PRAMIPEXOLO EG 10CPR 0,26MG RP
2,38 €
Prezzo indicativo
Data ultimo aggiornamento: 07/05/2020
PRAMIPEXOLO EG STADA è indicato negli adulti nel trattamento dei segni e dei sintomi del morbo di Parkinson idiopatico, da solo (senza levodopa) o in associazione a levodopa, cioè durante il corso della malattia, in fase avanzata quando l'effetto della levodopa svanisce o diventa discontinuo e insorgono fluttuazioni dell'effetto terapeutico (fluttuazioni di fine dose o "on/off").
Una compressa a rilascio prolungato contiene 0,375 mg di pramipexolo dicloridrato monoidrato equivalente a 0,26 mg di pramipexolo. Una compressa a rilascio prolungato contiene 0,75 mg di pramipexolo dicloridrato monoidrato equivalente a 0,52 mg di pramipexolo. Una compressa a rilascio prolungato contiene 1,5 mg di pramipexolo dicloridrato monoidrato equivalente a 1,05 mg di pramipexolo.Una compressa a rilascio prolungato contiene 3 mg di pramipexolo dicloridrato monoidrato equivalente a 2,1 mg di pramipexolo. Una compressa a rilascio prolungato contiene 4,5 mg di pramipexolo dicloridrato monoidrato equivalente a 3,15 mg di pramipexolo.Tenere presente: che le dosi di pramipexolo pubblicate in letteratura si riferiscono alla formulazione in sale. Quindi le dosi saranno espresse sia in termini di pramipexolo base che di pramipexolo sale (tra parentesi). Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
- Ipersensibilità al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Posologia
- PRAMIPEXOLO EG STADA compresse a rilascio prolungato è una formulazione orale di pramipexolo per somministrazione singola giornaliera.
Posologia Trattamento iniziale I dosaggi devono essere aumentati gradualmente iniziando da una dose iniziale di 0,26 mg di base (0,375 mg di sale) al giorno e poi incrementati ogni 5-7 giorni.
Per ciascun paziente è necessario incrementare gradualmente il dosaggio fino al raggiungimento del massimo beneficio terapeutico, purché non compaiano effetti indesiderati intollerabili.
Se è necessario un ulteriore incremento della dose, la dose giornaliera può essere aumentata di 0,52 mg di base (0,75 mg di sale) ad intervalli settimanali fino ad una dose massima di 3,15 mg di base (4,5 mg di sale) al giorno.Schema posologico ascendente di PRAMIPEXOLO EG STADA compresse a rilascio prolungato Settimana Dose giornaliera (mg di base) Dose giornaliera (mg di sale) 1 0,26 0,375 2 0,52 0,75 3 1,05 1,5
Comunque, si rende noto che a dosi superiori a 1,05 mg/die di base (1,5 mg di sale) i casi di sonnolenza sono più frequenti (vedere paragrafo 4.8).
I pazienti che già assumono pramipexolo compresse possono passare nel corso di una notte a pramipexolo compresse a rilascio prolungato, alla stessa dose giornaliera.
Dopo il passaggio a pramipexolo compresse a rilascio prolungato, la dose può essere adattata in funzione della risposta terapeutica del paziente (vedere paragrafo 5.1) Trattamento di mantenimento La dose individuale di pramipexolo deve essere compresa tra 0,26 mg di base (0,375 mg di sale) e un massimo di 3,15 mg di base (4,5 mg di sale) al giorno.
In fondamentali studi clinici, durante l'incremento della dose, il pramipexolo si è dimostrato efficace a partire da un dosaggio di 1,05 mg di base (1,5 mg di sale) al giorno.
Ulteriori modifiche del dosaggio devono essere effettuate tenendo conto della risposta clinica e della comparsa di effetti indesiderati.
Negli studi clinici circa il 5% dei pazienti sono stati trattati con dosaggi inferiori a 1,05 mg di base (1,5 mg di sale).
Nella malattia di Parkinson in fase avanzata, dosi giornaliere superiori a 1,05 mg di base (1,5 mg di sale) possono essere efficaci in pazienti dove si desidera attuare una riduzione della terapia con levodopa.
Si raccomanda di ridurre la dose di levodopa sia durante l'incremento del dosaggio di pramipexolo, sia durante la terapia di mantenimento, in base alla risposta individuale dei pazienti (vedere paragrafo 4.5).
Dosi omesse Quando non viene effettuata l'assunzione di una dose, pramipexolo compresse a rilascio prolungato deve essere assunto nelle 12 ore successive all'orario regolarmente previsto.
