PRAZENE 30CPR 10MG
11,45 €
Prezzo indicativo
Data ultimo aggiornamento: 26/02/2021
Ansia, tensione ed altre manifestazioni somatiche o psichiatriche associate con sindrome ansiosa. Le benzodiazepine sono indicate soltanto quando il disturbo è grave, disabilitante o sottopone il soggetto a grave disagio.
PRAZENE 10 mg compresse Una compressa contiene: Principio attivo: prazepam 10 mg. Eccipiente con effetto noto: 89,04 mg di lattosio (pari a 93,73 mg di lattosio monoidrato). PRAZENE 20 mg compresse Una compressa contiene: Principio attivo: prazepam 20 mg. Eccipiente con effetto noto: 79,61 mg di lattosio (pari a 83,80 mg di lattosio monoidrato). PRAZENE 15 mg/ml gocce orali, soluzione 1 ml (pari a 30 gocce) di soluzione contiene: Principio attivo: prazepam 15 mg. 1 goccia = 0,5 mg. Eccipiente con effetto noto: 746 mg di propilene glicole. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere 6.1.
Controindicazioni
- Ipersensibilità al principio attivo, alle benzodiazepine o ad uno qualsiasi degli eccipienti, elencati al paragrafo 6.1; Miastenia gravis; Grave insufficienza respiratoria; Grave insufficienza epatica; Sindrome da apnea notturna; Primo trimestre di gravidanza e durante il periodo di allattamento al seno (vedere paragrafo 4.6).
Posologia
- Il rischio di dipendenza può aumentare con la dose e la durata del trattamento; la dose minima efficace deve essere prescritta per il più breve tempo possibile e la necessità di continuare il trattamento deve essere rivalutata frequentemente (vedere paragrafo 4.4).
La dose massima non deve essere superata.
L'interruzione brusca o la rapida riduzione del dosaggio di prazepam, dopo un uso continuativo, possono scatenare reazioni da astinenza, che possono essere pericolose per la vita.
Per diminuire il rischio di reazioni da astinenza si suggerisce di interrompere gradualmente il trattamento con prazepam o di effettuare una diminuzione graduale del dosaggio (vedi sezione 4.4).
Durata del trattamento Il trattamento deve essere il più breve possibile.
Il paziente deve essere rivalutato regolarmente e la necessità di un trattamento continuato deve essere valutata attentamente, in particolare se il paziente è senza sintomi.
La durata complessiva del trattamento, generalmente, non deve superare le 8-12 settimane, compreso un periodo di sospensione graduale.
In determinati casi può essere necessaria l’estensione oltre il periodo massimo di trattamento; in tal caso, il trattamento non deve avvenire senza rivalutazione della condizione clinica del paziente.
Come per le altre benzodiazepine a lunga durata di azione il paziente deve essere controllato regolarmente all’inizio del trattamento e successivamente con regolarità per diminuire, se necessario, la dose o la frequenza dell’assunzione per prevenire l’iperdosaggio dovuto all’accumulo.
Posologia Adulti PRAZENE è somministrato per via orale in dosi refratte o in dose singola.
In dosi refratte la posologia media abituale è 30 mg/die, ossia 1 compressa da 10 mg 3 volte al dì.
La posologia deve essere regolata gradualmente nell’intervallo tra 20 e 60 mg/die in relazione alla risposta del paziente.
In dose singola PRAZENE può essere somministrato prima di andare a letto e la dose iniziale raccomandata è 20 mg.
La risposta del paziente a molti giorni di trattamento potrà permettere al medico di aumentare o occasionalmente di diminuire la dose per ottenere il massimo effetto ansiolitico con il minimo di sonnolenza durante il giorno.
Il dosaggio ottimale è solitamente compreso tra 20 e 40 mg/die.
Gli stessi schemi posologici possono essere attuati con la soluzione in gocce, tenendo conto che 20 gocce contengono 10 mg di principio attivo.
Le gocce vanno diluite in acqua o altra bevanda.Gruppi specifici di pazienti Anziani o pazienti debilitati, inclusi quelli con funzione epatica e/o renale alterata È generalmente sufficiente dimezzare le dosi consigliate per gli adulti per ottenere una risposta terapeutica adeguata (vedere paragrafo 4.4).
