MYOCET LIPOSOMAL INF 2SET 50MG

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Prezzo indicativo

MYOCET LIPOSOMAL INF 2SET 50MG

Principio attivo: DOXORUBICINA LIPOSOMIALE
  • ATC: L01DB01
  • Descrizione tipo ricetta: OSP - USO OSPEDALIERO
  • Presenza Glutine:
  • Presenza Lattosio: Il farmaco contiene lattosio

Data ultimo aggiornamento: 01/10/2006

Myocet liposomal, in associazione con la ciclofosfamide, è indicato per il trattamento di prima linea del cancro metastatizzato della mammella nelle donne adulte.
Complesso di doxorubicina citrato incapsulato all’interno di liposomi, che corrisponde a 50 mg di doxorubicina cloridrato (HCl). Eccipiente(i) con effetti noti: il medicinale ricostituito contiene approssimativamente 108 mg di sodio per una dose di 50 mg di doxorubicina HCl. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Controindicazioni

Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

Posologia

Myocet liposomal va utilizzato esclusivamente in strutture specializzate nella somministrazione di chemioterapici citotossici e la somministrazione deve avvenire solo sotto controllo di un medico esperto nell’uso della chemioterapia.
Posologia Quando Myocet liposomal è somministrato insieme alla ciclofosfamide (600 mg/m²), la dose iniziale raccomandata è di 60-75 mg/m² di Myocet liposomal ogni tre settimane.
Persone anziane La sicurezza e l’efficacia di Myocet liposomal sono state valutate in 61 pazienti di età pari e superiore ai 65 anni affetti da cancro metastatizzato della mammella.
I dati degli studi clinici randomizzati controllati mostrano che l’efficacia e la sicurezza cardiaca di Myocet liposomal in questa popolazione sono paragonabili a quelle osservate nei pazienti di età inferiore ai 65 anni.
Pazienti con compromissione epatica Poiché la doxorubicina viene metabolizzata ed escreta principalmente tramite la via epatobiliare, la valutazione della funzionalità epatobiliare deve essere eseguita prima e durante la terapia con Myocet liposomal.
Alla luce dei dati limitati disponibili in pazienti con metastasi epatiche, si consiglia di diminuire la dose iniziale di Myocet liposomal conformemente alla tabella che segue.
Test di funzionalità epatica Dose
Bilirubina < ULN e AST normale Dose standard di 60 - 75mg/m²
Bilirubina < ULN e AST innalzata Considerare una riduzione della dose del 25%
Bilirubina > ULN ma < 50 mcmol/l Riduzione della dose del 50%
Bilirubina > 50 mcmol/l Riduzione della dose del 75%
Considerato che queste raccomandazioni sono basate su estrapolazioni, evitare, se possibile, di somministrare Myocet liposomal a pazienti con livelli di bilirubina > 50 mcmol/l.
Per la riduzione della dose a causa di altre tossicità, vedere paragrafo 4.4.
Pazienti con compromissione renale La doxorubicina viene metabolizzata principalmente dal fegato ed escreta nella bile.
Non è dunque necessario modificare la dose nei pazienti con alterata funzionalità renale.
Popolazione pediatrica La sicurezza e l’efficacia di Myocet liposomal nei bambini di età fino a 17 anni non sono state stabilite.
Non ci sono dati disponibili.
Modo di somministrazione Myocet liposomal deve essere ricostituito e diluito ulteriormente prima della somministrazione.
La concentrazione finale deve essere tra 0,4-1,2 mg/ml di doxorubicina HCl.
Myocet liposomal va somministrato come infusione endovenosa della durata di 1 ora.
Myocet liposomal non deve essere somministrato per via intramuscolare o sottocutanea o come iniezione in bolo.
Per le istruzioni sulla ricostituzione del medicinale prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.6.