Trascorse 12 ore la dose saltata deve essere tralasciata e la successiva assunta il giorno dopo all'orario consueto.
Sospensione del trattamento La sospensione improvvisa di una terapia dopaminergica può portare allo sviluppo di una sindrome neurolettica maligna o di una sindrome da astinenza di agonisti dopaminergici.
Per questa ragione la sospensione di pramipexolo deve avvenire con decrementi pari a 0,52 mg di base (0,75 mg di sale) al giorno fino al raggiungimento di una dose giornaliera equivalente a 0,52 mg di base (0,75 mg di sale).
Dopodiché la dose deve essere ridotta di 0,26 mg di base (0,375 mg di sale) al giorno (vedere paragrafo 4.4).
La sindrome da astinenza di agonisti dopaminergici può comparire anche durante la diminuzione graduale e potrebbe essere necessario un aumento temporaneo della dose prima di riprendere la diminuzione (vedere paragrafo 4.4).
Popolazioni speciali Danno renale L'eliminazione di pramipexolo dipende dalla funzionalità renale.
Si suggerisce il seguente schema posologico: Pazienti con clearance della creatinina superiore a 50 ml/min non richiedono una riduzione della dose giornaliera o della frequenza di somministrazione.
In pazienti con clearance della creatinina compresa tra 30 e 50 ml/min, il trattamento deve essere iniziato con 0,26 mg di pramipexolo compresse a rilascio prolungato a giorni alterni.
Prima di passare alla somministrazione giornaliera dopo una settimana, si deve usare cautela ed effettuare un’attenta valutazione della risposta terapeutica e della tollerabilità.
Se è necessario un ulteriore incremento della dose, si deve aumentare di 0,26 mg di pramipexolo base ad intervalli settimanali fino ad una dose massima di 1,57 mg di pramipexolo base (2,25 mg di sale) al giorno.
Il trattamento con pramipexolo compresse a rilascio prolungato non è raccomandato in pazienti con clearance della creatinina inferiore a 30 ml/min poiché non sono disponibili dati per questa popolazione di pazienti.
Deve essere preso in considerazione l’uso di pramipexolo compresse.
Se la funzionalità renale diminuisce durante la terapia di mantenimento, devono essere seguite le raccomandazioni sopra riportate.
Compromissione epatica Nei pazienti affetti da insufficienza epatica, probabilmente non è richiesto un adattamento della dose, poiché circa il 90% del principio attivo assorbito è escreto attraverso i reni.
Ad ogni modo, non è nota la potenziale influenza dell'insufficienza epatica sulla farmacocinetica di pramipexolo.
Popolazione pediatrica La sicurezza e l’efficacia di pramipexolo nei bambini di età inferiore a 18 anni non sono state stabilite.
Non c’è un uso rilevante di pramipexolo compresse a rilascio prolungato nella malattia di Parkinson nella popolazione pediatrica.
Modo di somministrazione Le compresse devono essere deglutite intere con acqua e non devono essere masticate, divise o frantumate.
Le compresse possono essere assunte con o senza cibo e devono essere assunte ogni giorno indicativamente alla stessa ora. Avvertenze e precauzioni
- Quando pramipexolo viene prescritto a pazienti con malattia di Parkinson e compromissione renale, si suggerisce una riduzione della dose come descritto al paragrafo 4.2.
Allucinazioni Un noto effetto indesiderato del trattamento con agonisti della dopamina e levodopa è la comparsa di allucinazioni.
I pazienti devono essere informati che possono verificarsi allucinazioni (soprattutto visive).
Discinesia Durante l'incremento posologico iniziale di pramipexolo in caso di malattia di Parkinson in stato avanzato ed in associazione a levodopa si possono verificare discinesie.
In caso si manifestino discinesie, la dose di levodopa deve essere ridotta.
Distonia La distonia assiale, inclusi torcicollo anteriore, camptocormia e pleurototono (sindrome di Pisa), è stata occasionalmente riportata in pazienti con morbo di Parkinson a seguito dell’inizio o dell’aumento progressivo della dose di pramipexolo.
Malgrado la distonia possa essere un sintomo del morbo di Parkinson, i sintomi in questi pazienti sono migliorati dopo la riduzione o l’interruzione di pramipexolo.
In caso di distonia, è necessario rivedere la terapia farmacologica dopaminergica e considerare un aggiustamento della dose di pramipexolo.
Esordio improvviso di episodi di sonno e sonnolenza Pramipexolo è stato associato a sonnolenza e ad episodi di attacchi di sonno improvvisi soprattutto in pazienti con malattia di Parkinson.
