NATECAL D3 60CPR ORO600MG+400U
10,06 €
Prezzo indicativo
Data ultimo aggiornamento: 30/04/2011
Correzione della carenza combinata di vitamina D e calcio nell’anziano; apporto di vitamina D e calcio come integrazione della terapia specifica per il trattamento dell’osteoporosi in pazienti con carenza combinata di vitamina D e calcio, oppure in pazienti con rischio elevato di tale carenza.
Una compressa orodispersibile contiene: Calcio Carbonato 1500 mg (equivalente a 600 mg di calcio); Colecalciferolo (Vitamina D3) 400 U.I. (equivalente a 0,01 mg). Eccipienti: aspartame (E951), lattosio, olio di soia idrogenato, saccarosio. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
- - Ipersensibilità al calcio, colecalciferolo o a uno qualsiasi degli eccipienti (in particolare all’olio di soia); - Calcolosi renale (nefrolitiasi, nefrocalcinosi); - Compromissione renale grave ed insufficienza renale; - Ipercalcemia e ipercalciuria e patologie e/o condizioni che possono indurre a ipercalcemia e/o ipercalciuria (ad es.
mieloma, metastasi ossee, iperparatiroidismo primario); - Ipervitaminosi D. Posologia
- Adulti e anziani 1 compressa due volte al giorno (ad es.
una compressa alla mattina e una alla sera).
Se necessario, deve essere presa in considerazione una riduzione della dose dopo aver monitorato i livelli di calcio, come indicato nei paragrafi 4.4 e 4.5.
Le compresse possono essere succhiate, non devono essere ingerite intere.
Le compresse devono essere assunte preferibilmente dopo i pasti.Posologia nelle donne in stato di gravidanza Una compressa al giorno (vedere paragrafo 4.6).
Posologia nella compromissione epatica Non è richiesto alcun aggiustamento della dose. Avvertenze e precauzioni
- - Natecal D3 compresse non deve essere somministrato a bambini e adolescenti.
- In caso di trattamento prolungato si consiglia di monitorare le concentrazioni di calcio nel siero e nelle urine e di monitorare la funzione renale dosando la creatinina sierica.
Il monitoraggio è soprattutto importante nei pazienti anziani in trattamento con glicosidi cardioattivi o diuretici.
In caso di ipercalcemia o di segni di compromissione renale, ridurre la dose o interrompere il trattamento.
Si consiglia di ridurre o interrompere temporaneamente il trattamento se il livello del calcio nelle urine supera 7,5 mmol/24 h (300 mg/24 h).
- Considerare la dose di vitamina D (400 U.I.) quando si prescrivono altri medicinali che contengono vitamina D o cibi addizionati con vitamina D.
- Somministrazioni aggiuntive di vitamina D o di calcio devono essere effettuate sotto stretto controllo medico.
In questi casi è assolutamente necessario monitorare regolarmente le concentrazioni di calcio nel plasma e nelle urine.
- Il rischio di calcoli renali aumenta quando l’apporto totale di calcio si avvicina a 2000 mg/die.
Per tale motivo l’apporto di calcio proveniente da altre fonti deve essere attentamente valutato.
- I risultati di studi clinici hanno dimostrato che un’elevata compliance del paziente risulta decisiva ai fini dell’ efficacia della terapia integrativa.
- Il prodotto deve essere prescritto con cautela ai pazienti affetti da sarcoidosi, a causa del rischio di incremento della trasformazione della vitamina D nella sua forma attiva.
In questi pazienti occorre monitorare le concentrazioni di calcio nel siero e nelle urine.
- Pazienti affetti da insufficienza renale presentano un alterato metabolismo della vitamina D e, se trattati con colecalciferolo, è necessario monitorare gli effetti sull’omeostasi di calcio e fosfato.Il rischio di calcificazione dei tessuti molli deve essere preso in considerazione (vedere paragrafo 4.8).
- Il prodotto deve essere somministrato con cautela nei pazienti immobilizzati con osteoporosi a causa di un aumento del rischio di ipercalcemia.
- l'assunzione di calcio e di sostanze alcaline da altre fonti (alimenti, integratori alimentari e altrifarmaci) dove essere presa in considerazione quando si prescrivono integratori di calcio.
Se si assumono dosi molto elevate di calcio in concomitanza con agenti alcalini assorbibili (come il carbonato) questo potrebbe portare alla cosiddetta sindrome latte-alcali (sindrome di Burnett), caratterizzata da ipercalcemia, alcalosi metabolica, insufficienza renale e calcificazione dei tessuti molli.
In questi casi, è necessario un monitoraggio frequente del livello di calcio nel siero e nelle urine.
- Il prodotto contiene aspartame, fonte di fenilalanina.
Può essere dannoso per pazienti con fenilchetonuria.
