4: 0%); Dispnea (G3/4: 0,6%); Tosse (G3/4: 0%) |
Patologie gastrointestinali | Nausea (G3/4: 2,4%); Diarrea (G3/4: 1,2%); Stomatite/Faringite (G3/4: 0,9%); Vomito (G3/4: 1,2%) | |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Alopecia; Alterazioni ungueali (non grave) | Rash esfoliativo (G3/4: 0,3%) |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | | Artralgia (G3/4: 0,3%); Mialgia (G3/4: 0,3%) |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Fatica (G3/4: 3,9%); Ritenzione di liquidi (grave: 0,6%) | |
Tabella delle reazioni avverse nel cancro della prostata ormono-sensibile localmente avanzato o metastatico ad alto rischio per TAXOTERE 75 mg/m² in associazione con prednisone o prednisolone e ADT (studio STAMPEDE) Classificazione per sistemi ed organi secondo MedDRA | Effetti indesiderati molto comuni | Effetti indesiderati comuni |
Patologie del sistema emolinfopoietico | Neutropenia (G3-4: 12%) Anemia Neutropenia febbrile (G3-4: 15%) | |
Disturbi del sistema immunitario | | Ipersensibilità (G3-4: 1%) |
Patologie endocrine | | Diabete (G3-4: 1%) |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | | Anoressia |
Disturbi psichiatrici | Insonnia (G3: 1%) | |
Patologie del sistema nervoso | Neuropatia sensitiva periferica (≥G3: 2%)a Cefalea | Capogiri |
Patologie dell’occhio | | Visione annebbiata |
Patologie cardiache | | Ipotensione (G3: 0%) |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Dispnea (G3: 1%) Tosse (G3: 0%) Infezione delle vie respiratorie superiori (G3: 1%) | Faringite (G3: 0%) |
Patologie gastrointestinali | Diarrea (G3: 3%) Stomatite (G3: 0%) Stipsi (G3: 0%) Nausea (G3: 1%) Dispepsia Dolore addominale (G3: 0%) Flatulenza | Vomito (G3: 1%) |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Alopecia (G3: 3%)a Alterazioni ungueali (G3: 1%) | Eruzione cutanea |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | Mialgia | |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Letargia (G3-4: 2%) Sintomi simil-influenzali (G3: 0%) Astenia (G3: 0%) Ritenzione di liquidi | Febbre (G3: 1%) Candidiasi orale Ipocalcemia (G3: 0%) Ipofosfatemia (G3-4: 1%) Ipokaliemia (G3: 0%) |
a Dallo studio GETUG AFU15 Tabella delle reazioni avverse per la terapia adiuvante con TAXOTERE 75 mg/m² in associazione con doxorubicina e ciclofosfamide nei pazienti con cancro della mammella linfonodo positivo (TAX 316) e linfonodo negativo (GEICAM 9805) - dati cumulativi: Classificazione per sistemi ed organisecondo MedDRA | Effetti indesiderati molto comuni | Effetti indesideraticomuni | Effetti indesiderati non comuni |
Infezioni ed infestazioni | Infezione (G3/4: 2,4%); Infezione neutropenica (G3/4: 2,6%) | | |
Patologie del sistema emolinfopoietico | Anemia (G3/4: 3%); Neutropenia (G3/4: 59,2%); Trombocitopenia (G3/4: 1,6%); Neutropenia febbrile (G3/4: NA) | | |
Disturbi del sistema immunitario | | Ipersensibilità (G3/4: 0,6%) | |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Anoressia (G3/4: 1,5%) | | |
Patologie del sistema nervoso | Disgeusia (G3/4: 0,6%); Neuropatia sensitiva periferica (G3/4: <0,1%) | Neuropatia motoria periferica (G3/4: 0%) | Sincope (G3/4: 0%); Neurotossicità (G3/4: 0%); Sonnolenza (G3/4: 0%) |
Patologie dell’occhio | Congiuntivite (G3/4: <0,1%) | Aumento della lacrimazione (G3/4: <0,1%) | |
Patologie cardiache | | Aritmia (G3/4: 0,2%) | |