Popolazione pediatrica La sicurezza e l’efficacia del prodotto nei bambini non sono state investigate.
Si raccomanda comunque di leggere attentamente il paragrafo 4.4.Prazene 15 mg/ml gocce orali, soluzione contiene propilene glicole.
Il propilene glicole può causare eventi avversi in bambini di età inferiore ai 5 anni (vedere paragrafo 4.4). Avvertenze e precauzioni
- Tolleranza La tolleranza alle benzodiazepine può svilupparsi durante una terapia continuativa.
Dipendenza L’uso di benzodiazepine può condurre allo sviluppo di dipendenza fisica e psichica da questi farmaci.
Il rischio di dipendenza aumenta con la dose e la durata del trattamento; esso è maggiore in pazienti con una storia di abuso di droga o alcool.
Sintomi da astinenza Una volta che la dipendenza si è sviluppata, l’interruzione brusca del trattamento o la rapida riduzione del dosaggio saranno accompagnate dai sintomi da astinenza che possono essere pericolosi per la vita.
Questi sintomi potrebbero consistere in: cefalea, convulsioni, tremori, crampi addominali e muscolari, vomito, nausea, sudorazione, diarrea, perdita di appetito, dolori muscolari, ansia estrema, tensione, insonnia, irrequietezza, disforia, capogiri, vertigini, confusione ed irritabilità.
Segni e sintomi da astinenza acuta più gravi, inclusi reazioni pericolose per la vita, includono: derealizzazione, depersonalizzazione, iperacusia, intorpidimento e formicolio delle estremità, ipersensibilità alla luce, al rumore ed al contatto fisico, movimenti involontari, agitazione, palpitazioni, tachicardia, attacchi di panico, riflessi iperattivi, perdita di memoria a breve termine, ipertermia,.delirium tremens, depressione, allucinazioni, mania, psicosi, convulsioni e ideazione suicidaria.
Insonnia ed ansia di rimbalzo : all’interruzione del trattamento può presentarsi una sindrome transitoria in cui i sintomi che hanno condotto al trattamento con benzodiazepine ricorrono in forma aggravata.
Può essere accompagnata da altre reazioni, compresi cambiamenti di umore, ansia, irrequietezza o disturbi del sonno.
Poiché il rischio di sintomi da astinenza o da rimbalzo è maggiore dopo la sospensione brusca del trattamento, si suggerisce di effettuare una diminuzione graduale del dosaggio.
Abuso di farmaci L'abuso di farmaci è un rischio noto per le benzodiazepine ed i pazienti devono pertanto essere monitorati quando ricevono prazepam.
Le benzodiazepine possono essere soggette a diversione.
Sono stati segnalati casi di morte per overdose quando si abusa di benzodiazepine con altri depressori del SNC inclusi oppioidi, altre benzodiazepine, alcool e/o sostanze illecite.
Questi rischi devono essere presi in considerazione quando si prescrive o si dispensa il prazepam.
Per ridurre questi rischi deve essere utilizzata la dose efficace più bassa e i pazienti devono essere informati sulla corretta conservazione e smaltimento del farmaco inutilizzato per prevenire la diversione (ad esempio attraverso amici e parenti).
Durata del trattamento La durata del trattamento deve essere la più breve possibile (vedere paragrafo 4.2), ma non deve superare le 8-12 settimane, compreso un periodo di sospensione graduale.
L’estensione della terapia oltre questi periodi non deve avvenire senza rivalutazione della situazione clinica.
Può essere utile informare il paziente quando il trattamento è iniziato che esso sarà di durata limitata e spiegare precisamente come il dosaggio deve essere diminuito progressivamente.
Inoltre.
è importante che il paziente sia informato della possibilità di fenomeni di rimbalzo, minimizzando quindi l’ansia riguardo a tali sintomi se dovessero accadere alla sospensione del medicinale.
È importante avvisare il paziente che, essendo PRAZENE una benzodiazepina a lunga durata d’azione, è sconsigliabile il cambiamento improvviso con una benzodiazepina con una durata di azione breve, poiché possono presentarsi sintomi da astinenza.
Amnesia Le benzodiazepine possono indurre amnesia anterograda.
