MIDELUT 28CPR RIV 150MG

124,00 €

Prezzo indicativo

Principio attivo: BICALUTAMIDE
  • ATC: L02BB03
  • Descrizione tipo ricetta: RR - RIPETIBILE 10V IN 6MESI
  • Presenza Glutine:
  • Presenza Lattosio: Il farmaco contiene lattosio

Data ultimo aggiornamento: 14/09/2018

Midelut 150 mg è indicato in monoterapia o come adiuvante alla prostatectomia radicale o alla radioterapia in pazienti affetti da carcinoma della prostata localmente avanzato ad alto rischio di progressione della malattia (vedere paragrafo 5.1). Midelut 150 mg è anche indicato nel trattamento di pazienti affetti da carcinoma della prostata non metastatico localmente avanzato per i quali la castrazione chirurgica o farmacologica non è indicata o non è accettabile.
Ogni compressa rivestita con film contiene 150 mg di bicalutamide. Eccipiente(i) con effetto noto: ogni compressa contiene 188,0 mg di lattosio monoidrato. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Controindicazioni

Ipersensibilità al principio attivo o a ciascuno degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Midelut è controindicato nelle donne e nei bambini (vedere paragrafo 4.6).
La somministrazione concomitante di terfenadina, astemizolo o cisapride con Midelut 150 mg è controindicata (vedere paragrafo 4.5).

Posologia

Posologia.
Uomini adulti compresi gli anziani: il dosaggio è di una compressa da 150 mg da assumersi per via orale una volta al giorno.
Midelut deve essere assunto continuativamente per almeno due anni o durante l’intera durata della malattia.
Popolazioni speciali.
Danno renale: nei pazienti con danno renale non è necessario modificare il dosaggio.
Compromissione epatica: nei pazienti con compromissione epatica lieve non è necessario modificare il dosaggio.
Nei pazienti con compromissione epatica moderata o grave può verificarsi un aumento dell’accumulo (vedere paragrafo 4.4).
Popolazione pediatrica.
Midelut è controindicato nei bambini (vedere paragrafo 4.3).
Metodo di somministrazione: Via orale.

Avvertenze e precauzioni

Il trattamento va iniziato sotto la supervisione diretta di uno specialista.
Bicalutamide viene ampiamente metabolizzata nel fegato.
Nei soggetti con grave compromissione epatica vi sono dati che indicano un rallentamento dell'eliminazione, con un conseguente maggiore accumulo della bicalutamide.
Quindi Midelut 150 mg deve essere utilizzato con cautela nei pazienti con compromissione epatica moderata o grave.
A causa delle possibili alterazioni della funzione epatica valutare l'opportunità di controllarla periodicamente.
Si prevede che la maggior parte delle alterazioni avvenga nei primi 6 mesi di terapia con bicalutamide.
Raramente con bicalutamide 150 mg sono state osservate gravi alterazioni della funzione epatica ed insufficienza epatica e sono stati segnalati esiti fatali (vedere paragrafo 4.8).
La terapia con Midelut deve essere sospesa se le alterazioni sono gravi.
Nei pazienti affetti da un'evidente progressione della malattia ed un elevato PSA, deve essere considerata una potenziale interruzione della terapia con Midelut.
La bicalutamide è un inibitore del citocromo P450 (CYP 3A4), si raccomanda pertanto cautela quando somministrata in concomitanza a farmaci metabolizzati prevalentemente dal CYP 3A4 (vedere paragrafi 4.3 e 4.5).
In casi rari sono state riportate reazioni di fotosensibilità in pazienti che assumevano bicalutamide 150 mg.
I pazienti devono essere avvisati di evitare l’esposizione diretta eccessiva alla luce solare o a raggi UV durante il trattamento con Midelut 150 mg e di considerare l’impiego di protezioni solari.
Se la reazione di fotosensibilità dovesse rivelarsi più persistente e/o severa, deve essere iniziato un appropriato trattamento sintomatico.
La terapia di deprivazione androgenica può prolungare l'intervallo QT.
Nei pazienti con una storia di prolungamento dell'intervallo QT o con fattori di rischio per il prolungamento dell'intervallo QT e nei pazienti che ricevono medicinali concomitanti che possono prolungare l'intervallo QT (vedere paragrafo 4.5), prima di iniziare il trattamento con Midelut i medici devono valutare il rapporto rischio-beneficio inclusa la possibilità di Torsioni di punta.
Midelut 150 mg contiene lattosio.
I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi o da malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.
La terapia antiandrogena può causare cambi morfologici degli spermatozoi.
Nonostante non sia stato valutato l’effetto di bicalutamide sulla morfologia dello sperma e non siano stati riportati questi cambi morfologici nei pazienti trattati con bicalutamide compresse, i pazienti e/o i loro partner devono effettuare un’adeguata contraccezione durante e nei 130 giorni successivi al termine della terapia con bicalutamide.
Il potenziamento degli effetti anticoagulanti cumarinici è stato riportato in pazienti in terapia concomitante con bicalutamide, che può determinare un aumento del tempo di protrombina (PT) e del rapporto normalizzato internazionale (INR).
Alcuni casi sono stati associati al rischio di sanguinamento.
Si consiglia un attento monitoraggio del PT/INR e si deve prendere in considerazione un aggiustamento della dose anticoagulante (vedere paragrafi 4.5 e 4.8).
Questo medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per compressa da 150 mg, pertanto è essenzialmente privo di sodio.

