SCEMBLIX 60CPR RIV 20MG

7.274,64 €

Prezzo indicativo

Principio attivo: ASCIMINIB CLORIDRATO
  • ATC: L01EA06
  • Descrizione tipo ricetta: RNRL - LIMITATIVA NON RIPETIB.
  • Presenza Glutine:
  • Presenza Lattosio: Il farmaco contiene lattosio

Data ultimo aggiornamento: 20/05/2023

Scemblix è indicato per il trattamento di pazienti adulti con leucemia mieloide cronica con cromosoma Philadelphia positivo in fase cronica (LMC-CP Ph+) precedentemente trattati con due o più inibitori tirosin-chinasici (vedere paragrafo 5.1).
Scemblix 20 mg compresse rivestite con film Ogni compressa rivestita con film contiene 21,62 mg di asciminib cloridrato, equivalenti a 20 mg di asciminib. Eccipiente con effetti noti Ogni compressa rivestita con film contiene 43 mg di lattosio monoidrato. Scemblix 40 mg compresse rivestite con film Ogni compressa rivestita con film contiene 43,24 mg di asciminib cloridrato, equivalenti a 40 mg di asciminib. Eccipiente con effetti noti Ogni compressa rivestita con film contiene 86 mg di lattosio monoidrato. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Controindicazioni

Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

Posologia

Il trattamento deve essere iniziato da un medico esperto nella diagnosi e nel trattamento di pazienti con leucemia.
Posologia La dose raccomandata è di 40 mg due volte al giorno ad intervalli di circa 12 ore.
Dose dimenticata Se una dose viene dimenticata per meno di 6 ore, la dose deve essere assunta e quella successiva deve essere assunta come programmato.
Se una dose viene dimenticata per più di 6 ore circa, la dose deve essere saltata e quella successiva deve essere assunta come programmato.
Durata del trattamento Il trattamento con asciminib deve essere continuato fino a quando si osserva un beneficio clinico o fino al verificarsi di tossicità inaccettabile.
Aggiustamenti della dose per reazioni avverse La dose iniziale è di 40 mg due volte al giorno, mentre la dose ridotta è di 20 mg due volte al giorno.
La dose può essere modificata in base alla sicurezza e alla tollerabilità individuale come descritto nella Tabella 1.
Asciminib deve essere interrotto definitivamente nei pazienti che non riescono a tollerare una dose di 20 mg due volte al giorno.
Tabella 1 Programma di modifica della dose di asciminib per la gestione delle reazioni avverse
Reazione avversa Modifica della dose
Trombocitopenia e/o neutropenia
ANC < 1,0 x 109/L e/o PLT < 50 x 109/L Sospendere asciminib fino a risoluzione ad ANC ≥ 1 x 109 /L e/o PLT ≥ 50 x 109 /L.
Se risolto: • Entro 2 settimane: riprendere alla dose iniziale; • Dopo più di 2 settimane: riprendere a dose ridotta.
Per trombocitopenia severa ricorrente e/o neutropenia, sospendere asciminib fino a risoluzione ad ANC ≥ 1 x 109 /L e PLT ≥ 50 x 109 /L, quindi riprendere a dose ridotta.
Aumento asintomatico di amilasi e/o lipasi
Aumento > 2,0 x ULN Sospendere asciminib fino a risoluzione a < 1,5 x ULN.
• Se risolto: riprendere a dose ridotta.
Se gli eventi si ripresentano a dose ridotta, interrompere definitivamente; • Se non risolto: interrompere definitivamente.
Eseguire esami diagnostici per escludere la pancreatite.
Reazioni avverse non ematologiche
Reazioni avverse di grado 3 o superiore¹ Sospendere asciminib fino a risoluzione a grado 1 o inferiore.
• Se risolto: riprendere a dose ridotta; • Se non risolto: interrompere definitivamente.
ANC: conta assoluta dei neutrofili; PLT: piastrine; ULN: limite superiore della norma.
¹ In base ai Common Terminology Criteria for Adverse Events del National Cancer Institute (NCI CTCAE) v 4.03.
Popolazioni speciali Anziani Non è necessario alcun aggiustamento della dose nei pazienti di età pari o superiore a 65 anni.
Compromissione renale Non è necessario alcun aggiustamento della dose nei pazienti con compromissione renale lieve, moderata o severa (vedere paragrafo 5.2).
Compromissione epatica Non è necessario alcun aggiustamento della dose nei pazienti con compromissione epatica lieve, moderata o severa (vedere paragrafo 5.2).
Popolazione pediatrica La sicurezza e l’efficacia di Scemblix in pazienti pediatrici di età inferiore a 18 anni non sono state stabilite.
Non ci sono dati disponibili.
Modo di somministrazione Scemblix è per uso orale.
Le compresse rivestite con film devono essere ingerite intere con un bicchiere d’acqua e non devono essere spezzate, frantumate o masticate.
Le compresse devono essere assunte per via orale senza cibo.
Il consumo di cibo deve essere evitato per almeno 2 ore prima e 1 ora dopo l’assunzione di asciminib (vedere paragrafo 5.2).