Ciò accade più spesso parecchie ore dopo l’ingestione del farmaco e, quindi, per ridurre il rischio ci si dovrebbe accertare che i pazienti possano avere un sonno ininterrotto di 7-8 ore (vedere paragrafo 4.8).
Reazioni psichiatriche e paradosse Quando si usano benzodiazepine è noto che possano accadere reazioni come irrequietezza, agitazione, irritabilità, aggressività, delusione, collera, incubi, allucinazioni, psicosi, alterazioni del comportamento.
Se ciò dovesse avvenire, l’uso del medicinale deve essere sospeso.
Tali reazioni sono più frequenti nei bambini e negli anziani.
Gruppi specifici di pazienti Le benzodiazepine non devono essere date ai bambini senza valutazione attenta dell’effettiva necessità del trattamento; la durata del trattamento deve essere la più breve possibile.
Gli anziani devono assumere una dose ridotta (vedere paragrafo 4.2).
Egualmente, una dose più bassa è suggerita per i pazienti con insufficienza respiratoria cronica a causa del rischio di depressione respiratoria.
Le benzodiazepine non sono indicate nei pazienti con grave insufficienza epatica in quanto possono precipitare l’encefalopatia (vedere paragrafo 4.3).
Le benzodiazepine non sono consigliate per il trattamento primario della malattia psicotica.
Le benzodiazepine non devono essere usate da sole per trattare la depressione o l’ansia connessa con la depressione (il suicidio può essere precipitato in tali pazienti).
Le benzodiazepine devono essere usate con attenzione estrema in pazienti con una storia di abuso di droga o alcool.
Poiché PRAZENE ha effetti deprimenti il Sistema Nervoso Centrale, i pazienti devono essere avvertiti di evitare la simultanea ingestione di alcool e altri farmaci con attività deprimente il Sistema Nervoso Centrale.
L'associazione di PRAZENE con altri psicofarmaci richiede particolare cautela e vigilanza da parte del medico ad evitare effetti indesiderabili da interazione (vedere paragrafo 4.5).
La posologia deve essere mantenuta entro limiti prudenziali nei pazienti con modificazioni organiche cerebrali (specie arteriosclerotiche) o con insufficienza cardio-respiratoria.
In caso di trattamento prolungato, è consigliabile praticare periodicamente controlli del quadro ematico e della funzionalità epatica.
Rischio da uso concomitante di oppioidi: L'uso concomitante di PRAZENE e oppioidi può causare sedazione, depressione respiratoria, coma e morte.
A causa di questi rischi, la prescrizione concomitante di medicinali sedativi come benzodiazepine o medicinali correlati come PRAZENE con oppioidi deve essere riservata ai pazienti per i quali non sono possibili opzioni di trattamento alternative.
Se viene presa la decisione di prescrivere PRAZENE in concomitanza con gli oppioidi, deve essere usata la dose efficace più bassa e la durata del trattamento deve essere la più breve possibile (vedere paragrafo 4.2 per le raccomandazioni generali sul dosaggio).
I pazienti devono essere seguiti attentamente per segni e sintomi di depressione respiratoria e sedazione.
A tale riguardo, si raccomanda vivamente di informare i pazienti e coloro che li assistono (ove applicabile) per renderli consapevoli di questi sintomi (vedere paragrafo 4.5).
Informazioni importanti su alcuni eccipienti: Lattosio PRAZENE 10 mg compresse e PRAZENE 20 mg compresse contengono lattosio.
I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi, o malassorbimento di glucosio/galattosio, non devono assumere questo medicinale.
Sodio PRAZENE 15 mg/ml gocce orali, soluzione contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per millilitro di soluzione orale, cioè essenzialmente ‘senza sodio’.
Propilene glicole PRAZENE 15 mg/ml gocce orali, soluzione contiene propilene glicole (E1520) (vedere sezione 2).
La co-somministrazione con qualsiasi substrato dell'alcol deidrogenasi come etanolo può indurre effetti avversi nei neonati e nei bambini con meno di 5 anni di età.
La somministrazione di propilene glicole a pazienti in gravidanza o in allattamento deve essere considerata caso per caso (vedere paragrafo 4.6).