Interazioni

Studi in vitro hanno dimostrato che R-bicalutamide è un inibitore del CYP 3A4, con effetti inibitori più lievi sull'attività del CYP 2C9, 2C19 e 2D6.
Sebbene gli studi clinici che hanno utilizzato antipirina come marcatore di attività del citocromo P450 (CYP) non abbiano mostrato alcuna evidenza di potenziale interazione con bicalutamide, l’esposizione media al midazolam (AUC) è aumentata fino all’80%, dopo la somministrazione concomitante di bicalutamide per 28 giorni.
Per i farmaci con un indice terapeutico stretto, un simile aumento potrebbe essere rilevante.
Per questo l'uso concomitante di terfenadina, astemizolo e cisapride è controindicato (vedere paragrafo 4.3) e richiede cautela la somministrazione concomitante di bicalutamide con composti come la ciclosporina e i calcioantagonisti.
Per questi farmaci può essere necessario ridurre il dosaggio, soprattutto in presenza di segni di un maggiore effetto farmacologico o di effetti indesiderati.
Nel caso della ciclosporina si consiglia un attento monitoraggio delle concentrazioni plasmatiche e della condizione clinica dopo l'inizio e la fine della terapia con Midelut.
Porre cautela in caso di prescrizione di bicalutamide con altri medicinali che inibiscono i processi di ossidazione, es.
cimetidina e chetoconazolo.
In teoria, ne può derivare un aumento delle concentrazioni plasmatiche di bicalutamide che teoricamente può indurre un aumento degli effetti indesiderati.
Studi in vitro hanno dimostrato che la bicalutamide è in grado di spostare l'anticoagulante cumarinico, warfarin, dai suoi siti di legame con le proteine.
Sono stati riportati casi di effetto accresciuto del warfarin e di altri anticoagulanti cumarinici co-somministrati con bicalutamide.
Si raccomanda pertanto un attento monitoraggio del tempo di protrombina/INR e un aggiustamento della dose di anticoagulante se la bicalutamide è somministrata a pazienti che ricevono un trattamento concomitante con anticoagulanti cumarinici (vedere paragrafi 4.4 e 4.8).
Poiché il trattamento di deprivazione androgenica può prolungare l'intervallo QT, deve essere attentamente valutato l'uso concomitante di Midelut con medicinali noti per prolungare l'intervallo QT o con medicinali in grado di indurre Torsioni di punta come i medicinali antiaritmici di classe IA (ad esempio chinidina, disopiramide) o di classe III (ad esempio amiodarone, sotalolo, dofetilide, ibutilide), metadone, moxifloxacina, antipsicotici, ecc (vedere paragrafo 4.4).
Popolazione pediatrica.
Gli studi di interazione sono stati condotti solo su adulti.