Patologie vascolari | Vampate (G3/4: 0,5%) | Ipotensione (G3/4: 0%); Flebite (G3/4: 0%) | Linfedema (G3/4: 0%) |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | | Tosse (G3/4: 0%) | |
Patologie gastrointestinali | Nausea (G3/4: 5,0%); Stomatite (G3/4: 6,0%); Vomito (G3/4: 4,2%); Diarrea (G3/4: 3,4%); Stipsi (G3/4: 0,5%) | Dolore addominale (G3/4: 0,4%) | |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Alopecia (persistente <3%); Alterazioni cutanee (G3/4: 0,6%); Alterazioni ungueali (G3/4: 0,4%) | | |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | Mialgia (G3/4: 0,7%); Artralgia (G3/4: 0,2%) | | |
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella | Amenorrea (G3/4: NA) | | |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Astenia (G3/4: 10,0%); Piressia (G3/4: NA); Edema periferico (G3/4: 0,2%) | | |
Esami diagnostici | | Aumento ponderale (G3/4: 0%); Calo ponderale (G3/4: 0,2%) | |
Descrizione di reazioni avverse selezionate per la terapia adiuvante con TAXOTERE 75 mg/m² in associazione con doxorubicina e ciclofosfamide in pazienti con cancro della mammella linfonodopositivo (TAX 316) e linfonodo-negativo (GEICAM 9805) Patologie del sistema nervoso Nello studio TAX 316 si è riscontrata neuropatia sensitiva periferica che è iniziata durante il periodo di trattamento ed è perdurata durante il periodo di follow-up in 84 pazienti (11,3%) nel braccio TAC e in 15 pazienti (2%) nel braccio FAC.
Alla fine del periodo di follow-up (tempo mediano di follow-up di 8 anni), si è osservato che la neuropatia sensitiva periferica era ancora in corso in 10 pazienti (1,3%) nel braccio TAC, e in 2 pazienti (0,3%) nel braccio FAC.
Nello studio GEICAM 9805 la neuropatia sensitiva periferica che è iniziata durante il periodo di trattamento è perdurata durante il periodo di follow-up in 10 pazienti (1,9%) nel braccio TAC e in 4 pazienti (0,8%) nel braccio FAC.
Alla fine del periodo di follow-up (tempo mediano di follow-up di 10 anni e 5 mesi), si è osservato che la neuropatia sensitiva periferica era ancora in corso in 3 pazienti (0,6%) nel braccio TAC, e in 1 paziente (0,2%) nel braccio FAC.
Patologie cardiache Nello studio TAX 316 26 pazienti (3,5%) nel gruppo TAC e 17 pazienti (2,3%) nel gruppo FAC hanno manifestato insufficienza cardiaca congestizia.
Tutte le pazienti, tranne una, in ciascun gruppo di trattamento hanno avuto diagnosi di insufficienza cardiaca congestizia (CHF) più di 30 giorni dopo il periodo di trattamento.
Due pazienti nel gruppo TAC e 4 pazienti nel gruppo FAC sono decedute per insufficienza cardiaca.
Nello studio GEICAM 9805, 3 pazienti (0,6%) del braccio TAC e 3 pazienti (0,6%) del braccio FAC hanno sviluppato durante il periodo di follow up una insufficienza cardiaca congestizia.
Alla fine del periodo di follow-up (tempo effettivo mediano di follow-up di 10 anni e 5 mesi), nessun paziente mostrava CHF nel braccio TAC; una paziente nel braccio TAC era deceduta per cardiomiopatia dilatativa, e si è osservato che CHF era ancora in corso in 1 paziente (0,2%) nel braccio FAC.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Nello studio TAX 316, in 687 pazienti delle 744 del gruppo TAC (92,3%) e in 645 pazienti delle 736 del gruppo FAC (87,6%) alla fine della chemioterapia è stata riportata alopecia che perdurava nel periodo di follow-up.
Alla fine del periodo di follow-up (tempo mediano di follow-up di 8 anni) in 29 pazienti del gruppo TAC (3,9%) e in 16 pazienti del gruppo FAC (2,2%) l’alopecia persisteva ancora.