Avvertenze e precauzioni

Mielosoppressione Nei pazienti trattati con asciminib si sono verificate trombocitopenia, neutropenia e anemia.
Durante il trattamento con asciminib sono state segnalate trombocitopenia severa (grado 3 o 4 secondo i criteri NCI CTCAE) e neutropenia (vedere paragrafo 4.8).
La mielosoppressione è stata generalmente reversibile e gestita sospendendo temporaneamente il trattamento.
L’emocromo completo deve essere eseguito ogni due settimane per i primi 3 mesi di trattamento e successivamente mensilmente, o come clinicamente indicato.
I pazienti devono essere monitorati per segni e sintomi di mielosoppressione.
In base alla severità della trombocitopenia e/o della neutropenia, la dose deve essere temporaneamente sospesa, ridotta o definitivamente interrotta come descritto in Tabella 1 (vedere paragrafo 4.2).
Tossicità pancreatica Nei pazienti trattati con asciminib si sono verificati pancreatite e aumenti asintomatici della lipasi e della amilasi sieriche, comprese reazioni severe (vedere paragrafo 4.8).
I livelli sierici di lipasi e amilasi devono essere valutati mensilmente durante il trattamento con asciminib, o come clinicamente indicato.
I pazienti devono essere monitorati per segni e sintomi di tossicità pancreatica.
Nei pazienti con anamnesi di pancreatite deve essere eseguito un monitoraggio più frequente.
Se gli aumenti dei livelli sierici di lipasi e amilasi sono accompagnati da sintomi addominali, il trattamento deve essere temporaneamente sospeso e si devono prendere in considerazione esami diagnostici appropriati per escludere la pancreatite (vedere paragrafo 4.2).
In base alla severità degli aumenti della lipasi e della amilasi sieriche, la dose deve essere temporaneamente sospesa, ridotta o definitivamente interrotta come descritto nella Tabella 1 (vedere paragrafo 4.2).
Prolungamento del QT Nei pazienti trattati con asciminib si è verificato un prolungamento del QT (vedere paragrafo 4.8).
Si raccomanda di eseguire un elettrocardiogramma prima dell’inizio del trattamento con asciminib e di monitorarlo durante il trattamento come clinicamente indicato.
L’ipokaliemia e l’ipomagnesiemia devono essere corrette prima della somministrazione di asciminib e monitorate durante il trattamento come clinicamente indicato.
Occorre prestare attenzione quando si somministra asciminib in concomitanza con medicinali con rischio noto di torsioni di punta (vedere paragrafi 4.5 e 5.1).
Ipertensione Nei pazienti trattati con asciminib si è verificata ipertensione, inclusa ipertensione severa (vedere paragrafo 4.8).
L’ipertensione e altri fattori di rischio cardiovascolare devono essere monitorati regolarmente e gestiti utilizzando le terapie standard durante il trattamento con asciminib.
Riattivazione dell’epatite B La riattivazione del virus dell’epatite B (Hepatitis B virus, HBV) si è verificata nei pazienti portatori cronici di questo virus dopo la somministrazione di altri inibitori della tirosin-chinasi BCR::ABL1 (tyrosine kinase inhibitors, TKIs).
I pazienti devono essere sottoposti a test per l’infezione da HBV prima dell’inizio del trattamento con asciminib.
I portatori di HBV che necessitano di trattamento con asciminib devono essere attentamente monitorati per segni e sintomi di infezione attiva da HBV per tutta la durata della terapia e per diversi mesi dopo l’interruzione della terapia.
Lattosio I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.
Sodio Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per compressa rivestita con film, cioè essenzialmente “senza sodio”.