Avvertenze e precauzioni

Mielosoppressione La terapia con Myocet liposomal provoca mielosoppressione.
Non somministrare Myocet liposomal a persone con una conta assoluta di neutrofili (ANC) inferiore a 1.500 cellule/mcl o con piastrine al di sotto di 100.000/mcl prima del ciclo successivo.
Si consiglia di monitorare attentamente i parametri ematologici (incluso la conta dei globuli bianchi e delle piastrine, e l’emoglobina) durante la terapia con Myocet liposomal.
Una meta-analisi ha dimostrato un tasso inferiore statisticamente significativo di neutropenia di grado 4 (RR = 0,82; p=0,005) nelle pazienti trattate con Myocet liposomal rispetto a quelle trattate con doxorubicina convenzionale.
Tuttavia, non sono state identificate differenze significative nella comparsa di anemia, piastrinopenia ed episodi di neutropenia febbrile.
Oltre ad altre forme di tossicità, la tossicità ematologica può richiedere una riduzione della dose oppure un suo posticipo.
Si consigliano le seguenti modifiche delle dosi durante la terapia, che devono essere eseguite contestualmente per Myocet liposomal e per la ciclofosfamide.
La determinazione della dose in seguito ad una riduzione del dosaggio è a discrezione del medico che cura la paziente.
Tossicità Ematologica
Grado Nadir ANC(cellule/mcl) Nadir conta delle piastrine(cellule/mcl) Modifica
1 1500 - 1900 75.000 - 150.000 Nessuna
2 1000 - meno di 1500 50.000 - Meno di 75.000 Nessuna
3 500 - 999 25.000 - Meno di 50.000 Aspettare che l’ANC raggiunga i 1500 o più e/o che le piastrine giungano a 100.000 o più, quindi ridosare riducendo la dose del 25%
4 Meno di 500 Meno di 25.000 Aspettare che l’ANC raggiunga i 1500 e/o che le piastrine giungano a 100.000 o più, quindi ridosare riducendo la dose del 50%.
Se il trattamento è posticipato di oltre 35 giorni dopo la prima dose del ciclo precedente a causa della mielotossicità, si deve considerare l’interruzione del trattamento.
Mucosite
Grado Sintomi Modifica
1 Ulcere indolori, eritema,o bruciore lieve. Nessuna
2 Eritema doloroso, edema o ulcere ma in grado di mangiare. Aspettare una settimana e se i sintomi migliorano ridosare al 100% della dose.
3 Eritema doloroso, edema o ulcere, non in grado di mangiare. Aspettare una settimana e se i sintomi migliorano ridosare riducendo la dose del 25%
4 Richiede supporto parenterale o enterico. Aspettare una settimana e se i sintomi migliorano ridosare riducendo la dose del 50%.
Per la riduzione della dose di Myocet liposomal a causa di alterata funzionalità epatica, vedere paragrafo 4.2.
Tossicità cardiaca La doxorubicina ed altre antracicline possono causare cardiotossicità.
Il rischio di tossicità aumenta con dosi cumulative crescenti di tali medicinali ed è maggiore negli individui con anamnesi di cardiomiopatia, irradiazione mediastinica o patologia cardiaca preesistente.
Analisi della cardiotossicità condotte negli studi clinici hanno dimostrato una riduzione statisticamente significativa negli eventi cardiaci nelle pazienti trattate con Myocet liposomal, rispetto alle pazienti trattate con la stessa dose in mg di doxorubicina tradizionale.