Nello studio GEICAM 9805, si è osservato che l’alopecia che è iniziata durante il periodo di trattamento ed è perdurata durante il periodo di follow-up era ancora presente in 49 pazienti (9,2%) del braccio TAC e in 35 pazienti (6,7%) del braccio FAC.
L’alopecia correlata al farmaco dello studio si è manifestata o aggravata durante il periodo di follow-up in 42 pazienti (7,9%) del braccio TAC e in 30 pazienti (5,8%) del braccio FAC.
Alla fine del periodo di follow-up (tempo mediano di follow-up di 10 anni e 5 mesi), si è osservato che l’alopecia era ancora presente in 3 pazienti (0,6%) nel braccio TAC, e in 1 paziente (0,2%) nel braccio FAC.
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella Nello studio TAX 316 si è osservato che l’amenorrea che è iniziata durante il periodo di trattamento ed è perdurata durante il periodo di follow-up dopo la fine della chemioterapia è stata riportata in 202 delle 744 pazienti TAC (27,2%) e in 125 delle 736 pazienti FAC (17,0%).
Alla fine del periodo di follow-up (tempo mediano di follow-up di 8 anni) si è osservato che l’amenorrea era ancora presente in 121 delle 744 pazienti TAC (16,3%) e in 86 delle pazienti FAC (11,7%).
Nello studio GEICAM 9805, si è osservato che l’amenorrea che è iniziata durante il periodo di trattamento ed è perdurata durante il periodo di follow-up era ancora presente in 18 pazienti (3,4%) nel braccio TAC e in 5 pazienti (1,0%) nel braccio FAC.
Alla fine del periodo di follow-up (tempo mediano di follow-up di 10 anni e 5 mesi), si è osservato che l’amenorrea era ancora presente in 7 pazienti (1,3%) nel braccio TAC, e in 4 pazienti (0,8%) nel braccio FAC.
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Nello studio TAX 316, si è osservato edema periferico che è iniziato durante il periodo di trattamento ed è perdurato durante il periodo di follow-up dopo la fine della chemioterapia in 119 delle 744 pazienti TAC (16,0%) e in 23 delle 736 pazienti FAC (3,1%).
Alla fine del periodo di follow-up (tempo effettivo mediano di follow-up di 8 anni), l’edema periferico era in corso in 19 pazienti TAC (2,6%) e in 4 pazienti FAC (0,5%).
Nello studio TAX 316 il linfedema che è iniziato durante il periodo di trattamento ed è perdurato durante il periodo di follow-up dopo la fine della chemioterapia è stato riportato in 11 delle 744 pazienti TAC (1,5%) e in 1 delle 736 pazienti FAC (0,1%).
Alla fine del periodo di follow-up (tempo effettivo mediano di follow-up di 8 anni) si è osservato che il linfedema era ancora in corso in 6 pazienti TAC (0,8%) e in 1 paziente FAC (0,1%).
Nello studio TAX 316 l’astenia che è iniziata durante il periodo di trattamento ed è perdurata durante il periodo di follow-up dopo la fine della chemioterapia è stata riportata in 236 delle 744 pazienti TAC (31,7%) e in 180 delle 736 pazienti FAC (24,5%).
Alla fine del periodo di follow-up (tempo effettivo mediano di follow-up di 8 anni) si è osservato che l’astenia era in corso in 29 pazienti TAC (3,9%) e in 16 pazienti FAC (2,2%).
Nello studio GEICAM 9805 è stato riscontrato che l’edema periferico iniziato durante il periodo di trattamento è perdurato durante il periodo di follow-up in 4 pazienti (0,8%) nel braccio TAC e in 2 pazienti (0,4%) nel braccio FAC.
Alla fine del periodo di follow-up (tempo mediano di follow-up di 10 anni e 5 mesi) nessuna paziente (0%) nel braccio TAC aveva edema periferico e si è osservato che l’edema periferico era in corso in 1 paziente (0,2%) nel braccio FAC.
Il linfedema che è iniziato durante il periodo di trattamento è perdurato durante il periodo di follow-up in 5 pazienti (0,9%) nel braccio TAC e in 2 pazienti (0,4%) nel braccio FAC.