Interazioni

Medicinali con rischio noto di torsioni di punta Si deve prestare attenzione durante la somministrazione concomitante di asciminib e medicinali con rischio noto di torsioni di punta, inclusi, ma non limitati a bepridil, clorochina, claritromicina, alofantrina, aloperidolo, metadone, moxifloxacina o pimozide (vedere paragrafo 5.1).
Medicinali che possono diminuire le concentrazioni plasmatiche di asciminib Forti induttori del CYP3A4 La somministrazione concomitante di un forte induttore del CYP3A4 (rifampicina) ha diminuito l’AUCinf di asciminib del 15% e ha aumentato la Cmax del 9% in soggetti sani trattati con una dose singola di asciminib da 40 mg.
Si deve prestare attenzione durante la somministrazione concomitante di asciminib con forti induttori del CYP3A4, inclusi, ma non limitati a carbamazepina, fenobarbital, fenitoina o Erba di San Giovanni (Hypericum perforatum), che può risultare in una minore efficacia di asciminib.
Medicinali le cui concentrazioni plasmatiche possono essere alterate da asciminib Substrati del CYP3A4 con indice terapeutico ristretto La somministrazione concomitante di asciminib con un substrato del CYP3A4 (midazolam) ha aumentato l’AUCinf e la Cmax di midazolam rispettivamente del 28% e dell’11% in soggetti sani trattati con asciminib 40 mg due volte al giorno.
Si deve prestare attenzione durante la somministrazione concomitante di asciminib con substrati del CYP3A4 noti per avere un indice terapeutico ristretto, inclusi, ma non limitati ai substrati del CYP3A4 fentanil, alfentanil, diidroergotamina o ergotamina (vedere paragrafo 5.2).
Non è necessario un aggiustamento della dose di asciminib.
Substrati del CYP2C9 La somministrazione concomitante di asciminib con un substrato del CYP2C9 (warfarin) ha aumentato l’AUCinf e la Cmax di S-warfarin rispettivamente del 41% e dell’8% nei soggetti sani trattati con asciminib 40 mg due volte al giorno.
Si deve prestare attenzione durante la somministrazione concomitante di asciminib con substrati del CYP2C9 noti per avere un indice terapeutico ristretto, inclusi, ma non limitati a fenitoina o warfarin (vedere paragrafo 5.2).
Non è necessario un aggiustamento della dose di asciminib.
Substrati di OATP1B, BCRP o substrati di entrambi i trasportatori Sulla base del modello di farmacocinetica su base fisiologica (physiologically-based pharmacokinetic, PBPK), si deve prestare attenzione durante la somministrazione concomitante di asciminib con substrati di OATP1B, BCRP o di entrambi i trasportatori, inclusi, ma non limitati a sulfasalazina, metotrexato, pravastatina, atorvastatina, pitavastatina, rosuvastatina e simvastatina.
Non è stato effettuato alcuno studio clinico di interazione farmacologica.
Substrati della P-gp con indice terapeutico ristretto Sulla base del modello di PBPK, si deve prestare attenzione durante la somministrazione concomitante di asciminib con substrati della P-gp noti per avere un indice terapeutico ristretto, inclusi, ma non limitati a digossina, dabigatran e colchicina (vedere paragrafo 5.2).
Non è necessario un aggiustamento della dose di asciminib.