Il monitoraggio clinico è richiesto per i pazienti con insufficienza epatica o renale che ricevono una dose pari o superiore a 50 mg/kg/giorno di propilene glicole, a causa di vari eventi avversi attribuiti a propilene glicole come disfunzione renale (necrosi tubulare acuta), danno renale acuto e disfunzione epatica. Interazioni
- Alcool: l’assunzione concomitante con alcool va evitata.
L’effetto sedativo può essere aumentato quando il medicinale è assunto congiuntamente ad alcool.
Ciò influenza negativamente la capacità di guidare o di usare macchinari.
Associazione con i deprimenti del SNC: le benzodiazepine, incluso prazepam, producono effetti depressivi additivi sul SNC, come la depressione respiratoria, quando usate in concomitanza con altri deprimenti del SNC come: oppioidi, antipsicotici (neurolettici), ipnotici, ansiolitici/sedativi, antidepressivi, analgesici narcotici, antiepilettici, anestetici e antistaminici sedativi (vedere paragrafo 4.4.
Avvertenze speciali e precauzioni di impiego).
Nel caso degli analgesici narcotici può avvenire aumento dell’euforia conducendo ad un aumento della dipendenza psichica.
In particolare, l'uso concomitante di medicinali sedativi come le benzodiazepine o medicinali correlati come PRAZENE con oppioidi aumenta il rischio di sedazione, depressione respiratoria, coma e morte a causa dell'effetto depressivo additivo sul SNC.
Il dosaggio e la durata dell'uso concomitante devono essere limitati (vedere paragrafo 4.4).
Composti che inibiscono determinati enzimi epatici (specialmente citocromo P450): possono aumentare l’attività delle benzodiazepine.
In grado inferiore, questo si applica anche alle benzodiazepine che sono metabolizzate soltanto per coniugazione.
Gli inibitori del CYP3A4 possono ridurre il metabolismo del prazepam ed incrementarne il potenziale grado di tossicità.
I contraccettivi orali possono aumentare gli effetti del prazepam, in quanto inibiscono il metabolismo ossidativo.
Di conseguenza, la concomitante somministrazione di contraccettivi orali provoca un aumento delle concentrazioni seriche delle benzodiazepine sottoposte a metabolismo ossidativo.
Le pazienti che seguono una terapia con contraccettivi orali devono essere monitorate per evidenziare un eventuale aumento degli effetti del prazepam.
Le benzodiazepine devono essere associate con cautela alla clozapina, in quanto possono essere causa di effetti depressivi additivi sul sistema nervoso centrale.
Nei pazienti in trattamento con clozapina contemporaneamente oppure in seguito al trattamento con benzodiazepine, sono stati osservati raramente grave stato confusionale, ipotensione e depressione respiratoria.
Nei pazienti in trattamento concomitante con clozapina, il dosaggio iniziale della benzodiazepina deve essere approssimativamente pari alla metà di quello abituale, finchè non sia stata raggiunta sufficiente esperienza con il paziente. Effetti indesiderati
- PRAZENE è solitamente ben tollerato.
I seguenti effetti indesiderati sono stati riportati durante studi clinici in doppio cieco controllati con placebo con l’impiego di una dose abituale giornaliera di 30mg in dosi suddivise.
Questi effetti sono tipici delle benzodiazepine: Gli effetti indesiderati sono riassunti nella tabella seguente per sistema e per frequenza.
Le frequenze sono definite come segue: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1.000, <1/100), raro (≥1/10.000, <1/1.000), molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
* sonnolenza durante il giorno. Altri effetti indesiderati segnalati sono: ottundimento delle emozioni, riduzione della vigilanza, visione doppia.Classificazione per sistemi e organi Molto comune Comune Non comune Raro Molto raro Non nota Disturbi Psichiatrici confusione, sogni vividi, abuso di farmaci (vedere paragrafo 4.4.), dipendenza da farmaci (vedere paragrafo 4.4) Patologie del Sistema nervoso sonnolenza* atassia, capogiri, cefalea, iperattività (stimolazione/eccitabilità), sensazione di testa vuota, eloquio inceppato, tremori sincope vertigini Patologie dell’occhio visione offuscata Patologie cardiache palpitazioni Patologie gastrointestinali secchezza della bocca, disturbi gastrointestinali Patologie epatobiliari disfunzione epatica Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo diaforesi, reazioni a carico della cute prurito Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo dolori articolari debolezza muscolare Patologie renali e urinarie disturbi genitourinari Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione affaticamento, debolezza gonfiore dei piedi sindrome da astinenza da farmaci (vedere paragrafo 4.4) Esami diagnostici abbassamento della pressione arteriosa, alterazione dei test di funzionalità epatica, aumento di peso
Questi fenomeni si presentano principalmente all’inizio della terapia e solitamente scompaiono con le successive somministrazioni.