Effetti indesiderati

In questo paragrafo gli effetti indesiderati sono definiti come segue: molto comune (>= 1/10), comune (>= 1/100 a < 1/10), non comune (>= 1/1000 a < 1/100); raro (>= 1/10.000 a <= 1/1000); molto raro (<= 1/10.000); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Tabella 1 Frequenza delle Reazioni Avverse
Classificazione per sistemi e organi Frequenza Evento
Patologie del sistema emolinfopoietico. Comune: anemia.
Disturbi del sistema immunitario. Non comune: ipersensibilità, angioedema e orticaria.
Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: diminuzione dell’appetito.
Disturbi psichiatrici. Comune: diminuzione della libido, depressione.
Patologie del sistema nervoso. Comune: capogiri, sonnolenza.
Patologie cardiache. Non nota: prolungamento dell’intervallo QT (vedere par agrafi 4.4 e 4.5).
Patologie vascolari. Comune: vampate di calore.
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comune: malattia interstiziale polmonaree (sono stati segnalati esiti fatali).
Patologie gastrointestinali. Comune: dolore addominale, costipazione, dispepsia, flatulenza, nausea.
Patologie epatobiliari. Comune: epatossicità, ittero, ipertransaminasemiaa;
raro: insufficienza epaticad (sono stati segnalati esiti fatali).
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto comune: eruzione cutanea;
comune: alopecia, irsutismo/ricrescita dei capelli, secchezza cutaneac, prurito;
raro: reazione di fotosensibilità.
Patologie renali e urinarie. Comune: ematuria.
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella. Molto comune: ginecomastia e dolorabilità mammariab;
comune: disfunzione erettile.
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune: astenia;
comune: dolore toracico, edema.
Esami diagnostici. Comune: peso aumentato.
a Le alterazioni a livello epatico sono raramente gravi e sono frequentemente di natura transitoria; si risolvono o migliorano con il proseguire della terapia o a seguito della sua interruzione.
b Nella maggior parte dei pazienti che assumono bicalutamide 150 mg in monoterapia si verifica ginecomastia e/o dolore mammario.
Negli studi questi sintomi sono considerati essere gravi fino al 5% dei pazienti.
La ginecomastia può non risolversi spontaneamente a seguito d’interruzione della terapia, particolarmente dopo un trattamento prolungato.
c A causa del codice convenzionale utilizzato negli studi EPC, l’evento avverso “secchezza cutanea” è stato codificato all’interno della codifica COSTART “eruzione cutanea”.
Nessuna frequenza distinta può pertanto essere determinante per il dosaggio di bicalutamide 150 mg, tuttavia è stata assunta la stessa frequenza di bicalutamide 50 mg.
d Elencata come reazione avversa al farmaco a seguito della revisione di dati di postcommercializzazione.
La frequenza è stata determinata in base all’incidenza dei casi di insufficienza epatica riportati in pazienti in trattamento con bicalutamide 150 mg nel braccio in aperto degli studi EPC.
e Elencata come reazione avversa al farmaco a seguito della revisione di dati di postcommercializzazione.
La frequenza è stata determinata in base all’incidenza dei casi di polmonite interstiziale riportati in pazienti nel periodo di trattamento randomizzato negli studi EPC con 150 mg.
Aumento del tempo di protrombina/INR: casi di interazione di anticoagulanti cumarinici con bicalutamide sono stati riportati durante la vigilanza post-marketing (vedere paragrafi 4.4 e 4.5).
Segnalazione delle reazioni avverse sospette.
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

Gravidanza e allattamento

Fertilità.
La bicalutamide è controindicata nelle donne e non deve essere somministrata in gravidanza.
Allattamento.
La bicalutamide è controindicata durante l’allattamento.
Fertilità.
Negli studi su animali è stata osservata una compromissione reversibile della fertilità nell’uomo (vedere paragrafo 5.3).
Si deve assumere un periodo di subfertilità o infertilità nell’uomo.

Conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.