Effetti indesiderati

Riepilogo del profilo di sicurezza Le reazioni avverse più comuni di ogni grado (incidenza ≥ 20%) nei pazienti trattati con asciminib sono state dolore muscoloscheletrico (38,8%), infezioni delle vie respiratorie superiori (29,5%), stanchezza (28,9%), trombocitopenia (28,1%), cefalea (26,4%), artralgia (24,4%), enzimi pancreatici aumentati (23%), diarrea (22,5%), dolore addominale (22,2%), eruzione cutanea (21,6%), ipertensione (20,8%) e nausea (20,8%).
Le reazioni avverse più comuni di grado ≥ 3 (incidenza ≥ 5%) nei pazienti trattati con asciminib sono state trombocitopenia (18,5%), neutropenia (15,7%), enzimi pancreatici aumentati (12,9%), ipertensione (11,2%) e anemia (5,3%).
Si sono verificate reazioni avverse serie nel 13,2% dei pazienti trattati con asciminib.
Le reazioni avverse serie più frequenti (incidenza ≥ 1%) sono state versamento della pleura (2,5%), infezioni delle vie respiratorie inferiori (2,2%), trombocitopenia (1,7%), piressia (1,4%), pancreatite (1,1%), dolore addominale (1,1%), dolore toracico non cardiaco (1,1%) e vomito (1,1%).
Tabella riassuntiva delle reazioni avverse Il profilo di sicurezza complessivo di asciminib è stato valutato in 356 pazienti con LMC Ph+ in fase cronica (chronic phase, CP) e accelerata (accelerated phase, AP) nello studio registrativo di fase III A2301 (ASCEMBL) e nello studio di fase I X2101.
Nello studio ASCEMBL, i pazienti hanno ricevuto asciminib in monoterapia alla dose di 40 mg due volte al giorno.
Nello studio X2101, i pazienti hanno ricevuto asciminib in monoterapia a dosi comprese tra 10 e 200 mg due volte al giorno e tra 80 e 200 mg una volta al giorno.
Nel set di dati aggregati, la durata mediana dell’esposizione ad asciminib è stata di 167 settimane (intervallo: da 0,1 a 439 settimane).
Le reazioni avverse osservate negli studi clinici (Tabella 2) sono elencate secondo la classificazione MedDRA per sistemi e organi.
All’interno di ciascuna classificazione per sistemi e organi, le reazioni avverse sono classificate per frequenza, con le reazioni più frequenti per prime.
All’interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono presentate in ordine decrescente di gravità.
Inoltre, la categoria di frequenza corrispondente a ciascuna reazione avversa si basa sulla seguente convenzione: molto comune (≥ 1/10); comune (≥ 1/100, < 1/10); non comune (≥ 1/1 000, < 1/100); raro (≥ 1/10 000, < 1/1 000); molto raro (< 1/10 000).
Tabella 2 Reazioni avverse osservate con asciminib negli studi clinici
Classificazione per sistemi e organi Categoria di frequenza Reazione avversa
Infezioni ed infestazioni Molto comune Infezione delle vie respiratorie superiori¹
Comune Infezione delle vie respiratorie inferiori², influenza
Patologie del sistema emolinfopoietico Molto comune Trombocitopenia³, neutropenia4, anemia5
Non comune Neutropenia febbrile, pancitopenia
Disturbi del sistema immunitario Non comune Ipersensibilità
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Molto comune Dislipidemia6
Comune Appetito ridotto, iperglicemia
Patologie del sistema nervoso Molto comune Cefalea, capogiro
Patologie dell’occhio Comune Occhio secco, visione offuscata
Patologie cardiache Comune Palpitazioni
Patologie vascolari Molto comune Ipertensione7
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Molto comune Dispnea, tosse
Comune Versamento della pleura, dolore toracico non cardiaco
Patologie gastrointestinali Molto comune Enzimi pancreatici aumentati8, vomito, diarrea, nausea, dolore addominale9
Comune Pancreatite10
Patologie epatobiliari Molto comune Enzimi epatici aumentati11
Comune Bilirubina ematica aumentata12
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Molto comune Eruzione cutanea13, prurito
Comune Orticaria
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Molto comune Dolore muscoloscheletrico14, artralgia
Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione Molto comune Stanchezza15, edema16, piressia17
Esami diagnostici Comune QT dell’elettrocardiogramma prolungato, creatinfosfochinasi ematica aumentata
¹ Infezione delle vie respiratorie superiori include: infezione delle vie respiratorie superiori, rinofaringite, faringite e rinite.
² Infezioni delle vie respiratorie inferiori includono: polmonite, bronchite e tracheobronchite.
³ Trombocitopenia include: trombocitopenia e conta delle piastrine diminuita.
4 Neutropenia include: neutropenia e conta dei neutrofili diminuita.
5 Anemia include: anemia, emoglobina diminuita e anemia normocitica.
6 Dislipidemia include: ipertrigliceridemia, colesterolo ematico aumentato, ipercolesterolemia, trigliceridi ematici aumentati, iperlipidemia e dislipidemia.
7 Ipertensione include: ipertensione e pressione arteriosa aumentata.
8 Enzimi pancreatici aumentati includono: lipasi aumentata, amilasi aumentata e iperlipasemia.
9 Dolore addominale include: dolore addominale e dolore addominale superiore.