- Il prodotto contiene olio di soia idrogenato ed è controindicato nei pazienti con ipersensibilità alle arachidi o alla soia (vedere paragrafo 4.3).
- Il prodotto contiene lattosio; pertanto pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, con carenza di Lapp lattasi o con malassorbimento di glucosio/galattosio non devono assumere questo medicinale.
- Il prodotto contiene saccarosio; pertanto pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, con malassorbimento di glucosio/galattosio o con insufficienza di saccarasi-isomaltasi non devono assumere questo medicinale.
Può essere dannoso per i denti. Interazioni
- - L’ uso concomitante di fenitoina o barbiturici può ridurre l’effetto della vitamina D3 per aumento del suo metabolismo.
- La rifampicina può ridurre l'attività della vitamina D3, in quanto aumenta la velocità del suo metabolismo.
- In caso di trattamento concomitante con unbifosfonato, con fluoruro di sodio o un fluorochinolone, questo medicinale deve essere assunto almeno tre ore prima della somministrazione di Natecal D3 poiché il suo assorbimento gastrointestinale può risultarne ridotto.
- In caso di trattamento con diuretici tiazidici, che riducono l’eliminazione urinaria del calcio, è raccomandato il regolare controllo delle concentrazioni plasmatiche di calcio.- L’uso concomitante di glucocorticosteroidi può ridurre l’effetto della vitamina D3.
- Il calcio carbonato può interferire con l’assorbimento delle tetracicline somministrate contemporaneamente.
Per questo motivo, le tetracicline devono essere somministrate almeno due ore prima o quattro-sei ore dopo l’assunzione orale di calcio.
- L’ipercalcemia può aumentare la tossicità della digossina e degli altri glicosidi cardioattivi durante il trattamento con calcio e vitamina D.
I pazienti devono essere monitorati con l’esecuzione di ECG ed il dosaggio delle concentrazioni di calcio nel siero.
- Orlistat, trattamenti concomitanti con resine a scambio ionico, come la colestiramina, o lassativi, come l’olio di paraffina, possono ridurre l’assorbimento gastrointestinale di vitamina D3.
- I Sali di calcio possono ridurre l’assorbimento del ferro, dello zinco o dello stronzio ranelato.
Pertanto le preparazioni a base di ferro, zinco o stronzio ranelato devono essere assunte ad una distanza di due ore dalle preparazioni a base di calcio.
- I Sali di calcio possono ridurre l’assorbimento dell’estramustina o degli ormoni tiroidei.
Si raccomanda di assumere Natecal D3 almeno ad una distanza di due ore dalla somministrazione dei suddetti medicinali.
- L’acido ossalico (che si trova negli spinaci e nel rabarbaro) e l’acido fitico (che si trova nei cereali integrali) possono inibire l’assorbimento di calcio mediante la formazione di complessi insolubili con gli ioni calcio.
I pazienti non devono assumere prodotti contenenti calcio nelle due ore successive ad un pasto ricco in acido ossalico e acido fitico. Effetti indesiderati
- Gli effetti indesiderati sono elencati di seguito per classificazione sistemica organica e per frequenza.
Le frequenze sono definite come: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1000, <1/100), raro (≥1/10000, <1/1000), molto raro (<1/10000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Non comune: ipercalcemia e ipercalciuria.
Patologie gastrointestinali Raro: stipsi, flatulenza, nausea, dolore allo stomaco e diarrea.Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Raro: prurito, eruzione cutanea e orticaria.
Disturbi del sistema immunitario Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili): reazioni allergiche gravi (ipersensibilità) come angioedema o edema laringeo.
Popolazioni particolari Pazienti con compromissione renale: vi è un rischio potenziale di iperfosfatemia, nefrolitiasi e nefrocalcinosi.
Vedi anche paragrafo 4.4.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili. Gravidanza e allattamento
- Gravidanza Durante la gravidanza, l’assunzione giornaliera non deve superare 1500 mg di calcio e 600 U.I.
di vitamina D.
Studi effettuati sugli animali hanno evidenziato che alte dosi di vitamina D hanno un effetto tossico sulla riproduzione.
Nelle donne in gravidanza, sovradosaggi di calcio e di colecalciferolo devono essere evitati poiché un persistente stato di ipercalcemia è stato correlato a effetti avversi sullo sviluppo del feto.
Non ci sono indicazioni che la vitamina D a dosi terapeutiche sia teratogena nell’uomo.
Natecal D3 può essere usato durante la gravidanza, in caso di carenza di calcio e vitamina D.
Allattamento Natecal D3 può essere assunto durante l’allattamento.
Il calcio e la vitamina D passano nel latte materno.
Questo fatto deve essere considerato in caso di somministrazione aggiuntiva di vitamina D al bambino. Conservazione
- Non conservare a temperatura superiore a 30°C.
Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dall’umidità.
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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.