Una meta-analisi ha dimostrato un tasso inferiore statisticamente significativo di insufficienza cardiaca sia clinica (RR = 0,20; p=0,02) che clinica e subclinica combinate (RR=0,38, p<0,0001) nelle pazienti trattate con Myocet liposomal rispetto a quelle trattate con doxorubicina convenzionale.
Il rischio ridotto di cardiotossicità è stato dimostrato anche in un’analisi retrospettiva, in pazienti che avevano ricevuto un precedente trattamento adiuvante con doxorubicina (log rank P=0,001, Hazard Ratio = 5,42).
In uno studio di fase III in associazione con la ciclofosfamide (CPA) in cui si è confrontato Myocet liposomal (60 mg/m²) + CPA (600 mg/m²) con la doxorubicina (60 mg/m²) + CPA (600 mg/m²), rispettivamente il 6% e il 21% delle pazienti ha sviluppato una riduzione significativa della frazione di eiezione ventricolare sinistra (FEVS).
In uno studio di fase III che ha confrontato Myocet liposomal in monoterapia (75 mg/m²) con la doxorubicina in monoterapia (75 mg/m²), rispettivamente il 12% e il 27% delle pazienti ha presentato una riduzione significativa della FEVS.
Le percentuali corrispondenti per l’insufficienza cardiaca congestizia, che è stata valutata con minore precisione, erano 0% per Myocet liposomal + CPA rispetto a 3% per la doxorubicina + CPA e 2% per Myocet liposomal rispetto a 8% per la doxorubicina.
La dose cumulativa mediana totale di Myocet liposomal associato alla CPA risultante in un evento cardiaco è risultata > 1260 mg/m² rispetto a 480 mg/m² per la doxorubicina associata alla CPA.
Non sono stati condotti studi con Myocet liposomal in pazienti con anamnesi di patologia cardiovascolare, quale infarto miocardico, entro 6 mesi prima del trattamento.
Pertanto, bisogna prestare particolare attenzione nelle pazienti affette da insufficienza cardiaca.
La funzione cardiaca delle pazienti contemporaneamente trattate con Myocet liposomal e trastuzumab deve essere adeguatamente monitorata come descritto sotto.
La dose totale di Myocet liposomal deve anche tenere in considerazione qualsiasi terapia precedente o concomitante con altri composti cardiotossici, incluse le antracicline e gli antrachinoni.Prima di iniziare la terapia con Myocet liposomal, si raccomanda di misurare regolarmente la frazione di eiezione ventricolare sinistra (FEVS), tramite arteriografia a porte multiple (MUGA) o ecocardiografia.
Questi esami devono anche essere eseguiti regolarmente durante la terapia con Myocet liposomal.
È obbligatorio valutare la funzione ventricolare sinistra prima di ciascuna somministrazione ulteriore di Myocet liposomal, dopo che il paziente supera la dose cumulativa totale di antraciclina 550 mg/m² nell’arco di tutta la vita o quando si sospetta la presenza di cardiomiopatia.
Se la FEVS è significativamente ridotta dal valore iniziale, per es.