10 Pancreatite include: pancreatite e pancreatite acuta.
11 Enzimi epatici aumentati includono: alanina aminotransferasi aumentata, aspartato aminotransferasi aumentata, gamma-glutamiltransferasi aumentata, transaminasi aumentate e ipertransaminasemia.
12 Bilirubina ematica aumentata include: bilirubina ematica aumentata, bilirubina coniugata aumentata e iperbilirubinemia.
13 Eruzione cutanea include: eruzione cutanea, eruzione cutanea maculo-papulare e eruzione cutanea pruriginosa.
14 Dolore muscoloscheletrico include: dolore alle estremità, mal di schiena, mialgia, dolore osseo, dolore muscoloscheletrico, dolore al collo, dolore toracico muscolo-scheletrico e fastidio muscoloscheletrico.
15 Stanchezza include: stanchezza e astenia.
16 Edema include: edema ed edema periferico.
17 Piressia include: piressia e temperatura corporea aumentata.
Descrizione di reazioni avverse selezionate Mielosoppressione La trombocitopenia si è verificata nel 28,1% dei pazienti trattati con asciminib, con reazioni di grado 3 e 4 riportate rispettivamente nel 6,7% e nell’11,8% dei pazienti.
Tra i pazienti con trombocitopenia di grado ≥ 3, il tempo mediano alla prima comparsa delle reazioni è stato di 6,14 settimane (intervallo: da 0,14 a 64,14 settimane), con una durata mediana di qualsiasi reazione verificatasi di 2 settimane (IC al 95%, intervallo: da 1,43 a 2 settimane).
Il 2,5% dei pazienti trattati con asciminib ha interrotto definitivamente il trattamento a causa di trombocitopenia, mentre a causa della reazione avversa asciminib è stato temporaneamente sospeso nel 12,4% dei pazienti.
La neutropenia si è verificata nel 19,7% dei pazienti trattati con asciminib, con reazioni di grado 3 e 4 riportate rispettivamente nel 7,3% e nell’8,4% dei pazienti.
Tra i pazienti con neutropenia di grado ≥ 3, il tempo mediano alla prima comparsa delle reazioni è stato di 6,14 settimane (intervallo: da 0,14 a 180,1 settimane), con una durata mediana di qualsiasi reazione verificatasi di 2 settimane (IC al 95%, intervallo: da 1,43 a 2,14 settimane).
L’1,7% dei pazienti trattati con asciminib ha interrotto definitivamente il trattamento a causa di neutropenia, mentre a causa della reazione avversa asciminib è stato temporaneamente sospeso nel 9,3% dei pazienti.
L’anemia si è verificata nel 13,2% dei pazienti trattati con asciminib, con reazioni di grado 3 che si sono verificate nel 5,3% dei pazienti.
Tra i pazienti con anemia di grado ≥ 3, il tempo mediano alla prima comparsa delle reazioni è stato di 30,43 settimane (intervallo: da 0,43 a 207 settimane), con una durata mediana di qualsiasi reazione verificatasi di 0,86 settimane (IC al 95%, intervallo: da 0,29 a 1,71 settimane).
Asciminib è stato temporaneamente sospeso nello 0,6% dei pazienti a causa della reazione avversa.
Tossicità pancreatica La pancreatite si è verificata nel 2,5% dei pazienti trattati con asciminib, con reazioni di grado 3 che si sono verificate nell’1,1% dei pazienti.
Tutte queste reazioni si sono verificate nello studio di fase I (X2101).
Lo 0,6% dei pazienti trattati con asciminib ha interrotto definitivamente il trattamento a causa di pancreatite, mentre a causa della reazione avversa asciminib è stato temporaneamente sospeso nell’1,4% dei pazienti.
Aumenti asintomatici della lipasi e della amilasi sieriche si sono verificati nel 23% dei pazienti trattati con asciminib, con reazioni di grado 3 e 4 che si sono verificate rispettivamente nel 10,4% e nel 2,5% dei pazienti.
Tra pazienti con aumento degli enzimi pancreatici, asciminib è stato interrotto definitivamente nel 2,2% dei pazienti a causa della reazione avversa.
Prolungamento del QT Il QT dell’elettrocardiogramma prolungato si è verificato nello 1,1% dei pazienti trattati con asciminib.
Nello studio clinico ASCEMBL, un paziente ha avuto un QTcF prolungato superiore a 500 millisecondi (ms) insieme a un aumento del QTcF superiore a 60 ms rispetto al basale, e un paziente ha avuto un QTcF prolungato con un aumento del QTcF superiore a 60 ms rispetto al basale.
Ipertensione L’ipertensione si è verificata nel 20,8% dei pazienti trattati con asciminib, con reazioni di grado 3 e 4 che sono state riportate rispettivamente nell’11% e nello 0,3% dei pazienti.
Tra i pazienti con ipertensione di grado ≥ 3, il tempo mediano alla prima comparsa delle reazioni è stato di 29,21 settimane (intervallo: da 0,14 a 365 settimane).
Asciminib è stato temporaneamente sospeso nello 0,8% dei pazienti a causa della reazione avversa.
Anomalie di laboratorio La diminuzione dei livelli di fosfato si è verificata come anomalia di laboratorio nel 17,9% (tutti i gradi) e nel 7,1% (grado 3/4) dei 156 pazienti trattati con asciminib 40 mg due volte al giorno.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite l’Agenzia Italiana del Farmaco, sito web: http://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioniavverse.