L’insorgenza di sonno improvviso durante lo svolgimento delle attività quotidiane è stata riportata infrequentemente ed in alcuni casi senza che ve ne fosse consapevolezza o segni di avvertimento.
I pazienti devono essere informati di tale fenomeno e deve essere loro consigliato di prestare attenzione durante la guida o l’utilizzo di macchinari nel corso del trattamento con pramipexolo.
Pazienti che hanno riscontrato sonnolenza e/o episodi di attacchi di sonno improvvisi devono astenersi dalla guida o dall’utilizzo di macchinari.
Inoltre, è opportuno considerare una riduzione del dosaggio o l’interruzione della terapia.
A causa di possibili effetti additivi, occorre raccomandare attenzione quando i pazienti assumono farmaci sedativi o alcool in associazione a pramipexolo (vedi paragrafi 4.5.
4.7 e paragrafo 4.8).
Disturbi del controllo degli impulsi I pazienti devono essere monitorati regolarmente per lo sviluppo di disturbi del controllo degli impulsi.
I pazienti e chi se ne prende cura devono essere avvertiti che in pazienti trattati con dopamino-agonisti, incluso pramipexolo possono manifestarsi sintomi comportamentali di disturbi del controllo degli impulsi inclusi gioco d’azzardo patologico, aumento della libido, ipersessualità, spese o acquisti compulsivi, alimentazione incontrollata ed alimentazione compulsiva.
Se si sviluppano tali sintomi, devono essere prese in considerazione riduzione della dose/sospensione graduale.
Mania e delirio I pazienti devono essere tenuti sotto regolare controllo per verificare lo sviluppo di mania e delirio.
I pazienti e chiunque li accudisca devono essere consapevoli che mania e delirio possono manifestarsi nei pazienti trattati con pramipexolo.
Se si sviluppano tali sintomi, devono essere prese in considerazione riduzione della dose/sospensione graduale.
Pazienti con disturbi psicotici I pazienti affetti da disturbi psicotici devono essere trattati con agonisti della dopamina solo se il potenziale beneficio è superiore al rischio.
Si eviti la somministrazione concomitante di pramipexolo e farmaci antipsicotici (vedere paragrafo 4.5).
Controlli oftalmologici Si raccomandano controlli oftalmologici ad intervalli regolari o qualora si verifichino alterazioni della visione.
Grave malattia cardiovascolare In caso di gravi malattie cardiovascolari è necessaria particolare attenzione.
Si raccomanda di controllare la pressione arteriosa, specialmente all'inizio del trattamento, a causa del generale rischio di ipotensione posturale associata alla terapia dopaminergica.
Sindrome Neurolettica Maligna Sono stati segnalati sintomi suggestivi di sindrome neurolettica maligna in seguito alla sospensione improvvisa di una terapia dopaminergica (vedere paragrafo 4.2).
Sindrome da astinenza di agonisti dopaminergici (DAWS) Con l’uso di agonisti dopaminergici, tra cui pramipexolo, è stata riportata DAWS (vedere paragrafo 4.8).
Per interrompere il trattamento nei pazienti affetti dalla malattia di Parkinson, il pramipexolo deve essere diminuito progressivamente (vedere paragrafo 4.2).
Dati limitati suggeriscono che i pazienti con disturbi del controllo degli impulsi e quelli che ricevono dosi giornaliere elevate e/o dosi cumulative elevate di agonisti dopaminergici potrebbero presentare un rischio maggiore di sviluppare la DAWS.
I sintomi di astinenza possono includere apatia, ansia, depressione, senso di affaticamento, sudorazione e dolore e non rispondono a levodopa.
Prima di ridurre la dose e interrompere il pramipexolo, i pazienti devono essere informati dei potenziali sintomi di astinenza.
I pazienti devono essere strettamente monitorati durante la riduzione della dose e l'interruzione della terapia.
Nel caso in cui i sintomi di astinenza siano gravi e/o persistenti, si può prendere in considerazione la risomministrazione temporanea di pramipexolo alla dose efficace più bassa.
Residui nelle feci Alcuni pazienti hanno segnalato la presenza di residui nelle feci dall’aspetto di compresse a rilascio prolungato intatte di pramipexolo.
Qualora i pazienti segnalino tale riscontro, il medico dovrà rivalutare la loro risposta alla terapia. Interazioni
- Legame alle proteine plasmatiche Il pramipexolo ha affinità molto bassa per le proteine plasmatiche (< 20%) e la biotrasformazione osservata nell'uomo è minima.