Alla fine del periodo di follow-up, si è osservato che il linfedema era in corso in 4 pazienti (0,8%) nel braccio TAC e in 1 paziente (0,2%) nel braccio FAC.
L’astenia che è iniziata durante il periodo di trattamento ed è perdurata durante il periodo di follow-up era ancora presente in 12 pazienti (2,3%) nel braccio TAC e in 4 pazienti (0,8%) nel braccio FAC.
Alla fine del periodo di follow-up, si è osservato che l’astenia era ancora presente in 2 pazienti (0,4%) nel braccio TAC e in 2 pazienti (0,4%) nel braccio FAC.
Leucemia acuta / Sindrome mielodisplastica Dopo 10 anni di follow up nello studio TAX 316, è stata riportata leucemia acuta in 3 delle 744 pazienti nel gruppo TAC (0,4%) e in 1 delle 736 pazienti nel gruppo FAC (0,1%).
Una paziente TAC (0,1%) e 1 paziente FAC (0,1%) sono decedute per LMA (leucemia mieloide acuta) durante il periodo di follow-up (tempo mediano di follow-up di 8 anni).
Sindrome mielodisplastica è stata riportata in 2 delle 744 pazienti (0,3%) nel gruppo TAC e in 1 delle 736 pazienti (0,1%) nel gruppo FAC.
Dopo 10 anni di follow-up nello studio GEICAM 9805, si è verificata leucemia acuta in 1 dei 532 (0,2%) pazienti del braccio TAC.
Nessun caso è stato riportato nei pazienti del braccio FAC.
In nessuno dei gruppi di trattamento sono stati diagnosticati casi di sindrome mielodisplastica.
Complicanze neutropeniche. La tabella sottostante mostra che l’incidenza di neutropenia, neutropenia febbrile e infezione neutropenica di Grado 4 sono risultate ridotte nei pazienti che hanno ricevuto profilassi primaria con G-CSF dopo che questa è diventata obbligatoria nel braccio di trattamento TAC - studio GEICAM.
Complicanze neutropeniche nei pazienti che hanno ricevuto TAC con o senza profilassi primaria con G-CSF (GEICAM 9805) | Senza profilassi primaria con G-CSF | Con profilassi primaria con G-CSF |
(n = 111) | (n = 421) |
n (%) | n (%) |
Neutropenia (Grado 4) | 104 (93,7) | 135 (32,1) |
Neutropenia febbrile | 28 (25,2) | 23 (5,5) |
Infezione neutropenica | 14 (12,6) | 21 (5,0) |
Infezione neutropenica (Grado 3-4) | 2 (1,8) | 5 (1,2) |
Tabella delle reazioni avverse nell’adenocarcinoma dello stomaco per TAXOTERE 75 mg/m² in associazione con cisplatino e 5-fluorouracile: Classificazione per sistemi ed organi secondo MedDRA | Effetti indesiderati moltocomuni | Effetti indesiderati comuni |
Infezioni ed infestazioni | Infezioni neutropeniche; Infezioni (G3/4: 11,7%) | |
Patologie del sistema emolinfopoietico | Anemia (G3/4: 20,9%); Neutropenia (G3/4: 83,2%); Trombocitopenia (G3/4: 8,8%); Neutropenia febbrile | |
Disturbi del sistema immunitario | Ipersensibilità (G3/4: 1,7%) | |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Anoressia (G3/4: 11,7%) | |
Patologie del sistema nervoso | Neuropatia sensitiva periferica (G3/4: 8,7%) | Capogiri (G3/4: 2,3%); Neuropatia motoria periferica (G3/4: 1,3%) |
Patologie dell’occhio | | Aumento della lacrimazione (G3/4: 0%) |
Patologie dell’orecchio e del labirinto | | Alterazione dell’udito (G3/4: 0%) |
Patologie cardiache | | Aritmia (G3/4: 1,0%) |
Patologie gastrointestinali | Diarrea (G3/4: 19,7%); Nausea (G3/4: 16%); Stomatite (G3/4: 23,7%); Vomito (G3/4: 14,3%) | Stipsi (G3/4: 1,0%); Dolore gastrointestinale (G3/4: 1,0%); Esofagiti/disfagia/odinofagia (G3/4: 0,7%) |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Alopecia (G3/4: 4,0%) | Rash prurito (G3/4: 0,7%); Alterazioni ungueali (G3/4: 0,7%); Esfoliazione cutanea (G3/4: 0%) |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Letargia (G3/4: 19,0%); Febbre (G3/4: 2,3%); Ritenzione di liquidi (grave/pericolo di vita: 1%) | |
Descrizione di reazioni avverse selezionate nell’adenocarcinoma dello stomaco per TAXOTERE 75 mg/m² in associazione con cisplatino e 5-fluorouracile Patologie del sistema emolinfopoietico La neutropenia febbrile e l'infezione neutropenica si sono verificate rispettivamente nel 17,2% e nel 13,5% dei pazienti, a prescindere dall’uso del G-CSF.