Gravidanza e allattamento

Donne in età fertile/Contraccezione Lo stato di gravidanza delle donne in età fertile deve essere verificato prima di iniziare il trattamento con asciminib.
Le donne sessualmente attive in età fertile devono utilizzare un metodo contraccettivo efficace (metodi che comportano tassi di gravidanza inferiori all’1%) durante il trattamento con asciminib e per almeno 3 giorni dopo l’interruzione del trattamento.
Gravidanza I dati relativi all’uso di asciminib in donne in gravidanza non esistono o sono in numero limitato.
Gli studi sugli animali hanno mostrato una tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).
Asciminib non è raccomandato durante la gravidanza e in donne in età fertile che non usano misure contraccettive.
La paziente deve essere informata di un potenziale rischio per il feto se asciminib viene utilizzato durante la gravidanza o se la paziente rimane incinta durante l’assunzione di asciminib.
Allattamento Non è noto se asciminib/metaboliti siano escreti nel latte materno.
Non vi sono dati sugli effetti di asciminib sul neonato/lattante o sulla produzione di latte.
A causa delle potenziali reazioni avverse serie nel neonato/lattante, l’allattamento al seno deve essere interrotto durante il trattamento e per almeno 3 giorni dopo l’interruzione del trattamento con asciminib.
Fertilità Non vi sono dati sull’effetto di asciminib sulla fertilità umana.
Negli studi sulla fertilità nei ratti, asciminib non ha influenzato la funzione riproduttiva nei ratti maschi e femmine.
Tuttavia, sono stati osservati effetti avversi sulla motilità e la conta degli spermatozoi nei ratti a dosi di 200 mg/kg/die (vedere paragrafo 5.3).
La rilevanza per l’uomo non è nota.

Conservazione

Non conservare a temperatura superiore a 25 °C.
Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dall’umidità.

Cerca farmaci per nome:

La fonte dei dati utilizzati e pubblicati è Banche Dati Farmadati Italia. Farmadati Italia garantisce il massimo impegno affinché la Banca dati e gli Aggiornamenti relativi a farmaci, parafarmaci, prodotti omeopatici e principi attivi siano precisi, puntuali e costantemente aggiornati. Questo materiale è fornito solo a scopo didattico e non è inteso per consulenza medica, diagnosi o trattamento e non deve in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o ad un consulto medico. Farmadati Italia e SilhouetteDonna.it non si assumono responsabilità sull’utilizzo dei dati. E’ doveroso contattare il proprio medico e/o uno specialista per la prescrizione e assunzione di farmaci. L’ultimo aggiornamento dei dati e la messa online del database da parte di Silhouette Donna è stato effettuato in data 24/12/2024.

Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.