Quindi sono improbabili interazioni con altri medicinali che influiscono sul legame alle proteine plasmatiche o sull'eliminazione mediante biotrasformazione.
Poiché gli anticolinergici sono eliminati principalmente per biotrasformazione, la possibilità di interazione è limitata, anche se un'interazione con anticolinergici non è stata studiata.
Selegilina e levodopa non influenzano la farmacocinetica del pramipexolo.
Inibitori/competitori della eliminazione renale La cimetidina ha determinato una riduzione nella clearance renale del pramipexolo del 34% circa, presumibilmente tramite l'inibizione della secrezione da parte del sistema di trasporto cationico dei tubuli renali.
Pertanto, i medicinali che inibiscono questo meccanismo di eliminazione renale attivo o che sono eliminati tramite questa via, quali la cimetidina, l’amantadina, la mexiletina, la zidovudina, il cisplatino, la chinina e la procainamide, possono interagire con il pramipexolo determinandone una diminuzione della clearance.
Quando questi medicinali sono somministrati contemporaneamente a pramipexolo si deve valutare l'opportunità di una riduzione della dose di pramipexolo.
Associazione con levodopa Quando pramipexolo viene somministrato in associazione a levodopa, si raccomanda di ridurre la dose di levodopa e di mantenere costante il dosaggio di altri farmaci antiparkinsoniani durante l'incremento della dose di pramipexolo.
A causa di possibili effetti additivi, occorre raccomandare cautela quando i pazienti assumono farmaci sedativi o alcool in associazione a pramipexolo (vedere paragrafi 4.4, 4.7 e 4.8).
Medicinali antipsicotici La co-somministrazione di medicinali antipsicotici con il pramipexolo deve essere evitata (vedere paragrafo 4.4) per esempio se possono essere attesi effetti antagonistici. Effetti indesiderati
- Sulla base di analisi derivanti da studi controllati verso placebo che hanno coinvolto un totale di 1.778 pazienti con Morbo di Parkinson trattati con pramipexolo e 1.297 pazienti trattati con placebo, sono state segnalate frequentemente reazioni avverse per entrambi i gruppi.
Il 67% dei pazienti trattati con pramipexolo e il 54% dei pazienti trattati con placebo hanno segnalato almeno una reazione avversa.
La maggior parte degli eventi avversi si presentano solitamente all’inizio della terapia e per lo più tendono a scomparire anche continuando la terapia.
All’interno delle classi organo sistemiche, le reazioni avverse sono elencate per frequenza (numero di pazienti che si prevede manifestino la reazione), utilizzando i seguenti valori: molto comune (≥ 1/10); comune (≥ 1/100, < 1/10); non comune (≥ 1/1.000, < 1/100); raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000); molto raro (< 1/10.000); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Gli eventi indesiderati riportati più frequentemente (≥ 5%) in pazienti con Morbo di Parkinson durante la somministrazione di pramipexolo che non con somministrazione di placebo sono stati: nausea, discinesia, ipotensione, capogiri, sonnolenza, insonnia, stipsi, allucinazioni, cefalea e affaticamento.
L'incidenza della sonnolenza è più alta a dosi maggiori di 1,5 mg di sale al giorno (vedere paragrafo 4.2).
Una reazione avversa al farmaco più frequente in associazione a levodopa è stata discinesia.
All'inizio della terapia può manifestarsi ipotensione, specialmente se l'incremento della dose di pramipexolo è avvenuto troppo rapidamente.
1 Questo effetto indesiderato è stato osservato nell’esperienza post-marketing.Classificazione anatomica Molto comune Comune Non comune Raro Non nota Infezioni ed infestazioni Polmonite. Patologie endocrine Sindrome da secrezione inappropriata dell'ormone antidiuretico (SIADH)¹. Disturbi psichiatrici Insonnia, allucinazioni, sogni anomali, stato confusionale, sintomi comportamentali di disturbi del controllo degli impulsi e compulsioni Shopping compulsivo, gioco d’azzardo patologico, irrequietezza, ipersessualità, delusione, disturbi della libido, paranoia, delirio, alimentazione incontrollata¹, iperfagia¹ Mania Patologie del sistema nervoso Sonnolenza, capogiri, discinesia. Cefalea Improvvisi attacchi di sonno, amnesia, iperpotassiemia, sincope Patologie dell’occhio Alterazioni della vista inclusa diplopia, visione offuscata, acutezza visiva ridotta Patologie cardiache Insufficienza cardiaca¹ Patologie vascolari Ipotensione Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Dispnea singhiozzo Patologie gastrointestinali Nausea Stipsi, vomito Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Ipersensibilità prurito, eruzione cutanea Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Affaticamento, edema periferico Sindrome da astinenza di agonisti dopaminergici accompagnata da apatia, ansia, depressione, senso di affaticamento, sudorazione e dolore Esami diagnostici Calo ponderale accompagnato da calo di appetito Aumento ponderale
Con la certezza del 95%, la categoria frequenza non è maggiore di non comune, ma potrebbe essere minore.