G-CSF è stato usato per la profilassi secondaria nel 19,3% dei pazienti (10,7% dei cicli).
La neutropenia febbrile e l'infezione neutropenica si sono verificate rispettivamente nel 12,1% e nel 3,4% dei pazienti che hanno ricevuto G-CSF come profilassi, nel 15,6% e nel 12,9% dei pazienti senza la profilassi con G-CSF (vedere paragrafo 4.2).
Tabella delle reazioni avverse nel cancro del collo e della testa per TAXOTERE 75 mg/m² in associazione con cisplatino e 5-fluorouracile • Chemioterapia di induzione seguita da radioterapia (TAX 323) Classificazione per sistemi ed organisecondo MedDRA | Effetti indesiderati molto comuni | Effetti indesideraticomuni | Effetti indesiderati non comuni |
Infezioni ed infestazioni | Infezioni (G3/4: 6,3%); infezione neutropenica | | |
Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi) | | Dolore dovuto al tumore (G3/4: 0,6%) | |
Patologie del sistema emolinfopoietico | Neutropenia (G3/4: 76,3%); Anemia (G3/4: 9,2%); Trombocitopenia (G3/4: 5,2%) | Neutropenia febbrile | |
Disturbi del sistema immunitario | | Ipersensibilità (non grave) | |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Anoressia (G3/4: 0,6%) | | |
Patologie del sistema nervoso | Disgeusia/Parosmia Neuropatia sensitiva periferica (G3/4: 0,6%); | Capogiri | |
Patologie dell’occhio | | Aumento della lacrimazione; Congiutiviti | |
Patologie dell’orecchio e del labirinto | | Alterazione dell’udito | |
Patologie cardiache | | Ischemia del miocardio (G3/4: 1,7%) | Aritmia (G3/4: 0,6%) |
Patologie vascolari | | Alterazioni alle vene (G3/4: 0,6%) | |
Patologie gastrointestinali | Nausea (G3/4: 0,6%); Stomatiti (G3/4: 4,0%); Diarrea (G3/4: 2,9%); Vomito (G3/4: 0,6%) | Stipsi Esofagiti/disfagia/ odinofagia (G3/4: 0,6%); Dolore addominale; Dispepsia; Emorragia gastrointestinale (G3/4: 0,6%) | |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. | Alopecia (G3/4: 10,9%) | Rash pruriginoso; Pelle secca; Esfoliazione della pelle (G3/4: 0,6%) | |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | | Mialgia (G3/4: 0,6%) | |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Letargia (G3/4: 3,4%); Piressia (G3/4: 0,6%); Ritenzione di liquidi; Edema | | |
Esami diagnostici | | Aumento di peso | |
• Chemioterapia di induzione seguita da chemioradioterapia (TAX 324).