di > 20 punti, fino a un valore finale di > 50%, o di > 10 punti, fino a un valore finale di < 50%, il beneficio di continuare la terapia deve essere attentamente valutato contro il rischio di danno cardiaco irreversibile.
Tuttavia, si deve prendere in considerazione il test più risolutivo per le lesioni miocardiche causate dall’antraciclina, ossia la biopsia endomiocardica.
Tutte le pazienti che ricevono Myocet liposomal devono anche essere monitorate regolarmente con un ECG.
Le alterazioni transitorie dell’ECG, quali l’appiattimento dell’onda T, una depressione del segmento S-T e le aritmie benigne, non indicano obbligatoriamente la necessità di interrompere la terapia con Myocet liposomal.
In ogni caso, la riduzione del tratto QRS è considerata più indicativa di tossicità cardiaca.
L’insufficienza cardiaca congestizia causata dalla cardiomiopatia può insorgere inaspettatamente e anche dopo sospensione della terapia.
Patologie gastrointestinali Nelle pazienti trattate con Myocet liposomal, rispetto a quelle trattate con doxorubicina convenzionale, una meta-analisi ha dimostrato un tasso inferiore statisticamente significativo di nausea/vomito di grado ≥3 (RR = 0,65; p=0,04) e di diarrea di grado ≥3 (RR = 0,33; p=0,03).
Reazioni nel sito d’iniezione Myocet liposomal va considerato come un irritante e si deve prestare attenzione ad evitare lo stravaso.
Nel caso di stravaso, sospendere immediatamente l’infusione.
Si può applicare del ghiaccio sulla zona colpita per circa 30 minuti.
In seguito, riprendere l’infusione di Myocet liposomal usando una vena diversa da quella dove si è verificato lo stravaso.
Myocet liposomal può essere somministrato in una vena centrale o periferica.
Nel programma clinico sono stati riferiti nove casi di stravaso accidentale di Myocet liposomal; nessuno di essi è stato associato a lesioni cutanee gravi, ulcere o necrosi.
Reazioni associate all’infusione Sono state riferite reazioni acute associate alle infusioni liposomiali quando queste ultime vengono somministrate rapidamente.
I sintomi riferiti includono vampate, dispnea, febbre, gonfiore facciale, cefalea, lombalgia, brividi, senso di oppressione al petto e alla gola e/o ipotensione arteriosa.
Si possono evitare tali fenomeni acuti somministrando l’infusione nel corso di un’ora.
Altro Per le precauzioni relative all’uso di Myocet liposomal con altri medicinali, vedere paragrafo 4.5.
Come per le altre antracicline e gli altri preparati di doxorubicina, nei campi precedentemente irradiati può verificarsi il fenomeno del “radiation recall”.
L’efficacia e la sicurezza di Myocet liposomal nel trattamento coadiuvante del cancro del seno non sono state determinate.
Non è stata chiarita la rilevanza delle differenze apparenti nella distribuzione tissutale tra Myocet liposomal e la doxorubicina tradizionale rispetto all’efficacia antitumorale a lungo termine.
Eccipienti Sodio Questo medicinale contiene all’incirca 108 mg di sodio per dose di 50 mg di doxorubicina HCl equivalente al 5,4% dell'assunzione massima giornaliera raccomandata dall'OMS che corrisponde a 2 g di sodio per un adulto.