Non è possibile effettuare una stima precisa della frequenza poiché l’effetto indesiderato non si è verificato nel database di studi clinici di 2.762 pazienti con la malattia di Parkinson trattati con pramipexolo.
Descrizione delle reazioni avverse selezionate Sonnolenza Pramipexolo è comunemente associato a sonnolenza ed è stato associato non comunemente a sonnolenza eccessiva diurna e ad episodi di sonno ad esordio improvviso (vedere anche paragrafo 4.4).
Disturbi della libido Pramipexolo può essere associato non comunemente a disturbi della libido (aumento o diminuzione).
Disturbi del controllo degli impulsi Gioco d’azzardo patologico, aumento della libido, ipersessualità, spese o acquisti compulsivi, alimentazione incontrollata ed alimentazione compulsiva possono manifestarsi in pazienti trattati con dopamino agonisti, incluso pramipexolo (vedere paragrafo 4.4 “Avvertenze speciali e precauzioni d’impiego”).
In uno studio trasversale, di screening retrospettivo e caso controllo effettuato su 3.090 pazienti con malattia di Parkinson, il 13,6% di tutti i pazienti trattati con dopaminergici o non-dopaminergici manifestava sintomi di disturbo del controllo degli impulsi durante i sei mesi passati.
Le manifestazioni osservate includevano gioco d’azzardo patologico, shopping compulsivo, alimentazione incontrollata e comportamento sessuale compulsivo (ipersessualità).
Possibili fattori di rischio indipendenti per i disturbi del controllo degli impulsi includevano trattamenti dopaminergici e dosi più elevate di trattamento dopaminergico, età inferiore (≤ 65 anni), il non essere sposati e familiarità riferita dal paziente con il gioco d’azzardo patologico.
Sindrome da astinenza di agonisti dopaminergici Gli effetti indesiderati non motori possono manifestarsi quando si diminuisce il dosaggio o si interrompono gli agonisti dopaminergici, compreso il pramipexolo.
I sintomi comprendono apatia, ansia, depressione, senso di affaticamento, sudorazione e dolore (vedere paragrafo 4.4).
Insufficienza cardiaca Negli studi clinici e nell’esperienza post-marketing, l’insufficienza cardiaca è stata riportata in pazienti trattati con pramipexolo.
In uno studio farmaco-epidemiologico l’uso di pramipexolo è stato associato con un aumentato rischio di insufficienza cardiaca quando paragonato al non-uso di pramipexolo (rapporto di rischio osservato pari a 1,86; 95% IC, 1,21-2,85).
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse. Gravidanza e allattamento
- Gravidanza Non sono stati studiati negli umani gli effetti sulla gravidanza e l'allattamento.
Il pramipexolo non si è dimostrato teratogeno nel ratto e nel coniglio, ma è risultato embriotossico nel ratto a dosi tossiche per la madre (vedere paragrafo 5.3).
Il pramipexolo non deve essere utilizzato durante la gravidanza tranne nei casi di assoluta necessità, cioè solo se i potenziali benefici giustificano i potenziali rischi per il feto.
Allattamento Poiché il trattamento con pramipexolo inibisce nell'uomo la secrezione di prolattina, si può verificare un'inibizione della lattazione.
Nella donna non sono stati effettuati studi sull'escrezione di pramipexolo nel latte materno.
Nel ratto la concentrazione di principio attivo (valutata mediante radiomarcatura) nel latte è maggiore rispetto a quella ematica.
Non essendo disponibili dati clinici, il pramipexolo non deve essere somministrato durante l'allattamento.
Comunque, se la sua somministrazione è necessaria, l'allattamento deve essere interrotto.
Fertilità Non sono stati condotti studi sugli effetti di pramipexolo sulla fertilità nell'uomo.
Negli studi sugli animali il pramipexolo ha alterato i cicli estrali e ridotto la fertilità nelle femmine, come atteso per un agonista della dopamina.
Tuttavia, questi studi non hanno evidenziato effetti diretti o indiretti dannosi sulla fertilità maschile. Conservazione
- Questo medicinale non richiede particolari condizioni di conservazione.
Conservare il medicinale nella confezione originale per proteggerlo dall’umidità.
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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.