Classificazione per sistemi ed organisecondo MedDRA | Effetti indesiderati molto comuni | Effetti indesideraticomuni | Effetti indesiderati non comuni |
Infezioni ed infestazioni | Infezioni (G3/4: 3,6%) | Infezione neutropenica | |
Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi) | | Dolore dovuto al tumore (G3/4: 1,2%) | |
Patologie del sistema emolinfopoietico | Neutropenia (G3/4: 83,5%); Anemia (G3/4: 12,4%); Trombocitopenia (G3/4: 4,0%); Neutropenia febbrile | | |
Disturbi del sistema immunitario | | | Ipersensibilità |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Anoressia (G3/4: 12,0%) | | |
Patologie del sistema nervoso | Disgeusia/Parosmia (G3/4: 0,4%); Neuropatia sensitiva periferica (G3/4: 1,2%) | Capogiri (G3/4: 2,0%); Neuropatia motoria periferica (G3/4: 0,4%) | |
Patologie dell’occhio | | Aumento della lacrimazione | Congiutiviti |
Patologie dell’orecchio e del labirinto | Alterazione dell’udito (G3/4: 1,2%) | | |
Patologie cardiache | | Aritmia (G3/4: 2,0%) | Ischemia del miocardio |
Patologie vascolari | | | Alterazioni alle vene |
Patologie gastrointestinali. | Nausea (G3/4: 13,9%); Stomatiti (G3/4: 20,7%); Vomito (G3/4: 8,4%); Diarrea (G3/4: 6,8%); Esofagiti/disfagia/odino fagia (G3/4: 12,0%); Stipsi (G3/4: 0,4%) | Dispepsia (G3/4: 0,8%); Dolore gastrointestinale (G3/4: 1,2%); Emorragia gastrointestinale (G3/4: 0,4%) | |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. | Alopecia (G3/4: 4.0%); Rash eritematoso | Pelle secca; Esfoliazione della pelle | |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | | Mialgia (G3/4: 0,4%) | |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Letargia (G3/4: 4,0%); Piressia (G3/4: 3,6%); Ritenzione di liquidi (G3/4: 1,2%); Edema (G3/4: 1,2%) | | |
Esami diagnostici | Diminuzione di peso | | Aumento di peso |
Esperienza post-marketing: Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi) Seconde malignità primitive (frequenza non nota), incluso il linfoma non-Hodgkin, sono state osservate con docetaxel, quando usato in combinazione con altri trattamenti antitumorali noti per essere associati con seconde malignità primitive.
In studi clinici registrativi nel cancro della mammella con il regime TAC, sono stati osservati casi di leucemia mieloide acuta e sindrome mielodisplastica (frequenza non nota).
Patologie del sistema emolinfopoietico Sono state riportate soppressione midollare e altre reazioni avverse di tipo ematologico.
È stata segnalata coagulazione intravascolare disseminata spesso in associazione con sepsi o insufficienza multiorgano.
Disturbi del sistema immunitario Sono stati segnalati alcuni casi di shock anafilattico, alcuni fatali.
Sono state riscontrate reazioni di ipersensibilità (frequenza non nota) con docetaxel in pazienti che avevano avuto precedenti reazioni di ipersensibilità a paclitaxel.
Patologie del sistema nervoso Dopo somministrazione di docetaxel sono stati osservati rari casi di convulsioni o perdita temporanea di coscienza.
Tali reazioni talvolta compaiono durante l’infusione.
Patologie dell’occhio Si sono manifestati solitamente durante l’infusione del medicinale casi molto rari di alterazioni visive transitorie (bagliori, lampi di luce, scotomi) e in associazione con reazioni di ipersensibilità.
Queste sono risultate reversibili dopo interruzione dell’infusione.
Raramente sono stati riportati casi di lacrimazione con o senza congiuntivite, come casi di ostruzione del dotto lacrimale come conseguenza di una eccessiva lacrimazione.
In pazienti trattati con docetaxel sono stati riportati casi di edema maculare cistoide (EMC).
Patologie dell’orecchio e del labirinto Sono stati segnalati casi rari di ototossicità, deficit dell’udito e/o perdita dell’udito.
Patologie cardiache Sono stati riportati casi rari di infarto del miocardio.
In pazienti trattati con docetaxel in regimi di combinazione che includevano doxorubicina, 5fluorouracile e/o ciclofosfamide è stata riportata aritmia ventricolare inclusa tachicardia ventricolare (frequenza non nota), a volte fatale.
Patologie vascolari Sono stati segnalati raramente eventi tromboembolici venosi.