Sono state segnalate occasionalmente altre reazioni avverse che comprendono: cambiamenti nella libido, midriasi e granulocitopenia.
Amnesia Amnesia anterograda può avvenire anche ai dosaggi terapeutici, il rischio aumenta ai dosaggi più alti.
Gli effetti amnesici possono essere associati ad alterazioni del comportamento (vedere paragrafo 4.4).
Depressione Durante l’uso di benzodiazepine può essere smascherato uno stato depressivo preesistente.
Le benzodiazepine o i composti benzodiazepino-simili possono causare reazioni come: irrequietezza, agitazione, irritabilità, aggressività, delusione, collera, incubi, allucinazioni, psicosi, alterazioni del comportamento.
Tali reazioni possono essere abbastanza gravi.
Sono più probabili nei bambini e negli anziani.
Dipendenza L’uso di benzodiazepine (anche alle dosi terapeutiche) può condurre allo sviluppo di dipendenza fisica: la sospensione della terapia può provocare fenomeni di rimbalzo o da astinenza (vedere paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni di impiego).
Può verificarsi dipendenza psicologica.
È stato segnalato abuso di benzodiazepine (vedere paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni di impiego).
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse. Gravidanza e allattamento
- Non sono stati effettuati studi controllati adeguati in donne in gravidanza.
Non ci sono dati sufficienti sulla teratogenicità da esposizione alle benzodiazepine nell’uomo.
Alcuni studi iniziali hanno indicato che l’esposizione alle benziodiazepine in utero può essere associata a malformazioni congenite.
Studi successivi non hanno fornito prove evidenti sulla correlazione tra l’uso di benzodiazepine e lo sviluppo di malformazioni.
Nei casi in cui è stata osservata una correlazione con le benzodiazepine, l’esposizione è avvenuta principalmente nel primo trimestre di gravidanza.
La somministrazione continuativa durante l’ultimo trimestre può essere associata a un ritardo di crescita intrauterina.
L’utilizzo durante l’ultimo trimestre sino alla nascita è associato a complicanze neonatali, inclusa la sindrome da distress respiratorio, la sindrome del “bambino flaccido” (ipotonia, letargia e difficoltà di suzione) e la sindrome da sospensione da farmaco (tremore, irritabilità, ipertonicità, diarrea/vomito e suzione vigorosa).
Se le benzodiazepine vengono assunte in gravidanza o se la paziente rimane incinta mentre assume le benzodiazepine, la paziente deve essere avvisata del potenziale pericolo per il feto.
Studi sugli animali hanno mostrato una tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).
Prazepam non è raccomandato durante la gravidanza e in donne in età fertile che non usano misure contraccettive.
Non somministrare nel primo trimestre di gravidanza e durante il periodo di allattamento al seno.
Poiché le benzodiazepine sono escrete nel latte materno, esse non devono essere somministrate alle madri che allattano al seno.
L’uso di prazepam ad alte dosi ha ridotto la fertilità maschile nei ratti causata probabilmente da un ritardo della spermatogenesi.
Nei ratti femmina è stata osservata anche una riduzione della fertilità e dell’accoppiamento.
PRAZENE 15 mg/ml gocce orali, soluzione contiene propilene glicole (vedere paragrafo 4.4).
Sebbene propilene glicole non ha mostrato effetti tossici sulla riproduzione e lo sviluppo in animali o umani, può raggiungere il feto ed e stato ritrovato nel latte materno.
Come conseguenza, la somministrazione di propilene glicole a pazienti in gravidanza o in allattamento deve essere considerata caso per caso. Conservazione
- Nessuna.
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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.