Interazioni

Non sono stati effettuati studi clinici sulla compatibilità del medicinale specifico con Myocet liposomal.
Myocet liposomal potrebbe interagire con sostanze che interagiscono notoriamente con la doxorubicina tradizionale.
I livelli plasmatici della doxorubicina e del suo metabolita, il doxorubicinolo, possono aumentare quando si somministra la doxorubicina assieme a ciclosporina, verapamil, paclitaxel od altri agenti inibitori della glicoproteina-P (P-gP).
Sono anche state riferite interazioni tra doxorubicina e streptozocina, fenobarbital, fenitoina e warfarin.
Inoltre, non sono disponibili studi sull’interazione di Myocet liposomal con altre sostanze.
Tuttavia, la doxorubicina potrebbe potenziare la tossicità di altri agenti antineoplastici.
La terapia concomitante con altre sostanze cardiotossiche o cardiologicamente attive (es.
calcio-antagonisti) può aumentare il rischio di cardiotossicità.
La terapia concomitante con altre sostanze liposomiche, o contenenti complessi lipidici, oppure con emulsioni adipose endovenose, potrebbe alterare il profilo farmacocinetico di Myocet liposomal.

Effetti indesiderati

Durante i trial clinici, le reazioni avverse riportate con maggiore frequenza erano nausea/vomito (73%), leucopenia (70%), alopecia (66%), neutropenia (46%), astenia/fatica (46%), stomatite/mucosite(42%), piastrinopenia (31%) e anemia (30%).
Le seguenti reazioni avverse sono state riportate con Myocet liposomal durante gli studi clinici e l’esperienza post-marketing.
Le reazioni avverse sono elencate sotto secondo la terminologia MedDRA per classe di sistemi e organi e frequenza (le frequenze sono cosi definite: molto comune ≥1/10, comune ≥1/100, <1/10, non comune ≥1/1.000, <1/100, non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)).
  Tutti i gradi Gradi ≥ 3
Infezioni ed infestazioni
Febbre neutropenica Molto comune Molto comune
Infezioni Molto comune Comune
Herpes zoster Non comune Non comune
Sepsi Non comune Non comune
Infezione in sede di iniezione Non comune Non nota
Patologie del sistema emolinfopoietico
Neutropenia Molto comune Molto comune
Trombocitopenia Molto comune Molto comune
Anemia Molto comune Molto comune
Leucopenia Molto comune Molto comune
Linfopenia Comune Comune
Pancitopenia Comune Non comune
Sepsi neutropenica Non comune Non comune
Porpora Non comune Non comune
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
Anoressia Molto comune Molto comune
Disidratazione Comune Molto comune
Ipokaliemia Comune Non comune
Iperglicemia Non comune Non comune
Disturbi psichiatrici
Agitazione Non comune Non nota
Patologie del sistema nervoso
Insonnia Comune Non comune
Andatura anormale Non comune Non comune
Disfonia Non comune Non nota
Sonnolenza Non comune Non nota
Patologie cardiache
Aritmia Comune Non comune
Cardiomiopatia Comune Comune
Insufficienza cardiaca congestizia Comune Comune
Versamento pericardico Non comune Non comune
Patologie vascolari
Vampate di calore Comune Non comune
Ipotensione Non comune Non comune
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Dolore toracico Comune Non comune
Dispnea Comune Non comune
Epistassi Comune Non comune
Emottisi Non comune Non nota
Faringite Non comune Non nota
Versamento della pleura Non comune Non comune
Polmonite Non comune Non comune
Patologie gastrointestinali
Nausea/vomito Molto comune Molto comune
Stomatite/mucosite Molto comune Comune
Diarrea Molto comune Comune
Stipsi Comune Non comune
Esofagite Comune Non comune
Ulcera gastrica Non comune Non comune
Patologie epatobiliari
Aumento delle transaminasi epatiche Comune Non comune
Aumento della fosfatasi alcalina Non comune Non comune
Itterizia Non comune Non comune
Aumento della bilirubina sierica Non comune Non nota
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Alopecia Molto comune Comune
Eruzione cutanea Comune Non nota
Eritrodisestesia palmo-plantare Non nota Non nota
Patologia delle unghie Comune Non comune
Prurito Non comune Non comune
Follicolite Non comune Non comune
Cute secca Non comune Non nota
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
Dolore dorsale Comune Non comune
Mialgia Comune Non comune
Debolezza muscolare Non comune Non comune
Patologie renali e urinarie
Cistite emorragica Non comune Non comune
Oliguria Non comune Non comune
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Astenia/Stanchezza Molto comune Comune
Febbre Molto comune Comune
Dolore Molto comune Comune
Brividi febbrili Molto comune Non comune
Capogiro Comune Non comune
Cefalea Comune Non comune
Calo ponderale Comune Non comune
Reazione in sede di iniezione Non comune Non comune
Malessere Non comune Non nota
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’allegato V.

Gravidanza e allattamento

Donne in età fertile Le donne in età fertile devono usare una contraccezione efficace durante il trattamento con Myocet liposomal e per 6,5 mesi dopo la sua interruzione.
Alle donne che al termine del trattamento desiderino avere dei figli si raccomanda di sottoporsi a consulenza genetica e di chiedere consiglio sulle modalità per preservare la fertilità prima del trattamento.
Gravidanza Date le note proprietà citotossiche, mutagene e embriotossiche della doxorubicina Myocet liposomal non deve essere usato durante la gravidanza salvo in casi di assoluta necessità.
Allattamento Le donne trattate con Myocet liposomal non devono allattare.

Conservazione

Conservare in frigorifero (2C° - 8°C).
Per le condizioni di conservazione dopo la ricostituzione vedere paragrafo 6.3.

Cerca farmaci per nome:

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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.