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Raramente sono stati riportati sindrome da distress respiratorio acuto e casi di polmonite interstiziale/polmonite, malattia polmonare interstiziale, fibrosi polmonare e insufficienza respiratoria talvolta fatali.
Sono stati riportati rari casi di polmoniti causate da radiazioni in pazienti sottoposti anche a radioterapia.
Patologie gastrointestinali Sono stati riportati rari casi di enterocolite, inclusa colite, colite ischemica, ed enterocolite neutropenica, con esito potenzialmente fatale (frequenza non nota).
Sono stati riportati rari episodi di disidratazione come conseguenza di disturbi gastrointestinali inclusa l’enterocolite e la perforazione gastrointestinale.
Sono stati riportati casi rari di occlusione ileale ed intestinale.
Patologie epatobiliari Sono stati riportati casi molto rari di epatite, talvolta fatali prevalentemente nei pazienti con patologie epatiche pre-esistenti.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Con docetaxel sono stati riportati casi di lupus eritematosus cutaneo, eruzioni bollose quali eritema multiforme e gravi reazioni avverse cutanee quali sindrome di Stevens-Johnson (SJS), Necrolisi Epidermica Tossica (TEN) e Pustolosi Esantematosa Generalizzata Acuta (AGEP).
Durante il trattamento con docetaxel, sono state segnalate manifestazioni simili alla sclerodermia di solito precedute da linfo-edema periferico.
Sono stati riportati casi di alopecia permanente (frequenza non nota).
Patologie renali e urinarie Sono stati riportati casi di insufficienza renale e scompenso renale.
In circa il 20% di tali casi non erano presenti fattori di rischio per insufficienza renale acuta, quali prodotti medicinali nefrotossici e disturbi gastrointestinali.
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Raramente sono stati riportati fenomeni di ''recall'' da radiazione.
Reazioni di ''recall'' in sede di iniezione (recidiva di reazione cutanea nel sito di un precedente stravaso dopo la somministrazione di docetaxel in un sito differente) sono state osservate nel sito di uno stravaso precedente (frequenza non nota).
La ritenzione di liquidi non era associata a episodi acuti di oliguria o ipotensione.
Raramente sono stati riportati disidratazione ed edema polmonare.
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Sono stati riportati casi di squilibrio elettrolitico e casi di iponatriemia per lo più associati a disidratazione, vomito e polmonite.
Sono state osservate ipokaliemia, ipomagnesemia e ipocalcemia, solitamente in associazione con disturbi gastrointestinali e in particolare con diarrea.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse. Gravidanza e allattamento
- Gravidanza Non ci sono informazioni sull’uso di docetaxel nella donna in gravidanza.
In studi effettuati sul ratto e sul coniglio, docetaxel risulta embriotossico e fetotossico e riduce la fertilità nel ratto.
Come per altri medicinali citotossici, il docetaxel può provocare danno fetale se somministrato a donne in gravidanza.
Per questo motivo docetaxel non deve essere somministrato a donne gravide a meno che non sia chiaramente indicato.
Le donne in età fertile in trattamento con docetaxel devono essere avvertite di evitare una gravidanza e di avvisare immediatamente il loro medico nel caso in cui ciò avvenga.
Allattamento Il docetaxel è una sostanza lipofila ma non è noto se venga escreto nel latte materno.
Di conseguenza, data la potenziale insorgenza di reazioni avverse nel lattante, l'allattamento deve essere interrotto durante il trattamento con docetaxel.Contraccezione in maschi e femmine Durante il trattamento deve essere adottato un efficace metodo contraccettivo.
Fertilità In studi non clinici, docetaxel ha effetti genotossici e può alterare la fertilità maschile (vedere paragrafo 5.3).
Pertanto, agli uomini in trattamento con docetaxel si raccomanda di non procreare durante e fino a 6 mesi dopo il trattamento e di informarsi sulla conservazione dello sperma prima del trattamento. Conservazione
- Non conservare a temperatura superiore a 25°C.
Conservare il medicinale nella confezione originale per proteggerlo dalla luce.
Per le condizioni di conservazione del medicinale diluito, vedere paragrafo 6.3.
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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.